LETTERA
JIM MORRIS, CAMPIONE ECCEZIONALE DI BODY BUILDING
Ciao Valdo, penso sia meritevole di attenzione la testimonianza di Jim Morris, ex body builder di 78 anni che ci spiega perché ha scelto la dieta vegana. Lui è stato campione di body building. Nel 1985, a 50 anni, è diventato vegetariano e, nel 2000, ha deciso di seguire la dieta vegana. Si è ritirato dalle competizioni ufficiali nel 1977 dopo aver gareggiato per Mister Universe a Londra sebbene poi abbia vinto a 61 anni il Mr Olympia Masters. È stato la guardia del corpo di Elton John per 15 anni e ora ha una palestra a Hollywood.
A 78 ANNI È DIVENTATO TESTIMONIAL DELLA PETA, GRUPPO MONDIALE PER IL TRATTAMENTO ETICO DEGLI ANIMALI
La storia di Jim Morris, diventato leggenda del body builder, merita di essere raccontata anche perchè questo bellissimo uomo a 78 anni ha deciso di diventare testimonial per la campagna” Think before you eat” della PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), associazione che si batte da anni ed in tutto il mondo contro lo sfruttamento e l’abuso degli animali.
SONO QUI IN SPLENDIDE CONDIZIONI GRAZIE AL MIO VEGAN-CRUDISMO
“Io non sarei qui e non sarei in questa condizione se avessi continuato a mangiare come facevo”, dice nel video, in cui parla con disprezzo del latte e sottolinea l’utilità di frutta, legumi e cereali che ingerisce ogni giorno. La sua salute è migliorata dopo il ritiro dal bodybuilding competitivo nel 1985, diventando vegetariano prima e, più tardi, vegan.
DIGERIVO MALE, ERO GONFIO E COSTIPATO
“Le proteine nei prodotti di origine animale sono cariche di grassi e sostanze chimiche e ogni sorta di robaccia dannosa per la salute. Quando gareggiavo mandavo giù tutto quel genere di cose e ho avuto un sacco di problemi digestivi. Ero costipato e gonfio e mi sentivo male per tutto il tempo”, continua Morris.
PENSARE PRIMA DI MANGIARE E ANDARE SUL VIDEO “VISITPETA.ORG”.
Ora, invece, si sente bene come non mai, e dubita fortemente che i consumatori di carni e prodotti lattiero-caseari possano provare la stessa sensazione di benessere psichico e fisico. “Il latte di altri animali è formulato per i cuccioli altrui. Gli esseri umani, per quanto ne so, sono le uniche creature che continuano a bere il latte anche una volta che sono stati svezzati. Penso che molte persone non si rendano conto di quanto meglio si sentirebbero se smettessero di bere latte e di consumare prodotti animali”.
DUBBI SULLA MIA TRADUZIONE
Il video purtroppo, è in inglese e io non sono riuscita a capire bene tutto, anche se intuisco che si tratta di un’intervista ad un personaggio interessante. Magari tu, Valdo, che parli inglese, se ne avrai voglia, potresti ascoltarla e se la riterrai davvero meritevole di attenzione, tradurla per i lettori, anche a grandi linee. Ciao.
Elena
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RISPOSTA
IMPECCABILE LA TUA TRADUZIONE
Non servono commenti e completamenti, visto che hai tradotto in modo completo ed impeccabile.
Mi sono invece sorbito mio malgrado il lungo dibattito dal titolo “Don’t eat anything with a face” (Non mangiare nulla che abbia una faccia), dove a parte il titolo promettente, si fronteggiavano due relatori vegani come Neil Bernard e Jim Barrer da un lato e due altri a sostegno della alimentazione mista inclusiva di carni prodotte con criterio.
I RAPPRESENTANTI DEL BASED-PLANT MOVEMENT HANNO CHIARITO COSE FONDAMENTALI
Una volta di più si è confermata la sostanziale inutilità di questi confronti, dove si afferma tutto e il contrario di tutto, dove ognuno vuole aver ragione piazzando le proprie obiezioni. Bernard e Barrer se la sono cavata egregiamente e si sono dimostrati all’altezza della loro fama e della loro professione di docenti e di rappresentanti del Plant-based movement.
MORIRE SECONDO NATURA NON È LA STESSA COSA CHE ESSERE AMMAZZATI
Hanno portato esempi numerosi e probanti sui grandi vantaggi ottenibili con la rigorosa esclusione della carne dalla dieta umana sia per il singolo individuo che per l’intera comunità mondiale e per l’ecosistema, con l’affermazione di lampanti verità come la necessità di non causare mai sofferenze evitabili e non necessarie, evidenziando la profonda differenza tra morire secondo natura ed essere assassinati, sottolineando la necessità dell’uomo civile ed evoluto di essere gentile e compassionevole con creature considerabili come bambini da difendere e non come oggetti di morte violenta e di luridi commerci.
L’INTENZIONE DI UCCIDERE NON RIENTRA NELLE REGOLE DELLA CIVILTÀ EVOLUTA A CUI TUTTI ORMAI PUNTIAMO
Hanno esaltato l’urgenza e l’esigenza umana di liberarsi dall’istinto alla tirannia e dalla intenzione di uccidere. Hanno spiegato come ai boia dei macelli venga insegnata la regola di non guardare mai negli occhi la loro vittima, altrimenti non la potrebbero mai uccidere. Hanno concluso affermando come l’alternativa reale rimanga quella di essere persone gentili o persone rozze dedite al dispotismo e alla violenza.
LE RISPOSTE DELLA CONTROPARTE NON SI SONO FATTE ATTENDERE
Ma la controparte carnivora non era per niente sguarnita ed arrendevole. Non ha affatto perso colpi, negando l’esistenza di prove scientifiche sulle correlazioni tra carne e cancro, affermando che anche il cavolo ha una faccia, che senza i letamai e la cacca degli animali i campi sarebbero sterili, che i principi della vita implicano sacrificio e morte per i più deboli, che in Argentina si mangia il doppio di carne rossa rispetto agli USA e che il tumore conosce tuttavia una diffusione dimezzata a Buenos Aires e dintorni, che la scienza e le ricerche sono soggettive e non probanti, che l’uomo è un predatore nato oltre che un becchino professionale, che tutte le attenzioni riservate agli animali sono applicabilissime alle piante, le quali comunicano i loro sentimenti e loro pene per via biochimica e per radiazioni. Hanno persino rilevato che Gesù e Maometto, con tutte le religioni al seguito, non hanno di certo spezzato lance in favore della compassione verso gli animali.
ILLUMINANTE E TELEPATICO MESSAGGIO DI FIDEL NATARELLA, SCIENZIATO E FILOSOFO DI ALTO LIGNAGGIO
Alla fine, grazie anche a un moderatore burocratico e ininfluente, nessuno l’ha spuntata e tutti hanno avuto ragione. Nemmeno farlo apposta, mi è arrivato nel frattempo un messaggio chiaramente telepatico di Fidel Natarella. “Valdo, vuoi un messaggio d’amico? Alzati dal computer, stappa una bottiglia di Prosecco o di champagne, sorridi maggiormente di tutte queste assurdità e mettiti a raccontare delle barzellette irriverenti”. Non mi sento affatto di rispondergli picche!
PIÙ IRONIA, PIÙ SERENITÀ E PIÙ SENSO UMORISTICO
Le questioni, anche le più importanti, non si risolvono necessariamente con i temi ripetuti e quindi noiosi, e tanto meno con la seriosità, con l’impegno a muso duro e la faziosità della partigianeria e dei campi avversi chiusi e dogmatici. Serve piuttosto una buona dose di ironia, di humour e di allegria, secondo le migliori regole dell’intelligenza. Occorre gestire il tutto senza sentimenti negativi, in ossequio allo yoga della risata e del divertimento. E, vivaddio, è determinante non prendersi troppo sul serio facendosi sangue amaro e pagando in termini di debolezza. Non mi vedo affatto e mai mi sono visto in quella categoria. Dare torto a Fidel Natarella? Nemmeno per sogno.
Valdo Vaccaro
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COMMENTO DI FIDEL NATARELLA
HO UN ALLIEVO OTTANTENNE CHE FA IMPAZZIRE DEI VENTENNI
Beh, se è per questo Valdo, anche io ne avrei esempi tipo Jim Morris e anche più significativi da citare. Tra i miei allievi VIP ce n’è uno di 80 anni compiuti con tanto di carta d’identità. Sul campo di tennis sta facendo diventar matti i suoi avversari, anche se giovanissimi e bravi. È dotato di una condizione fisica eccezionale e di un entusiasmo positivo fantastico.
EPPURE ERA PIENO DI ACCIACCHI
Non era così qualche anno fa, quando era pieno di acciacchi. Prostata, vescica, glicemia, colesterolo, trigliceriti, affanno e altre patologie di contorno. La formula magica? Ha semplicemente ascoltato i miei consigli, sia di etica che di vita che di tecnica sul tennis. Ovvio che ha anche comprato e letto il tuo libro Alimentazione Naturale. Ha fatto digiuno, conflitto termico, sole, respirazione, ma soprattutto ha cambiato la sua alimentazione in Vegan e soprattutto la sua maniera di pensare, il modo cioè di affrontare gli avvenimenti.
AUTOSTIMA, MOTIVAZIONE E TANTO SACRIFICIO
La riuscita di questo successo? Capire il perché fare tutto questo e quindi tanta autostima e motivazione, poi chiaramente disciplina, coerenza, perseveranza, accompagnate da tanta umiltà e da sacrificio. “Il sole non si leva per nulla e nemmeno a caso”, diceva mia madre. “Dietro ogni successo c’è sempre tanto sacrificio”. Aggiungiamoci pure l’1% di inspirazione e un 99% di sudorazione.
Un abbraccio da Fidel
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