LETTERA
CATTURATA DA UN SITO CHE PORTA A CONSAPEVOLEZZA
Buongiorno, ho tento sentito parlare di lei così ho iniziato a leggere il suo sito e ne sono rimasta catturata. Tutto è una scoperta che porta alla consapevolezza. Più leggevo e più mi convincevo che lei può aiutarci se non a risolvere il problema magari illuminando il nostro percorso.
CENTO CHILI PER UN’ALTEZZA DI 1.78
Il problema è questo: mio marito, che ha 67 anni, da 8 anni (salvo una inspiegabile pausa a metà di questi anni) ha sempre più mal di schiena. Non ha altri problemi legati all’età e quindi non ha necessità di farmaci. Evitiamo la carne dirigendoci verso una cucina più che altro vegetariana. Lui è obeso, alto 1,78 e pesa credo sui 97 chili.
ESAMI E CONTRO ESAMI PER CUI MANCA SOLO LA TRASFERTA A LOURDES
In questi anni non abbiamo mai smesso di cercarne la causa: esami e visite di ogni tipo, prima cercando aiuto nella medicina tradizionale e poi, dato l’insuccesso, nella medicina alternativa ed ora non sappiamo più a chi rivolgerci (Lourdes ci manca).
LE OSSA SONO A POSTO E I FISIATRI
Ben tre ortopedici, di cui uno specialista della colonna, con RX a altri esami hanno confermato che il problema non è a livello osseo quindi non è un problema ortopedico. Diversi fisiatri ci hanno provato ma non hanno risolto. Neppure la radiofrequenza eseguita da un anestesista.
UN MALE SENZA TREGUA E IN FASE DI PEGGIORAMENTO
Intanto lui si piega sempre di più incurvandosi quasi ad angolo retto quando cammina per trovare un po’ di sollievo. A volte sta seduto, poi si alza ed ha male. A volte capita il contrario: ha male, sta seduto magari un’ora e poi il male diminuisce. Ora è peggiorato e non ha più tregua dal male se non al mattino (e non tutte le mattine), ma verso le 11 è già completamente rovinato dal male.
L’IPOTESI DI ANTICHE CICATRICI E DI ADERENZE IRRISOLTE
Da ragazzo nel giro di 4/5 anni è stato operato due volte all’addome, la prima volte per un ascesso (appendicolare?) e la seconda per appendicite. Gli sono rimaste due evidenti cicatrici che si incrociano. Gli osteopati (quattro) che l’hanno visitato in successione attribuiscono il suo male alle aderenze prodotte dai due interventi, ma nessuna delle loro cure sulle cicatrici ha avuto risultato. Lei pensa che ci possa essere rimedio? Grazie in anticipo.
Mossul Rose
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RISPOSTA
IL MALE DI SCHIENA RENDE LA VITA DIFFICILE A TROPPA GENTE
Ciao Rose. Ho preso il tuo messaggio dal commento inserito sul mio articolo “Fine del diabete, fine del cancro, fine della paura”, e ho deciso di farne una tesina data l’urgenza con solo individuale per te e tuo marito, ma anche per l’importanza sociale dell’argomento. Il mal di schiena è una cosa terribile e va assolutamente tirato via di brutto come si suol dire. Vivere da 8 anni in quelle condizioni è davvero cosa pazzesca, da non augurare a nessuno.
L’OBIETTIVO PRIMARIO RIMANE LA SALUTE E L’EQUILIBRIO
Il problema non è scagliarsi semplicisticamente contro il grasso, come fanno tutte le diete dimagranti, ma piuttosto riacquistare salute e forma fisica. È attraverso il riequilibrio generale che l’adipe se ne deve andare. Il cibo poi non deve servire solo a mantenerci in vita, o semplicemente a gratificarci il palato. Esso gioca un ruolo fondamentale anche nel determinare il nostro stato d’animo e le nostre emozioni. È per questo che si parla di cibo innocente, etico e non-crudele, digeribile e principalmente crudo nel tuo specifico caso.
DEPURARSI AL PIÙ PRESTO DALLE TOSSINE ACCUMULATE
Occorre anche considerare che pure l’artrite gioca un ruolo. L’artrite è un disturbo metabolico che va ad esacerbare e ad amplificare i dolori, ed è causato da mancanza di sole, mancanza di movimento regolare, mancanza di traspirazione, mancanza di respirazione profonda e diaframmatica associata a camminata giornaliera con l’aiuto di racchette. Penso anche a una scarsità di flavonoidi, e quindi a basso livello Orac (Oxygen Radical Absorbance Capacity), nonché a carenza di vitamina C.
PIÙ CHE CICATRICI ED ADERENZE OCCORRE ABBATTERE IL PESO IN ECCESSO
Non è da scartare il ruolo che possono giocare le cicatrici e le aderenze conseguenti a passate operazioni addominali, per cui appare evidente la necessità di affidarsi non solo a una dieta vegana, ma a una dieta vegan-crudista coerente e rigorosa, dove il cibo crudo abbia la netta prevalenza e venga masticato con lentezza, con cura, con convinzione e interesse. In pratica, occorre optare per una dieta leggera e digeribile che non produca rallentamenti digestivi, assimilativi ed evacuativi. Credo tuttavia che l’ipotesi delle aderenze valga fino a un certo punto e che il punto centrale siano i 25-30 kg in eccesso che vanno assolutamente smaltiti nel giro di un anno circa.
INCREMENTARE GLI ORAC E ABBASSARE I MARKER INFIAMMATORI
Un fattore da tener presente è che gli individui sovrappeso accumulano più scorie tossiche delle persone normali e presentano maggiori livelli di marker infiammatori e stress ossidativi (Orac bassi per l’appunto) rispetto a quelle normo-peso. 25 chili di adipe significano cellule in più, scorie in più e smaltimento di scorie in più. Smaltimento che non trova facile attuazione in queste circostanze.
LA NON ASSUNZIONE DI FARMACI PERMETTE DI AFFRONTARE DIETE CRUDISTE A DIGIUNI SENZA PATEMI D’ANIMO
La cosa buona e promettente è che tuo marito non sta prendendo farmaci di alcun tipo e che ha cominciato ad avviarsi verso una alimentazione “più che altro vegetariana”.
Questo permette fecondo uso del crudismo e magari di un piano digiunistico a secco di 3-4 giorni caduno. Pertanto affinando un po’ il percorso, andando di più verso il crudo, inserendo nel contempo un programma di progressivo movimento cum respirazione, potremo assistere a un netto miglioramento e a un calo contemporaneo di peso.
PRIORITÀ ALLE VERDURE CRUDE E A QUALCOSA DI COTTO
Verdure significa soprattutto tarassaco, radicchio, carciofo, finocchio, dolcetta, rucola, crescione, cipolla, lattuga, carota, sedano, prezzemolo, avocado, tutto allo stato crudo. Ci dovrà pure essere un cotto accettabile a base di puntarelle, tarassaco, carciofo, fagiolini, lupini, funghi, patate, patate rosse, zucca, topinambur.
FRUTTA ACQUOSA LONTANO DAI PASTI
Ovvio che occorre dare spazio a frutta acquosa in mattinata e nel tardo pomeriggio sotto forma di clementine, pompelmi, melegrane, mirtilli, kiwi, arance, succhi di 4 carote, costa sedano e fetta di ananas (oppure mela). Ottimi anche i manghi e le papaie.
Valdo Vaccaro
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