SENTENZA GIUDIZIARIA DICHIARA L’INTERO LOCKDOWN ILLEGITTIMO
“Tutto illegittimo, tutto illegittimo. Non ci potevano chiudere in casa. Non ci poteva essere una emergenza sanitaria e non ci poteva essere un prolungamento di essa. Lo vediamo in una sentenza del giudice di pace avvocato Emilio Manganiello, una sentenza del 15 luglio 2020, una sentenza del giudice di pace che ribadisce quanto noi avevamo già detto da tempo”. È l’ingegner Carlo Negri che lo afferma perentoriamente in un suo video. Carlo Negri non usa mezzi termini: “la mascherina è il simbolo dell’oppressione”. E in un video girato sulla spiaggia le brucia pure tutte, una ad una. La ribellione è sinonimo di intelligenza.
POTERI SPECIALI SOLTANTO IN STATO DI GUERRA
Gli eventi emergenziali di protezione civile si distinguono in Emergenze di Rilievo Nazionale connesse con eventi calamitosi di origine naturale o connessi con le attività umane. Si tratta di terremoti, valanghe, inondazioni, incendi e fatti simili, ma nulla della fattispecie citata all’art 7, comma 1, lettera C del decreto numero 1, riconducibili a rischi sanitari. A ciò è doveroso aggiungere che i nostri padri costituenti hanno previsto nella Costituzione della Repubblica una sola ipotesi di fattispecie di poteri governativi speciali, ed è quella prevista e regolata dall’art 78 e dall’art 87 relativo allo stato di guerra. L’emergenza può essere solo lo stato di guerra. Pertanto non può essere dichiarata l’emergenza sanitaria. Chiaro?
MANCANO NEGLI ATTI DEL GOVERNO I PRESUPPOSTI LEGISLATIVI PER DICHIARARE SIA L’EMERGENZA CHE IL SUO PROLUNGAMENTO
Non vi è nella Costituzione Italiana alcun riferimento alla ipotesi di dichiarazione dello stato di emergenza e di rischio sanitario e, come previsto dall’art 1\18 in conseguenza alla dichiarazione adottata dal Consiglio dei Ministri è illegittima perché emanata in assenza dei presupposti legislativi. La emergenza è illegittima e la proroga dell’emergenza è illegittima.
MISURE RESTRITTIVE TOTALMENTE FUORI LEGGE
Noi siamo attualmente in uno stato senza legge. Poi, il DPCM ribadito in questa sentenza è un atto amministrativo, non è un atto del governo, non è un decreto legge sottoposto poi alla Corte Costituzionale. È un DPCM che assolutamente non può contenere delle misure restrittive. Le misure restrittive sono totalmente illegittime. Lo leggiamo nella sentenza. Le misure restrittive della libertà personale possono essere adottate solo su motivato atto della Autorità Giudiziaria.
MISURE RECEPITE SUL MODELLO CINESE CHE NON RISPETTA LE GARANZIE INDIVIDUALI INVIOLABILI DEL NOSTRO ORDINAMENTO
Pertanto neppure una legge potrebbe prevedere nel nostro ordinamento l’obbligo della permanenza domiciliare. Questo è importantissimo. Importantissimo perché non si poteva chiudere la gente nelle proprie abitazioni. Questo è qualcosa che riguarda essenzialmente lo spirito di questo governo, di un governo che vuole la dittatura, la dittatura totale. Del resto tali misure di sanità pubblica sono state recepite sul modello di quelle adottate in stati non democratici come la Cina. Stati che hanno un ordinamento costituzionale autoritario e incompatibile col nostro ordinamento fondato su GARANZIE INDIVIDUALI INVIOLABILI che sono ignote ai regimi autoritari.
ABBIAMO AL GOVERNO GENTE CHE STRAVOLGE I NOSTRI DIRITTI E CI TRATTA COME DEI CINESI
Noi siamo stati equiparati alla Cina. Non è stato considerato da questo governo che noi abbiamo una Costituzione che va rispettata. Non poteva essere utilizzato il DPCM. L’emergenza sanitaria è illegittima perché nella normativa della protezione civile non è prevista l’emergenza sanitaria, non è prevista dal fatto che la possa adottare il governo perché l’unica emergenza può essere lo stato di guerra. Tutto illegittimo, tutto dittatoriale, siamo in dittatura. Cominciano a uscire le prime sentenze. E quindi tutte le multe che sono state irrorate ai cittadini sono illegittime. Non si potevano fare. Pertanto non è possibile continuare in questo modo. Non è possibile sopportare ulteriormente questa gente che ci tratta come cinesi.
SIAMO NEL FAR-WEST ALLA MERCÉ DI BANDITI PIÙ CHE DI GOVERNANTI
Abbiamo una tradizione, una grande tradizione di democrazia. Dobbiamo tornare subito alla democrazia. Questo noi lo avevamo già detto. Pare il riassunto di quanto avevamo già detto a partire di inizio marzo. L’opposizione che ci sta a fare? Non poteva contestare tutto? No, gli andava bene così. Non ci potevano chiudere in casa, non ci potevano sequestrare. Lo hanno fatto. Solo l’autorità giudiziaria poteva farlo. E poi in sostanza non esisteva la Peste Nera. Viviamo in un paese senza legge. Viviamo nel Far West. Ci sono dei banditi che si sono impadroniti del governo. Noi dobbiamo agire quotidianamente perché non ci vengano imposte mascherine per andare al bar o al ristorante, mascherine che non hanno alcun senso se non come simbolo dell’oppressione. Ovvio che a questo punto salta ogni principio di convivenza civile e di legalità.
L’ILLEGALITÀ PROVIENE TUTTA DAL GOVERNO E DAI COMPLICI DEL GOVERNO
Ovvio che l’autore del misfatto non è il popolo che si rifiuta di cedere alle imposizioni, ma il governo che sta abusivamente al governo del paese e le stesse opposizioni che nulla di sostanziale hanno mai fatto per neutralizzarlo, e che nulla posseggono nel loro bagaglio culturale e ideologico per renderle idonee a governare su altre basi.
COMMENTO FINALE
Qualcuno potrà obiettare che senso abbia ribadire dei video altrui che la gente può anche guardarsi da sé. In questi giorni gira molto materiale e c’è la necessità sia di selezionarlo per ordine di importanza, sia di renderlo ancora più chiaro, comprensibile e leggibile mediante titoli, sottotitoli e brevi commenti. Ovvio che il mio atto selettivo nei riguardi di un articolo, implica un allineamento più o meno sostanziale con quanto afferma l’autore originario. Tradurre poi alcuni pezzi validi dalla forma vocale e visiva a quella scritta, serve pure ad evitare che essi perdano in valore documentario e in reperibilità, e serve pure a farli diventare mezzi sintetici e veloci di studio e di riflessione, con la possibilità di stampa in cartaceo e di aggiungere eventuali annotazioni.
Valdo Vaccaro
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