GASTRITI SUPERATE E VOGLIA DI SGARRI IMPUNITI

da 1 Dic 2014Gastrite, Testimonianze

LETTERA

MI ASPETTO UNA RISPOSTA RAGIONEVOLE

Caro Valdo, forse ti risulterò un po’ insistente. Se fosse così me ne scuso. Resta il fatto che non riesco proprio a capire e vorrei tanto un chiarimento a riguardo. Credo che una persona della tua esperienza possa sicuramente darmi una risposta ragionevole.

STO DECISAMENTE MEGLIO SENZA PIROSI E BRUCIORI DI STOMACO

Soffro, o soffrivo, non saprei più dire bene, di gastrite cronica. Dico soffrivo perchè è da quest’estate che non ho più pirosi, salvo qualche caso sporadico, nè problemi allo sterno. Precisamente i miei problemi sono scomparsi da quando, ispirato dal tuo blog, ho iniziato seriamente una dieta sana o più sana, mettiamola così, che eliminasse carne, latticini e schifezze industriali (vedi tortine, briochine e prodotti confezionati di varia natura). Alcune cose le mangio ancora, come il pesce e le uova, a causa dell’abitudine ad una vita basata su queste ed altre cose.

PRENDEVO GASTROPROTETTORI DA 10 ANNI

Resta il fatto che sto meglio. La gastrite è scomparsa e con lei i gastroprotettori che mi accompagnavano da 10 anni o più. Ciò che non mi passa sono i problemi al naso, tipo allergia e rinite, anche se pure quelli van meglio.

APPENA SGARRO PERÒ SCATTA L’ALLARME

Tutto bene si direbbe se non fosse per una cosa. Appena sgarro sto peggio. Mangio in serata una pizza al pomodoro, mozzarella e verdure, che adoro, e la mattina dopo lo stomaco mi dà fastidio. Mangio qualcosa di più complesso? Non digerisco. Succede raramente ma succede.

FORTI COME BISONTI CHE NON SI AMMALANO MAI

Attorno a me, di contro, persone che divorano panini con la Redbull alle 8 del mattino, che bevono litri di vino e birra e che mangiano insaccati, carne e ogni tipo di formaggio e sono forti come bisonti e non si ammalano mai, ma proprio mai, anche uscendo fuori con 20 gradi sottozero e in maniche corte. La domanda che mi sorge spontanea è la seguente.  C’entra l’alimentazione o è solo questione di genetica? Grazie.
Domenico

*****

RISPOSTA

DELICATEZZA E SENSIBILITÀ SONO PUNTI DI FORZA

Ciao Domenico. Intanto tieniti buoni i risultati che hai raggiunto. Digerire bene significa vivere. Digerire senza bruciori e senza l’ausilio di farmaci gastro-protettori significa essere dei privilegiati. Se la pizza viene fatta davvero a regola d’arte, sottile e carica di crudità all’uscita, con l’avocado al posto della mozzarella,  con belle fette di pomodoro e tante foglie di rucola, la digerirai in tutta disinvoltura. Quanto alla suscettibilità del tuo organismo, alla sua maggiore delicatezza e sensibilità ai veleni e agli strapazzi, andrei piano con fare delle critiche a tale condizione.

SENZA SICUREZZE OGNI SISTEMA È VULNERABILE

Un organismo depurato, dove il sangue sia sano e fluido e i meccanismi immunitari siano vivaci, reagisce sicuramente con prontezza ad ogni insulto e mal sopporta gli errori alimentari e comportamentali, inviandoci i suoi segnali di protesta, di allarme e di ammonimento. Questo è un punto di forza e non di debolezza. Significa che il tuo corpo è dotato di un efficace apparato di sicurezza e di prevenzione.

ANCHE NELLE GRU CI SONO DEI LIMITATORI DI CARICO

Mi fai pensare alle gru su autocarro made in Italy che nei bei tempi andati promuovevo e piazzavo con successo sui mercati dell’Asia. Erano ovviamente dotate di apparati di sicurezza e di limitatori di carico, per cui se un determinato modello sollevava 5 tonnellate alla distanza di 2 metri dalla colonna portante, il meccanismo protettivo disattivava la funzione non appena il carico superasse i 5000 chili concessi.

SI PUÒ GIOCARE SPORCO MA LE CONSEGUENZE NON MANCANO

Certi clienti di Hongkong, i furbetti del quartiere, anziché comprare un camion più robusto e una gru più potente, imparavano a disattivare le sicurezze, per cui si potevano sollevare anche 7000-8000 chili con una gru piccola, concepita per 5000 soltanto. Chiaro che la cosa funzionava fino a un certo punto. In quel modo si scassavano prima del tempo la pompa e i cuscinetti, e si correvano pure rischi di ribaltamento del carico.

CON GLI STIMOLANTI NON SI VA LONTANO

Tornando alla macchina umana e ai suoi limitatori di funzione, c’è della gente che ricorre disinvoltamente ai veleni, agli stimolanti e agli ottani che fanno battere il cuore con più velocità, che permettono maggiore aggressività e che fanno ruggire meglio il proprio motore. Caffè, the, dolciumi, carni, cole, Redbull, integratori e simili rappresentano dunque le sostanze speciali in questione.

NON PRENDIAMO PER BUONE LE LEGGENDE METROPOLITANE

L’idea che qualcuno possa beneficiare dei veleni senza pagare tassa, l’idea che qualcuno possa togliere le sicurezze e fare il bisonte incontrastato e super-potente è una leggenda metropolitana, qualcosa che non corrisponde affatto alla realtà dei fatti. Gli errori si pagano e i nodi vengono al pettine.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. arvo

    Insieme ai tizi che sgarrano alla grande e che sembrano farla franca, ci sono quelli che vivono male…..quando non vivono un piccolo inferno che li tormenta. Da quelli che hanno piccoli fastidi costanti, a quelli che sembrano filare come treni, ma poi si ammalano improvvisamente e sono magari costretti ad un cambio drastico dei propri comportamenti. Anche io li vedo i tizi che infrangono ogni regola e sembrano star bene, ma vedo anche gli altri. Inoltre sui miglioramenti drastici, con il cambio di alimentazione, non possono esserci dubbi. Per es io sono l'unico tra i coetanei che conosco che non ha, da qualche anno, dolori ossei di nessun genere, pur essendo partito da una situazione poco incoraggiante. Tutta la famiglia di mio padre e buona parte di quella di mia madre è stata pesantemente segnata e perseguitata, da sempre, da questo tipo di patologie. O la genetica si è dimenticata di me o l'alimentazione conta qualcosa.
    Naturalmente ciascuno è libero di trarre le proprie conclusioni in base a quello che vede intorno a sé o sperimenta su sé stesso.

    Rispondi

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