LETTERA
DA ONNIVORO A VEGETARIANO E POI A VEGANO
Buonasera Valdo, Mi chiamo Stefano, ho 46 anni e mi sono deciso a scriverle per due ragioni.
La prima è che in questi ultimi anni sono passato, in un primo momento, ad un regime alimentare vegetariano e ultimamente vegano. Prima ero un onnivoro sui generis. Non amando la carne, non apprezzando i formaggi, tra i pochi a non gradire il caffè-latte, avevo sempre problemi quando si trattava di prepararmi da mangiare. Mia madre diceva bonariamente che non ero stato battezzato!
PIENAMENTE SODDISFATTO DELLE MIE SCELTE
Poi un avvicinamento progressivo e logico verso scelte salutistiche, abbandonando pure zucchero, vino, birra, pesce, latte e uova. Nel frattempo ho iniziato anche a dimagrire, eliminando chili che evidentemente erano di troppo. Per cui, come dire, soddisfatto delle mie scelte. Seguendo questa linea mi sono imbattuto per forza di cose nei suoi libri, nel suo blog e mi sto lentamente aggiornano sullo stato dell’arte.
INEVITABILE IL CONFRONTO CON MIA SORELLA
E questo mi porta alla seconda ragione per cui le scrivo, ovvero ai disturbi di mia sorella. 54 anni e soffre di colecisti, ernia iatale, colon irritabile, stitichezza, asma, colesterolo, aritmia cardiaca, sovente mal di stomaco.
LA CURA MEDICA DEL SINGOLO DISTURBO MI SEMBRA PRIVA DI LOGICA E PRIVA DI RISULTATI
Ora non vorrei essere presuntuoso ma, secondo me, tali patologie sono collegate tra di loro. I medici cui lei ricorre cercano di curare il singolo disturbo, non analizzando i suoi problemi nel loro insieme. Vorrei sapere se ho ragione, almeno in parte.
VORREI DIROTTARE PURE LEI SUL MIO PERCORSO, RISOLVENDO AD ESEMPIO I PROBLEMI ALLA COLECISTI
Mia sorella dovrebbe studiarsi ben benino le sue tesine e leggere i suoi libri. In ogni caso io vorrei fare quello che posso e metterla a conoscenza dei numerosi metodi adottati dall’igienismo, per esempio per affrontare la colecisti. Nel ringraziarla della risposta che vorrà darmi, le porgo i miei saluti.
Stefano
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RISPOSTA
NON C’È DIFFICOLTÀ A CONDIVIDERE QUANTO DICI
Ciao Stefano. Condivido in tutto e per tutto le tue valutazioni. Quanto alla colecisti, essa non è affatto un accessorio da asportare senza tante storie, come sostiene la filosofia chirurgica. Se il creatore l’ha piazzata accanto al fegato ci sono motivazioni serie. Per spiegare la colecisti occorre partire dunque dal fegato. Suggerisco di digitare come motore di ricerca le parole fegato, epatite, cistifellea, colecisti, calcoli, bile, per trovare decine di tesine e scaricarle in cartaceo.
PARTIAMO DA UN FEGATO ECCEZIONALE CHE SVOLGE 500 E PIÙ RUOLI
Il fegato svolge oltre 500 e complesse funzioni, tutte indispensabili per il mantenimento e la regolazione dello stato di omeostasi, ossia di equilibrio e salute, di flusso costante dei fluidi e del controllo dei processi corporali. Il fegato viene comparato a un laboratorio chimico, a un impianto di stoccaggio, a un servizio distributivo, a una centrale elettrica e a un impianto di deposito e riciclaggio rifiuti, per cui è dotato di un fenomenale assemblaggio di strutture e di meccanismi produttivi.
FUNZIONI EPATICHE DI BASE
1) Funzioni secretorie ed escretorie, come la secrezione giornaliera di quasi un litro di bile, necessaria per facilitare la digestione e l’assorbimento dei grassi e per l’escrezione di diverse tossine interne. 2) Funzioni metaboliche come 2a) Immagazzina glicogeno sintetizzato da proteine e zuccheri, per trasformarlo in glucosio e mantenere una costanza zuccherina nel sangue, 2b) Decompone i grassi per l’utilizzo corporale, 2c) Produce proteine basilari tipo protrombina e fibrinogeno necessarie per la coagulazione del sangue, tipo eparina come anti-coagulante, tipo albumina e globuline necessarie per mantenere l’equilibrio idrico e un minimo di viscosità. 3) Funzioni conservative di vitamina A, vitamina D, ferro, rame ed altri minerali. 4) Funzioni detossificanti nei riguardi di sostanze dannose. Attraverso la bile è in grado di eliminare gradualmente droghe, farmaci, veleni come morfina e stricnina, minerali pesanti come il mercurio, anche se assunti in anni precedenti.
PRECAUZIONI E FAVORI NEI RIGUARDI DELLA FUNZIONE EPATICA
Una persona che voglia mantenersi in ottima salute dovrà prendere misure precauzionali e protettive nei riguardi del suo fegato, alimentandosi giornalmente con abbondanza di frutta fresca e di verdure soprattutto crude ad ampia copertura minerale-vitaminica e ad alta vitalità vibrazionale e radiante sulla scala Simoneton, con inclusione di carciofi, finocchi, ortiche, asparagi, tarassaco, malva, avocado, arancia, ravanello, rafano, fragola, mela, melanzana, mirtillo, patata, prezzemolo, prugna, sedano, uva Un regolare esercizio fisico, una adeguata esposizione solare, una buona traspirazione ed essudazione cutanea di aiuto ai reni, uno svuotamento rapido e regolare del colon sono tutti ingredienti fondamentali per mantenere un fegato sano.
LA BILE È UNO STRUMENTO LIQUIDO DI GRANDE IMPORTANZA
Ora possiamo parlare di cistifellea o colecisti o vescichetta biliare. La maggioranza della bile secreta dal fegato entra nella cistifellea dove viene concentrata ed immagazzinata. Ad ogni necessità la cistifellea si contrae ed espelle il suo contenuto nel duodeno attraverso il dotto cistico-biliare. La bile è composta di sali, pigmenti, colesterolo ed acqua. È essenziale per l’assorbimento della vitamina K coagulante ed anti-emorragica. I pigmenti biliari, ricavati dalle cellule morte e riciclate, ossia dai detriti cellulari chiamati anche virus endogeni riducono l’acidità del cibo liquido ovvero del chimo, dando un colore marrone alle feci. La bile è indispensabile per la digestione di cibi acidificanti. La semplice presenza di cibo acido nello stomaco provoca l’apertura del canale digestivo e lo scarico contemporaneo della bile nell’intestino tenue-assimilativo.
DA DOVE SORGONO I CALCOLI ALLA COLECISTI
I calcoli alla cistifellea sono il risultato di un colesterolo troppo concentrato e di troppi sali inorganici di calcio, provenienti da verdure stracotte, da integratori minerali, da acque Kangen, da acque alcaline che equivalgono a integratori, da scarsità biliare, da diete improprie inclusive di grassi e proteine animali, da farine bianche, da zucchero raffinato e dolciumi. Per prevenire i calcoli alla cistifellea serve una dieta basso-grassa, basso-proteica e ad alta vitalità Angstrom. Tre giorni a succo di mela e ad altri succhi freschi sono di grande aiuto. Non è raro il caso di persone che secondo i medici non avevano altra alternativa che l’asportazione e che sono invece guarite in modo definitivo con un semidigiuno a succo di mela per 3-5 giorni, espellendo molti calcoli.
COME FAVORIRE IL FLUSSO BILIARE
Per favorire il flusso biliare niente di meglio che l’assunzione per alcuni giorni di tisana camomilla (una parte) e tarassaco (2 parti), più abbondante succo di limone. Anche l’olio d’oliva 2 cucchiai a digiuno trova molte indicazioni. Altro rimedio il succo di cipolla cruda grammi 20 dolcificato con miele.
STIAMO ALLA LARGA DALLO ZUCCHERO E DALLA CAFFEINA
Zucchero e caffè, bibite zuccherate e cole non contengono colesterolo ma causano però stimolazione e stress corporale, col risultato di produrre più colesterolo e più trigliceridi. La gente attiva e in forma fisica, nonché quella che si espone regolarmente al sole, sopporta meglio gli insulti della dieta grassa.
COLESTEROLO CONCENTRATO E CALCOLOSI ASSICURATA
Il corpo produce da sé colesterolo sufficiente per le sue necessità. Un adeguato rifornimento è contenuto nel fegato allo scopo di fabbricare gli acidi biliari. Chi si alimenta di dieta grassa, ovvero di proteine animali, si ritrova con eccessi di colesterolo, sostanza che si dissolve solo in presenza di lecitina e di certi sali, ma che in alte concentrazioni forma cristalli al 95% di colesterolo e al 5% di altre impurità, inclusi calcio inorganico, acido ossalico e acido urico, tutti ingredienti tipici dei calcoli al sistema biliare.
RECIDIVA DI CALCOLI BILIARI DOPO LA RIMOZIONE DELLA COLECISTI
Se la cistifellea viene asportata, la formazione di calcoli continua ad avvenire e le micidiali pietruzze si formano nei condotti biliari ed epatici tra il fegato e l’intestino. Quando si formano dei tumori alla colecisti, ciò avviene solitamente in presenza contemporanea di calcoli.
LE STATISTICHE AIUTANO A CAPIRE MEGLIO
Gli indiani Pima dell’Arizona, attualmente abituati a una dieta del 50-55% di materia grassa, tipica dei McDonald’s e dei Burger King, hanno in America le percentuali più alte di diabete, artrite, calcoli e cardiopatie. Questo riguarda una persona su 7 tra i 15 e i 24 anni, e 3 persone su 4 tra i 25 e i 34 anni. Con una dieta regressiva, priva cioè di colesterolo, i calcoli vengono sciolti e riassorbiti, oltre che espulsi.
Valdo Vaccaro
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