LETTERA
Caro Valdo, Complimenti per la scelta di voler tradurre le tue opere in tedesco. Vivendo io in Austria e conoscendo la realtà locale, in Germania così come in Svizzera, posso dirti che il tuo verbo va ad aprire un sentiero non ancora percorso in queste latitudini. L’acculturamento al veganismo è già ben avanzato e sempre più tollerato quassù. Ormai è risaputo che il consumo di carne, latticini e zucchero sono fattori a dir poco debilitanti per il corpo.
IL TUO PARTICOLARE SENTIERO VEGAN-CRUDISTA È ANCORA INESPLORATO
Pensa che era nella mia lista di cose da fare, quella di proporti una traduzione dei tuoi testi in tedesco. Purtroppo le mie risorse di tempo sono ancora scarse. Ad ogni modo qui il veganismo è improntato sulla sostituzione della carne con surrogati di soia o altre piante, piuttosto che su di un accrescimento della cultura nutrizionale. Quindi con il vegan-igienismo tendenzialmente crudista andresti a percorrere un sentiero ancora inesplorato. Da queste parti, con adeguato marketing, riusciresti a spargere per bene il verbo, trovando terreno già fertile nella popolazione locale. D’altronde guarda cosa hai creato in Italia! Sei come una palla di neve che viene spinta su una discesa innevata che si ingrossa sempre più. Ben vengano dunque le attuali iniziative di traduzione.
MALATTIA RARISSIMA DI VIOLA, FIGLIA DI UN MIO CARO AMICO
Il motivo per cui ti scrivo è un altro. Viola, figlia di un mio caro amico, che vive in Ticino-Svizzera, ha contratto secondo i medici una malattia rarissima. Negli allegati e sotto la mia mail trovi la descrizione delle abitudini alimentari, dell’anamnesi della malattia e dei test vari effettuati, così come i risultati delle differenti analisi a cui è stata sottoposta, così come della sua temporanea e parziale regressione. La soluzione farmacologica è stata realizzata con un costo irrisorio di circa un milione di franchi svizzeri all’anno.
HO DECISO DI NON SPINGERE E DI NON SPRECARE ENERGIE, MA DI MANTENERMI A DISPOSIZIONE
Ora, viste le premesse, ossia viste le abitudini di Viola e conoscendo il modus-operandi della medicina, ho tratto le mie conclusioni che ho finora tenuto per me. Ovvio che, dopo 5 anni di assidua lettura di Valdo, già puoi capire come la penso. Da qualche anno ho smesso di espandere e promulgare il tuo verbo. Troppa l’energia sprecata nella maggior parte dei casi. Non serve spingere con forza. Bisogna che l’anima della persona sia lei a voler chiedere di saperne di più. E quando il bisogno di cambiamento si farà più pressante, in questi casi le persone che mi chiedono aiuto, troveranno un libro aperto.
VOGLIAMO UN TUO PARERE SULL’INTERA FACCENDA
Mi piacerebbe se tu potessi dare il tuo parere sulla faccenda. Se qualcosa non ti fosse chiaro puoi chiedere a me o al padre Fabrizio direttamente per delucidazioni. Già gli ho spiegato a suo tempo chi sei e cosa fai, e visto che finora ha solo sentito ciò che il sistema gli propone, volevo fargli sentire l’altra campana, ovvero il parere di chi segue le leggi di madre natura e non ha sponsor dietro di sé, se non l’amore della anime che tu stesso hai permesso di risvegliare con i tuoi anni di certosino lavoro di pubblicazione di tesine. Io purtroppo con tutte queste terminologie altisonanti non riesco a tenere botto, dato che la chimica e biologia non erano il mio forte a scuola, per risultare credibile di primo acchito.
LE DONAZIONI FANNO SPESSO PIÙ BENE AL DONATORE CHE AL RICEVENTE
Sono conscio che questo non è un lavoretto da poco tempo, e per questo ti prego di dirmi quanto posso darti come contraccambio energetico in forma di € su paypal, conscio che il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo e che le donazioni fanno più bene al donatore che al ricevente. Scusa l’atto di egoismo da parte mia, comunque leggi universali alla mano funziona così. GRAZIE DI ESISTERE! Un carissimo abbraccio e cent’anni ancora, almeno. Saluti da Vienna.
Simone
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ALLEGATI
MESSAGGIO DEL PADRE DI VIOLA A SIMONE IN DATA 19/1/2015
In merito alla patologia di Viola ed alla somministrazione del farmaco, ti voglio informare che abbiamo da poco riscontrato un primo effetto collaterale da imputare a questo medicamento. Infatti da qualche settimana Viola ha iniziato ad avere una forma di tosse secca che a primo avviso pareva quasi un tic nervoso. Il medico ha confermato che questa tosse è parte dei possibili effetti elencati nel bugiardino del farmaco. Il nome della malattia è il seguente: Glomerulonefrite membrano-proliferativa cronica Attivo C3 (con sistema del complemento troppo attivo e con mancanza di fattore H), come da lettera esplicativa emessa dall’Insespital di Berna. Saluti.
Fabri
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RIASSUNTO ABITUDINI ALIMENTARI DI VIOLA DALLA NASCITA A TUTT’OGGI
- Da 0 a 1 anno: latte in polvere per neonati Aptamil
- Da 1 a 2 anni: latte intero di mucca a breve conservazione (fresco) + pappine fatte in casa (frutta mista, verdure miste, patate, leguminose, carne bianca e rossa, filetti di pesce)
- Da 2 a 3 anni: come sopra, con aggiunta di riso, pastina, pane, cereali, più il latte prevalentemente mattino e sera
- Da 3 a 4 anni: introduzione di pasti simili o identici ai nostri
- Da 4 a 5 anni: come sopra, più latte di mucca del tipo UHT a lunga conservazione, bevuto solo a colazione.
MENU GIORNALIERO NORMALE ODIERNO
- Colazione: piccolo bicchiere di latte UHT con poca polvere di cioccolato Nesquik + riso soffiato o cereali o pane tostato o panino al latte (di regola beve e mangia poco)
- Pranzo e cena:
- Pasta asciutta con salse
- Carne bianca o rossa arrosto, ai ferri, impanata, stufata
- Patate in tutte le maniere
- Riso in bianco o risotti vari
- Funghi porcini e gallinacci freschi colti dal nonno oppure champignon freschi o porcini congelati
- Minestrone grande appassionata, soprattutto quello della nonna)
- Zuppe, preferita quella di zucca
- Verdure di contorno, con sforzo mangia carote, zucchine, piselli, spinaci
- Pesce relativamente poco, comunque apprezza sia quello fresco che i classici bastoncini
- Pizza Margherita senza mozzarella
- Pummarola a go-go
- Cipolle e aglio parecchio presenti nelle preparazioni
- Salumi vari, soprattutto prosciutto cotto, pancetta, salamini
- Frutta apprezza poco, ma gradisce molto mandarini o clementine e un po’ di banana.
SALE IN ABBONDANZA E MENU PESANTI PRESSO LA NONNA
Da rilevare che quando mangia dalla nonna si eccede sempre in cottura intensiva e prolungata, e soprattutto in abbondanza di sale. Il ragù della nonna poi è pesantissimo. Come extra troviamo pop-corn, patatine chips, spagnolette, salatini, pistacchi, noci e nocciole. Assenti i dolci, dato che Viola non li apprezza. Come bevande Viola preferisce l’acqua, nella versione frizzante. Questo a grandi linee e mi pare di essermi ricordato le cose più frequenti. Grazie del tuo appoggio che apprezzo veramente di cuore! Un abbraccione.
Fabri Viola
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ANAMNESI (da mail del 20/1/2015)
EDEMI ALLE GAMBE, SANGUE NELLE URINE ED URGENTE OSPEDALIZZAZIONE
Tutto ebbe inizio con un controllo per una bronchite. Il pediatra si accorse che presentava dei forti edemi alle gambe (liquido trattenuto sotto l’epidermide che crea gonfiori), il che lo insospettì e decise di fare ulteriori analisi. Durante la sera ci chiamò per informarci che aveva riscontrato una importante presenza di sangue nelle urine. Viola nel frattempo ebbe fortissime fitte allo stomaco e sensi di vomito che ci fecero optare per una urgente ospedalizzazione. Durante la degenza Viola presentava sempre questi edemi e continuava a perdere grandi quantitativi di proteine e sangue nelle urine, mentre i dolori allo stomaco man mano svanivano. In linea di massima Viola non ha mai accusato dolori o fastidi particolari, solo occasionalmente un maggiore senso di stanchezza e mal di pancia che i medici rimandarono al malfunzionamento dei reni. Per il resto questa malattia purtroppo non dà segni preventivi, dunque se non si fosse diagnosticata la patologia Viola sarebbe arrivata all’insufficienza renale senza che nessuno potesse accorgersi di nulla.
ASSUNZIONE DI FARMACI E DI CORTISONE
L’unica evidenza di qualcosa che non andasse è legata unicamente agli edemi presenti sul corpo e la colorazione scura delle urine (tendendo al bruno). Dopo l’assunzione dei farmaci, in particolar modo del cortisone, gli edemi ed un gonfiore molto più esteso al resto del corpo erano molto più evidenti, mentre la colorazione delle urine risultava sempre scura, variando dal rosso tenue al bruno terra. Si sono in seguito accentuati dolori alla testa, senso di vertigini e dolori allo stomaco, comportando maggiore frequenza del senso di stanchezza, soprattutto dopo sforzi e dopo la scuola, mentre il colorito della pelle verteva sempre più sul pallido.
SOMMINISTRAZIONE DI ECULIZUMAB E DI ANTIBIOTICO
Dopo l’inizio della terapia di Eculizumab (il medicamento prescritto infine per la sua patologia), Viola si sentì subito più energica e vitale. Unicamente alla prima infusione le recava bruciore durante la somministrazione, le volte successive non ebbe queste sensazioni. Al momento non si riscontrano particolari reazioni negative alla sua assunzione, mentre i parametri fuori norma sono molto migliorati. In occasione dell’ultima terapia però i dati sono leggermente peggiorati (in ogni caso si vedrà la reale efficacia sul medio-lungo termine) e sembrano susseguirsi nelle ultime settimane dei dolori che Viola attribuisce allo stomaco anche se sono dislocati in varie parti dell’addome.
Ora abbiamo terminato la somministrazione degli altri farmaci a parte l’antibiotico profilattico contro la meningite che dovrà prendere ancora per un mese circa fino a quando non sarà possibile eseguire il vaccino.
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RISPOSTA
GLOMERULO-NEFRITE TIPO 1 E TIPO 2
Ciao Simone, ciao Viola e ciao Fabrizio. Questa patologia può colpire tutte le età ma è più frequente nei giovani. Può essere riconosciuta per il riscontro occasionale di insufficienza renale o di microematuria o di proteinuria all’esame delle urine. Frequentemente può esordire con una sindrome nefrosica o una sindrome nefritica (ematuria macroscopica, ipertensione arteriosa, insufficienza renale rapidamente progressiva). Si distinguono due tipi di glomerulo-nefrite membrano-proliferativa. Nel tipo 1 il complemento nel sangue può essere normale o vi può essere un abbassamento di due componenti, C3 e C4. Nel tipo 2 si ha una profonda depressione solo di C3, dovuta alla presenza di un particolare auto-anticorpo detto fattore nefritico. L’esame istologico dimostra proliferazione delle cellule mesangiali, aumento della matrice mesangiale e caratteristiche alterazioni della membrana basale dovute a depositi sottoendoteliali nel tipo 1 e a depositi densi intramembranosi nel tipo 2. Il tipo 1 è causato dall’intrappolamento di immunocomplessi circolanti in posizione sottoendoteliale. Il tipo 2 è legato all’attivazione continua del complemento. Le glomerulonefriti membrano-proliferative possono condurre a insufficienza renale terminale circa il 50% dei pazienti entro 10 anni. La presenza di sindrome nefrosica, di creatinina plasmatica elevata o di lesioni istologiche severe si accompagna a una prognosi peggiore. Una microematuria isolata o una proteinuria modesta sono invece segni favorevoli. Non vi è differenza nella prognosi tra tipo 1 e tipo 2. Non vi sono sicure prove che i corticosteroidi o gli agenti citostatici siano utili in queste malattie.
DEFINIZIONE MEDICA DELLA GLOMERULO-NEFRITE
La Glomerulonefrite Membrano-Proliferativa di Tipo II, meglio conosciuta come Dense Deposits Disease o malattia a depositi densi, e con gli acronimi MPGN II o DDD, è una malattia rara che impedisce ai reni di funzionare e che colpisce prevalentemente i bambini. Il sistema immunitario delle persone affette da DDD / MPGN II non funziona correttamente e attacca erroneamente i glomeruli dei reni, i piccoli filtri che depurano il sangue, creando al loro interno dei depositi, formati da proteine, che ne impediscono il corretto funzionamento e che nel tempo ne possono causare la distruzione. Questo meccanismo si attiva in genere tra i 5 e i 10 anni di età e non si spegne. Con il trascorrere del tempo i reni non funzionano più e, di conseguenza, i bambini affetti da questa patologia devono sottoporsi a dialisi, in molti casi fin da piccoli.
TERRORISMO MEDICO A RUOTA LIBERA SENZA SAPERE UN ACCA DELLE CAUSE REALI DI MALATTIA
Le cause della malattia non sono ancora state identificate, ma spesso il fattore scatenante è rappresentato da un’infezione, come un mal di gola, una tosse o un’otite. Questa infezione attiva il sistema immunitario che, non sappiamo ancora perché, in rari casi impazzisce e non funziona più correttamente. La catena del complemento è una parte del sistema immunitario che aiuta il nostro corpo a combattere le infezioni ed è costituita da un gruppo di proteine che aiutano a uccidere i batteri, i virus e le cellule infette nel nostro corpo. La catena del complemento può essere attivata in tre vie o modi diversi.
ASSURDE IPOTESI DI PAZZIA IMMUNITARIA E DI MALATTIE GENETICHE
Sappiamo che la DDD-MPGN II è causata da un’attività anomala e fuori controllo della via alternativa di attivazione (una delle tre) della catena del complemento, ma non conosciamo ancora le cause di questa attività anomala. Il grosso problema è che la via alternativa del complemento, che normalmente si attiva in presenza di un’infezione per difendere il nostro corpo per poi disattivarsi in maniera regolata e controllata al finire dell’infezione, nelle persone affette da DDD-MPGN II attacca non solo le infezioni, ma anche alcune parti del corpo e, soprattutto, essendo fuori controllo, non sa più quando disattivarsi e non si ferma più. Si pensa con ragionevole certezza che la causa di questo meccanismo anomalo sia di origine genetica, ma fino ad oggi solo pochi casi sono riconducibili a mutazioni genetiche codificate. In questi pochi casi sono state trovate mutazioni a carico del gene del Fattore H, una proteina che regola la catena del complemento.
SINTOMI E DIAGNOSI
All’esordio la malattia si può presentare con macroematuria, per cui il bambino fa la pipì rosso sangue, oppure con microematuria, ovvero presenza di sangue nelle urine riscontrabile solo con le analisi. Si caratterizza per la presenza di proteinuria, con presenza di proteine nelle urine e ridotti livelli di C3 nel sangue , dove la frazione C3 è una proteina del complemento. Ma la diagnosi certa di DDD-MPGN II avviene solo tramite biopsia renale. I vetrini, risultato della biopsia, devono essere esaminati da un esperto, per verificare la presenza, la localizzazione e la natura dei depositi. Questo è il motivo per cui la malattia si chiama Dense Deposits Disease, malattia a depositi densi. Dato che i depositi non si vedono altrettanto bene con un microscopio ottico, è necessario che i tessuti della biopsia renale vengano indagati con un appropriato microscopio elettronico.
NON ESISTONO CURE AFFIDABILI E SICURE
Allo stato attuale delle conoscenze non esiste una terapia specifica della DDD-MPGN II.
Vi sono tuttavia alcune ricerche in corso e si stanno sperimentando diversi tipi di trattamenti, alcuni dei quali sembrano promettenti. Le misure terapeutiche in uso sono volte alla cura dei sintomi presenti e vanno applicate in centri ospedalieri specializzati, dotati di un reparto di Nefrologia. È molto importante ridurre il più possibile la perdita di proteine nelle urine con l’utilizzo di farmaci inibitori del sistema renina-angiotensina.
IL TRAPIANTO NON RISOLVE NULLA E LA MALATTIA TENDE A RECIDIVARE
Soltanto nei pochi casi di pazienti in cui la malattia è causata dal difetto del Fattore H, la somministrazione di plasma, mediante infusione o plasmaferesi, può prevenire la progressione della malattia. Per tutti i pazienti affetti da DDD-MPGN II è importante effettuare i test genetici sul DNA e può risultare utile la ricerca del fattore nefritico C3NeF. Purtroppo il trapianto di rene non risolve questa malattia, perché essa tende a recidivare. Infatti i reni all’inizio sono sani ed è il meccanismo immunitario che distrugge sia i reni originari che i reni trapiantati.
ALTRI EFFETTI
Dopo molti anni dall’esordio della malattia in alcuni pazienti si formano dei depositi, simili a quelli nei glomeruli dei reni, anche in un tessuto dell’occhio chiamato membrana di Bruch, che è simile al tessuto dei glomeruli. Questi depositi creano delle lesioni caratteristiche della macula chiamate Drusen e creano disturbi nella vista. Solo in alcuni pazienti si riscontra un altro effetto collaterale del quale non si conoscono le cause: si tratta di una lipodistrofia parziale. In questi casi la malattia consuma l’adipe (i grassi) soprattutto nella parte alta (sopra il giro vita) del corpo: viso, tronco e braccia.
VALUTAZIONE SECONDO LA VISUALE DELLA HEALTH SCIENCE
Sia l’ipotesi di malattia auto-immune che quella di malattia genetica non trovano alcuna giustificazione logica. Il terrorismo medico imperante, dove si parla di uccidere batteri che sono parte importante e simbiotica del nostro organismo, visto che ospitiamo 1000 trilioni di batteri contro soli 100 trilioni di cellule, e dove si parla di uccidere i virus, che non sono affatto mostri viventi ma semplici detriti cellulari derivanti da fisiologica moria di cellule in ricambio, fa capire quanto traballanti e dal fiato corto siano le conoscenze mediche, e quanto pericolose siano le cure mediche basate realizzate con una benda sugli occhi. Usare farmaci, antibiotici, immuno-soppressori e cortisone rappresenta quanto di peggio si possa fare. Tali veleni, fatti assumere a una persona sana, la porterebbero al collasso. Fatti poi assumere a una persona che sta già male, la portano alla devastazione e ne compromettono ogni chance di recupero.
LE CAUSE DELLA GLOMERULO-NEFRITE NON SONO AFFATTO UN ENIGMA
Le cause sono chiare ed evidenti, anche se la medicina chiude entrambi gli occhi e stacca la spina dal cervello pensante, nascondendosi come al solito dietro le sue foglie di fico e dietro le sue ipotesi sgangherate. Giocare allo scaricabarile colpevolizzando il sistema immunitario, unico medico al mondo in grado di riportare un malato in salute ed in equilibrio, è quanto di peggio si possa ordire contro Madre Natura e contro chi ci ha creato. Giocare allo scaricabarile sui difetti del Dna è altra comoda soluzione di comodo, visto che non tiene conto del fallimento della genetica a tutti i livelli, essendo venuto a mancare il pilastro di sostegno, ossia il dogma della fissità e della non-riparabilità dei geni. Nessun riferimento medico al menu della bambina, allo svezzamento basato sulle proteine animali, alle carni bianche e rosse, ai salumi, alla pancetta, ai cibi stracotti e super-salati della nonna.
SMETTIAMOLA DI AVVELENARE LA GENTE CON LA SCUSA DI CURARLA
Ovvio che con le cure al cortisone e con gli altri farmaci non si va lontano. Non esistono malattie rare piovute a caso dal cielo. Non esistono malattie da contrastare violentemente, ma solo malattie causate dalle blasfemità e dagli errori umani, e poi aggravate dalla curomania medica. Il corpo non potrà mai gradire ed utilizzare i veleni chiamati farmaci. Qualunque sia il contenuto e la marca, il corpo mobiliterà tutte le sue energie per espellerlo, neutralizzarlo o renderlo temporaneamente inoffensivo, consumando calorie e indebolendosi e perdendo efficacia in termini di reattività immunitaria. La Health Science lotta da 200 anni contro le incongruenze e le farneticazioni della professione medica. In tutte le scuole mediche si insegna che i farmaci agiscono sull’organismo vivente, mentre la realtà è diametralmente opposta a tale affermazione.
NIENTE FARMACI, NIENTE INTEGRATORI, NIENTE VACCINI, NIENTE SALE, NIENTE CARNI
Per guarire la bambina i buoni rimedi esistono e sono vincenti. Occorre urgentemente staccarsi da ogni farmaco, da ogni carne e pesce, da ogni sale. Occorre procedere a una accurata depurazione del sangue. Serve davvero rivoluzionare il modo di pensare, di alimentarsi e di comportarsi dell’intera famiglia e della nonna in particolare. Occorre prendere in mano il mio blog e studiare con cura le decine di tesine sui reni e sui relativi rimedi naturali.
RICORSO A VEGETALI EFFICACI PER DISINTOSSICARE, STIMOLARE E DRENARE
Servono mirtilli per depurare il sangue, ed anche infusi di radici e di steli di mirtillo, come insegnano in Creta. Servono manghi da mangiare e da bere in succo, come insegnano nelle isole Molucche e in tutta l’Asia. Serve il rafano e i ravanelli contro l’insufficienza renale, grazie ai loro effetti diuretici. Servono ortiche in succo, oppure nelle minestre di verdure cotte non oltre i 15 minuti in pentola normale dotata di coperchio, oppure saltate in padella, oppure come infuso, per la loro capacità di espellere l’acido urico. Serve il finocchio crudo, neutralizzassero di veleni, stimolatore di fegato e reni, regolarizzassero del ciclo, espulsore di tossine e di acidi urici. Serve un carciofo crudo a pranzo e cena per 2-3 settimane a partire da subito, qualità spinosa tipo Sardegna, forte sgrassatore del sangue e grande stimolatore di fegato, sistema biliare e sistema renale. Serve inserire nella alimentazione quotidiana asparagi, tarassaco, aglio crudo, fagiolini, orzo, porro, portulaca, ribes, uva, zucca, malva cruda e saltata in padella oppure come the di malva (mezzo litro-un litro al giorno), melone, anguria, fragola, ribes, ciliegia, piantaggine, bardana, fitolacca, maggiorana.
FORMIDABILE RIMEDIO INGLESE ALLE 4 ERBE
Esiste anche un fantastico rimedio inglese a base di radici di asparagi-sedano-finocchio-prezzemolo, 30 grammi ciascuno. Mettere il tutto in un contenitore con mezzo litro di acqua bollente e lasciar riposare tutta la notte. Assumere 120 grammi al giorno di tale liquido con aggiunta di succo di limone prima di ogni pranzo e cena per 2-3 giorni consecutivi, ripetendo la cura ogni 3 mesi, come migliore assicurazione contro ogni disturbo renale presente e futuro. Se Fabrizio ha speso un milione di franchi svizzeri-anno per delle cure che stanno rovinando la sua piccola, potrà riconoscermi 250 euro per una cura che le garantirà una ripresa totale senza recidive.
Valdo Vaccaro
La bambina ha seguito i suoi consigli? Se si, potrei sapere se ha avuto risultati positivi? Lo chiedo perché mio figlio è affetto dalla stessa patologia e mi chiedo se sto facendo la cosa giusta a farlo curare in ospedale dove i medicinali vengono dati come acqua fresca!