HO SEMPRE PARLATO BENE DEI MEDICI UMILI E TRASPARENTI
Parlando di Mirco Bindi mi tolgo pure un ennesimo sassolino dalla scarpa. Nota bene, sto nuovamente lodando un medico, un medico verace come ce ne sono tanti. Così mi libero dell’etichetta di nemico della medicina tout-court. E Bindi in questo caso diventa simbolo di una lunga lista di medici e di biologi e di ricercatori eccezionali, privi di riconoscimenti ufficiali e di Nobel, invisi e accantonati dalla Nomenklatura, soggetti a pressioni-minacce-radiazioni. Ne abbiamo ospitati tanti anche alla HSU-Health Science University e ci hanno tutti regalato il loro prezioso contributo di ricchezza umana e culturale.
CONTA ESSERE GIUSTI, PRIMA ANCORA CHE RICEVERE IL PREMIO NOBEL
Ogni uomo, persino il più mediocre e insignificante in apparenza, apporta una sua fetta di verità e di testimonianza. Chiaro è che genialità, talento, coraggio, freschezza mentale e spirituale coincidono sempre e soltanto con chi pensa il giusto, dice il giusto, scrive il giusto e agisce il giusto, con chi pensa e agisce alla grande, con la massima coerenza e trasparenza possibili, senza secondi scopi, senza riserve, senza sottomissioni ai diktat e alle regole spesso sfasate e adulterate del sistema. I riconoscimenti ufficiali non sono tutto. I premi Nobel contano fino a un certo punto, intrisi come sono di valutazioni politiche e opportunistiche. Ce ne sono alcuni meritatissimi, come quello di Albert Einstein per la fisica e quello di Otto Einrich Warburg per la medicina. Ce ne sono altri non dovuti e niente affatto convincenti come quelli di Barack Obama per la pace e quello della nostra Montalcini per la medicina. Ce ne sono altri che gridano allo scandalo per non essere stati conferiti a coloro che li meritavano fortemente, come ad esempio quello mai dato al geniale Nikola Tesla, padre della corrente alternata, e quello mai dato all’eroico Peter Duesberg, docente di biologia molecolare e cellulare presso la University of California a Berkeley, colpevole di aver rivelato al mondo le miserie, le contraddizioni, gli imbrogli e i retroscena del cosiddetto Aids.
IL NOSTRO È UN MESSAGGIO PER CAMBIARE ROTTA IN MODO DRASTICO MA PACIFICO
Questo scritto, letto e studiato a fondo senza pregiudizi, con mente libera e cuore aperto, è una bomba deflagrante, ma non un ordigno. Una bomba benefica, pacifica e scientifica che non offende e non ferisce nessuno, e che può al massimo risultare imbarazzante e indigesta a chi è impreparato, a chi non ha la coscienza troppo tranquilla, a chi sta tuttora difendendo con denti e unghie i privilegi e le rendite di posizione acquisite negli anni. Una bomba che alla fine deve far riflettere anche i più scettici. Non è un invito all’odio e alla vendetta, a rivendicazioni e giustizialismi, a sentimenti di bassa lega. È semmai un richiamo a evolversi e a ritrovare un benessere più vero e autentico del semplice sentirsi la pancia piena e il portafoglio gonfio.
VIVERE ALLA GIORNATA ED ESSERE IN PACE CON SE STESSI
Il premio che più conta alla fine non sono le lusinghe e i soldi del Nobel (chiederlo a Luc Montagnier) ma la propria coscienza libera e pura, la gioia impagabile di coricarsi la sera sapendo di aver fatto la propria parte e il proprio dovere fino in fondo, e di svegliarsi il giorno dopo senza l’amaro in bocca di chi ha tradito sogni e ideali. Fai il bene e il giusto e nulla devi temere. Anche se alla fine l’andare fuori dal coro e fuori dalla piatta schiera degli uniformati e degli obbedienti ti farà guadagnare più fastidi che vantaggi. Vivi alla giornata e non sprecare invano il tuo tempo. Vale il Carpe Diem degli antichi romani: cattura sempre le opportunità di crescita e di miglioramento che ti vengono concesse.
L’ESPERIENZA PERSONALE MI INSEGNA MOLTE COSE
Ricordo qualche circostanza concreta, a riprova che Paradiso e Inferno non sono invenzioni dei preti ma reali condizione dell’anima. Mi succedeva spesso quand’ero ragazzino di raccogliere decine e decine di pesce-sole, trote e piccoli avannotti dalle secche del torrente Cormor a nord di Udine, per liberarli poi nella vasca adiacente alla sorgenti del bosco di Fontanabona. Una faticaccia portare il secchio d’acqua coi pesci dentro in salita per oltre un chilometro di sentieri sconnessi, ma in questo modo gli salvavo la vita e regalavo loro dei giorni felici. Questo mi produceva un immenso e impagabile senso di felicità interiore, quello che oggi si chiama autostima e senso di appartenenza all’universo circostante. Non lo confessavo a nessuno. Giravano tra noi ragazzi degli anni ’50 fumetti di violenza e di Far-West. Mi avrebbero deriso. La compassione e la gentilezza erano comunemente giudicati gesti da spregevoli femminucce. Disapprovavo infatti gli amici che continuavano a pescare con l’amo strappando orrendamente il labbro dei pesci e buttandoli in un secchio vuoto dove le bestiole acquatiche saltellavano a lungo ferite e disperate prima di sfiancarsi e morire, per arrostirle poi a casa, o anche sul posto. Una questione di innato rispetto e di discernimento, un sentirsi amici e solidali con la creatura chiamata pesciolino. Quello per me era Paradiso reale e autenticamente sentito. Mi rendeva migliore e consapevole di possedere dei valori. Sono grato al creatore per avermi concesso il privilegio della sensibilità e della gentilezza, quel privilegio che in troppe persone rimane allo stato latente ed inespresso, vale a dire sterile. Pur subendo le quotidiane pressioni di maestre e sacerdoti e genitori, non amavo andare in chiesa e ascoltare prediche estranee e lontane, avemarie e paternostri meccanici, non coinvolgenti e recitati a memoria. Ricordavo anche le battute di mio nonno Markìn al quale l’odore dell’acqua santa gli andava di storto e lo faceva svenire. Dopo 5 minuti al massimo di messa, prendeva la via della prospiciente osteria al Grop, profumata di merlot e cabernet, mentre io sgattaiolavo dalla chiesa e correvo giù verso il torrente, respirando aria di bosco e rientrando a casa sporco e sudato appena in tempo per il pranzo domenicale. Trovavo la presenza del divino molto di più in mezzo alla natura che nei canti e nei riti della religione.
NESSUNO CANCELLA LE MASCALZONATE, IL CINISMO E L’INDIFFERENZA
Più recentemente, mentre zappavo il mio orticello scorsi un grosso carbone in fuga e mi venne automatico di lanciargli il badile a diversi metri di distanza, più per dissuaderlo e mandarlo via che altro. Ma invece lo avevo colpito di netto spezzandolo orrendamente in due parti separate. Lo sotterrai in un angolo del bosco. Al massimo mi aveva solo un po’ spaventato e colto di sorpresa. In altre occasioni, in altri posti, ero stato morso e a volte attaccato da rettili, ma questa non era una buona scusa. Quel carbone non mi aveva fatto alcun male, e se ne stava dopotutto sulle sue. Ed io, con le mie stesse mani, gli avevo tolto giorni e anni di vita. Sono passati 30 anni da questo episodio e provo tuttora una pena e un senso di colpa per quella mia gratuita barbarie. Nessuno mai mi potrà perdonare, scusare ed assolvere per tale immotivata cattiveria. L’ho firmata e rimane scritta. L’ ho raccontato ai miei due ragazzi e, quando capita qualche serpentello rifugiato nella legnaia essi lo accompagnano nel bosco, a volte prendendolo per la coda senza alcun timore.
PARADISO E INFERNO STANNO A UN PASSO DA NOI
Quel gesto villano e brutale contro il carbone non è per niente diverso e lontano dall’addentare un panino con pancetta e mortadella, o dall’ordinare in ristorante la bistecca, il pollo o il prosciutto o il tonno, invece che un semplice, innocente e gustosissimo menù a base di radicchietto, ravanelli e cetrioli, o di bruschette al pomodoro crudo e peperoncino, seguito da un riso integrale con piselli e funghi, o da gnocchi di patate o da pizzetta al pomodoro crudo-melanzane-ananas-avocado. Paradiso e Inferno non sono cose lontane ed ipotetiche disperse nello spazio, ma stanno dentro di noi, nel quotidiano e nel concreto dei nostri pensieri, delle nostre scelte. Molto meglio prendere la formica che corre sulla scrivania e portarla pazientemente fuori della finestra, piuttosto che schiacciarla, anche se non esito a punire la zanzara e il tafano che mi vengano a pungere. Questo è il senso profondo e sostanziale del non mangiare carne. Lo fai per principio e non come merce di scambio, anche se il premio del benessere non manca, anche se il premio della leggerezza spirituale non latita, per cui ti ritrovi in armonia ed amicizia vera, non ipocrita e superficiale, con tutto il resto. Allineati con la creazione e non in contrasto con la nostra interiorità. L’irresistibile e suadente atteggiamento di rispetto e di gentilezza che i Veda e i monaci buddhisti chiamano Ahimsa, è fonte non solo di autostima ma di tangibile approvazione divina e di quella energia cosmica che proviene dal fare le cose belle e dal compiere un atto di amicizia anziché una azione triviale, arrogante e maleducata.
LA NUOVA RUSSIA STA MUOVENDOSI ASSAI MEGLIO DELL’OCCIDENTE
Tornando alle notizie della vita quotidiana riportate da Bindi, nel 2017 la produzione di grano russo ha superato le aspettative attestandosi su cifre da record e sconvolgendo i mercati internazionali. Il frumento russo non è Ogm come quello americano e come quello italiano, e non è nemmeno trattato col glifosato della triade Monsanto-Bayer-Syngenta. Le direttive di Putin sono state ultimamente trasparenti e di rara franchezza. “La Russia non seguirà l’esempio dei paesi occidentali che intenzionalmente avvelenano la popolazione con cibo modificato geneticamente, con prodotti farmaceutici, vacc!nazioni e fast food, tutti riconosciuti come pericolosi per la salute e causanti dipendenza psico-fisica”. Putin non è soltanto al potere da decine di anni, dimostrando notevole saggezza politica, ma si mantiene pure in ottima forma sul piano fisico. Non sarà un angelo e non sarà perfetto, ma queste sue affermazioni hanno un valore a dir poco straordinario, e sono una vera lezione di coerenza per tutti i presidenti, premier e ministri della sanità. Troppo saggio e intelligente il presidente cinese Xi Jinping per non mettersi pure lui prima o poi sulla stessa scia.
USA ED EUROPA LEADER MONDIALI DELLA DISEDUCAZIONE ALIMENTARE
Una colossale diseducazione sui cibi è perpetuata dall’industria alimentare su basi giornaliere. America e Unione Europea stanno diffondendo un modello alimentare che intende soppiantare costumi millenari e sicuri. Fino alla 2° guerra mondiale solo il 10% della popolazione occidentale si alimentava di cibi carnei. Oggi la situazione è ribaltata. La maggioranza dei vegani lo fa per tutelare gli animali. Hanno piena ragione, visto che l’industria ha adottato tecniche di allevamento e di macellazione paragonabili se non peggiori ai metodi di sterminio dei campi nazisti.
UNA MELA VERDE CHE ODORA DI MORTE
Ho appena ascoltato mio malgrado, mentre consumavo la mia terrina di cavolo crudo per pranzo, la rubrica domenicale che va in onda su canale 5. Mela Verde è un bel titolo, peccato che si tratti di poca mela e di poco verde. Il programma dovrebbe essere dedicato all’agricoltura, all’ambiente e alle tradizioni. Ma anche qui non ci siamo. Perché non si dice come stanno le cose, e che si tratta di un rito domenicale incerniato sulla lode agli allevamenti e ai macelli? Almeno così di evita di fare pessime figure. Nella puntata odierna si è parlato non di una stalla ma di un hotel 5 stelle per bovini di razza scandinava, trattati da gran signori, senza sole ma con tanto fieno secco sbriciolato di alta qualità, con le ventole per l’aria fresca fissate sul soffitto, e -aggiungo io- con coltellacci luccicanti e affilati per sgozzarli alla prima occasione. Lode incondizionata alla razza pezzata nera, alla macellazione e ai nuovi salumi di carne bovina privata dei nervetti e degli ossicini, per renderli più cremosi e masticabili al pari di un qualsiasi gelato..
RIPROVEVOLE E VANO TENTATIVO DI NORMALIZZAZIONE DEL CIBO CARNEO
Tutte le reti televisive stanno facendo salti mortali per rendere l’alimentazione carnea un fatto normale e civile, un fatto magnifico e auspicabile, e non qualcosa di cui doversi preoccupare e di cui provare imbarazzo e ribrezzo, per i danni devastanti che sta producendo all’uomo, all’ambiente, al clima, e al tanto declamato rispetto per la vita di tutti, uomini e animali, in nome del Non Uccidere, massimo comandamento di ogni divinità. Ma non si illudano le televisioni e chi le foraggia. Si tratta di un tentativo malpensato, maldestro e malriuscito. Direi uno spettacolo penoso e degradante persino agli occhi di un normale consumatore di carne. Sappiamo benissimo che gli italiani tuttora oberati e incatenati da questa pessimo abitudine formano una ampia maggioranza. E sappiamo pure che si tratta di gente dotata di cuore e di sentimento tenuti in questo caso in disparte con la scusa che così fanno tutti. Non si tratta poi di una tradizione quanto piuttosto di una forzatura recente, di un difetto acquisito dal dopoguerra in avanti. Qualcosa di simile a una forma di rivalsa e di promozione sociale verso il tanto agognato benessere che era ad appannaggio esclusivo della classe abbiente. Un po’ la ripetizione di quanto avvenne soprattutto in Francia e Inghilterra con la caduta della nobiltà avvezza alle carni e soggetta alla “putredine reale” o cancro, e con i servi della gleba pronti a prendere il posto dei signori e pure il pasto dei signori, scambiati ahimè per privilegio e diritto democratico, con tutte le conseguenze del caso.
LA GENTE NON MASTICA SOLTANTO MA CI RIFLETTE PURE
Tuttavia nessuno può convincerci a credere che chi mette tra i denti della carne non provi un minimo di sospetto, di disagio e di disgusto all’odore rivoltante di sangue-urina-liquidi organici emanato non solo dalle sinistre stanze di esecuzione, ma anche dal materiale ivi generato e contraddistinto da un inevitabile retrogusto di morte, coperto a fatica dal tanto sale e dalle tante spezie, oltre che dal dessert, dall’alcol, dal digestivo e dal caffè assunti a fine pasto. Qui si vuole stravolgere tutto e contrabbandare per gentile, pacifico, innocente e quasi naturale, qualcosa che non è affatto tale. Avessero almeno il buon senso e l’accortezza di non esibire in pubblico le loro magagne alimentari. Tanti sono i mangiatori di carne privi di scrupoli, ma tantissimi sono quelli disturbati dalla percezione che qualcosa non quadra, e che stanno pensando non solo di ridimensionare tale obbrobriosa abitudine, ma persino di abbandonarla del tutto. Ho avuto diversi amici macellai, dall’animo assai più sensibile, prudente e delicato dei vari conduttori televisivi che ad ogni piè sospinto manifestano pubblicamente e senza alcun turbamento le loro tendenze carnivore, venendo meno all’obbligo di essere al di sopra delle parti. Nei macelli intanto, giovani garzoni sono costretti a fare quel tipo di lavoro perché devono sbarcare il lunario. Macellai che fanno quel mestiere perché il mercato lo richiede. Ennesima conferma che il vero sgozzatore di animali è colui che porta disinvoltamente alla bocca della carne, colui che inserisce nel suo menu il piatto carneo facendo finta di niente. Fermo restando che ogni responsabilità morale-etica-estetica-spirituale ricade un po’ su tutte le persone coinvolte in questa lugubre e indecorosa tendenza a uccidere, ed anche su quelli che con passività e indifferenza non muovono un dito contro le nefandezze che continuano ad avvenire intorno a noi.
LE INSIDIE DELLA NUOVA DIETA MEDITERRANEA
Una delle più grandi bufale sull’alimentazione è la Dieta Mediterranea. Il made in Italy è portato ad esempio in ogni evento pubblico tra cui la famosa Expo 20125 di Milano. La realtà è che l’Europa Mediterranea prima degli anni ’60 si cibava prevalentemente di pane e pasta (entrambi non Ogm), di frutta, verdura, legumi, patate, olio extra-vergine, poco pesce e pochissima carne a natale e pasqua. In America invece la situazione era al polo opposto con forte prevalenza di carne, prodotti raffinati, grasso, zucchero aggiunto, senza frutta e senza verdure crude. Diffidare pertanto da chi affianca oggi il termine salute a quello della dieta mediterranea. Diffidare non solo dagli spot televisivi a favore di prodotti e sostanze da assumere, ma da tutte le rubriche televisive, vista la collusione totale dei mezzi televisivi con i produttori di cibi spazzatura. I 4 veleni bianchi del finto progresso rimangono zucchero, sale, latte e farine raffinate (da cereali il più delle volte Ogm). I cibi cotti, anche se permettono di mantenerci caloricamente in vita, hanno perso tutti i nutrienti vitali e danneggiano il microbiota. L’industria lo sa e, non a caso, “arricchisce” cibi e bevande con vitamine sintetiche e minerali inorganici, provocando ulteriori disastri. Più un cibo è pubblicizzato e più alla larga ne dobbiamo stare. Non è allarmismo gratuito ma pratica di saggezza e di salvaguardia personale. L’obeso è il tipico esempio di deposito di materiale tossico, ingrossato orrendamente e malnutrito al pari della Pacific Trax Vortex, l’Isola-Continente di rifiuti e plastica non-degradabile estesa ormai 3 volte la Francia in mezzo all’Oceano Pacifico.
SERVONO CIBI RICCHI DI NUTRIENTI E POVERI DI CALORIE
“Io non curo la malattia ma insegno salute. La Natura è Sovrana Mediatrice di Tutti i Mali”, parola di Ippocrate. Chi porta in sé qualche neoplasia e poi legge il mio libro -afferma Bindi- capisce il perché ha sviluppato un cancro nel suo organismo. Tutto è concatenato, ma se si si conoscono le cause è possibile disattivarle e rimuoverle. Questa è una legge fondamentale della conoscenza. La scienza della nutrizione negli ultimi anni ha dimostrato in modo consistente che la combinazione di cibi ricchi di nutrienti e a bassa densità calorica aumentano la resistenza alle malattie e promuovono salute-longevità-benessere. Sfortunatamente l’alimentazione occidentale sta andando nella direzione diametralmente opposta.
QUATTRO PUNTI-CHIAVE PER LA PREVENZIONE DEL CANCRO
Primo, lo stile di vita attuale è diventato frenetico e tale da alterare l’equilibrio del corpo e della mente. Secondo, conoscere la vera causa delle malattie degenerative permette di individuare gli errori e le abitudini malsane propagandate e imposte dal sistema. Terzo, l’emancipazione si ottiene solo saltando il fosso per approdare alla conoscenza consapevole di cosa fa bene e cosa fa male. Quarto, il sentiero per uscire dal tunnel della malattia è lungo quanto il tempo che è servito al cancro per crescere. Vale cioè il principio universale per cui la malattia insorge solo quando serve e dura solo finché necessario.
IL COLON È UN TEMPIO DA RISPETTARE E NON UNA DISCARICA DI VELENI
Molti non riconoscono che il cibo è importante ai fini di una buona digestione, e pensano che una piccola evacuazione mattiniera sia sufficiente a ripulire il corpo. Si tratta dei soliti illusi che considerano l’intestino non un tempio rispettabile abitato da batteri intelligenti, ma una fogna dove scaricare qualunque cosa e dove risanare poi con pillole e pozioni miracolose. Usciamo una buona volta dall’ignoranza e dalla credulità. Il cibo è carico di valori e di emozioni, ma il consumismo imperante lo ha trasformato in una droga. La gente ha continua necessità di saziarsi con la coca-cola, lo snack, il caffè, il cioccolatino, lo spuntino, l’hamburger alla brace, la fetta di formaggio, lo yogurt e, tra una cosa e l’altra, ingoia pure integratori “per garantirsi da eventuali carenze”. In realtà occorre un urgente cambio di rotta. Tutto il ben di dio che la stagione produce localmente e anche quello che arriva da fuori, siano manghi, papaie, ananas e banane, vanno benissimo. Gli integratori non hanno vitalità, non hanno fibre, non fanno da scopa intestinale, non favoriscono le preziose onde propulsive della peristalsi, non soddisfano i batteri simbiotici e saprofiti. Come dice un proverbio africano “Grande cacca piccolo ospedale”.
APRIRE LA MENTE E NON FARSI CONDIZIONARE
Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia 20 o 80 anni. Chi continua a imparare rimane sempre giovane. La cosa più grande nella vita è mantenere la propria mente sveglia e vivace. Siate sempre un’anima libera, era l’esortazione di Henry Ford. Un’anima libera non permette che il comportamento mediocre degli altri distrugga la propria pace interiore”, aggiunge il Dalai Lama. Serve il fuoco interno per smuovere i pesi inutili e i pregiudizi che ci portiamo appresso.
VIETATO PERDERE PUNTI NEL PERFORMANCE SCORE
Ancora nel 1949 David Karnofsky (1914-1968), oncologo americano, assieme al collega Joseph Burchenal, inventa il KPS (Karnofsky Performance Score), un tentativo di quantificare lo stato di benessere e la capacità di svolgere soddisfacentemente le normali attività quotidiane, per cui 100 sta per salute perfetta, Zero sta per morte, 90 è normalità con qualche piccolo e casuale sintomo di cedimento, 80 normalità scadente, 70 autonomia ma incapacità di lavorare regolarmente, 60 autonomia ma con occasionale assistenza, 50 richiedente costante assistenza e cure mediche, 40 bisognoso di assistenza specialistica, 30 ricovero ospedaliero stabile, 20 malato grave, 10 malato terminale. Ovvio che il vegano-vegetariano-vegancrudista ha un performance score tra l’80 e il 100 per cui la salute lo segue come un’ombra. La salute in questi casi non è una preoccupazione, come non lo era per il geniale fisico Nikola Tesla (1856-1943) da Smiljan-Croazia che seguiva notoriamente una alimentazione rigorosamente vegetariana. Tesla diceva spesso che “La scienza non è altro che perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità”. Non sarà che per pensare in grande occorre mangiare sobrio e innocente?
NON C’È VITA SENZA CIBO PULITO E NATURALE
Nell’eremo thailandese di Thamkrabok si percepisce la semplicità della vita. L’obiettivo del Buddhismo sta tutto nella parola Upekkha che significa Equanimità, o Tranquillità Mentale ordinata e uniforme, stato mentale che chiude il cerchio delle 10 virtù tra cui Saggezza (Panna), Compassione (Karuna o Ahimsa), Dialogo-Fratellanza-Empatia (Mudita). Virtù che simboleggiano il buon comportamento (Parami) e lo stato etico nel quale la persona mantiene un equilibrio perfetto in mezzo alle alterne vicissitudini dell’esistenza, ovvero un modus vivendi armonizzato.
I BATTERI NON SI DEVONO BOMBARDARE COL NAPALM
Louis Pasteur viveva in un mondo pieno di sudiciume. Un mondo dove i tanfi pestilenziali erano la normalità. La vita scorreva in mezzo a topi, ratti, acque stagnanti e ignoranza delle più elementari norme igieniche. La Francia era famosa per i profumi che le donne usavano a litri per coprire gli odori poco gradevoli, mentre i maschi si imbottivano di cognac. La lotta al germe innescata da Pasteur, e tuttora incredibilmente in atto, ha sempre più urgente bisogno di riesame. I batteri non si combattono con tonnellate di sostanze chimiche ma si controllano e si armonizzano con metodi naturali. Ci troviamo nelle grinfie di una medicina arretrata ed obsoleta, e nelle mani di una medicina veterinaria ancora peggiore dove antibiotici e ormoni vengono usati a tonnellate per ingrossare rapidamente gli animali.
LE COMUNITÀ LONGEVE DEL PIANETA CI SIANO DA AMMONIMENTO
Le popolazioni Hunzas(Himalaya), Vilacamba (Ande), Okinawa (Giappone) sono comunità longeve non a caso o per fortuna, ma per le loro oculate scelte. Sono longeve per la loro dieta sobria e salubre, per il territorio pulito e non contaminato industrialmente, per lo stile di vita sano. La vita si è allungata pure in Occidente, ma non in autentica qualità, e non certo per i meriti delle cure mediche quanto per le opere di bonifica idraulica, per le fognature e per l’acqua corrente ideata dai grandi igienisti ambientali come Max Pettenkofer. La guerra post-pasteuriana al germe ha trasformato invece gli ospedali in centri di coltura e diffusione di malattie infettive, oltre che lazzaretti angoscianti di stile manzoniano.
MICROBIOMA E MICROBIOTA
Microbioma è l’insieme del patrimonio genetico dei batteri, mentre microbiota include i batteri che albergano nel colon. Il piccolo intestino (o tenue) va dal duodeno alla valvola ileo-cecale, 10 metri con 100 milioni di trilioni di batteri del peso di 2 kg. Il 90% di essi è formato da batteri simbionti e saprofiti che aiutano la digestione-assimilazione e modulano il sistema immunitario. L’approvvigionamento continuo e non saltuario di probiotici naturali, e comunque di frutta e di verdure principalmente crude tiene sotto controllo i batteri anaerobi putrefattivi. Quante persone presunte sane si portano addosso una disbiosi senza nemmeno accorgersene? Chi sta loro vicino si accorge di aliti pesanti, emanazioni e flatulenze maleodoranti a base di azoto, carbonio monossido, fosforo e zolfo. Pure i vegetali contaminati da muffe e da aflatossine possono arrecare danno, ma non sono mai stomachevoli e fastidiosi quanto la putrefazione cadaverinica che si sviluppa nel colon. Gli EM o Microrganismi Effettivi del prof Teruo Higa, da fermentazione naturale e prolungata, risultano efficaci perché potenziano i batteri buoni del microbiota. Sono batteri della fotosintesi come i lieviti, come i batteri dell’acido lattico, come le alghe azzurre e i rhodopseudomonas palustri che abitano in ambienti senza ossigeno.
METALLI PESANTI, CIBI ACIDIFICANTI E DISBIOSI INTESTINALE
Germi putrefattivi, sostanze chimiche, metalli pesanti nell’aria e nelle acque sono ormai ubiquitari. Tutto è stato contaminato nella vita quotidiana in occidente. L’industria chimica ha sparato a zero sui batteri buoni che popolano il suolo, sull’ambiente esterno e il microbioma interno a noi. Possiamo reagire con la fermentazione naturale. Le sostanze chimiche vanno evitate o limitate al massimo. Il sentiero guaritivo impostato dal Vegan Institut thailandese di Mirco Bindi è finalizzato a individuare le cause che infrangono l’omeostasi, ossia metalli pesanti, cibo commerciale e disbiosi intestinale. Siamo fatti il 10% di cellule e per il 90% di batteri, questo dovrebbe farci riflettere.
LE CITOCHINE CHE ROVINANO IL TRIPTOFANO
Ricordiamo che il triptofano è un prezioso amminoacido precursore della melatonina e della vitamina B3, niacina e anti-pellagra. Il triptofano si assume mediante semi di zucca, chia, lino, miglio, girasole, lupini, fagioli, germe grano, mandorle. Al Quantitative and Quantum Dynamic of Living Organisms, convegno tenutosi a Milano nel 2018, hanno partecipato esperti di tutto il mondo, tra cui Massimo Cocchi docente di Biochimica della Nutrizione all’università di Bologna. Nel nostro intestino aumentano le citochine, molecole infiammatorie neuro-tossiche prodotte da batteri disbiotici che riducono la serotonina attivando enzimi bizzarri che trasformano il triptofano in sostanza neurotossica. In altre parole, alimentare malamente il microbiota altera il comportamento della persona. Il corpo e la mente non sono affatto entità separate, come sosteneva Cartesio.
DAI CIBI SBAGLIATI DERIVANO DEPRESSIONE E AGGRESSIVITÀ
Se le citochine infiammatorie da cibi cotti e raffinati sono riconosciute responsabili della disbiosi intestinale, perché mai non si interviene sulla causa? Qui si sviluppa non solo la depressione ma anche la aggressività. Le popolazioni erbivore sono molto più rilassate e pacifiche di quelle carnivore. Tra un elefante e una tigre c’è grande differenza. L’elefante diventa aggressivo solo quando è in pericolo, mentre la tigre ha l’indole della violenza nel sangue. Ippocrate descrisse la depressione nel IV° secolo A.C. e la chiamò melanconia, pensando a un eccesso di bile nera, oggi chiamato citochine.
LA RIVOLUZIONARIA SCOPERTA DEI MICRORGANISMI EFFETTIVI
Il popolo dei batteri intestinali è composto da oltre 1000 famiglie eterogenee ma non denominate una per una perché innocue. Si tratta in generale di saprofiti e simbionti che vivono in armonia e collaborazione con chi li ospita, in reciproco sostegno e scambio di favori. Ma da circa 300 anni c’è stata una escalation negativa sulla qualità del microbiota, con invasioni barbariche di germi puzzolenti e pericolosi generati dalle carcasse degli animali brutalizzati e uccisi. Tale abnorme situazione si è moltiplicata e si riflette sull’ospite. Il prof Higa scoprì casualmente che i batteri naturali del suolo erano capaci di rigenerare acque inquinate e terreni infertili. Ognuno dovrebbe tenersi in casa la sua fabbrichetta di EM-Microrganismi Effettivi. Basta un po’ di frutta e verdura più acqua pulita e un po’ di miele. Gli EM si sviluppano con la fermentazione aerobica e anaerobica. In Italia ci sono molti seguaci e discepoli delle tecniche Higa diffuse dalla ormai celebre thailandese Pa Cheng.
CIBI DESTABILIZZANTI E DIAGNOSI INFAUSTE
Le persone colpite da diagnosi infausta e dalla frase “Lei ha un tumore maligno”, impallidiscono sgomente e disorientate. Una mazzata! In preda al panico si affidano a internet alla ricerca dell’antidoto miracoloso. Dieci anni di vita spensierata, senza la consapevolezza del cibo industriale e dei cancerogeni ubiquitari, con l’intestino usato come una fogna e una discarica. Lo sviluppo del cancro avviene nell’organo più debole. La catena sotto tensione eccessiva si spezza sempre in un solo anello. Oggi il mondo ha raggiunto livelli di stress mai riscontrati in epoche passate, mentre l’inquinamento ambientale riduce gli spazi incontaminati a piccole isole immerse in un mare di veleni. Il cibo, da fonte di vita, è stato trasformato in un destabilizzante metabolico. Salute non migliorata ma precariamente rammendata. Le emozioni sono il frutto incontrollato della mente. Esse modificano il respiro, il battito cardiaco, la temperatura e la contrazione muscolare. Il cancro è la rottura dell’equilibrio funzionale e strutturale del sistema corpo-mente-spirito. Aver paura della morte significa avere un’idea errata della vita. La noia è tra i maggiori pericoli della vita attuale. Gli sciocchi corrono come pazzi alla ricerca di piaceri effimeri. Malattia e cancro sono il segnale di una vita inutile, improduttiva e sbagliata.
LA FORMULA DELLA SALUTE
Nell’ultimo libro di Joel Fuhrman “Eat to Live” (Mangiare per Vivere), i cibi carnei sono condannati senza appello perché hanno alta quantità di calorie in opposto a quelli vegetali dotati invece di nutrienti e fibre in abbondanza. Le calorie non bruciate diventano grasso mentre la mancanza di nutrienti e di fibre indebolisce le cellule e i batteri del microbiota. La salute dipende dalla quantità di nutrienti qualitativi diviso la quantità di calorie sviluppate (SALUTE= Nutrienti diviso Calorie).
EMERGENZA MONDIALE DEL GRASSO
La madre delle malattie degenerative si trova nel grasso. Nel 2045 la totalità degli americani sarà obesa. Già oggi ha superato il 50%. Peggiore castigo divino non poteva capitare al popolo simbolo della libertà. La schiavitù dal grasso significa inizio della china verso la senescenza precoce e la salute precaria. Pure in Europa le persone in sovrappeso sono in continua ascesa. A Napoli un cittadino su due è in sovrappeso. Nel 2015 è stata dichiarata l’emergenza sanitaria. Nelle elementari i bambini sopra gli 80 kg superava il 35%. Le autopsie su bambini obesi morti prematuramente hanno rivelato la presenza di placche arteriosclerotiche. La stessa cosa che succedeva ai soldati americani morti nella guerra di Korea nel 1952. Pur ventenni e in piena efficienza fisica, avevano le placche intorno al cuore. Il rancio militare era a base di cibi carnei iperproteici e ipercalorici. L’alimentazione dell’esercito americano è talmente priva di micronutrienti che il dr Valter Longo, nel suo libro “La Dieta della Longevità” la definisce un obbrobrio e una schifezza.
SERVE CULTURA ALIMENTARE E GIRO DI VITA SOTTO CONTROLLO
Il diabete accorcia la vita di 9 anni, l’obesità di 15, mentre il cancro spesso la azzera. Come scrive il russo Vladimir Zeland, la gente non sa di ammalarsi e di morire in maniera assurda, e il tutto a causa di assenza di una elementare cultura della nutrizione. Gli SSB-Sugar Sweetened Beverages sono sul banco degli imputati per il diabete2, le coronarie e l’ictus. Tutti conoscono a memoria peso e altezza, ma ignorano il giro di vita che non deve superare 88 cm per le donne e 102 per i maschi. Il cibo spazzatura non si trova solo nei fast food, ma anche nei supermarket e nei negozi di strada. Pure gli studi di Colin Campbell indicano senza alcun dubbio lo stretto rapporto tra cibo carneo e cancro nelle varie popolazioni analizzare.
RIFORNIMENTI REGOLARI AL MERCATO ORTOFRUTTA E NON IN FARMACIA
DDT e amianto furono banditi dopo anni di lotte. Il mortifero pesticida glifosato della Monsanto-Bayer continua a trovare deroghe governative. Ora è il turno dei PFAS, che sono indegradabili per 50 anni. I principi di un buon stile alimentare? Non serve il dietologo, basta andare semplicemente al mercato ortofrutticolo più vicino come faccio io, informa Bindi. Il cibo vegetale senza sale ha eliminato tutti i miei antichi disturbi come mal di testa, costipazione, affanno nel salire le scale, dolori articolari, disturbi urinari, influenze. Il mio umore è nettamente migliorato e la mia vita ha fatto un salto di qualità. Le medicine che usavo sono finite nel cestino con mia grande soddisfazione. I vegetali crudi sono i massimi rifornitori di micro-macro nutrienti, di fibre allo stato naturale e di acqua biologica. 100 grammi di sedano sviluppano 6 calorie, appena necessarie alla masticazione. Le verdure colorate di verde sono infusioni di preziosa clorofilla. Servono per abbattere il senso di fame che affligge chi è abituato a mangiare continuamente. Prima di sfamare me stesso penso a saziare il mio parco batterico intestinale che ama il crudo. Un microbiota felice spiana la digestione e allontana così depressione e aggressività.
ANDARE SUL SICURO, SUL NATURALE E SULL’INNOCENTE
Come dice Franco Berrino, il 95% dei cibi commerciali contiene sostanze chimiche insalubri. Se proprio li volete comprare, leggete le etichette e, se ci sono sostanze che non conoscete, non comprateli. Se vi sono troppi componenti, non comprateli. I succhi conservati, i prodotti a media-lunga conversazione richiedono coloranti-conservanti-pastorizzazioni. Il nostro corpo non è una scarica dove buttar dentro quello che si vuole. L’intestino è la prima linea e la trincea contro un mondo estraneo e nemico. L’espulsione rifiuti avviene tramite espirazione, urina, feci, sudore. La salute è mantenuta quando tutti i detriti vengono eliminati regolarmente e a fondo. Il boom alimentare scoppiato dopo la 2° guerra mondiale è diventato un monopolio industriale che inizia nell’agricoltura abbinata agli allevamenti e finisce negli ospedali. La dipendenza da cibo carneo spiana la strada alle malattie, riempie gli ospedali e ingrassa le case farmaceutiche.
I PRINCIPI ATTIVI SONO UNA BUFALA
L’estrazione del principio attivo da un frutto o da una pianta è una procedura contro natura. Nella buccia di mela ci sono oltre 500 sostanze simili alla vitamina C. Ciò significa che nella pasticca venduta nelle scatole colorate mancano 499 ingredienti. La quantità dei rifiuti prodotti da una cellula normale è enorme ed è rapportabile a un corpo che evacua, e abbiamo 100 trilioni di cellule. La regolare attività di smaltimento rifiuti significa salute e vitalità. Al contrario, stanchezza e condizioni fisiche scadenti indicano un malfunzionamento interno. Succede poi che alle persone malconce viene dato il consiglio di assumere cibi calorici e questo è sbagliato perché le calorie aumentano i materiali di rifiuto da smaltire. Il tipico consiglio medico “Mangi quello che vuole, soprattutto carne e latte” aggrava enormemente la situazione. È la classica benzina sul fuoco.
LA TRAPPOLA DEI CIBI PRONTI
L’abbondanza di cibi pronti, conservati e sempre disponibili sembra una conquista del progresso, mentre in realtà destabilizza il sistema di smaltimento. Sono pochissimi i medici e gli studiosi che conoscono bene l’eliminazione metabolica dei rifiuti. Tant’è che oggi si va troppo di fretta, con snack, tramezzini, cibi precotti, trangugiati in pochi bocconi, senza nemmeno masticare.
MEDITARE E RESPIRARE VALGONO QUANTO IL MANGIAR GIUSTO
La meditazione è un’esperienza personale che ci connette con i flussi energetici della natura. Il respiro non serve solo a introdurre aria nei polmoni e a ossigenare il sangue. La respirazione influenza la mente più di quanto faccia il cuore. Il polmone è un potente mantice che modula l’energia nel momento in cui scambia ossigeno e anidride carbonica. Il cuore assume una funzione secondaria nello scorrimento del sangue. Conoscere il potere della respirazione significa utilizzare potenzialità che in occidente sono tuttora sconosciute. A Thamkrabok-Thailandia ti insegnano a iniziare la meditazione con una preghiera rivolta alle persone a te care. Non ci si rivolge a Dio di cui non abbiamo conoscenza essendo una entità senza limiti. Sii consapevole quando espiri, sii consapevole quando espandi e contrai lo stomaco. La via per il Paradiso esiste. Passa attraverso moralità, meditazione e saggezza.
ALLINEAMENTO DI CORPO MENTE E ANIMA
Se vuoi guarire il tuo cancro devi abbandonare i cibi di origine animale, passare a una alimentazione vegetale, usare prodotti integrali, eliminare sale e zucchero aggiunti, ma ancora non basta. Quello che non puoi assolutamente tralasciare è l’allineamento di corpo, mente e anima. Gli anni passano per tutti, ma questo non significa che l’anziano non debba essere agile e attivo nei movimenti. Il corpo ha bisogno di muoversi poco ma sempre e altrettanto deve fare la mente.
SIAMO ENTITÀ SPIRITUALI OSPITATE IN UN CORPO FISICO
L’uomo è un essere spirituale ospitato in un corpo fisico a prevalenza alcalina. Bisognoso di acqua pura e non mineralizzata. Bisognoso di ossigeno e di sangue fluido per convogliarlo veloce.dovunque serve. Bisognoso di neurotrasmettitori istantanei e rasserenanti. Bisognoso di uno sterminato esercito di batteri simbionti e saprofiti. Tutto questo è garantito da efficaci fonti energetiche come frutta e verdure incapsulanti energia solare. Tutte le carni bianche e rosse, tenere e croccanti, al pari dei latticini da mammelle estranee, sono privi di sole. Hanno inoltre il grave difetto di essere ostruenti, indigeste, acidificanti, infiammanti, diabetizzanti, cancerizzanti, nonché devastanti e penalizzanti sul piano etico, estetico e spirituale. A ognuno la propria scelta!
Valdo Vaccaro
Grazie Valdo delle parole spese.con criterio e razionalità nonché saggezza pura ,il sistema in cui viviamo e corrotto nelle più profonde radici sia sanitarie che maledettamente politiche ,questo crea una enorme rabbia e voglia di reagire contro questo sistema criminale delle istituzioni e della sanità . Mi piacerebbe incontrare qualche medico o virologi di persona per dirgli tutto quello che hanno fatto in questi lunghi mesi contro la gente , ma queste persone non hanno il coraggio di parlare di persona ma solo dietro uno schermo sono dei vigliacchi e meritano di essere condannati all unaminita ok penso di aver chiarito come la penso e come la vedo