LETTERA
Ciao Valdo. La frutta protegge il cuore in modo impareggiabile, abbattendo il rischio cardiaco del 40%. Mi premeva ribadirlo e farlo notare ai lettori del tuo blog, sia in Italia che fuori. Il tutto condiviso dai maggiori cardiologi del pianeta e, in questa specifica occasione, confermato dalla recente ricerca condotta nella Repubblica Popolare Cinese (http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/alimentazione/2014/09/01/frutta-protegge-il-cuore-il-rischio-scende-del-40_d7a3c9b9-ea68-450b-8112-f500e1c2fa8d.html). Ti allego il documento di supporto. Fidel Natarella
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STUDIO AD OPERA ED INIZIATIVA DELL’UNIVERSITÀ DI OXFORD
DA DOCUMENTO PRESENTATO AL CONGRESSO CARDIOLOGICO DI BARCELLONA SI EVINCE CHE LA FRUTTA GIOCA UN RUOLO FONDAMENTALE PER IL CUORE
La proverbiale mela al giorno, ma più in generale il consumo della frutta, protegge il cuore, riducendo il rischio cardiovascolare fino al 40%. Lo ha dimostrato uno studio dell’Università di Oxford presentato al congresso della Società Europea di Cardiologia (Esc) in corso a Barcellona.
SETTE ANNI DI STUDI APPROFONDITI SU MEZZO MILIONE DI PERSONE
L’analisi è stata condotta per sette anni su una popolazione di quasi mezzo milione di persone in Cina. Il 18% dei partecipanti aveva un consumo quotidiano, in media di circa 150 grammi, mentre il 6,3% ha dichiarato di non mangiarne mai. Nel gruppo più salutista il rischio di malattie cardiovascolari è risultato decisamente più basso rispetto a quello con il consumo minore, rispettivamente del 15% per l’infarto, del 25% per l’ictus ischemico e del 40% per quello emorragico.
IL PROFESSOR HUAIDONG DU HA CONFERMATO L’IMPORTANZA DI UNA STRATEGIA ALIMENTARE FRUTTARIANA
Anche dal punto di vista del rischio complessivo di morte, il consumo di frutta si è rivelato protettivo, con un calo del 32% rispetto a chi non la mangia mai. ”Questi dati dimostrano chiaramente che il consumo di frutta fresca riduce il rischio cardiovascolare”, afferma Huaidong Du, l’autore principale -della ricerca in terra cinese. “Non solo questo. Più se ne mangia e più il rischio cala, mentre la longevità si ottimizza sui valori più alti”, ha concluso il prof Du.
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RISPOSTA
C’È CHI TRASFORMA DISINVOLTAMENTE L’OTTONE IN PLATINO
Ciao Fidel. Era un po’ che non ti sentivo in termini di messaggi scritti, mentre il legame emozionale ed affettivo, il piacere e il divertimento di conoscerti ed apprezzarti, non conosce soste o interruzioni. Le cose selezionate, dette e sottolineate da te, assumono sempre una particolare importanza, anche quando appaiono a prima vista ovvie e scontate. In genere tratti materiali preziosi e non ti perdi coi miseri ottoni. Ma, quando lo fai, avviene la trasformazione alchemica verso l’oro, il platino. e il diamante. L’imprimatur di uno scienziato vero, di un ricercatore italiano operante in terra olandese da 30 e più anni, seguito da una rete di ricercatori mondiali di alto livello, fa da rafforzativo, da fortificante, da corroborante e da garantista nei riguardi dei dati e dei concetti messi in evidenza, anche se elaborati ed esplicitati da altri, come nel caso in questione.
OXFORD E CAMBRIDGE SONO DA SEMPRE RIVALI SIA NELLO SPORT CHE NELL’ALIMENTAZIONE
In pratica, l’Università di Oxford, che nel 2000 si era posta su posizioni frenanti e critiche nei riguardi del celebre e rivoluzionario Esperimento di Cambridge, nei riguardi del five-per-day e di una ricerca condotta per 20 anni su un vasto campione inglese, si è del tutto trasformata. L’Esperimento Cambridge, per chi avesse la memoria corta, era diventato ancor più famoso per il modo rapido e radicale in cui i servizi segreti di Sua Maestà Britannica nonché la CIA fecero letteralmente sparire ogni dato ed ogni risultato dalla faccia della Terra. Ne parlai nella tesina dal titolo “Ribadito Cambridge 2000 in Svezia e sberla mondiale alla Medicina“, del 3/11/13.
CONSUMRE FRUTTA SIGNIFICA ANDARE INCONTRO A PITAGORA, A LEONARDO E A VOLTAIRE, SIGNIFICA ABORRIRE L’ORRORE E LA VERGOGNA DEI MACELLI
Pare dunque che l’Università di Oxford si sia riconvertita negli anni successivi e, con questa ricerca condotta nella lontana Cina, si stia ponendo su posizioni super-illuminate e super-fruttariane, quasi raccogliendo e sfidando il capitale culturale dei suoi rivali di sempre. La cosa non può che far piacere. Chi predica sangue e macellazioni dovrà una buona volta ricredersi, dovrà finalmente usare cuore e cervello.
QUI SIAMO AL PUNTO DI SVOLTA DECISIVA DEL PENSIERO UMANO
Non si tratta semplicemente di ribadire la nota equazione più frutta uguale più vitalità, più salute e più longevità. Non è solo questione tecnica tipo alcalinizzare il sangue e sgrassarlo. Qui si tratta di un coinvolgimento culturale e comportamentale della massima importanza. Qui parliamo di massimizzare il consumo di energia solare incapsulata e di riportarci vicino agli alberi e ai cespugli da frutto. Qui parliamo di risorse naturali e di acqua biologica dolcificata e mineral-vitaminizzata da Madre Natura, ovvero di cibo incompatibile con le proteine animali, coi farmaci e gli integratori, che sono le sostanze più insidiose proposte da chi opera contro la salute e il benessere dell’uomo, dell’animale e del pianeta nel suo assieme.
Valdo Vaccaro
La frutta è l'alimentazione naturale dell'uomo, questo forse lo hanno capito in molti.
Il problema è far capire che oltre ad aumentare il consumo di frutta, bisogna diminuire se non eliminare tutti gli alimenti che ci fanno ammalare.
Prodotti animali, ma non solo. Dopo anni di ricerche ed esperienza personale posso affermare che solamente alimentando il nostro corpo con frutta (dolce e frutta ortaggi) possiamo vivere in salute e di più.
Ma la cosa più importante è il senso di energia infinita che la frutta è capace di darci.
Nel mio libro "La Frutta che Paradiso", sono riassunti tutti i reali benefici che la dieta naturale può offrire, ma solo a coloro che sono pronti a questo cambiamento.