LETTERA
ROVINOSA CADUTA E ROTTURA DI TIBIA, PERONE E MALLEOLO
Ciao Valdo. Una ragazza in seguito a una caduta si è rotta contemporaneamente la tibia, il perone e il malleolo. Dopo vari interventi, con inserimento di placche e viti, ha avuto complicazioni in quanto non erano perfettamente sterili. L’infezione interna ha causato una pseudoartrosi della tibia e, dopo molte visite, le avevano previsto l’amputazione della gamba. Ultimamente, ha trovato un medico chirurgo, che le ha invece suggerito trattamento e cura. Durante le ultime medicazioni, le hanno detto che la ferita sta andando in setticemia e che devono amputarla al più presto, oppure deve andare dal quel medico chirurgo e seguire quella trattazione. Valdo, cosa le puoi consigliare??? Al posto dell’operazione, non esiste qualche altro rimedio?? Ezio
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RISPOSTA
PRIMA DI AMPUTARE PENSARCI NON 3 MA 30 VOLTE
Ciao Ezio. Il tuo messaggio non mi permette di capire con certezza quale sia l’alternativa proposta dal secondo chirurgo subentrato ai primi. L’amputazione di una gamba non è cosa da niente per nessuno, figurarsi per una ragazza. Bisognerà sicuramente esperire tutte le vie possibili ed immaginabili prima di pensare a una cosa del genere.
SETTICEMIA E METODO LEZAETA
Il termine setticemia significa in pratica avvelenamento del sangue. Manuel Lezaeta punta molto, in questi casi, sull’attivazione massima delle funzioni cutanee, renali ed intestinali. Per stimolare la circolazione cutanea propone 6 frizioni fredde di acqua fredda nel corso della giornata, più applicazione notturna di fango, sia sul ventre che sull’arto in questione. Anche un cataplasma di foglie di cavolo pestate e sovrapposte in 3-4 strati, può essere utile. Determinante in ogni caso un’alimentazione basata esclusivamente su frutta di stagione e su insalata cruda condita con olio di oliva e limone, senza sale.
IL CELEBRE MAX BIRCHER-BENNER
Il celebre medico zurighese Max Bircher Benner, raccontato dalla figlia Ruth Kurz-Bircher nel testo Bircher-Benner Health Guide, raccoglieva successi incredibili e mai visti prima, grazie alle sue diete rinvigorenti e vegan-crudiste. Non aveva solo conquistato la fiducia degli Zar di Russia, che calavano regolarmente in Svizzera a farsi curare da lui, ma la sua fama aveva varcato ogni confine. Un giorno visitò un uomo la cui gamba era già nerastra e in cancrena. Gli era già stata ordinata dai medici l’amputazione, ma lui, terrorizzato da tale prospettiva, aveva preso tempo, irritando i chirurghi, impazienti di operarlo. “Mio padre lo assicurò che non avrebbe perso la gamba”.
METODO DI SALVATAGGIO GAMBA DALLA CANCRENA
1) Niente alcol, siccome indurisce e sclerotizza le vene ed il tessuto connettivo. 2) Niente carne ma solo cibo vivo e fresco (frutta e verdure crude). 3) Intensificazione esercizio fisico per stimolare la circolazione (ogni movimento è utile, anche con supporto di stampelle ovviamente). 4) Idroterapia, basata su docce calde e fredde alternate, al fine di ristorare l’elasticità venale.
IL TRATTAMENTO MIRACOLOSO DURO’ 12 MESI
Nessuno ci voleva credere. I chirurghi parlarono di scelte irresponsabili e minacciarono denunce a non finire. Il trattamento durò un anno. La terapia venne considerata miracolosa. Il soggetto, guarito del tutto, venne complimentato da Bircher-Benner per la sua pazienza. “Cos’è un anno, a confronto della vita intera?”, fu il commento del paziente miracolato.
ACQUA BIOLOGICA DALLA FRUTTA E VERDE CLOROFILLA DALLE VERDURE CRUDE
Un ottimo estratto a rinforzo delle ossa si ottiene con 5-6 carote, 4 foglie di cavolo, 4 gemme di prezzemolo e metà mela, più due cucchiai di germe di grano. In linea generale per la ricostruzione ossea serve esposizione solare, vitamina D e C, calcio e fosforo organici. Broccoli, cavoli, crescione, ravanelli, semi di sesamo-girasole-lino-zucca, mandorle, pinoli, lupini, arance, pompelmi, limoni, uva, melograni, radicchi, tutto da prendersi in abbondanza. Niente dolci, zuccheri evidenti e nascosti, niente succhi confezionati, niente proteine animali e niente cibo spazzatura. Serve poi crederci e serve anche prendersi in proprio ogni responsabilità legale di questa scelta che è decisamente alternativa a quella medica.
Valdo Vaccaro
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