LETTERA
MEDICI FISSATI SUL COTTO E SULLA DIETA ONNIVORA
Caro Valdo, mi presento, sono la compagna della ragazza che ha sconfitto l’insulinemia con l’alimentazione vegana ed eliminando i farmaci. Ho molto gradito la sua conferenza a Catania qualche mese fa.
Mi servirebbe qualcuno dei suoi ottimi consigli. Ho un’altra amica di 26 anni che soffre di colite e gastrite. Da circa un anno ha scoperto di avere pure la diverticolite. Si è rivolta a un paio di medici ed entrambi le hanno dato la stessa cura, ovvero, farmaci (rifacol, pentacol, digerent) e una dieta da seguire, ovviamente onnivora.
L’ERESIA DELLA FRUTTA CHE IRRITA E DELLE FIBRE VEGETALI CHE DIVERTICOLIZZANO
A dire il vero, lei non la sta neanche seguendo bene tale cura (che secondo me servirebbe a poco comunque), quindi continua a star male e a soffrire dopo ogni pasto. Io sono vegana e quindi, nel mio piccolo, ho cercato di farle presente i vantaggi di una dieta sana, basata su frutta, verdure crude e cereali integrali, eliminando quelli raffinati. Lei, invece, mi ha fatto notare che la dieta consigliatale da questi medici esclude proprio tutti i tipi di frutta, poiché irritano, ed esclude pure verdure e cereali integrali, perché le fibre possono insediarsi nei diverticoli e portare ad altre conseguenze.
MI AIUTI A RIDARE BENESSERE ALLA MIA INFELICE AMICA
Sentendo questo mi sono un pò allarmata, avendo un minimo di infarinatura di scienze dell’alimentazione (dai tempi della scuola alberghiera, che mi ha inculcato alcuni concetti basilari, oltre che tanti falsi miti, ovviamente). Essendo diventata vegana da un anno e mezzo, le mie conoscenze mi dicono che frutta e verdura sono alla base della vita, anche per gli onnivori. Come fa a guarire una persona se si priva di tutto ciò che fa bene rimpiazzandolo con tutto ciò che fa male? Vorrei aiutare questa mia amica a star bene mi rivolgo a lei e alla sua grande esperienza per poterla consigliare al meglio. La ringrazio anticipatamente.
Mariagrazia
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RISPOSTA
CHI SEGUE SISTEMI VEGANO-CRUDISTI NON SA COSA SIA LA COLITE E ANCOR MENO LA DIVERTICOLITE
Ciao Mariagrazia, se manca intelligenza nelle scelte cibarie e nell’alimentazione, è chiaro che manca intelligenza anche nelle fasi successive, che sono l’assimilazione e l’evacuazione. I medici, purtroppo per loro e per la gente che “curano”, ne stanno davvero combinando di cotte e di crude, in quanto continuano a muoversi con schemi assurdi, con falsi miti e con dogmi che portano la gente fuori-rotta.
TASCHE CARICHE DI MATERIALE FECALE
La diverticolite non è altro che una infiammazione di quelle tasche cariche di materiale fecale incrostato e putrescente, capaci di creare dolori e crampi nella parte bassa sinistra dell’addome, con pericoli di ulcerazioni, perforazioni e sanguinamenti del colon.
MOSTRUOSITÀ E COLLEZIONISMO INTESTINALE
Mostruosità intestinali che si formano nelle persone che seguono le diete onnivore suggerite dalla medicina, quelle basate sul mangiare un poco ma di tutto (purché cotto e purché non manchi la cadaverina della carne e le integrazioni mineral-vitaminiche).
Quelle basate sul bere tanta acqua, interrelata da farmaci, vino e caffè.
Chi segue le diete mediche e la dieta Mediterranea riduce drasticamente le visite ai servizi e diventa automaticamente un ottimo collezionista, non di francobolli e monete, ma di merda e di incrostazioni fecali.
IL GRANDE INSEGNAMENTO DI MAX BIRCHER-BENNER
I medici di oggi non sono per niente cambiati rispetto a quelli di ieri. Quelli che tentavano invano di isolare e di ridicolizzare il loro collega Max Bircher-Benner che nella sua clinica di Zurigo curava tutte le forme di colite con la frutta e la verdura cruda, andando nettamente controcorrente rispetto ai brodi ospedalieri e al materiale rigorosamente cotto e alto-proteico delle diete-standard ospedaliere.
GLI ZAR E TUTTI I REGNANTI D’EUROPA ALLA RICERCA DEL MEDICO ZURIGHESE
Alla fine, il trionfatore era proprio lui. Gli zar di Russia e tutte le famiglie reali dell’Europa di inizio-secolo-scorso, non andavano certamente dai medici della tradizione, ma venivano tutti a cercare Bircher-Benner.
La sua cura era presto detta. Li faceva alzare alle sei di mattina. Grandi camminate lungo il parco. Correre, sudare e grandi docce calde. Poi succhi di carota, di sedano, di bietole, di mele, di patate e di topinambur. E poi masticare radicchio fresco a pranzo e cena.
OCCORRE RIPULIRE E DISINFIAMMARE L’INTESTINO
La tua amica deve innanzitutto farsi una cultura di tipo igienistico, alternativo e non complementare alla cultura medica. Poi deve intraprendere passo dopo passo lo stesso percorso che tu stessa hai seguito. Quando un intestino è disbiotico ed infiammato, è simile a una stufa carica di ceneri e di materiale incombusto che produce fumo, per cui aggiungere altra legna non fa che peggiorare la situazione. Occorre dunque in tali circostanze procedere per gradi. In genere un digiuno di 3-5 giorni, stando a totale riposo e bevendo a sorsi tutta l’acqua distillata o leggera che si vuole, permette di poter ripartire al meglio, dopo un giorno intero di rottura-digiuno a tutta frutta, seguito da una applicazione dello schema vegano tendenziale crudista, personalizzato e adattato alle proprie particolari esigenze.
A volte, il colon è compromesso a tal punto da richiedere qualche mese di cura, a succhi di carota-sedano-mele e succhi freschi vari.
LA RIGOROSITA’ E’ UN FATTORE SOGGETTIVO
Il discorso della rigorosità si risolve facilmente. Più una persona è intrisa di veleni e di problematiche fisiche, e più rigorosa deve essere la cura ripristinante.
Per la persona normale, quella che digerisce bene e senza problemi, quella che non soffre di allergie, intolleranze e acciacchi strani, le piccole trasgressioni e i piccoli compromessi si possono anche fare, visto che non si va a sfondare il limite di tolleranza ai veleni.
La cosa essenziale che si richiede indistintamente a tutti è di massimizzare l’apporto di acqua biologica (succo naturale fresco zuccherino mineral-vitaminizzato, e clorofilla al naturale) e di minimizzare tutto il resto, evitando del tutto carni, pesce, uova, latticini, dolciumi, caramelle, cibi stracotti, bevande gassate-alcoliche-nervine.
IL VALORE NUMERO UNO RIMANE L’ACQUA BIOLOGICA, E I MEDICI NON SANNO NEMMENO COSA SIA
Il pane integrale che accompagna le verdure crude a pranzo e cena può dunque andare. Il secondo piatto (dopo il primo di verdure crude), basato su zuppe di verdure, su cereali integrali, su patate-zucche-cavolini-cavolfiori-broccoli-porri-spinaci, su pasta integrale non stracotta, su pizza sottile alle verdure, su gnocchi di patate e simili, può andare, sempre a condizione di non compromettere e di non frenare il sostanziale apporto di acqua biologica da parte dei 5 pasti di frutta al giorno realizzati lontano da pranzo e cena. L’apporto di crema di avena e di pop-corn, di avocadi, di farine naturali a crudo tipo castagne-carrube-tapioca-pistacchio, di semini vari tipo sesamo-lino-zucca-papavero-girasole, di germogli vari e di frutta secca tipo mandorle-pinoli-noci-datteri, completa il quadro alimentare e garantisce la presenza di ogni componente indispensabile alla salute, incluso il gruppo B, inclusi gli Omega-3 e tutti i componenti critici della nutrizione umana.
INDISPENSABILE CONSULTARE ALCUNI ARTICOLI
Per la preparazione tecnica, letti i miei libri, raccomando la consultazione del blog, la lettura delle tesine sulla rettocolite ed in particolare lo studio dei seguenti articoli:
- Come ripulire le vecchie incrostazioni fecali
- La salute umana parte dal colon
- Dispepsia, diarrea e dissenteria
- Il paradosso digestivo della frutta viva
Valdo Vaccaro
Sono preoccupata per la affermazione del Dottore circa il bere acqua distillata: la comune acqua distillata che si ha in casa(quella che si usa per il ferro da stiro ad esempio)bevuta in grandi quantità credo possa essere addirittura mortale, alternado essa l'equilibrio osmotico delle cellule e portandole ad esplodere. Sono certa che il dottore non intendeva di bere acqua distillata pura. Se per favore potesse chiarire cosa intendeva lo ringrazierei. Cordiali saluti, Marta
@ANDIAMO, non credo che per acqua distillata voglia intendere quella che si usa per il ferro da stiro: sono sconosciuti materiali e metodi di produzione ed inoltre i contenitori sono sempre di plastica (non alimentare). Io non la berrei mai quella "roba".
Se per distillata intendi l'acqua che piove dal cielo… il discorso cambia.
questo articolo è da fuori di testa.ci sono più veleni pesticidi anticrittogamici nei vegetali e nella frutta che in ogni altro cibo.