LETTERA
Buon giorno, le volevo chiedere una cosa. Lei dice di consumare tanta frutta. Però, mangiando tanta frutta si assume anche molto fruttosio, ed il fruttosio in eccesso viene convertito in grasso. In più molti zuccheri influiscono anche sul rialzo dei trigliceridi. Lei cosa ne pensa? Grazie. Andrea
RISPOSTA
Ciao Andrea. Che significa tanta frutta? Non mi risulta di usare espressioni come “tanto e poco”. Qualsiasi cosa, anche la più buona ed innocente, può diventare velenosa se presa in eccesso. Parlo semmai di massimizzare l’apporto di cibi vitali e di acqua biologica, che è cosa ben diversa.
Tanto e poco sono concetti relativi e non significano niente. Per chi non è abituato alla frutta, già parlare di 3 arance, un mela e un grappolo d’uva sembrerà tanto. Per me che sono un amante sperticato della frutta tanto significa 10 arance, 3 kaki, 10 nespole, un melograno, una mela e 3 kiwi.
Ognuno poi deve fare i conti con se stesso, con la sua situazione, col suo peso, col suo consumo giornaliero, con il movimento e l’attività fisica che svolge, col suo adattamento graduale e non traumatico col cibo crudo e naturale. Non serve forzare, non serve esagerare. Dobbiamo ascoltare e rispettare i nostri sensi di fame e di sazietà.
Il fatto reale è che la gente non cade affatto in quel tipo di eccesso. Chi si riempie di panini al prosciutto, al salame e alla mortadella, o di patatine fritte, non trova certamente più spazio per alcun tipo di frutta. E questo porta pure a un discorso di incompatibilità, di intolleranza e di allergia alla sostanza vitale e zuccherina.
Se uno opta poi per l’acqua biologica di tipo più amarognolo, più clorofillato, più minerale, tipo quella ricavabile dagli estratti di verdure come carote, rape, topinambur, bietole, sedani, finocchi e simili, sente automaticamente meno necessità di frutta.
Se uno ha problemi di diabete starà preferibilmente sul succo verde alla clorofilla, piuttosto che sul succo zuccherino della frutta più dolce. Ricordiamoci in ogni caso che, quando il corpo umano è funzionante e normalizzato, il suo carburante appropriato, elettivo e preferenziale rimane l’acqua biologica contenuta nella frutta.
IL RAGIONAMENTO STRETTAMENTE CHIMICO
I ragionamenti sul fruttosio in eccesso convertito in grasso, e sullo zucchero che rialza i trigliceridi, appartengono alle illazioni della dieta IG ad indici glicemici di Michel Montignac, o anche ai ragionamenti della medicina ortomolecolare, dove i concetti di vitalità, di enzimi nutrizionali, di organizzazione minerale, di onde vibrazionali Angstrom e di aure radioattive positive e negative non sono di casa.
Quando parliamo di fruttosio vivo e di zucchero vivo, sappiamo di riferirci a sostanza accompagnata dai propri enzimi, dalle proprie vitamine, dalla propria acqua biologica, per cui non succedono affatto le reazioni chimiche sopra temute.
Succede che il materiale in eccesso trova modo di essere prontamente smaltito da reni ed intestino. Assai diverso il caso degli zuccheri raffinati e sintetizzati, cotti e pastorizzati, che causano sicuramente fenomeni accumulativi e patologici.
Valdo Vaccaro
vorrei sapere se il fruttosio è dannoso per il fegato. Lo sostengono medici oncologi. Sono vegano da 12 anni e sto benissimo ho 67 anni. Ho letto i libri di Valdo e ero presente a una sua conferenza a Lugano circa 10 anni fa.