UNO SPACCATO IMPIETOSO SULL’AMBIENTE OSPEDALIERO
Questa è la sintesi, spero chiara ed efficace, di un messaggio speciale e fuori dal coro. A parte qualche mio ritocco, aggiunta e rielaborazione, lo schema originario è mantenuto. Questo è il lavoro di un uomo che vale, di un oncologo che ha saputo rimettersi in discussione e ritrovare se stesso, dopo una vita sofferta e tormentata tra le mura di un ospedale a praticare cure che doveva praticare in osservanza al protocollo. Un percorso coraggioso carico di significato per tutti, e dunque meritevole di essere messo a disposizione dei Lettori di Qualità che continuano a seguirmi. Non a caso il dr Mirco Bindi da Siena e ora anche da Thamkrabok-Thailandia, protagonista centrale di questo mio articolo, fa parte integrante dei relatori che si sono alternati alla cattedra della HSU-Health Science University. Il suo testo decisamente ippocratico ha per titolo “Il cibo sia la tua medicina”. Questo testo l’ho interiorizzato e adottato, oltre che condiviso integralmente, per cui è come lo avessi scritto in toto di mio pugno. Questo è anche un documento unico e raro che difficilmente troverete altrove. È lo spaccato impietoso e rivelatore di un prestigioso ospedale visto dall’interno, con gli occhi di un protagonista. Non spaventatevi per la lunghezza del testo. Ne vale la pena.
SIAMO PREDA E VITTIME DI UN MANIPOLO DI MULTINAZIONALI
Carlo Marx ideò la lotta di classe ma il passaggio dalla teoria alla pratica è stato un terribile fallimento. Oggi il capitale, e il potere che ne deriva, stanno nelle mani di un manipolo di multinazionali. Etica e morale sono emarginate col risultato che l’ambiente e il cibo sono stati travolti nei loro valori di purezza. Contadini e artigiani dell’agricoltura virtuosa sono stati sterminati dopo millenni di vita armoniosa con la natura. Il cancro è diretta conseguenza di cibo sporco assunto in tutta disinvoltura, e di un ecosistema inquinato ai massimi livelli.
IL MALE DEL SECOLO RIMANE IL CANCRO
In Occidente i tutori istituzionali, religiosi e politici dei principi etico-sociali hanno fallito nella loro funzione, e la comunità umana ha finito per gettarsi nelle braccia del materialismo finanziario. Il male del secolo è il cancro, a dimostrazione e simbolo di una società handicappata, decostruita e deviata. Sempre più giovani si ammalano e il cancro arriverà presto ad essere la prima causa di morte sull’intero pianeta. Molti malati si illudono di guarire curando corpo-mente-spirito in modo disgiunto. Sono così destinati a morire prima del tempo, a meno che non si ravvedano e affrontino la radice globale-unitaria della causa. Anche chi guarisce e poi ritorna sui suoi passi, abbandonando la retta via, muore male. Il cancro non dimentica. Il cancro è il sintomo di un corpo malato, diceva Otto Warburg. Tutto quanto vi riporto l’ho copiato, prendendo il meglio di cosa fanno gli altri. L’importante è copiare bene, come diceva il grande Picasso. Oggi, in pieno progresso-benessere-scienza, il 50% dei malati di tumore, a distanza di 5 anni muore. Gli insegnamenti della Civitas Ippocratica o della Scuola Salernitana, volti a ristabilire l’equilibrio con metodi naturali sono ahimè del tutto scomparsi.
LE DISGRAZIE DELLA SPORCIZIA
Fino al 1800 il cardine delle cure mediche ruotava interno alla triade salasso-purga-clistere. Il salasso era considerato il sistema anti-infiammatorio per eccellenza. La purga invece utilizzava ingredienti in grado di liberare forzatamente l’intestino. Tanti patimenti e scarsi benefici. Molti personaggi celebri sono deceduti per queste pratiche, come Richelieu, Luigi XIII, Raffaello, George Washington. Dopo la caduta dell’Impero Romano, l’igiene mediante acqua, terme, sauna divenne blasfema per pregiudizi religiosi. I nativi americani non furono sterminati dalle truppe spagnole, ma dalle abitudini malsane e debilitanti che i soldati di allora si portavano appresso. Il concetto di pulizia del corpo e dell’ambiente, e la dieta inclusiva di agrumi e verdure crude, non erano ancora entrati nell’uso e nella mente, e vennero anzi osteggiati dai governi per secoli. I marinai nelle traversate oceaniche morivano come mosche per Scorbuto o carenze di vitamina C pro-immunitaria, per Beri-beri o carenza di vitamina B1 tiamina necessaria a convertire il glucosio in energia disponibile, e soprattutto per la Pellagra o carenza di B3 acido nicotinico e di triptofano, tutte patologie di tipo nutritivo ma scambiate allora per malattie microbiche e contagianti.
COMUNICAZIONI IPER-VELOCI E ALTA REATTIVITÀ CORPORALE
La velocità di trasmissione delle nostre informazioni viaggia a oltre 2000 volte la velocità della luce. I 100 trilioni di cellule umane ed anche i quadrilioni di batteri ospitati comunicano in continuazione tra di loro e coi recettori del corpo, oltre che con la realtà esterna. L’uomo non è entità separata dal resto dell’universo. Ogni giorno le nuove tecnologie trovano alluminio, mercurio, titano, cadmio, tallio, berillio, cromo, piombo, arsenico, nichel, cobalto anche dove non dovrebbero stare. Il postulato base dell’epigenetica afferma che i geni sono strutture dinamiche che reagiscono rapidamente agli stimoli interni ed esterni. Caratteristiche della persona, del territorio, della alimentazione, del microbiota e dello stato psichico familiare-sociale sono tutti elementi che influenzano i geni nel bene e nel male. Un dato assolutamente importante è che cancri, linfomi e leucemie risparmiano i pazzi, i disabili e i bambini autistici. La spiegazione è che la mente normale, incluso inconscio e subconscio, è un fattore costante nelle alterazioni del corpo. L’individuo normale è stressato dalle necessità economiche e da altre incombenze che non ci dovrebbero essere.
SI CONTINUA A PASSARE DA UN FALLIMENTO ALL’ALTRO
Le due guerre mondiali sono state il massimo della cattiveria umana. Gli uomini si sono scagliati l’uno contro l’altro causando milioni di morti tra militari e civili. La guerre di liberazione era piena di belle speranze. Ci si prefiggeva una società migliore, piena di benessere e di libertà. Oggi a 70 anni dalle ostilità è evidente il fallimento di questi obiettivi. La malattia è diventata il più grande business mondiale. La sanità rappresenta la maggiore spesa per i governi occidentali e, nonostante questo, il cancro miete ogni anno 180.000 vittime in Italia e 8,7 milioni nel mondo. Tutto è stato stravolto. Lo stress è imperante e la vita è una corsa ossessionante contro il tempo. La genuinità e la semplicità della vita è stata dimenticata e sotterrata da montagne di rifiuti.
DISINTOSSICARE IL CORPO E RAFFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO
Due strade per riportare l’individuo alla sua natura biologica esistono: 1) Disintossicare il corpo dalle sostanze chimiche assorbite (il grasso accumulato diviene deposito di sostanze estranee, di metalli pesanti e tossine di ogni genere). Come il grasso delle balene atlantiche è il massimo deposito di DDT mondiale, così il grasso stratificato di addomi-glutei-visceri-sottomenti è il massimo deposito di sostanze tossiche-cancerogene. 2) Rafforzare il sistema immunitario. L’alimentazione raffinata-salata-zuccherata-colorata-conservata-aromatizzata ha minato la funzionalità del sistema immunitario. L’alimentazione metabolica-enzimatica fu identificata da Otto Einrich Warburg nel 1930, quando chiarì il ruolo dell’acidosi e dell’ossidazione cellulare. Anni di alimentazione a prevalenza animale indeboliscono il sistema immunitario e il sistema batterico intestinale ovvero il microbioma-microbiota. L’attuale alimentazione è quasi totalmente priva di cibo crudo e di fibre.
METODI CONCRETI PER PREVENIRE IL CANCRO
Il cancro si può prevenire con il metodo naturale biologico:
1) Cura centrata sulla salute, sulla triade corpo-mente-anima. Ridurre il cancro a una crescita incontrollata di cellule, dimenticando la complessità della natura umana, è sbagliato.
2) Il cancro è manifestazione di infiammazione cronica da cibi che alterano l’equilibrio acido-basico e l’ossigenazione delle cellule. La carne animale è causa prima della degenerazione metabolica cronica. La dieta vegetale e integrale senza sale stile The China Study si basa infatti su prodotti naturali biologici e non raffinati.
3) L’uso massiccio di sale e zucchero nella gastronomia moderna accentua la degenerazione cellulare. Il sale è sostituibile da spezie-peperoncino-zenzero-curcuma-pepe, lo zucchero è sostituibile da frutta-datteri-uvetta-miele.
4) Il cancro ha sempre una lunga e annosa storia. Chi pensa di risolverlo in poco tempo fallisce. Serve una potente opera di disintossicazione. Max Gerson l’ha attuata con massicce dosi di frutta.
5) Il pericolo non è solo l’amianto o il benzopirene o il cromo esavalente. I cibi trasformati sono così intrisi di sostanze aggiunte che occorre evitarli. Il calcio degli integratori, l’alluminio di pentole-deodoranti-profumi, il cloro dell’acqua potabile, l’aspartame dei dolci, l’acroelina delle cotture prolungate oltre i 115°C sono tutti esempi di come il cibo da alimento vitale diviene mortale. Molte compresse medicinali contengono eccipienti tipo ossido di titanio (causa di cancro al colon e al retto, oltre che deficienze immunitarie). Nei dentifrici al fluoro questo minerale provoca una riduzione della melatonina nella pineale.
6) Il cancro è il sintomo di una malattia del sistema e non di organo. Sono convinto che le grandi operazioni e gli svuotamenti linfonodi che tanto piacciono alla chirurgia siano procedure sbagliate.
7) La chemio è sistemica. Non esiste farmaco che non abbia effetti collaterali o tossici a carico dei globuli bianchi e del sistema immunitario. La cosa che più conta non sono i protocolli ma la qualità della vita del paziente Oggi si può dire che la chemio è finita perché i suoi risultati sono inconcludenti. Nessuna vittima di cancro aggressivo o avanzato sa se camperà o morirà dopo la chemio. Spesso si finisce imbottiti di morfina in un ospizio per malati terminali.
I PRIMI DIECI KILLER FAVORITI DALL’OSTILITÀ SANITARIA VERSO LA SALUTE
Per ordine di importanza i primi 10 killer tumorali sono polmone, mammella, colon, pancreas, prostata, ovaie, fegato, esofago, vescica, cervello. Sono essi che continuano a falcidiare milioni di persone. I professionisti medici emarginati e sotto accusa non si contano più. Le persone che rifiutano la chemio, come pure quelle che rifiutano le inoculazioni, non sono affatto casi isolati. I profittatori della emergenza sanitaria non prolifererebbero senza il supporto o il tacito consenso di sudditi obbedienti e ipnotizzati. Con l’arma della informazione manipolabile e manipolata il popolo beve tutto come una spugna e cade nella trappola. Riconoscere costoro è semplice. Basta far loro poche domande e ci si accorge che sono aggiornati all’età della pietra. La loro ristrettezza mentale si percepisce dall’ostilità che hanno verso tutto ciò che è fuori dai muri dell’ospedale. Le cure naturali sono negate di principio. Il massimo della concessione è sui cibi, purché non si tocchi latte, formaggio e carne bianca. La realtà dominante in tutta Italia è alquanto deludente. Sembra essere ai tempi intransigenti ed irrespirabili dell’Inquisizione medievale. L’oncologia centrata sulla salute sarebbe semplice, economica, facibile e gratificante, ma è invece utopia fin quando imperversano la disinformazione e il preconcetto abbinati all’affarismo sanitario.
PRIORITARIO ABOLIRE LE CARNI E IL SALE E ALCALINIZZARE NEL CONTEMPO IL CORPO
Col cancro che invade il corpo ci vuole una ferma determinazione a deattivare le spie e i sabotatori, ovvero gli ingredienti malefici che giocano a nostro svantaggio. L’infiammazione da cibo regredisce se i cibi carnei sono eliminati e se si abolisce il sale. Solo allora le cellule riprendono a funzionare e il sistema immunitario riacquista forza ed espelle le scomode ed ingombranti tossine. L’ossigeno è elemento vitale per eccellenza in quanto entra nei polmoni con l’obiettivo di arrivare alle cellule. Le cause dei radicali liberi sono ben conosciute nella vita quotidiana: radiazioni, fumo di sigaretta, uso di cellulari e wi-fi, forni a micro-onde, inquinamento ambientale, onde elettromagnetiche, radon, sostanze chimiche, alimentazione acidificante. I famigerati radicali liberi sono sostanze che ossidano, sono ferro che arrugginisce. Possono essere neutralizzati solo dai cibi anti-ossidanti e alcalinizzanti, ovvero dalla frutta.
LA BUONA E SERENA MORTE NATURALE È DIVENUTA UNA CHIMERA
È molto più facile e remunerativo curare un sintomo che curare la sua causa. Lo sanno bene in ogni ospedale. A fronte di un massiccio impiego di risorse umane ed economiche, l’ospedale inteso come casa-di-recupero-salute diviene invece un luogo di calvario inconcludente dove la qualità della vita non fa che arenare e peggiorare durante le cure. I servizi sanitari istituiti dagli stati sono diventati una macchina mangia-soldi. Ogni anno il governo italiano deve trovare più danaro perché la spesa medica pro-capite aumenta di 2460 euro su base annua. La gente comune non viene informata sulle reali prospettive di sopravvivenza e sull’angoscia del mantenere dentro di sé una condizione tossica insidiosa. Chi sta male non può essere curato con la sbrigativa tecnica del chiodo scaccia chiodo. La sofferenza non passa affatto con il vomito, la stanchezza, la diarrea e l’inattività indotta dai chemioterapici. Meglio un po’ di acqua santa che la chemio. La buona morte, cioè la fine naturale della vita, è ormai una chimera in America e in Europa, dove si prefigura un quadro futuro in cui i genitori vedranno i loro figli morire prima di loro.
NON SERVE PIANGERE QUANDO È TROPPO TARDI
Il gustoso ha preso il sopravvento sul salubre, per cui coloranti, conservanti, sapori artificiali sono diventati ingredienti costanti e stabili accanto a sale, zuccherame, aspartame, caffettame e grassi saturi. Pure in Cina, con l’arrivo invadente del latte, delle bollicine e dei McDonalds, le cose non stanno andando troppo bene, e ci sono già 100 milioni di adulti obesi. Altro che gene del cancro. È l’infiammazione il vero nemico. La gente non si accorge di quanto succede nella quotidianità. Il cibo che si introduce, l’aria che si respira, l’acqua che si beve e tutto l’ambiente che ci circonda, comprese le persone amate o sopportate, interagiscono su due livelli, quello sensoriale (che determina una risposta immediata) e quello profondo (non percepibile, silente, ma non meno importante). Per l’organismo non esiste la dose soglia. Il corpo non dimentica un singolo atomo di piombo incuneato in una cellula cerebrale. Ogni fattore avvelenante si somma a quello precedente e va a favorire sacche di materiale tossico incrostato e di acqua pesante in sacche interne di ritenzione. La gente fa finta di niente, ma la paura comincia a serpeggiare. Continua a vivere nell’ignoranza e nell’indifferenza e, quando si accorge di una malattia grave, si mette a piangere.
“AMMETTO DI AVER CONDIVISO A LUNGO IDEE SBAGLIATE”
Ònkos in greco significa volume o massa. L’oncologo potrebbe essere chiamato massologo. La tradizione oncologica del cancro è fondata sulla mostruosa predisposizione genetica che farebbe impazzire cellule, oncogeni e oncologi. Tutti impegnati a sparare pallottole all’impazzata contro l’ingovernabilità e il disordine cellulare. L’oncologia ha imboccato un senso unico senza uscita che io stesso ho condiviso per tanto tempo, confessa Bindi.
IN ITALIA GUAI TOCCARE PROSCIUTTI, HAMBURGER, SALUMI E FORMAGGI
Molti operai che lavoravano l’Eternit sono morti di tumore polmonare, ma la scienza è stata incapace di mandare in galera i responsabili. Questo pessimo esempio si è ripetuto all’infinito col fumo di sigarette, l’alcool, le radiazioni, la diossina, il cromo esavalente nelle acque, le nano-particelle nell’aria e nei luoghi più impensati. Quando nel 2015 l’Agenzia Ricerche Cancro (IARC) da Lione lanciò un chiaro allarme su salami, prosciutti, hamburger, carni insaccate e confezionate, anziché essere ringraziata, suscitò reazioni violente da parte dei produttori Dop (Denominazione di Origine Protetta), cui si aggiunsero in coro i produttori dell’industria casearia. Ma vi rendete conto in quale mondo viviamo?
IL TRIANGOLO DELLA MORTE NON È ALLE BERMUDE MA TRA VERONA-VICENZA-PADOVA, GRAZIE AI PFAS DELLA DUPONT AMERICANA
Cosa dire poi del Triangolo della Morte in Veneto, tra Verona, Vicenza e Padova, grazie ai PFAS (Perfluorated Alkylated Substances), o composti perfluoro-alchilici, usati nella produzione di carta, cartone, detergenti, conciatura pellame, schiumogeni, vernici, tappeti, materassi, cuscini, sofà, farmaci, prodotti dalla americana Dupont Corporation a partire dagli anni ’50. Si è configurato un gravissimo disastro ambientale pure intorno ai grandi laghi per impressionanti depositi di sostanze tossiche, con infiltrazioni nelle falde acquifere e avvelenamento di acque potabili, sorgenti e acquedotti, acque del pozzo, con persone e animali di allevamento a grave rischio. Si parla di almeno 350 mila persone ufficialmente contaminate dai PFAS, di cui se ne parla il meno possibile. Vietato parlarne troppo. Si rischierebbero ulteriori disordini di piazza. Combinate poi tali PFAS con pesticidi, detersivi, smalti, teflon, estroni, antibiotici e antidepressivi e si ottengono effetti mostruosi. Nessuna meraviglia il colesterolo alto, ipertensione, alterazioni glicemiche, insufficienza renale, tiroidite, tumori a testicoli-vescica-reni. Si sono riscontrati valori PFAS di 250 nanogrammi/L quando la soglia massima è di 8 ng/L, 35 volte il limite consentito. Nelle case non basta installare contatore acqua potabile come si faceva un tempo. Servono filtri a carboni attivi e osmosi inversa, ed anche un costoso tecnico per la manutenzione e il ricambio filtri su basi settimanali. Per i PFAS immessi nel suolo dalla Dupont e dalla locale agente Miteni i cittadini sono stati in parte risarciti nel 2015. Fatto è che la Dupont ha smesso la produzione quando il danno era già stato fatto. Serviranno dai 2 ai 9 anni per dimezzare i PFAS nel suolo e nelle acque.
CROMO ESAVALENTE NELLE ACQUE E CAFFEINA NELLE BEVANDE A LIBERA CIRCOLAZIONE
Vedi pure vicenda di Brescia sul cromo esavalente, con valori fra 30 e 3000 mg per Litro, contro i 5 microgrammi della dose soglia. Pochi parlano del glifosato, micidiale inquinante prodotto da Monsanto e Bayer. Che dire poi della caffeina, droga legalizzata ed adottata non solo nei caffè ma pure nelle cole e nelle bibite liberamente circolanti anche tra i bambini? Dopante e acidificante, oltre che tra i 20 veleni più potenti in circolazione.
LA PIAGA STA TUTTA SULL’INQUINAMENTO DELL’AMBIENTE E SULLE PESSIME SCELTE ALIMENTARI
Gli spot pubblicitari televisivi sono preziosi. C’è molto da imparare. Ascoltateli attentamente uno per uno. Più belli sono e più falsi risultano. Più frequenti sono e più menzogneri appaiono. Prendete nota dei marchi di sostanze più pubblicizzate con insistenza e semplicemente non comprateli. Non comprate ciò che è sospetto. Non esistono al mondo mostri strani. Non esistono sbagli genetici innati. Considerare il cancro malattia ineluttabile del destino o castigo di dio è peggiore di una barzelletta che non fa ridere. Il patrimonio genetico umano ha consentito la sopravvivenza della specie per milioni di anni. I geni non sono malati o difettosi, sono semmai maltrattati. Il Creatore nella sua lungimiranza non ha commesso strafalcioni. Lo studio del genoma umano è costato una marea di dollari è ha partorito un topolino. Oggi la ricerca si è tuffata sul microbiota, sul genoma batterico. L’epigenetica, versione corretta e intelligente di una genetica colma di sgorbi e di lacune, pone giustamente il dito sulla piaga dell’inquinamento ambientale, aggravato ovviamente dalle pessime scelte alimentari e comportamentali umane.
SBALORDITIVA PERDITA DI FERTILITÀ
Gli italiani pensano di mangiare bene e di mangiare salubre. Ma la fertilità italiana è la più bassa d’Europa. Nel 2011 gli spermatozoi dei maschi italiani erano già calati del 50% rispetto al 1973. Siamo a rischio di estinzione. Da rilevare che i PFAS abbassano il testosterone del 40%, soprattutto se non vengono espulsi rapidamente grazie a diete vegane a ricco contenuto di succo zuccherino naturale. Ma la presenza di carne-salumi-sale-zuccherame in ogni dieta moltiplica e prolunga i danni da PFAS oltre che provocare già di per sé disastri a non finire.
UOVA NON FECONDATE E GALLI CHE FINISCONO IGNOBILMENTE NEL BRODO
In Italia ci sono ufficialmente 40 milioni di galline che producono 12 miliardi di uova per anno. Media disponibile 200 uova a testa. Siccome io non ne mangio nemmeno una, qualcuno ne prende 400. Il rischio di morte pare aumenti del 25% già con un uovo al giorno. In ogni caso, tutte le uova commerciali sono non gallate, perché i galli finiscono anzitempo il loro chicchirichì nel brodo bollente. La stragrande maggioranza delle uova sono piene di ormoni ed estrogeni aggiunti di norma nelle acque degli abbeveratoi.
LE STATISTICHE SULLE AREE A MAGGIORE RISCHIO TUMORALE PARLANO CHIARO
Metalli pesanti, sostanze chimiche, onde elettromagnetiche, radiazioni, solventi industriali, contaminazione acque-suolo-aria, avvelenatori endocrini, sono tutti interferenti subdoli. Era il 1960 quando in medicina oncologica la teoria metabolica del cancro venne soppiantata da quella genetica. Oggi il disastro prosegue, ma l’indice può essere tranquillamente puntato sulle sconcezze contenute nei cibi e nei prodotti quotidiani che usiamo, oltre che nel modus vivendi di ogni singola persona. Il globo può essere diviso in 4 aree diverse a seconda dell’indice di mortalità da cancro. La prima in assoluto è il Nord America, patria del cibo carneo, la seconda è l’Europa Occidentale, la terza area include Sud-America-Russia-EstEuropa, la quarta infine comprende Asia e Africa.
“HO IMPRESSI NELLA MENTE I VISI DI UNA MAREA DI PERSONE FINITE IN CIMITERO ANZITEMPO”
Per 35 anni -ricorda Bindi- il mio lavoro di radioterapia e oncologo mi ha fatto camminare attraverso una marea di persone malate che sono finite troppo spesso nei cimiteri anzitempo. Costoro sono tutti stati trattati con i metodi della medicina ufficiale: chirurgia, radioterapia, chemioterapia e farmaci salvavita di nome e non di fatto. Mi ricordo che, appena entrato nel 1980 nel reparto di degenza oncologica dell’università di Siena, circolava il nome del famigerato dr Liborio Bonifacio, scopritore del siero di capra anticancro. Fu lui il primo caso di medico stritolato dalla medicina ufficiale di cui ho diretta conoscenza. Contro il malcapitato medico-veterinario di Agrigento si scagliarono i massimi esponenti della sanità, gli stessi che avevano scritto i trattati e i testi di oncologia sui quali io studiavo. Altri casi simili col dr Gianfranco Pantellini di Firenze (ascorbato di potassio nella cura del tumore gastrico) e il super-famigerato dr Luigi Di Bella (cure ormonali ed enzimatiche per tutti i tumori). I loro metodi curavano le persone indipendentemente dalla diversità dei tumori, eresia massima per l’oncologia specialistica. Tutti finiti nel trita-immondizie. Non è che avessero la bacchetta magica risolutrice, ma da quale pulpito veniva poi la loro bocciatura?
VLADIMIR PUTIN PIETRA DELLO SCANDALO
Quella del cancro è un’industria, ma le sue basi sono state costruite sulle tracce e sullo stile dell’industria del colesterolo e dell’infarto, con le multinazionali farmaceutiche schierate in prima linea nei settori intoccabili del massimo profitto. Teniamo presente che non esiste un solo farmaco o super-farmaco che non abbia effetti tossici ed avvelenanti. Il cartello farmaceutico è il colosso economico più potente della terra, legato alla banca mondiale e ai servizi segreti. Non è un caso che Vladimir Putin sia poco amato da Big Pharma per le sue posizioni contrarie a farmaci, sieri, integratori, chemio. Un salutista presidente di uno dei più grandi paesi mondiali? Rappresenta una cosa imbarazzante, scomoda e fastidiosa. Soprattutto per i Soros, i Clinton e i Bill Gates.
IL SIGNIFICATIVO CASO DEL DR KILMER McCULLY, SCOPRITORE DELL’OMOCISTEINA
La realtà è che viviamo in un mondo di menzogne e di imbrogli. Si legga il testo “Le Bugie della Scienza” scritto dal prof Federico Di Trochio, docente di storia della scienza. Negli anni del dopoguerra l’America fu colpita da un incremento spaventoso di persone decedute per infarto. La ricerca portò alle tesi del dr Ancel Keys, tuttora prevalenti, che collegano i decessi cardiaci al colesterolo alto. Ma le sue tabelle statistiche furono da lui manipolate, inserendo solo USA-Giappone-Italia-Inghilterra ed escludendo i dati di Finlandia e Francia che sconfessavano le sue teorie assai comode ai produttori di statine. Non è che il colesterolo alto sia auspicabile ed innocente, ma esso da solo non basta a giustificare le cardiopatie. Contro le tesi di Keys il dr Kilmer McCully, geniale medico-patologo della Harvard Medical School, pubblicò le sue tesi antagoniste su diverse riviste scientifiche. Non lo avesse fatto. Si scatenarono reazioni pesanti. L’infarto era per lui in stretto rapporto con elevati livelli di omocisteina, oltre che di zolfo inorganico e solfuri, e concomitante con carenza di B6, B9 e B12 (soprattutto da disbiosi). Il colesterolo per lui aveva solo un ruolo marginale e non centrale, entro certi limiti ovviamente. Con le sue ricerche, la cura dell’infarto prevedeva da un lato frutta e verdura fresca, in particolare bietola e spinaci, vegetali specifici per la desulfurazione del corpo, e dall’altro forte limitazione di burro, latticini, anni e grassi saturi. Nel giro di breve McCully fu isolato, minacciato ed emarginato, tanto che finì in uno sgabuzzino semi-interrato e anonimo della Harvard University. Oggi, nota bene, molti medici (sicuramente la maggioranza) condividono in segreto le sue idee, inclusi Dean Ornich, Michael Gregor e Caldwell Esselstyn in USA e Paolo Bobbio in Italia, ma vengono guardati di storto. Tant’è che i test sull’omocisteina si fanno solo su espressa richiesta del paziente.
ANCHE A ME È TOCCATO LO SGABUZZINO
Pure il dr Mirco Bindi, nel 2000, finì in uno sgabuzzino al 4° piano sotto-terra del Policlinico delle Scotte a Siena. Dopo 20 anni tutte le sue ricerche innovative su chemio a dosi ultra-basse, su qualità della vita, su frazionamento della radioterapia, per quanto timide e non esattamente rivoltose, vennero stroncate. “Questo è il motivo per cui a soli 57 anni io uscii dal Policlinico di Siena con le ossa rotte, vittima di un ostracismo iniquo e di un clima di lavoro basato su invidia, ripicche e ipocrisie”.
Valdo Vaccaro
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