LETTERA
CONSIGLI PER LA MIA NIPOTINA DI 22 GIORNI
Salve dottor Vaccaro, Le scrivo per chiederle dei consigli riguardanti la salute della mia nipotina: una neonata di 22 giorni. Le premetto che la seguo da anni e grazie a lei ho scoperto un nuovo modo di vivere e vedere le cose, soprattutto ho trovato risposta a tanti perché relativi allo stato di salute e malattia. Ho preventivamente controllato sul suo blog e non ho trovato risposte ai miei dubbi ecco perché le scrivo nonostante sappia la grande quantità di posta che riceve.
POSITIVITÀ CITOMEGALOVRUS
Alla nascita la bambina è risultata positiva al citomegalovirus, contratto, secondo i medici, intorno al quarto-quinto mese di gravidanza dalla madre e poi trasmesso al feto. Sono stati fatti dei controlli e la bambina è risultata sana, anche se periodicamente dovrà fare degli esami alla vista e all’udito.
ALTERAZIONI TIROIDE
Dopo 20 giorni arriva una chiamata dall’ospedale. I valori della tiroide sono alterati, in particolare il Tsh, per cui bisogna ripetere le analisi al fine di confermare dei valori. Non ho dati più precisi, questo è in grandi linee quello che so. Ovviamente si parla già di terapia ormonale da somministrare. La bambina è nata piccolina, 2.3 kg, è allattata al seno tra mille problemi, ma tuttavia cresce. Adesso sta sui 3.1 kg, sembra stare bene. Ho letto che un malfunzionamento della tiroide può comportare un ritardo della crescita fisica e mentale, per non parlare delle conseguenze del citomegalovirus prospettate dalla solita medicina terroristica. Ovviamente la madre è onnivora, non si è mai curata dell’alimentazione né sa di igienismo. Lei cosa pensa a riguardo? Io ho tanta rabbia e tristezza nel vedere una creatura così piccola già nelle grinfie dei medici.
FRENULO LINGUALE
Ci sono anche problemi con l’allattamento, per cui la bambina sembra non riuscire ad attaccarsi bene, si è pensato al frenulo linguale corto ma il pediatra che l’ha visitata non ha riscontrato il problema, ma per essere più sicuro ha inviato i genitori in un altro ospedale da un pediatra chirurgo. Può una frenulectomia risolvere il problema? Io sono contraria, vedo più un’incapacità ad allattare che altro. Tutto ciò ha portato negli ultimi giorni ad un’integrazione con il latte artificiale, dopo aver fronteggiato ragadi, ingorghi e mastiti curate con antibiotico. Le chiedo un suo parere, come venir fuori, come aiutare la bambina? La ringrazio infinitamente per tutto quello che fa, mettere a disposizione del prossimo il proprio sapere e gratuitamente lo eleva a essere un grande uomo. Buona giornata.
Letizia
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RISPOSTA
RAMMARICO, RABBIA E TRISTEZZA
Ciao Letizia. Le cose più sensate e veritiere che deduco dall’intera vicenda non sono affatto quelle espresse dai medici ma quelle che tu stessa hai manifestato, concentrate nella incapacità di allattare nel migliore dei modi. La tua rabbia e la tua tristezza nel vedere una creatura così piccola finire nelle grinfie dei medici non sono affatto fuori luogo. Il rammarico di vederla come innocente vittima di pratiche immancabilmente invasive, e di avere nel contempo una mamma onnivora e priva per giunta di ogni conoscenza igienistica, è più che mai giustificato, visto che non aiuta di certo a fare le giuste scelte.
CITOMEGALOVIRUS
Fare delle corrette valutazioni poi sul citomegalovirus, che rientra nella famiglia dell’herpes labiale, e in quello della varicella, non è per niente agevole e ci porta in rotta di collisione con la medicina convenzionale. Sappiamo come medicina e pediatria cadano nello shamanesimo e nella ciarlataneria ogniqualvolta si parli di virus. Loro parlano di mostriciattoli vivi pronti a divorare le malcapitate vittime. Noi parliamo invece di detriti cellulari morti e derivanti da fisiologico ricambio cellulare, totalmente innocenti se non fosse per l’ostruzione che creano. Ostruzione dovuta a carenza di forza immunitaria, di forza espulsiva ed escretoria nei riguardi delle tossine e delle scorie che noi medesimi fabbrichiamo all’interno sia in condizioni normali e fisiologiche che, a maggior ragione, in condizioni di patologie e di alterazioni in corso.
TIROIDITE NEONATALE
Parlare di Tsh e di valori tiroidei alterati in una creatura appena nata non è meno agevole e meno carico di insidie. La delicatezza della ghiandola e la sua tendenza alle facili variazioni nei valori fa sì che ogni tipo di intervento umano tende più a complicare che a risolvere. Le terapie ormonali poi non risultano affatto prive di controindicazioni e di conseguenze.
FRENULO LINGUALE
Il frenulo linguale è un filamento di tessuto che unisce la lingua al pavimento orale. Alcuni bambini nascono con il frenulo linguale corto. Questa alterata condizione anatomica può essere di vari gradi, da un frenulo solo leggermente corto fino ad arrivare a condizioni in cui la lingua non ha motilità perché molto connessa al pavimento orale, per cui il frenulo quasi si nasconde alla vista. In base a quanto alterata è l’anatomia si decide come intervenire. Molto diffuso oggi un approccio immediato alla nascita con una piccola incisione. Nei casi più gravi, invece, si interviene con una piccola operazione chirurgica per consentire una motilità funzionale alla lingua, questo avviene quando l’alterazione è molto evidente ad occhio nudo e quindi la lingua ha una deformazione. Nei casi più sfumati può anche accadere che la cosa non incida affatto sulle funzioni di mangiare e parlare ed alcuni autori ritengono anche che tale anatomia si possa modificare nel corso del primo anno di vita e normalizzarsi spontaneamente.
ESISTE TUTTORA MOLTA DISCORDANZA TRA GLI STESSI MEDICI
Il frenulo corto è molto diffuso, si stima che circa il 5% dei bambini lo presenti. Ovvio che la Health Science propenda per la remissione spontanea, visto che il corpo umano non va mai contro se stesso e tende pertanto a normalizzarsi, se messo coerentemente in condizioni di farlo. Ogni intervento chirurgico comporta uso di antibiotici, di antidolorifici e di altri farmaci, senza contare poi gli effetti negativi dell’inevitabile stress pre e post-operatorio.
MENO CURE SI FANNO MEGLIO È
Alla fine del discorso meno cure si fanno è meglio è. Questo vale sia per la mamma che per la bambina. Deve prevalere in altri termini la fiducia in Madre Natura e nelle loro forze interne di riprendersi, di regolarizzarsi e di autoguarire. Quando sento parlare di antibiotici in sede di allattamento mi vengono semplicemente i brividi.
VALE IL PRINCIPIO DELLA NON-CURA SUL SINTOMO
D’altra parte non mi posso prendere delle responsabilità e andare oltre alle mie considerazioni di esponente della Health Science che esprime opinioni e offre insegnamenti salutisti spesso necessariamente controcorrente, da perito contrario. Noi siamo per la cura della non-cura sul sintomo, per principio e per convinzione. Ma anche il non-curare, il non-interferire coi meccanismi interni e con l’immuno-competenza insita nel corpo umano, potrebbero essere visti come una forma di cura, pur se non facciamo prescrizioni e non ci sogniamo di guarire la gente, ma la sproniamo semmai a rendersi autonoma e indipendente dalle cure e dalla curomania medica e non-medica, che troppo spesso si rivela essere come garanzia di complicazioni, di effetti collaterali e di non-guarigione.
Valdo Vaccaro
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