LETTERA
Buonasera carissimo Valdo. Ho 21 anni e una fibromialgia che mi sta rovinando la vita. Mi hanno curata con i farmaci finora ma ho solo acquisito tanto peso senza alcun miglioramento riguardo dolori e tutto il resto.
Potrebbe spiegarmi quali sono le cause che portano a sviluppare una patologia del genere a soli 21 anni? Ormai ne soffro da qualche tempo, e non so più cosa fare.
La mia prima domanda è se la guarigione è possibile. Potrebbe indicarmi un’alimentazione precisa e dettagliata di ciò che devo mangiare per tornare in forma? Sono disposta a tutto. Sono ancora onnivora! Non vegetariana e neppure vegana. Mi affido a lei. Un bacio grande da una sua fan. Sabrina
RISPOSTA
Ciao Sabrina. La fibromialgia, conosciuta anche come sindrome fibromialgica o sindrome di Atlante, è una condizione penosa per qualsiasi età, figurarsi poi se a soffrirne è una ragazzina di 21 anni come nel tuo specifico caso. Del resto, sappiamo come la popolazione mondiale, e quella italiana in particolare, stia appesantendosi e sformandosi sempre di più, già a partire dal periodo infanzia-adolescenza.
COS’È LA FIBROMIALGIA
La fibromialgia (FM), nota anche come sindrome di Atlante o sindrome fibromialgica, è una patologia reumatica, definita idiopatica dalla medicina (cioè con eziologia sconosciuta), caratterizzata da tensione cronica di legamenti e tendini e conseguente dolore muscolare. Il termine fibromialgia è infatti composto da “fibro” e “mialgia”. Fibro indica i tessuti fibrosi come legamenti e tendini, mentre mialgia significa dolore muscolare.
La fibromialgia è essenzialmente una condizione di globale acidosi del sistema. Una patologia complessa e multifattoriale, che implica oltre a dolori diffusi a muscoli e tendini, anche forti emicranie, calo dei livelli di serotonina e conseguente depressione, disturbi del sonno e della memoria, e sofferenza.
Le donne in età adulta sono sicuramente più soggette dei maschi a queste problematiche, anche per la variabilità di forma fisica e di umore in concomitanza con il ciclo mestruale. Pare che in tutta Europa il 10% della popolazione femminile soffra di questa patologia. Ci sono in Italia qualcosa come 1,5-2 milioni di persone che rivelano dolori ai tendini e ai muscoli, riconducibili a questo tipo di sindrome.
SINTOMI
Il dolore muscolare può essere diffuso a tutto il corpo, come può verificarsi in maniera localizzata, colpendo soprattutto spalle, collo, schiena e gambe.
Si provano crampi, dolore profondo, sordo e continuo, rigidità muscolare e articolare al mattino, dolore bruciante, nevralgie (sciatica, trigemino), dolore che migra da un distretto all’altro del corpo, cefalee, mastodinia o dolore al seno, mal di denti, dolori pelvici generici, fitte intercostali, dolori urinari, sindrome del colon irritabile, stanchezza cronica, insonnia o disturbi del sonno.
La stanchezza cronica e l’astenia (scarsa resistenza agli sforzi, anche se minimi) sono dovute alla costante tensione muscolare che non permette ai muscoli periodi di riposo, essenziali per recuperare le energie.
Altri fenomeni che si possono presentare con la fibromialgia sono l’iperalgesia, ovvero una sorta di ipersensibilità a stimoli dolorosi molto leggeri, e l’allodinia, condizione nella quale si percepisce dolore in seguito a stimolazioni innocue.
Tutti sintomi sintetizzabili nella fibrosite, ovvero nella infiammazione della mielina, del tessuto bianco che copre e circonda le articolazioni e i muscoli. La comune lombaggine, o mal di schiena, insomma, che diventa lombosciatalgia, quando il dolore prosegue giù alle natiche, alle gambe e ai polpacci.
Le fibrositi, al contrario delle artriti (infiammazioni degli arti), comportano più gonfiori al mattino che al momento di andare a letto, perché movimento e dinamismo portano aiuto, mentre immobilità e riposo portano danno.
Spesso i sintomi di fibromialgia si sovrappongono a quelli di altre sindromi come:
- CFS (Chronic Fatigue Syndrome) o sindrome da fatica cronica.
- MCS (Multiple Chemical Sensitivity) o sensibilità chimica multipla.
- BFS (Benign Fascicultion Syndrome) o sindrome delle fascicolazioni benigne.
CAUSE
La medicina non conosce le cause precise della patologia. Si parla di alterazioni anatomiche come eccessiva innervazioni delle mani con presenza del fenomeno di Raynaud, alterazione dei neurotrasmittitori del SNC, traumi fisici o psicologici, genetica e ipotesi virali come il virus Eppstein-Barr.
Trattasi quindi di una tipica malattia multifattoriale, di una malattia psico-somatica per eccellenza, determinata da uno stress cronico del soggetto, da cause nervose, da cause neuro-endocrine o neuro-ghiandolari, da posizioni scorrette prolungate che hanno ovvie ripercussioni sui muscoli, da mestieri innaturali, da inquinamento da metalli pesanti).
Lo stress altera il modo di funzionare dei neurotrasmettitori cerebrali, in quanto fa scattare un meccanismo infiammatorio che produce sostanze acidificanti capaci di danneggiare le diramazioni dei nervi, compromettendone la funzionalità.
Lo stress è veleno per il corpo umano e, come tutti i veleni, produce stimolazione e accelerazione cardiaca, richiedendo possibilmente sostanze atte a sostenere tale ritmo alterato, come sostanze nervine e fumo. Come dire il veleno neuro-psichico che richiama il veleno chimico. Dallo stato normale di relax e di pace interiore si passa a una situazione artificiosa e patologica di iperattività. La fretta, la paura, i rumori molesti, le preoccupazioni, sono tutte sorgenti di stress e di veleno.
La vita ansiogena e problematica che coinvolge un po’ tutti, ci tiene costantemente in stato di allarme, senza offrire tempi di relax e di recupero. Questo stato perenne di tensione, impedisce di respirare, di riflettere, impedisce di fare training autogeno, impedisce persino di cantare e fischiare, impedisce di sorridere.
Alla fine esso produce persino una cattiva qualità del sonno. La sindrome depressiva sta a quel punto dietro l’angolo. Si crea uno stress interiore cronico che determina le alterazioni dei cosiddetti neurotrasmettitori centrali (serotonina, dopamina, noradrenalina), sostanze fondamentali per una corretta comunicazione tra cellule nervose.
FATTORI DI RISCHIO
La fibromialgia è fortemente influenzata da fattori climatici, dal cambio di stagione, dall’arrivo dei temporali e dai relativi sbalzi di pressione atmosferica e di umidità, dai fattori ormonali (disfunzioni mestruali, disfunzioni tiroidali, disfunzioni gastrointestinali), dai fattori stressanti (tensioni, discussioni, litigi, disagi affettivi in sede familiare, sul lavoro, e anche in società).
Quali sono le persone più a rischio? La fibromialgia colpisce prevalentemente le donne in età lavorativa, specie quelle sottoposte a forti stress e a carenze di sfogo, quelle che si tengono le tensioni all’interno anziché trovare delle vie di uscita verbali, sportive, professionali, artistiche, religiose, spirituali, sessuali, sublimatorie, culturali.
Colpisce spesso la gente costretta a stare ore e ore di fronte al computer, dimenticandosi di staccarsene ogni 10 minuti per fare quattro saltelli e quattro esercizi di respirazione profonda.
Altri fattori determinanti sono:
- Fumo.
- Aria viziata e stagnante.
- Profumi e deodoranti, lacche e dopobarba, shampoo e saponi profumati.
- Rumori molesti.
- Luci elettriche, apparecchiature elettriche, asciugacapelli, aspirapolvere.
- Messe in piega dei capelli.
- Stress prolungati, tensioni familiari, preoccupazioni.
- Immobilità e respirazione non a pieni polmoni.
- Televisione, computer, telefonini.
DIAGNOSI
La diagnosi della fibromialgia viene effettuata escludendo tutte le altre patologie, con quella che viene definita diagnosi differenziale. Molte di queste patologie possono però presentarsi in concomitanza alla fibromialgia e includono:
- Sindrome di Sjogren
- Sclerosi multipla
- Artrite
- Artrite psoriasica
- Spondilite anchilosante
- Ipotiroidismo e ipertiroidismo
- Vasculiti
- Lupus eritematoso sistemico (LES)
Nella fibromialgia, la tensione muscolare si riflette anche a livello dei tendini, che sono strutture fibrose tramite le quali i muscoli si attaccano alle ossa. Tendini che diventano dolenti in particolare nei loro punti di inserzione. Questi punti dolenti tendinei, insieme ad alcuni punti muscolari, evocabili durante la visita medica con semplice palpazione, sono una caratteristica peculiare della FM e vengono definiti “tender points”.
Le ultime linee guida mediche non richiedono però un esame dei tender point. È sufficiente essere colpiti da dolori generalizzati in tutto il corpo per un periodo superiore a tre mesi, dolori non causati da altre patologie, perché venga diagnosticato un caso di fibromialgia.
TRATTAMENTI
FARMACI
Si possono distinguere fondamentalmente quattro classi di farmaci utilizzati per il trattamento della fibromialgia, utilizzati principalmente per ridurre il dolore e migliorare la qualità del sonno:
- Antidolorifici – Vengono usati per ridurre il dolore causato dalla fibromialgia. Essi includono sia farmaci da banco come l’ibuprofene e l’acetaminofene e farmaci con prescrizione come il tramadolo.
- Miorilassanti – Agiscono sulla manifestazione periferica della FM, ovvero sulla contrattura muscolare. Includono farmaci come la ciclobenzaprina e la S-adenosil-metionina.
- Antidepressivi – Potenziano l’attività della serotonina agendo invece su uno dei meccanismi centrali della malattia. Includono farmaci come la duloxetina e la amitriptilina.
- Antiepilettici – Vengono utilizzati per ridurre alcuni dolori derivanti dalla fibromialgia. Includono farmaci come il gabapentin (Neurontin) e il pregabalin (Lyrica).
Come sempre questi trattamenti farmacologici agiscono solamente sui sintomi, non risolvendo la causa della patologia. I loro effetti collaterali sono numerosi e vanno da nausea, vomito, inappetenza, ad insonnia, aumento di peso, rigidità muscolare, sindrome serotoninergica e molti altri.
Uno studio rivela come molte persone abbiano riscontrato miglioramenti dei sintomi con l’uso di cannabinoidi, in contrasto alla scarsa efficacia dei farmaci tradizionali. Anche gli effetti collaterali sembrano essere decisamente minori. Si tratta comunque di una cura sul sintomo, che va perlomeno associata in emergenza a un deciso cambio di stile di vita e alimentazione.
INTEGRATORI
METILSULFORILMETANO MSM
L’MSM viene esaltato come zolfo organico nella sua forma naturale. Falso. La gente che scrive su internet di queste cose dimostra scarsa chiarezza o scarsa competenza. Cosa significhi organico per loro sa alquanto di misterioso e di speziale. Lo zolfo minerale è sempre e solo zolfo INORGANICO.
Minerale organico (assimilabile dal corpo umano e in particolare filtrabile nei tubuli renali), in termini biologici e scientifici aggiornati significa qualsiasi sale minerale che abbia subito un processo di organicazione attraverso la linfa di una pianta vegetale qualsiasi, sottoposta alla fotosintesi clorofilliana e quindi all’azione del sole, e che non abbia poi subito processi di cottura o altre lavorazioni umane tali da ritrasformare la sua struttura molecolare in materiale inorganico (non assimilabile).
L’unico zolfo organico è quello che si trova abbondante nei cavoli, nelle verze, nel crescione, nella rucola, nelle ortiche, nei ravanelli, nelle cipolle, nei porri, nel kren, sempre allo stato rigorosamente crudo.
La sua scoperta è stata considerata come uno dei maggiori successi della medicina ortomolecolare? A maggior ragione non credo affatto a questo tipo di integratore. La medicina ortomolecolare è medicina mediocre, superata, obsoleta, dogmatica, semplicistica, arroccata nel proprio esasperato e sterile chimicismo. Apparentemente efficace nel breve periodo (per gli ovvi effetti stimolanti dei sali inorganici, che il sistema immunitario considera veleni e tenta di espellere attivando la circolazione e i battiti cardiaci), ma del tutto fallimentare in visuale di stabilità salutistica di lungo periodo.
Gli integratori, poco importa se di origine vegetale, non sono alimenti ma farmaci dopanti e questo deve essere chiaro per tutti. L’affermazione secondo cui lo zolfo non causerebbe effetti collaterali, lascia molto a desiderare. Ci sono testimonianze puntuali e circostanziate che parlano di problemi digestivi, di emicranie e di diarrea, e mancano studi adeguati e certi sui danni di lungo periodo e sulle conseguenze dopanti di questi integratori.
PAROXINA 5HTP
Il 5-Idrossitriptofano, nome tecnico del 5HTP, si trova nella corteccia e nei semi di una pianta tropicale, la griftonia siplicifolia. Il triptofano è una sostanza proteica prodotta normalmente nel corpo umano, ed è conosciuto come precursore della serotonina, un ormone neurotrasmettitore coinvolto in varie funzioni fisiologiche tra cui l’umore, il sonno, l’appetito, la sessualità, la temperatura corporea.
Anche qui viene ribadita e giurata l’innocenza del prodotto che non causerebbe effetti collaterali. Di parere contrario le testimonianze di chi ha usato il 5HTP. Si parla di rimbambimento, di scomparsa del desiderio sessuale, e di gravi effetti post-interruzione, con malesseri prolungati tali da provocare stop a ogni attività lavorativa, con emicrania, diarrea e depressione, tutti effetti tipici e caratteristici della farmaco-dipendenza e della farmaco-integrazione.
Nessuno mette in dubbio le qualità della serotonina (5-HT), come ormone regolatore e bilanciante. Nessuno contesta il suo ruolo terapeutico nell’emicrania, nell’ansia, nella depressione, nei disturbi bipolari (con sbalzi, picchi e ricadute drammatiche dell’umore), nelle allergie, nei processi infiammatori, nella formazione delle piastrine, nella coagulazione del sangue, nella peristalsi intestinale. Si contesta duramente invece il disinvolto ricorso agli ormoni sintetici come mezzo terapeutico, come facile ed illusoria scorciatoia verso l’equilibrio e il benessere.
VISIONE IGIENISTA
L’opinione igienistica rimane quella solita.
Medicina allopatica ed omeopatia risultano più che mai fallimentari nel campo del ripristino della salute. Fallimentari in quanto incapaci di purificare il sangue e di normalizzare la circolazione. Incapaci di ristabilire la buona digestione-assimilazione dei cibi, che è poi l’unica strada verso la salute.
Bisogna quindi lasciare da parte i sintomi e andare con decisione al nocciolo del problema, ovvero alle cause. Agendo sulle cause si finisce sicuramente per sgonfiare il problema e per produrre nel soggetto il riequilibrio del suo sistema, ovvero l’autoguarigione.
La fibromialgia non è patologia strana o casuale che ti arriva all’improvviso tra capo e collo, ma logica conseguenza di errori alimentari-comportamentali, e soprattutto logica conseguenza delle cure che ti sono state prescritte. Parliamo essenzialmente di pigrizia linfatica, di rallentamento metabolico, di scarso ricambio idrico, di precaria espulsione endotossine.
Uno dei problemi base di tutte le malattie e di tutte le sofferenze umane nessuna esclusa è la formula inadeguata del sangue, dove i nostri circa 6 litri di prezioso liquido rosso vengono movimentati, troppo spesso con notevole fatica, dal nostro cuore. Questa fatica nasce dal fatto che abbiamo un sangue alterato e guasto, carico di grassi, di materiale tossico e di eccessiva viscosità.
Il sangue ce lo fabbrichiamo noi stessi giorno per giorno mediante le nostre scelte alimentari. Si tratterà di sangue sano e scorrevole quando i nostri cibi sono leggeri, sobri, innocenti, vitali e digeribili, o di sangue guasto ed inquinato in caso contrario. Determinante dunque la fase digestiva che deve essere necessariamente priva di difficoltà, di lungaggini, di lacune e di alti costi energetici-digestivi-enzimatici.
Ancora più importanti sono i 13-15 litri di linfa destinata al contatto intimo col sistema cellulare sia in fase depurativa (vedi smaltimento rapido delle scorie interne) che in fase nutritiva (vedi apporto di ossigeno e di micronutrienti). La linfa deve transitare veloce su una rete infinita di piccolissimi capillari, di venuzze ed arteriole, lunga 100 mila km, a servire 100 trilioni di cellule.
La linfa non è movimentata direttamente dal cuore, ma dai polpacci delle gambe, ossia dai muscoli. Da qui l’importanza del movimento giornaliero, delle regolari camminate, del nuoto, della esposizione solare quando il clima lo concede. Da qui l’importanza fondamentale di sconfiggere la pigrizia linfatica ovvero la fibromialgia.
CHE COSA FARE PER GUARIRE
La prima cosa da fare è l’estromissione dei farmaci, in modo progressivo e sostenibile, accoppiata a modifica radicale della dieta. Puntare decisamente ad alimenti vitali e vibranti, situati nei punti alti della scala Simoneton, personalizzando il tutto usando criteri di gradimento e di fiducia.
L’inserimento del crudo deve avvenire mediante succhi freschi di carote-sedano-ananas, e mediante succhi di cavolo, completati da minestrine di verdure, da purea di patate, da cavolfiore e cavolini di Bruxelles. La cura dell’uva può fare miracoli, ma dovresti arrivarci per gradi, ad esempio dopo 2 settimane di crudismo.
Nella stagione fredda adottare quindi una dieta ricca di carciofi crudi, finocchio crudo e tarassaco crudo, oltre che radicchi e lattughe. Anche il digiuno non sarebbe male, ma pure qui occorre preparazione e gradualità.
Dal momento che il tuo corpo è altamente impregnato di tossine, dovrai attenderti delle crisi eliminative benefiche ma fastidiose a partire dal miglioramento dieta. Occorre in questi casi capire che si tratta di un fenomeno costruttivo di espulsione veleni e pertanto tocca stringere i denti e sopportare il tutto.
Importantissimo infine evitare l’ansia e il panico. Anche di fronte a rischi di cadute o aggravamenti verso la sclerosi multipla non è il caso di darsi per sconfitti e per vinti. C’è una moltitudine di persone che sono guarite sia dalla fibromialgia che dalla sclerosi multipla, semplicemente evitando i farmaci e credendo fermamente e coerentemente nelle proprie formidabili risorse interne.
Alla fine il polso ed il battito cardiaco staranno sulle 70 pulsazioni al minuto, la salute rifarà capolino, le funzioni intestinali si normalizzeranno, gli escrementi saranno regolari e liberi da odori malsani, la temperatura corporale sarà omogenea sulla superficie esterna e nelle mucose interne, il ritmo del respiro sarà regolare e profondo, l’appetito, il sonno e le forze ritorneranno, la lingua sarà pulita e l’espressione del viso sarà gaia e rasserenata, e non più una maschera di tensione e di dolore. Il mal di testa e i disturbi muscolari diventeranno a quel punto un lontano ricordo del passato.
ALIMENTAZIONE E DIETA
Il regime alimentare deve concentrarsi su vegetali crudi e frutta, ricchi di acqua biologica. Puoi trovare le linee guida nel Vitto Valdiano.
Nel caso della fibromialgia la dieta dovrà essere personalizzata includendo alimenti ricchi di magnesio che favorisce un sonno naturale, con mele, limoni, albicocche, banane, fichi, pesche, frutta secca, erba medica, grano saraceno, valeriana o dolcetta, mandorle, nocciole, noci, semini oleosi, germe di grano, miele grezzo, mandarini. Sarà fondamentale anche l’acido malico, che potrete inserire nella vostra dieta mangiando ogni giorno almeno un paio di mele.
Gli unici dolci ammessi saranno i datteri, l’uva sultanina, i fichi secchi, i kaki secchi, il castagnaccio con uvetta e datteri, lo strudel di mele senza zucchero, addolcito con uvetta, datteri o fichi secchi. Le uniche bevande suggerite saranno le spremute di agrumi freschi, il succo di limone allungato con acqua, i succhi freschi di carote-sedano-rape-ananas-mele-topinambur, batate, con l’accortezza di seguire le regole base di estrazione dei succhi.
Massimizzare poi l’apporto di alimenti ricchi di triptofano, il precursore della serotonina. La rodiola e l’ashwagandha, con le loro proprieta adattogene, aiutano il corpo a rispondere meglio allo stress, l’ansia, l’affaticamento e agli squilibri ormonali tipici della fibromialgia.
Alimenti contenenti melatonina, l’ormone del sonno, sono altrettanto importanti. Troviamo la melatonina in:
- Ciliege
- Noci
- Riso
- Zenzero
- Asparago
- Pomodoro
- Menta
- Banana
Le ore di sonno necessarie a farci sentire riposati e in forma, variano di molto. Una persona vegana e motivata, ed anche in buona forma psico-fisica, può aver bisogno di poche ore di sonno comprese tra le 5 e le 8 ore, mentre per chi si ciba di carne servono almeno 8-9 ore. Gli animali carnivori riservano molte più ore al sonno, rispetto agli animali vegani.
Per dormire meglio è utile rispettare i cicli metabolici circadiani, mangiando possibilmente fruttariano dalle 4 di mattino alle 12 (ciclo eliminativo), mangiando vegano tendenzialmente crudista dalle 12 alle 8 di sera (ciclo appropriativo o alimentativo), e non mangiando dalle 8 di sera alle 4 di mattina (ciclo assimilativo). Basilare infine una eliminazione radicale delle bevande nervine e di ogni tipo di farmaco. Dormire sempre con una finestra socchiusa per il ricambio notturno dell’aria. Dormire possibilmente con la testa rivolta al Nord magnetico.
ALIMENTI E SOSTANZE DA EVITARE
- Sale e glutammato di sodio, prodotti salati di ogni tipo (il sodio organicato dei vegetali crudi come quello del sedano è invece ottimo).
- Grassi e margarine di ogni tipo (ma i grassi buoni che si trovano nell’avocado, nei semi e nella frutta secca, sono invece ottimi).
- Zuccheri industriali (saccarosio), saccarina, aspartame, in tutte le forme, in tutti i dolci e in tutte le bevande, inclusi quelli dei succhi di frutta pastorizzati (lo zucchero della frutta allo stato naturale non ha invece alcuna controindicazione).
- Caffeina e theina in tutte le forme (caffè, caffè decaffeinato, cole, cioccolatini al caffè), tisane e bevande riscaldate di ogni tipo se prese in modo regolare ed abitudinario.
- Carni di tutti i tipi, per la cadaverina e la putrescina, per i nitrati e nitriti, per gli acidi urici che contengono, tutte sostanze micidiali che acidificano, causano leucocitosi e dilatano i vasi sanguigni.
- Formaggio, latticini, cioccolato, noci tostate (contengono tiramine ipertensive).
- Fumo e nicotina.
ESERCIZIO FISICO E RILASSAMENTO MUSCOLARE
È fondamentale rimanere attivi, svolgendo senza limitazioni le normali attività quotidiane, evitando prolungati periodi di inattività e mantenendo una buona postura, poiché si rischierebbe di aumentare la rigidità muscolare e il dolore. L’esercizio fisico è fondamentale anche per il buon umore e per contrastare lo stress. Mantenere quindi un livello costante di attività fisica, ma sempre moderato.
Lo sport migliore e sostenibile sarà la camminata giornaliera in zone verdi ed alberate, anche con l’aiuto di due racchette come si fa col trekking, abbinata a un ritmo respiratorio diaframmatico e addominale, con inspirazione con trattenimento 4 volte ed espirazione 2 volte, ossia al preferibile ritmo 1-4-2 (secondi da contarsi mentalmente) e multipli. In fase di espirazione sbuffare rumorosamente come una locomotiva, onde svuotarsi bene e stimolare meglio la fase inspirante successiva.
Altre attività benefiche sono lo Yoga e gli esercizi a corpo libero, specialmente in acqua, come pure la cyclette e i Pilates in palestra.
L’attività muscolare richiede calcio, potassio e magnesio, tutti minerali alcalini che si trovano al meglio nella clorofilla del mondo vegetale, vale a dire nei succhi freschi, nella frutta e nelle verdure crude, ossia nell’impeccabile panacea rappresentata dalla dieta crudista-vegana.
Ogni esercizio ed ogni camminata saranno seguiti da alcuni minuti di rilassamento, stretching, allungamenti. Occorre ricordarsi che, tutte le volte in cui si impiega ripetutamente un muscolo, lo si stressa e lo si offende, per cui esso ha bisogno di 48 ore per riassestarsi. Questo discorso non vale solo per il calciatore e il tennista, che soffrono spesso di dolori muscolari e di crampi (che sono avvertimenti corporali di interrompere all’istante ogni attività, e di concedere una tregua), ma anche per il giardiniere e la donna di casa.
ALTRI RIMEDI NATURALI
Elioterapia e idroterapia, con uso alternato di acqua calda e acqua fredda, per ripristinare l’elasticità delle vene. Bagni frequenti alla regione genitale, in quanto apportano notevoli benefici corporali, e diminuiscono l’afflusso sanguigno in zona cerebrale.
Pare che i sofferenti di emicrania denotino spesso carenze vitaminiche del gruppo B, ed in particolare della riboflavina B2, che si trova nelle mandorle, germe di grano, riso integrale selvatico tipo nero, miglio, avena, funghi, castagne, piselli, tarassaco, sesamo, girasole, pinoli, broccoli, avocado, asparagi, crescione, semi di zucca.
Massaggi e fisioterapia sono altre attività sicuramente positive. Il mantenimento di una buona postura (schiena dritta, spalle indietro, mento leggermente alzato) contribuisce al senso di benessere e di fiducia in se stessi, grazie ad un aumento della produzione di serotonina.
Un altro fattore da tenere in considerazione, poiché può influire molto sulla malattia, è l’eventuale presenza di parassiti intestinali, da contrastarsi con semi di zucca, aglio e cipolla, ravanelli e rape piccanti, cannella, peperoncino, chiodi di garofano, zenzero, aloe, cannella e curcuma. Bisogna evitare la stitichezza e fare attenzione alla flora intestinale.
TESTIMONIANZE DI GUARIGIONE
Valdo Vaccaro
Ciao Sabrina!Soffrivo anch’io di fibromialgia da tanti anni ma grazie all’igienismo sono guarita!
Se seguirai i consigli di Valdo vedrai che anche i tuoi dolori saranno un lontano ricordo!
Direi che anche la scienza supporta una dieta vegana per questa patologia:
http://nutritionfacts.org/index.php?s=fibromyalgia
Ciao Sabrina, anche io soffro di fibromialgia e dopo aver seguito i consigli di Valdo dopo un convegno a cagliari sto molto meglio e i sintomi sono spariti piano piano tutti quanti, da circa 1 mese nessuno si è ripresentato in bocca al lupo
Mi piacerebbe sapere la tempistica per stare un po meglio Sono 2 mesi che seguo ogni consiglio scrupolosamwnte ma per ora non ho avuto risultato
Mi piacerebbe sapere la tempistica per stare un po meglio
Sono 2 mesi che seguo ogni consiglio scrupolosamwnte ma per ora non ho avuto risultato
CIAO. io due anni fa ero guarito, o cosi sembrava. ho iniziato con qualche digiuno per poi proseguire con il crudismo, per 6 mesi mi erano spariti tutti i sintomi però era il mese di dicembre e avevo freddo, in quel periodo vivevo in una casa di montagna, va bo come uno sciocco ho riniziato a mangiare cotto cereali e legumi con il risultato che pian piano sono ritornati tutti i dolori..l’anno scorso mi sono trasferito a 2 km dal mare e sarà stato lo stress mmmm ma secondo me più tutti quei veleni di materiale edile, ho fatto ristrutturare casa, insomma mi è presa una crisi bruttissima che è durata mesi, non vi racconto i sintomi sono stato a letto co mia madre che se non c’era lei ci rimanevo sotto le pezze..va bo ora mi ritrovo in una fase di stallo, sto in piedi ma non posso fare nessun tipo di sforzo. vado avanti con lo yoga e un olio di cbd che mi aiutano tantissimo con i dolori specialmente quelli alla nuca e in testa debilitanti al 100%. ora sono un mese che ho iniziato con clorella coriandolo e aglio per chelare i metalli pesanti, ho fatto mille cure in questi anni qualcuna mi ha aiutato altre hanno peggiorato la situazione. conclusione: ora mi sento pronto per ricominciare con il crudismo e con i dugiuni, è dura cazzo però so che ce la posso fare. ho 35 anni da 6 vegano vero e da più di 10 AMMACCATO…un saluto a tutti/e grande Valdooooo
Ciao anche io soffro di fibromialgia da 2 anni.. ed ho 21 anni, qualcuno sarebbe disposto a scambiare due chiacchiere (virtuali) con me?
Ciao Irene…la causa principale della fibromialgia è l’esposizione continua, costante e massiva ai campi elettromagnetici cui siamo inevitabilmente sottoposti quotidianamente. L’inquinamento elettromagnetico globale è a livelli stratosferici…! (telefonini,hi.fi, antenne televisive, computers, onde H.A.A.R.P., MKUltra, Monark, ricetrasmettitori e ripetitori satellitari, tecnologia aliena…c’è una guerra!) Questo comporta l’insorgere di un fenomeno chiamato “elettrosensibilità” da cui molti sono colpiti inevitabilmente manifestandone i relativi sintomi ed intolleranze e ai quali la vita viene totalmente sconvolta. (in questo articolo troverai esperienze…e risposte e soluzioni nei commenti. https://www.ohga.it/vita-da-elettrosensibili-le-storie-di-chi-ha-rinunciato-a-tutto-per-proteggersi-dai-campi-elettromagnetici/) La qualità della vita a livello vibrazionale deve essere molto elevata se non si vuole incorrere in sofferenze intense e danni irreversibili! (comportamento, alimentazione, meditazione, frequenze relative alla fisiologia e all’armonia, risonanza con alti livelli vibrazionali, alti livelli di conoscenza, schermatura,capacità, esercizio fisico, vita all’aria aperta, immersione nella Natura, spiritualità.) Inoltre la Frequenza Schumann (frequenza naturale della Terra) che fino al 2001 era 7.8 Hz è aumentata in questi anni vertiginosamente fino a 35.6 Hz nel 2018 (rilevamento da parte degli scienziati russi ad oggi ) e continua la sua ascesa esponenziale!…Ciò significa che l’Universo… sta cambiando…elevando il Pianeta Terra ad un’altra dimensione (la 5°per l’esattezza…) e bisogna cambiare l’armonia e la musica…tutti dovranno allinearsi alla diversità di risonanza cosmico-vibrazionale-spirituale.
La fibromialgia è una di queste manifestazioni.
Io sono stata sottoposta per 20 anni ai campi elettromagnetici…ed ho “cambiato” tutto il Sistema.
Ciao Irene, soffro di questa malattia da 4 anni e ho scoperto soltanto da 2 mesi che si tratta di fibromialgia, nessun medico era stato in grado di diagnosticarmela prima, ora mi faccio seguire da un dottore e finalmente ho una diagnosi, ma per tutti questi anni ho dovuto arrangiarmi da solo capendo un pò alla volta ciò che poteva farmi migliorare e ciò che invece era controproducente. Sono arrivato ad attenuare i sintomi dell’80% cambiando in parte stile di vita, ma soprattutto facendo esercizio costante e dosato. Il problema di questa malattia è che se non fai esercizio non migliori, e se ne fai troppo pure!! È stata la parte più difficile trovare il giusto equilibrio che non stressasse troppo fibre e tendini ma allo stesso tempo che li stimolasse. Se vuoi fare due chiacchiere in merito scrivimi pure su archeoland@hotmail.it
Un saluto,
Nicola