GARANZIA TOTALE DA GLOMERULONEFRITE E DIALISI

da 20 Apr 2014Glomerulonefrite

LETTERA

SOSPETTA GLOMERULONEFRITE E CALO PROTEINURIA GRAZIE A CAMBIO DIETA

Carissimo Valdo, so bene che sei impegnatissimo. Io però ci provo lo stesso, sperando in una tua risposta. Seguo una dieta vegan-crudista tendenziale da qualche mese, dopo la diagnosi di sospetta glomerulonefrite. I risultati sono già arrivati con un calo netto della proteinuria. Ma a me non basta. Voglio migliorare sempre più.

TIMORE DI NON FARE MAI ABBASTANZA

So bene la necessità di navigare a vista come ribadisci sempre tu, ma ho sempre paura di sbagliare qualcosa. Puoi darmi qualche dritta in linea di massima? In relazione alla mia patologia, c’è qualcosa che dovrei modificare?

MENU ADOTTATO IN QUESTI ULTIMI MESI

Mattina spremuta d’arancia e dopo 1 ora colazione con banana e prugne. Prima di pranzo una porzione di frutta. Pranzo con insalatona cruda, a volte con aggiunta di avocado, e secondo che varia. Pasta con verdure poche volte a settimana, o legumi o cereali tipo miglio e quinoa. Merenda con centrifugato di frutta e verdura e una porzione di frutta. Prima di cena una porzione di frutta. Cena con insalatona cruda e secondo di verdure cotte. Sia a pranzo che a cena dopo il secondo spesso inserisco un pochino di frutta secca, soprattutto mandorle e nocciole.

Dovrei modificare qualcosa? Assumo troppe proteine in relazione al mio problema renale? Grazie mille per la tua eventuale risposta e tanti auguri di una serena Pasqua.

Gabriele

*****

RISPOSTA

SALVAGUARDARE I RENI COME ASSOLUTA PRIORITÀ

Ciao Gabriele. Premesso che non andrò mai a rimproverare qualcuno per un eccesso di zelo nei riguardi del suo super-importante sistema renale, stai operando bene e pertanto rasserenati. Ovvio che c’è sempre spazio per ulteriori miglioramenti. Tutti gli organi e tutte le ghiandole sono importanti e lavorano in stretta sinergia, coordinazione e concomitanza. Ma i reni abbisognano di una speciale attenzione. Sono convinto che il 95% della gente soffra di insufficienza renale asintomatica senza rendersene nemmeno conto, per cui quella che tu chiami prognosi di sospetta glomerulonefrite andrebbe ipotizzata nella maggioranza dei casi.

RIVEDIAMO COS’È LA GLOMERULONEFRITE

La glomerulonefrite è una malattia di natura infiammatoria che riguarda i reni, e nella fattispecie i glomeruli renali, compromettendone la capacità filtrante. A causa del processo infiammatorio, le maglie dei setacci renali si allargano, ed i glomeruli si lasciano sfuggire componenti del sangue normalmente trattenute, come le proteine e i globuli rossi che, in presenza di glomerulonefrite, si ritrovano in quantità eccessive nelle urine. Questa perdita impoverisce il sangue di sostanze essenziali per l’equilibrio dei liquidi corporei, con possibile comparsa di edemi, anemia ed ipertensione.

DIVERSI TIPI DI GLOMERULONEFRITE

  • Glomerulonefrite acuta, caratterizzata da esordio improvviso di ematuria e proteinuria, a cui si accompagna un’insufficienza renale rapidamente progressiva, con edema, ipertensione, aumento della creatinina sferica e dell’azotemia.
  • Glomerulonefrite cronica, dove si ha riduzione della funzione renale lenta e progressiva, con reperto urinario di ematuria e proteinuria, che porta alla sindrome uremica. La comparsa dell’insufficienza renale richiede giorni od anni ed è la conseguenza del danno da usura dei nefroni superstiti per sovraccarico compensatorio funzionale.
  • Glomerulonefrite primitiva, dove la causa responsabile del disturbo risiede tutta a livello renale.
  • Glomerulonefrite secondaria, dove esiste coinvolgimento di altri organi o l’intero organismo (malattie sistemiche come il lupus eritematoso o il diabete).
  • Glomerulonefrite idiopatica, non riconducibile a cause precise poiché i medici non riescono ad identificare l’elemento eziopatologico scatenante.

IL NEFRONE

Il nefrone è l’unità funzionale del rene, cioè la più piccola formazione anatomica in grado di svolgere tutte le funzioni cui l’organo è preposto. Ciascuno fra i due milioni e oltre di nefroni presenti in ogni rene è suddiviso in due componenti che sono il corpuscolo renale o di Malpinghi (glomerulo e capsula di Bowman) e il sistema tubolare.

FILTRAZIONE NEL SISTEMA CAPILLARE

La filtrazione avviene nel glomerulo, sistema  capillare altamente specializzato che lascia passare tutte le piccole molecole del sangue opponendosi al passaggio delle proteine più grandi e delle cellule ematiche.

RIASSORBIMENTO E SECREZIONE NEL SISTEMA TUBULARE

Riassorbimento e secrezione avvengono nel sistema tubulare, con lo scopo di recuperare le sostanze filtrate in maniera eccessiva (ad esempio il glucosio che l’organismo non può permettersi di perdere con le urine) e di eliminare quelle filtrate in maniera insufficiente.

SINDROME NEFRITICA

La glomerulonefrite associata a sindrome nefritica è caratterizzata da proteinuria, ematuria associata a cilindri ematici, ipertensione arteriosa, edemi da ritenzione di sodio e di acqua, funzione renale normale o ridotta, ed è causata dall’aumento della permeabilità glomerulare e da un danno di natura infiammatoria dei capillari glomeruli.

CILINDRI EMATICI ERITROCITARI

I cilindri ematici sono costituiti dalla presenza di globuli rossi spesso associati a globuli bianchi e fibrina. Possono os­servarsi in tutte le nefropatie che causano ematuria. Una loro presenza nelle urine può essere causata da carcinomi renali, da ematuria, da glomerulonefriti, da malattia policistica renale, da papillomi renali.

SINDROME NEFROSICA

La glomerulonefrite associata a sindrome nefrosica presenta proteinuria ma senza ematuria, ipoalbuminemia ed edemi, iperlipidimia e lipiduria. È una condizione meno grave rispetto alla precedente, poiché si registra un aumento della permeabilità glomerulare con conservazione delle funzioni renali, senza passaggio di emazie nell’urina.

COSA SONO LE EMAZIE

Le emazie, con i leucociti e le piastrine, rappresentano gli elementi corpuscolari del sangue. Nell’uomo, in un millimetro cubo di sangue sono contenuti circa 5.000.000 di emazie. Nella donna 4-4,5 milioni.

MECCANISMO PROGRESSIVO DELLA PATOLOGIA

Si passa dallo Stato Infiammatorio:

  • alle Alterazioni di permeabilità
  • alla Proteinuria C (schiuma proteica nelle urine), alla Ipoalbuminemia o riduzione delle proteine nel sangue (in particolare l’albumina che è la proteina plasmatica più abbondante),
  • alla Riduzione della pressione oncotica del sangue
  • al Coinvolgimento epatico e perdita urinaria di alcuni fattori che regolano il metabolismo lipidico F, allo Spostamento di liquidi negli spazi extracellulari
  • alla Comparsa di edemi (inizialmente al mattino a livello periorbitale, poi estesi ai piedi, alle caviglie e all’addome),
  • alla Ipovolemia (diminuzione volume del sangue circolante),
  • alla Riduzione della pressione sanguigna
  • alla Riduzione dell’afflusso ematico al rene
  • all’Aumentata secrezione di renina
  • all’attivazione del sistema renina-angiotensina
  • all’aumentato rilascio di aldosterone
  • alla Ritenzione idrosalina con aggravamento degli edemi
  • all’Aumento pressione idrostatica nel glomerulo
  • all’Aumento del processo di filtrazione
  • all’Usura dei nefroni per sovraccarico funzionale
  • al Danno glomerulare con rottura dello strato endoteliale dei capillari glomerulari.

CONSEGUENZE FINALI E TENDENZA ALL’INSUFFICIENZA RENALE

  • Ematuria, con presenza di sangue nelle urine,
  • Macroematuria, dove le urine assumono una colorazione scura, simile al the o alla coca-cola,
  • Anemia, con riduzione globuli rossi ed emoglobina nel sangue,
  • Perdita urinaria di ferritina per aumento della permeabilità glomerulare,
  • Debolezza ed affaticamento, per danno infiammatorio ai glomeruli renali, con infiltrazione di globuli bianchi ed ostruzione dei capillari, nonché riduzione della velocità di filtrazione glomerulare,
  • Aumentato rilascio di renina dall’apparato iuxtraglomerulare con attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone,
  • Aumentata Ritenzione di acqua e sodio, anche a causa della minore capacità escretiva del rene (particolarmente riferita al sodio),
  • Ipertensione, causa predisponente della glomerulonefrite, dove la maggiore spinta del sangue contro le pareti capillari del glomerulo favorisce la fuoriuscita di proteine ed eritrociti nelle urine,
  • Aumento della pressione idrostatica del sangue, che insieme alla riduzione della pressione oncotica favorisce la comparsa di edemi,
  • Danno renale conseguente alla glumerolonefrite da rilascio di enzimi proteolitici e citochine infiammatorie, e da formazione di depositi di fibrina),
  • Aumento in circolo di prodotti di rifiuto, per perdita della capacità filtrante del nefrone,
  • Iperazotemia e ipercreratininemia associate  e tendenza ad evolvere verso l’insufficienza renale.

SANGUE DENSO E ABUSO DI ANALGESICI

La maggior causa di fallimento renale cronico rimane la malattia vascolare, ossia l’anomalia tipica dell’infarto e dell’ictus. Un infarto renale, un blocco renale, è simile ad un infarto cardiaco, ed anche le cause sono praticamente le stesse. Le malattie renali prevalgono nei paesi dove si consumano più grassi e proteine animali. Motivo ulteriore di patologia renale sta nell’alto consumo di analgesici e di pastiglie contro il mal di testa. Una questione dunque di sangue denso e di impigrimento linfatico.

CARNE ROSSA E CARNE BIANCA PER MORIRE IN ANTICIPO SUI TEMPI

La carne cotta, rossa o bianca non fa differenza, è la peggiore sostanza che uno possa assumere nelle malattie alle vie urinarie, e questo è risaputo da centinaia di anni. Costipazione, stitichezza e dissenteria sono la norma nelle diete occidentali, e causano ulteriori sovraccarichi al sistema renale, visto che le tossine assorbite nel colon devono trovare via escretiva sempre per via renale.

STARE LONTANO DAI SOVRACCARICHI

Il dr Dintefas, nei suoi celebri studi sulla viscosità del sangue, ha dimostrato che gli aumenti della rigidità cellulare e la concentrazione di eritrociti e di proteine portano dritti dritti al fallimento renale. Il dr J.R. Johnson, nefrologo al Royal Princre Alfred Hospital di Sydney e  G. Holmes, chirurgo al Lautoka Hospital di Fiji, hanno convenuto sul fatto che il blocco dei reni sia causato da sovraccarichi tossici da cibi acidificanti.

AZZERARE LE PROTEINE ANIMALI E MASSIMIZZARE FRUTTA E VERDURA

Il dr Machenzie Walser, della John Hopkins Clinic, ha sviluppato una terapia vincente per malati di malattie renali, basata sulla eliminazione drastica e sistematica di tutti i residui tossici. In pratica tutte le proteine vengono eliminate e sostituite da vegetali e frutta. Basta che la funzionalità renale residua sia superiore al 2% per evitare il ricorso alla dialisi.

SCIOGLIERE I CALCOLI NON È DIFFICILE

I calcoli renali,  sono usualmente composti da acido ossalico e calcio, oltre che da acido urico. Sono il risultato di diete scorrette ed autolesioniste, e si possono disciogliere gradualmente in tempi brevi con semplice correzione dietologica.

I RENI VANNO DIFESI A SPADA TRATTA

Molta gente guarda alla Health Science come a qualcosa di sperimentale e di rischioso. In realtà non si rende conto che il salto nel buio lo sta facendo tutti i giorni della settimana, aggravando le sue patologie e sovrapponendo veleni a veleni, in una specie di corsa sfrenata verso la catastrofe fisica. Il sistema renale è una dei maggiori organi eliminativi del corpo. Il buon funzionamento dei reni è fondamentale per tutte le condizioni di salute e di equilibrio, per tutti i rilasci di tossine interne ed esterne che il corpo abbia deciso di eliminare, specialmente per l’eliminazione dei sali inorganici (ovvero i minerali da integrazioni, da acque dure e da cibi cotti, che la medicina e la chimica, spesso anche a livello universitario, continuano colpevolmente, goffamente ed irresponsabilmente ad ignorare, come non ci fosse alcuna differenza).

LA DIETA VITALE NON HA CONTROINDICAZIONI

Prima cosa, non esistono alternative salutistiche alla dieta vitale, ma solo alternative patologiche. Seconda cosa, gli sbalzi tra sodio e potassio, i due minerali che presiedono all’omeostasi cellulare, si regolano facilmente in presenza di elementi vivi e di minerali organicati e quindi frantumati in modo eccellente per un ottimo metabolismo renale. Il consiglio è di procedere progressivamente alla eliminazione di tutte le cure in corso, introducendo nel contempo un piano di recupero con alimentazione depurativa e disintossicante.

STRATEGIE CONCRETE DI RECUPERO

Prevalenza iniziale di succo verde clorofillato da piante, e poi via via incrementare il succo vivo zuccherino della frutta portandolo a prevalenza. Centrifugati di 4 carote, 1 costa di sedano e 1 mela, più peperoncino, zenzero, crescione, rucola, aglio (una presa di uno o due di essi per volta, a effetto cicatrizzante), ed altre variazioni sul tema, con topinambur, patata dolce e ananas. Passaggio successivo ad alimentazione normale con insalate fresche e secondi piatti a piacere, ma sempre improntati al vegan-crudismo tendenziale e al basso-proteico. Questa la strategia proponibile per un vero e stabile recupero.

LE VIE URINARIE HANNO LE LORO ESIGENZE

In concreto, per massimizzare la propria forma e non arrischiare di fare le penose code agli affollati  reparti dialisi degli ospedali, si deve assumere una dieta vitale con inserimento di aglio ed alghe, di angurie e meloni, di succhi di crankberry e di frutti di bosco, di succhi di melograno, oltre che di centrifugati verdi alla clorofilla fresca. Le vie urinarie vengono inoltre aiutate da cavolo, crescione, cicoria, fico, lampone, ribes, lattuga, porro, orzo, portulaca, tarassaco, uva, zucca, asparagi e punte di pungitopo.

ORTICA, MALVA, ESPOSIZIONE SOLARE E CAMMINATE GIORNALIERE

Senza scordare però l’ortica e la malva, sia nei minestroni di verdure che nelle tisane. La malva va considerata di diritto la pianta regina e si potrà assumere una bevanda alla malva per almeno un litro al giorno, atta a contrastare ogni tipo di anomalia nefritica. Massima esposizione al sole, incremento progressivo nelle camminate a passo ritmico (sport più completo e terapeutico che si conosca), garantiscono assoluta protezione da ogni pericolo renale.

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. lucianna

    Grazie a Valdo e a tutti voi che seguite questo blog.
    Buona Pasqua a chi non si è sporcato del sangue dell'agnello….o di qualunque altro!

    Rispondi

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