LETTERA
Ciao Valdo, sono di nuovo io! Ho pensato che se dovrai pubblicare una nuova collana ti potrà essere utile parlare anche di fonti, prove e motivazioni dell’Igienismo Naturale. Ho raccolto un po’ dei tuoi dati e li ho messi insieme. Ciao. Alessandro Siri
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FONTI E PROVE E DELLA SCIENZA IGIENISTICA NATURALE (estratti)
VIVIAMO IN UN MONDO IPOCRITA, INCIVILE E FARABUTTO
Se la mettiamo sul piano delle fonti attendibili l’igienismo è perdente su tutti i fronti, ma sempre e solo apparentemente. Viviamo in un mondo anti-igienista, per cui ogni dichiarazione, ogni parlata, ogni ricetta, ogni prodotto, ogni lezione, ogni libro, ogni servizio televisivo, portano la firma e l’imprimatur di Big Food e di Big Pharma. Gli interlocutori coi quali spesso ci misuriamo credono di parlare con la loro lingua e con la propria materia grigia. Ma si illudono. Ribadiscono inconsciamente e passivamente quello che blaterano i manovratori del pianeta. Parlano con la lingua e il cervello dei fornitori di pozioni e di pasticche.
I MANOVRATORI E GLI STATI-BURLA
Viviamo in un mondo normalizzato, pubblicizzato e istituzionalizzato secondo le trame, gli standard e i disegni delle multinazionali. I presidenti della Coca-Cola, della McDonald’s e della Pfizer, i manovratori del gruppo Bilderberg e dei servizi segreti angloamericani, i soliti Rockefeller e Rotschild, le case reali di Olanda (gruppo Shell) e di Inghilterra, più i nomi di contorno, hanno cento volte più potere dei presidenti degli staterelli-burla, dei parlamenti-burla e dei partiti-burla che si muovono nei vari paesi a dare un’illusione di democrazia, di libertà di pensiero e libertà di scelta ai cittadini, che non sono cittadini-burla ma solo cittadini-vittima e cittadini-consumatori di questi giochi e di queste trame, gli schiavi moderni di una civiltà pluto-massonico-imperiale. Mi perdonino i presidenti e i premier, ma l’Italia, per quanto faccia per dimostrare il contrario, è inclusa ormai a pieno titolo negli staterelli-burla, negli staterelli privi di identità e di indipendenza appena citati.
LE NOTE COLLUSIONI DELLA CASA BIANCA
Se non facciamo questa premessa, non capiamo quasi niente di come va avanti il mondo, di cosa si fa e si dice in televisione, di come e perché si fanno le guerre, di come e perché esiste un Codex, di come e perché esiste un Aids, di come e perché si lanciano le campagne della suina, dell’aviaria, del papilloma e delle pesti che verranno, già belle pronte nei cassetti del CDC (Central Disease Control), di come e perché la Casa Bianca sia culo e camicia con la Monsanto degli OGM, col Rumsfeld del Tamiflu, col Soros delle crisi monetarie, coi mega-farmacisti, coi mega-chimici, coi mega-petrolieri, coi mega-banchieri e coi mega-speculatori che le girano attorno e che foraggiano il presidente di turno e i suoi accoliti di turno.
INSABBIAMENTO SISTEMATICO DELLE PROVE SCOMODE
Le prove scomode vengono regolarmente insabbiate, nascoste e cancellate, come già successo per l’esperimento ormai celebre di Cambridge 2000.
LA STORIA VIENE SEMPRE SCRITTA DAI COSIDDETTI VINCITORI, OVVERO DAI PRETI, DAGLI ACCADEMICI, DAI MEDICI E DAGLI AVVOCATI
Avete mai letto qualcosa sui 700 anni di Roma senza medici, con medicina e farmaci severamente punibili per legge? Fare il medico significava andare in galera. Avete mai saputo che i bovini furono considerati sacri e difesi dalla legge dall’India all’Egitto e all’intero bacino del Mediterraneo, per millenni? Sono cose che non si dicono. Come mai? Troppo scomode e troppo imbarazzanti.
NON SI RIESCONO A PROVARE I DELITTI DI OGGI, FIGURARSI LE COSE DI 3 MILA ANNI ADDIETRO
Per ricostruire in ogni dettaglio la preistoria e la storia antica degli uomini, ci avvaliamo tutti dei dati frammentari che appaiono nei testi dei filosofi e degli storici di allora. Ho molte dispense raccolte nelle mie visite in USA, con informazioni fuori dalle righe, scritte da insegnanti universitari delle varie accademie. Trattasi di materiale non facile da reperire, per cui non serve nemmeno che io mi metta a citare questo e quello. Ognuno va poi a spiluccare le cose che più gli comodano, è normale ed umano che sia così.
WIKIPEDIA E INTERNET RICHIEDONO ENORME OPERA DI FILTRAGGIO
Non ci si aspetti ad esempio contenuto scientifico-storico nelle note di Wikipedia, che riflettono sempre e solo le posizioni del regime carnivoro al potere. Non ci si aspetti gocce di verità dalle cosiddette diete spartane americane, dove alcuni dietisti cercano di spingere la gente verso la semplicità, verso il rigore e le diete ipo-proteiche, dopo decenni di irreligiosi ingozzamenti proteici.
DIOGENE INSEGNA
Sicuramente che a Sparta esistevano anche degli aspetti discutibili. Se pensiamo a Diogene che girava provocatoriamente con la lampada accesa di giorno, alla ricerca di un vero uomo, significa che la situazione che lo circondava non era esattamente rose e fiori. Le leggi drastiche di Sparta ed anche quelle più ammorbidite di Atene erano tuttavia intrise di forti componenti vegetariane. Dominava comunque la saggezza del Conosci Te Stesso.
NON A CASO I MAGGIORI FILOSOFI E MATEMATICI ERANO VEGETARIANI
I maggiori filosofi del tempo, da Platone, a Socrate, allo stesso Aristotele, erano tutti vegetariani. Per non parlare dei matematici, Talete e Pitagora in primis. Per avere notizie su Pitagora, all’infuori dei soliti teoremi sul triangolo, occorre spulciare sui testi dei vari biografi pitagorici del tempo, tipo Iamblicco, Plutarco e diversi altri. Lo stesso imperatore Alessandro Magno era vegano, ma fece il gravissimo errore di affidarsi ai medici, e finì la sua vita anzitempo. I maratoneti e gli atleti di Olimpia avevano diete notoriamente vegane.
ESISTONO ANCHE I CIECHI E I SORDI PER VOCAZIONE
Chi parla oggi dell’uomo più simile allo scimpanzè, scimmia trasgressiva, vendicativa e a tratti non vegana, che al gorilla, potentissimo scimmione rigorosamente pacifico e vegano, non ha capito nulla di come siamo fatti dentro. Se uno è cieco e sordo perché non vuol vedere e non vuol sentire, perderai il tuo tempo a mostrargli la luce e a spiegargli le cose. Questo tipo di persone va lasciata macerare nella sua orripilante brodaglia di grasso rappreso e di sangue. Prima o poi, in questa vita o nelle prossime, si accorgerà di aver impiegato malamente il suo tempo sulla terra, sprecando a vuoto la sua fetta di esistenza, rinunciando alla moltiplicazione costruttiva dei danari affidatigli dalla creazione.
LE REFERENZE PIÙ IMPORTANTI SONO QUELLE NON CITATE
Tenete però presente che chi si interessa di leggi naturali e di igiene naturale, pur non trascurando la biblioteca e la cultura (non sto qui a dire le migliaia di libri e riviste che compongono la mia libreria personale) non ha affatto l’ansia di cercare la sua ispirazione tra le pagine ammuffite di tomi e volumi. Tiene semmai gli occhi aperti su quanto vede e su quanto percepisce negli accadimenti di ieri e di oggi. Più spunti e stimoli e sensazioni raccolte quotidianamente tra le pieghe, le bellezze e le magagne del mondo, che sull’Enciclopedia Britannica e le opere di 1000 autori bravi e meno bravi, più o meno allineati con le scienze della salute e l’igiene naturale.
I FATTI DELLA VITA, SE VAGLIATI E VALUTATI, CONTANO PIÙ DI QUALSIASI ACCULTURAZIONE CARTACEA O DIGITALE
Chiacchierare tutti i giorni con le anatre può essere altrettanto costruttivo che discutere di epistemologia con un docente che insegna ad Harvard. Ascoltare e rispondere ai lucherini e alle cinciallegre che cinguettano allegre sui rami, osservare con attenzione un cinghiale, un maialino o una mucca, può valere quanto e di più di un corso accademico. Assistere dal vivo allo sgozzamento o alla decapitazione di un manzo può valere, in termini di comprensione e di referenza culturale, quanto e di più di una laurea in psicologia o in etica animalistica.
LA NATURA, GLI ANIMALI E GLI UOMINI LIBERI INSEGNANO MOLTO DI PIÙ DELLE MIGLIORI ACCADEMIE
Tenere in ordine un orto e coltivare delle pianticelle, oppure andare personalmente a raccogliere delle varietà selvatiche lungo i boschi ed i sentieri di campagna, ha un valore triplo rispetto alla frequenza di una qualunque aula universitaria, anche se queste cose non fanno referenza nel mondo vanitoso, pomposo e segaiolo della cultura ufficiale, dove se non affermi qualcosa che un altro cretino, magari più cretino di te, ha scritto e pubblicato in precedenza. Come dire che è vietato pensare in proprio e arrivare delle conclusioni in proprio, senza ricorrere al serbatoio mondiale della cultura del tutto e del contrario di tutto.
LA LEZIONE DI PARACELSO
Gli Esseni, e con loro Gesù di Nazareth, hanno appreso tutto da Pitagora. Leonardo ha pescato molto nella cultura classica. Albert Schweitzer ha preso più cose dalla maialina Josephine che lo accompagnava giornalmente nelle visite ai clienti, che dai medici e dagli assistenti che gli ronzavano intorno. Paracelso ha imparato più da ubriaconi, da mendicanti, da barbieri e da prostitute, che dai suoi pomposi, arroganti ed insopportabili docenti delle facoltà tedesche di medicina.
C’È DAVVERO CHI SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI E POI SI INCAZZA
Quando portiamo fatti, argomenti, prove lampanti, statistiche, ragionamenti ponderati e sensati. Quando insomma non ci sono lati deboli e scricchiolanti e non ci sono margini per controbattere, la controparte va spesso alla ricerca di scuse e di appigli, si arrampica sugli specchi e scivola. Sa di avere torto, e per giunta perde spesso le staffe e si incazza.
CUI PRODEST?
I sabotatori appartengono alle truppe periferiche e provinciali d’assalto. Sembrano clonati e fabbricati in fotocopia. Sono avvezzi alle leggi dello spot pubblicitario, dove la bugia ripetuta 100 volte vale il triplo della verità citata distrattamente tra le righe. Sono allenati nell’arte della denigrazione e dello sputtanamento gratuito. I romani, di fronte a un’azione nemica poco chiara, si ponevano sempre la domanda “Cui prodest?” (A chi serve? A chi leccano i piedi?) E con questo sistema si avvicinavano alla verità e risolvevano l’arcano.
SERVI E COLONI DELLE MULTINAZIONALI
I sabotatori dell’igienismo, che lo facciano per ignoranza dei fatti oppure per corruzione salariale, fanno il gioco delle multinazionali. Il gioco di Rockefeller e dei suoi vassalli, dei suoi valvassini e dei suoi valvassori, dei suoi servi e dei suoi coloni. Poco importa se mandano messaggi anonimi e carichi di acido muriatico. Poco importa se non si firmano, o lo fanno con nomignoli di comodo, o se vanno a pescare tra le mie vecchie tesine, piazzando nei commenti le loro valutazioni ingiuriose che non ho nemmeno tempo di leggere e di replicare, se non fosse che per qualcuno che me le segnala.
L’ARRINGA DI ALESSANDRO PAESANO
Come nel caso della mia tesina “L’avvelenamento e il doping da carne”, che pare aver mandato fuori giri un certo Alessandro Paesano. È censurabile che lei dica che le donne che fanno poco sesso diventino zitelle o scelgano attività monacali, perché è puro sessismo. Siamo nel 2000 e non nell’Ottocento! È risibile che l’ingestione di carni causi femminilizzazione negli uomini, visto che tutti gli atleti per metter su massa corporea maschia e virile mangiano carne! È risibile che la carne causi aggressività. Hitler era vegetariano, eppure amava la violenza! È discutibile tutto il suo discorso, perché lei non fornisce una fonte! Bisogna credere solo a lei e me lo ribadisce pure nella sua risposta! Atteggiamento non scientifico ed anche antidemocratico! Io le chiedo testi su cui documentarmi e lei mi dice che devo fidarmi! Complimenti per la sua onestà intellettuale.
LA CRITICA VALE ED È APPREZZATA, QUANDO È LEALE E COSTRUTTIVA
Come vedete arrivano i complimenti e arrivano pure gli insulti. Gli insulti consistono anche nel prendere una singola frase da un certo contesto, rigirarla e rivoltarla a proprio piacimento. Figuriamoci se ho tempo di rispondere ai commenti che mi arrivano su un blog con qualche migliaio di articoli. Se Paesano avesse davvero voluto chiarire i suoi punti di vista, mi avrebbe inviato direttamente una mail e io gli avrei anche risposto meglio di quando si fa una semplice battuta interlocutoria. Ha piazzato invece le sue stilettate nello spazio riservato ai commenti, al solo fine di disgregare una tesina importante che è stata e rimane una perla, e che nel suo piccolo ha fatto il giro del mondo. E dovrei pure andare a lezione di onestà intellettuale presso di lui.
SESSISMO E SUBLIMAZIONE
Questo elemento mi dipinge come uno che induce le donne a fare tanto sesso. Con qualcuno lo dovranno pur fare, mi chiedo. Il più delle volte sarà con degli uomini, immagino. E allora, caro Paesano, non dire cavolate. Se davvero induco a fare sesso (e non mi risulta di aver lanciato messaggi chiari o nascosti di questo tipo), ciò vale equamente per tutti. Non mi risulta di essere sessista, e nemmeno ottocentesco. Sono per la libertà massima dell’individuo. Ognuno faccia quello che gli pare, a condizione di non fare del male, di non ledere la libertà o l’innocenza altrui. Porto il massimo rispetto nei riguardi di chi sublima ed incanala l’eros nelle direzioni che più gli fanno comodo, sia essa la spiritualità, la carriera, la scienza, l’arte, lo sport, o altre cose ancora. Basta che non diventi acido, represso, sadico, pericoloso, stupratore e pedofilo!
GLI EFFEMINATI MANGIATORI DI CADAVERINA
La femminilizzazione dei maschi è un dato di fatto. Un dato statistico e riscontrabile coi propri occhi. La carne acidifica, rompe gli equilibri naturali e rende più yin, più acidi in termini macrobiotici. Ad ogni pasto carneo bisognerebbe fare come i leoni. Dormite lunghissime e poi via a caccia di nuovo, sfiancandosi nella rincorsa a gazzelle e antilopi. Ad ogni pasto carneo bisognerebbe poi yanghizzarsi, mandar fuori l’acidità e le acque cattive, mandar fuori gli acidi urici. Come fa un calciatore durante un buon allenamento o una intensa partita, dove perde dai 2 ai 4 kg di acque cattive e si yanghizza, riacquistando equilibrio, rilassamento e mascolinità. Ma non siamo leoni, non facciamo la partita dopo ogni pasto, e non abbiamo l’enzima uricasi che le belve hanno, per disintegrare e smaltire gli acidi urici.
L’AGGRESSIVITÀ INDOTTA DALLA CARNE È TROPPO NOTA PER DOVERNE DISCUTERE
Che la carne causi aggressività è dimostrato da mille segnali, primo fra tutti l’accelerazione cardiaca, la tachicardia, gli sbalzi neurovegetativi e ghiandolari, l’ingrossamento del fegato, la fase eccitativa collegata alla leucocitosi (viso che si scalda e si arrossa) e l’immancabile fase depressiva. Quanto ad Adolf Hitler, non era affatto vegetariano. Si riforniva regolarmente di salsicce di maiale presso il suo macellaio di fiducia in centro a Monaco di Baviera. Trovo comunque banale citare un nome di comodo per dimostrare quello che ci conviene. Mio padre Walter, e i miei nonni Marchin e Frane (Francesco) non erano grandi mangiatori di carne, ma non erano nemmeno vegetariani. E vi garantisco che erano persone pacifiche, scherzose e bonarie. Questo non toglie che, evitando del tutto la carne, l’organismo umano ne guadagni ulteriormente in termini di salute fisica, mentale e spirituale, oltre che sul piano dell’armonia naturale ed ambientalistica.
ANCORA L’IDIOZIA DELLA CARNE CHE FA CARNE E DEL MUSCOLO CHE FA MUSCOLO
Per quanto concerne il concetto della carne che fa carne, del muscolo che fa muscolo, del latte che fa latte, dell’urina che fa urina, della proteina che fa proteina, siamo a livello di demenza manifesta. Chiunque la pensi in quel modo, è invitato a sfogliare la lista completa dei campioni del mondo di triathlon e di decathlon, di lotta libera, di kung fu, di corsa, di salto, di sollevamento, di body building, e si accorgerà non senza sorpresa che la maggior parte di essi è vegetariana e vegana. Come lo erano i primi atleti e i primi maratoneti di Olympia. Come lo sono i maggiori conquistatori di vette himalayane e di record di immersione (Enzo Maiorca). Come lo sono i maggiori tennisti, stile Martina Navratilova, capace di schiantare a 50 anni tutte le più quotate avversarie ventenni.
CHI CERCA FONTI E SPONDE IDEOLOGICHE, RESTERÀ PER SEMPRE ASSETATO E DISORIENTATO
Quanto al fornire la fonte ad ogni piè spinto, la cosa mi fa davvero ridere. Uno, per essere credibile, dovrebbe intercalare in continuazione dei riferimenti e dei rimandi. Se do dell’imbecille a una persona, cosa che mi guardo bene dal fare, salvo che non mi faccia girare davvero le castagnole, mi prendo tutte le responsabilità. Questa è garanzia. Mica starò a dire “sei un imbecille” perché me l’ha detto Tizio, Caio o Sempronio? Te lo dico io e ti accontenti. Prendere o lasciare! Che c’entra la democrazia e la scienza? NON CERCATE LA VERITÀ NELLE SACRE SCRITTURE Sta a ognuno di noi capire e valutare se una frase, un concetto, un’idea sono degni di considerazione, se chi ci parla o ci scrive è meritevole o meno di fiducia. Se manca in noi questa capacità di discernere e valutare, non c’è fonte e non c’è referenza che tenga. “Non cercate le leggi nelle vostre Sacre Scritture. Perché la legge è vita, mentre le Scritture sono morte. La legge la trovate nell’erba, tra gli alberi, nel fiume, nelle montagne, tra gli uccelli che volano nel cielo, tra i pesci che nuotano nel mare, ma cercatela soprattutto in voi stessi. È lì che troverete la legge e la verità”. Questo sta scritto nel Vangelo Esseno della medicina naturale, secondo il manoscritto aramaico del III° secolo, conservato negli Archivi Vaticani.
NON MI SERVONO STAMPELLE PER DISTINGUERE IL FALSO DAL VERO
Lo fai leggere al Paesano? Obietterà che manca la fonte. Che può essere stato scritto da chiunque. Che nessuno ci garantisce rappresenti la voce di Gesù. Che Gesù forse non è mai esistito. E che se c’era davvero, non era necessariamente il figlio di Dio. A livello personale, rispetto tutti, ma non sono Cristiano. Condivido in pieno le obiezioni di Bertrand Russell sul Cristianesimo. Eppure non mi servono fonti per capire che tale scritto, indipendentemente da dove arriva, proviene da un’anima e da un’intelligenza superiore. E questo mi basta. Cristo o non Cristo.
LE FONTI DI BRUNO E DI PARACELSO
Fai leggere al Paesano “Credere che siamo solo mossi e toccati dagli aspetti visibili delle cose è stupidità manifesta”, e sarebbe capace di chiedere a Giordano Bruno da chi lo ha appreso, da quale fonte! Questo è lo stesso ragionamento fatto dai beceri e stolti macellai dell’Inquisizione Cattolica, quando il 25 dicembre 1599 pretendevano che il grande pensatore napoletano si pentisse, quando non aveva nulla di cui doversi pentire, e quando non aveva fonti esterne su cui potersi giustificare, per cui lo condannarono al supplizio del rogo, avvenuto il 17 febbraio 1600 a Campo de’Fiori in Roma. La migliore citazione di fonti a uso e consumo del Paesano, gliela darebbe certamente il grande Paracelso: “Le cose più importanti le ho imparate non dai baroni universitari, ma da zingari, vagabondi, puttane, barbieri e boia!”
LE REFERENZE DELL’IGIENE NATURALE SONO COSTANTEMENTE FORMIDABILI
Noi non siamo Gesù e non siamo Giordano Bruno, questo è poco ma sicuro. Le referenze che noi igienisti portiamo e impersoniamo sono comunque formidabili in linea generale. Trattasi di referenze basate non su pareri corrotti, parziali e individuali di questo o di quello, ma di leggi naturali e di principi universali. Leggi provate e sottoposte al vaglio del tempo, dell’esperienza, del buon senso.
APPOGGI CHE NON SIGNIFICANO NIENTE
Vi pare forse che, mettere sotto ogni nostro scritto una manciata di riferimenti, faccia acquisire al medesimo più valore scientifico? Sono frottole. La montagna di bugie sull’Aids, sulle pandemie, sul diabete, e sul 90% della materia medica, stampigliate su tomi liceali e universitari carichi di fonti, hanno forse maggiore valore di uno scritto netto e pulito che va al dunque senza tanti fronzoli e senza tante stampelle ideologiche provenienti da terzi autori. E chi garantisce sui garanti? Chi mi dice poi che tali fonti di appoggio siano affidabili?
CONTA SOPRATTUTTO L’AMBIENTE CULTURALE DA CUI PROVENIAMO, LE SCELTE IDEOLOGICHE CHE FACCIAMO TUTTI I GIORNI
Insomma, occorre davvero spaccare le incrostazioni che ci circondano. Occorre fare pure gli spazzacamini, se vogliamo che la fumosità se ne vada fuori e non ci intasi tutti ad ogni nuovo respiro. Nessuna referenza al mondo vale un’unghia dei grandi Maestri che ci assistono. Noi veniamo dalla scuola di Pitagora, di Socrate, di Dante, di Leonardo e di Giordano Bruno, non certo dai maxi-macelli della McDonald’s, e nemmeno dal cesso petrolifero e farmacologico dei Rockefeller.
CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE
Per le citazioni bibliografiche invito a consultare le pagine conclusive dei miei testi. I nomi che più ricorrono sono ovviamente quelli ormai considerati classici, tipo John Tilden, Herbert Shelton, Arnold Ehret, Louis Kuhne, Manuel Lezaeta, Robert Mendelsohn, Edward Howell, Peter Duesberg, Ralph Cinque, per non dire di Ippocrate, Marco Aurelio, Galeno, Alvise Luigi Cornaro, Max Pettenkofer.
MEDICINA SCIENTIFICAMENTE LEGATA A BIG PHARMA
Invito anche a leggere Storia dell’Igienismo Naturale. La medicina si basa su solidi fondamenti scientifici? La medicina convenzionale moderna si basa se vogliamo sui promotori scientifici che sono i piazzisti di farmaci per conto di Big Pharma. Scientifica in questo senso sì, certamente. Il punto non è questo.
VIVIAMO IN UN MONDO SCHIAVIZZATO, IRREGIMENTATO E MONOPOLIZZATO DA UNA MEDICINA COSTOSA E FALLIMENTARE
La medicina è diventata suo malgrado una tecnica di intervento invasivo sui sintomi. Le critiche più dure alla medicina convenzionale, tanto per essere chiari, arrivano dagli stessi medici. È Big Pharma e la Chiesa Medica di Atlanta, con le sue multinazionali del farmaco, del vaccino e dell’integratore a dominare la scena e a guidare il mondo a bacchetta.
SE PROPRIO CI TENETE PARLO A TITOLO DI LIBERO RICERCATORE E DI FILOSOFO-APPRENDISTA
Non soffro sicuramente il complesso del non essere medico. Potrei aver fatto il carpentiere, lo stradino o qualsiasi attività tra le più umili. Le cose non cambierebbero di una virgola. Il grande Paracelso, non a caso, raggelò un pubblico di accademici affermando di aver imparato medicina vera e lezioni di vita dai barbieri, dai barboni e dalle prostitute, piuttosto che alla facoltà di medicina. Non accetto etichette. Se proprio morite dalla voglia di appiccicarmene una chiamatemi pure libero ricercatore e apprendista-filosofo del benessere. Ritengo che chiunque al mondo abbia il diritto di dire la sua su temi che riguardano il suo benessere e quello delle persone che lo circondano. Il suo vero banco di prova e di giudizio sarà la gente stessa che lo boccerà o lo promuoverà sulla base dei risultati concreti e non delle chiacchiere fini a se stesse.
CREDO NELLA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE
Coltivo da sempre, da quando stavo sui banchi delle elementari, l’hobby della salute. I percorsi scolastici non sempre sono lineari e coerenti. Le mie lauree in economia, naturopatia e filosofia mi consentono di esprimermi culturalmente, visto che credo nella libertà di pensiero e di parola, nella circolazione e nel confronto costruttivo e pacifico delle idee. La libera scuola che ho creato senza spillare un soldo allo stato italiano, ruota intorno alle mie pubblicazioni e intorno a 4000 tesine circolanti che il pubblico dimostra di apprezzare da 6 anni. La mia iniziativa è nata chiaramente a fin di bene e per testimoniare che non c’è soltanto la curomania dei medici, degli omeopati, degli ortomolecolari, dei dietologi ufficiali, dei ciarlatani con laurea e senza laurea. Non certo per dare vuote speranze o per illudere.
NIETE FUMO E NIENTE ARIA FRITTA
Non mi risulta di essere un venditore di fumo. I fatti parlano chiaro. Lettere cariche di ringraziamenti mi arrivano giornalmente da ogni città italiana e anche dall’estero. Anche da ottimi medici […]. Non ho guarito nessuno e non faccio il guaritore. Chiunque sostenga di guarire è un millantatore. Uno che bleffa. Tutte le guarigioni, mediche e non-mediche, sono in realtà auto-guarigioni dovute ai meccanismi auto-guaritivi del corpo.
VENGO GIUDICATO, VAGLIATO ED ESAMINATO TUTTI I GIORNI
Al massimo posso attribuirmi il merito di aver insegnato ad auto-guarire e a ritrovare il benessere ai non pochi che mi seguono. La mia scuola, pur nel suo piccolo e nella sua precarietà organizzativa, dimostra tutti i giorni la sua efficacia. Ci sono casistiche e problematiche reali. Ci sono scambi di opinioni e testimonianze di auto-guarigione. È libera, aperta e gratuita ricerca, potenzialmente utilizzabile da chiunque abbia voglia e interesse a farlo.
NON HO MAI DESIDERATO DI ESSERE MEDICO
Non mi sono mai sognato di svolgere attività clinica, né mi è mai interessato di fare il medico. Sono comunque un ammiratore sperticato di troppi medici di ieri e di oggi, per essere definito mangia-medici. Ho medici persino in famiglia. Che tra i medici esistano fior di scienziati e di ricercatori nessuno lo nega. Che i medici abbiano una conoscenza superlativa dell’anatomia nessuno le nega. Che siano eccezionalmente abili col bisturi e la chemio nessuno lo nega. Eppure tutto questo non basta affatto per ridare equilibrio e serenità alla gente, per insegnarle a star bene lontano dalla schiavitù dei farmaci.
LE MIE CRITICHE SI RIVOLGONO ALLA PARTE MARCIA E PUTRIDA DELLA MEDICINA
In ogni caso ho il massimo rispetto per le persone prese singolarmente e per le fatiche di Sisifo sopportate dai laureati in medicina. Le mie critiche sono rivolte ai lati marci del sistema sanitario, al monattismo pasteuriano incredibilmente in auge nella sanità, alle corruzioni clamorose, alle farse clamorose dell’Aids.
CULTURA SALUTISTICA, NIENTE RICETTE E NIENTE PRESCRIZIONI
Non sono medico e lo dico ad ogni piè sospinto. Non svolgo alcun tipo di attività terapeutica. Mi limito dunque a fornire istruzioni di tipo salutistico o igienistico-naturale mediante i miei libri e il mio blog. Un discorso del tutto culturale e mai prescrittivo. Oggettivamente, il movimento igienista si trova spesso su posizioni opposte a quelle della medicina convenzionale. Inevitabile pertanto dover esporre con franchezza le differenze esistenti.
OCCORRE FARE UNA PRECISA SCELTA DI CAMPO TRA CUROMANIA MEDICA E NON-CURA IGIENISTICA
La mia posizione è chiara. Invito chi crede nella medicina a rivolgersi al medico ed invito tutti nell’emergenza a rivolgersi al pronto soccorso. Informo pure il pubblico che la Health Science o la Scienza salutistica, nuova denominazione dell’Igiene Naturale, implica ragionamenti e percorsi diametralmente opposti a quelli della medicina convenzionale, per cui serve una libera scelta di campo onde evitare confusioni, disorientamenti e conflitti interiori.
I NON-MEDICI SONO VULNERABILI ED ATTACCABILI
È comprensibile che fare libera cultura salutistica indipendente ed autonoma in un mondo dominato da monopolio medico totale sancito da leggi dello stato, renda i non-medici vulnerabili a denunce, a ritorsioni, ad accuse di abusivismo medico, anche se prive di fondamento nel mio caso personale, in quanto l’igiene naturale pratica la non-cura del sintomo, la non prescrizione di farmaci e di integratori, il non uso di strumenti terapeutici, di manipolazioni o di tecniche psicologiche. L’igienismo si limita a istruzioni che sono essenzialmente comportamentali, nutrizionali e al massimo erboristiche.
PER L’IGIENE LE CAUSE DI MALATTIA SONO COMPORTAMENTALI, TOSSICHE E IATROGENE O MEDICO-CAUSATE
Chiaro che i confini sono labili e che si corre sul filo del rasoio. Anche perché l’igiene naturale è una scienza salutistica che deve pur dare le sue interpretazioni su quelle perdite di equilibrio che la medicina chiama malattie e che l’igiene definisce al contrario benettie o scarichi di tossine.
LIBERA INFORMAZIONE FORNITA A CHI LA RICHIEDE
Per l’igiene non esistono al mondo guarigioni ma solo auto-guarigioni. L’insegnamento praticato e promosso è tutto volto a mettere il corpo (la forza innata naturale chiamata sistema immunitario) nelle migliori condizioni per autoguarire. Nessun interventismo, nessuna pratica invasiva, nessuna iniziativa medicale, nessuna ciarlataneria, nessuna curomania, ma libere e trasparenti informazioni date a chi le richiede, in ottemperanza ai principi igienisti della non-cura.
Valdo Vaccaro (Sintesi ed elaborazione di Alessandro Siri)
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