FIBRILLAZIONE ATRIALE E RAGADI ANALI

da 25 Mag 2013Fibrillazione atriale, Ragadi e fistole anali

LETTERA

Caro Valdo, volevo chiederti dei consigli per mio padre. Ha 75 anni e soffre di ragadi anali e fibrillazione atriale. È già stato operato sia per le ragadi che per il cuore (cardioversione) ma senza grandi risultati, anzi pare che ora ci sia un problema ad una valvola cardiaca e che lo debbano operare a cuore aperto. Pur non essendo lui un fan del vegetarianismo, dice che vorrebbe guarire senza operarsi. Cosa puoi consigliarci. Ti ringrazio e saluto.
Niklas

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RISPOSTA

COSA SONO LE RAGADI ANALI

Nulla a che vedere hanno con le emorroidi, che sono vene varicose all’interno del retto. Qui parliamo di ulcerazioni lineari della pelle, ovvero di piccole ma profonde erosioni cutanee che interessano gli orifizi. L’occasionale sanguinamento dell’ano non è un fatto problematico, fin quando il sangue è rosso fresco e non scuro. Le piccole lacerazioni si rimarginano in genere da sole. Quando ciò non avviene, le ferite si chiamano ragadi. Comportano grossi fastidi. A parte il ricorso a vari mezzi e rimedi di tipo cutaneo, il problema si risolve con la prevenzione. Le ragadi vengono provocate da feci secche, dure e voluminose.

FRUTTA ACQUOSA, RESPIRAZIONE ALLUNGATA E MOVIMENTO

Il consiglio è di alimentarsi con frutta preferibilmente succosa, e anche con centrifugati di carota, sedano, mela e patata. Andar piano con la frutta secca. Non rinunciare comunque all’avocado, ai semini vari, al germe di grano per il gruppo vitaminico-B. Consigliabile anche evitare la vita sedentaria. Una camminata giornaliera di mezzora almeno è d’obbligo, e Se vai sul blog o su google e digiti il mio nome più “ragadi”, ed “emorroidi” trovi qualcosa di aggiuntivo sull’argomento.

FIBRILLAZIONE ATRIALE

La fibrillazione atriale (FA) è un’aritmia cardiaca che origina dagli atri del cuore. Nel normale ritmo cardiaco, l’impulso generato dal nodo senoatriale causa la contrazione del muscolo cardiaco e permette il pompaggio del sangue. Nella fibrillazione atriale, gli impulsi elettrici che danno luogo alla contrazione degli atri si attivano in maniera totalmente caotica e frammentaria, dando origine a multipli fronti d’onda e a contrazioni disorganizzate e frammentarie. Queste contrazioni del miocardio atriale è inefficace dal punto di vista emodinamico, per cui la funzione di pompa del cuore, esercitata principalmente dalle contrazioni ventricolari, perde il contributo della sistole atriale.

UN QUINTO DEGLI STROKE O DEGLI ICTUS È DOVUTO ALL’ARITMIA ATRIALE

In assenza di altre cardiopatie questo non incide in maniera rilevante sulla funzione di pompa. Tuttavia, la perdita della contrazione atriale, l’irregolarità del battito e l’aumento della pressione di riempimento possono compromettere la funzione ventricolare sinistra, in maniera variabile, sotto sforzo, e la tolleranza agli sforzi può essere pertanto ridotta. Inoltre, la fibrillazione atriale è un importante fattore di rischio per lo stroke (ictus). Circa un quinto degli stroke è dovuto a questa aritmia. Essa costituisce anche un fattore di rischio per una riduzione della capacità cognitiva, per le ospedalizzazioni ripetute, e in generale può determinare una riduzione della qualità di vita. La mortalità nei pazienti affetti da fibrillazione atriale è doppia rispetto a quella dei pazienti non affetti.

TERAPIE ANTITROMBOTICHE DELLA MEDICINA CONVENZIONALE

La terapia antitrombotica è l’unica ad aver dimostrato una riduzione della mortalità in questi pazienti, secondo i dati sanitari. La medicina fa ricorso a farmaci antiaggreganti come l’ASA (acido acetilsalicilico) e le tienopiridine. Gli effetti collaterali sono di tipo allergico e di tipo emorragico, oltre che le gastriti e le ulcere peptiche. In alternativa si usa la ticoplidina, meno suscettibile ad allergie e recidive, ma con altri effetti collaterali tipo diarrea, rush cutanei, neutropenia, aumento colesterolo, porpora trombocita.

EXTRASISTOLE E FIBRILLAZIONE, LE DUE PIÙ DIFFUSE ARITMIE

L’extrasistole può essere atriale o ventricolare, ed è una pulsazione fuori-tempo e fuori-ritmo del cuore, che intercala di quando in quando, tra una pulsazione normale e un’altra normale, una pulsazione aritmica e sfasata. Normalmente non è pericolosa. La fibrillazione atriale è la forma più diffusa di aritmia, dopo l’extrasistole. È un disturbo del ritmo cardiaco per esaltata eccitabilità del cuore. È dovuta a rapide e numerose contrazioni delle orecchiette. La fibrillazione ventricolare è invece l’impedimento della contrazione normale del cuore dopo un attacco alle coronarie da infarto. La fibrillazione atriale è una condizione che colpisce l’1-2% della popolazione generale nei paesi occidentali. la sua presenza aumenta con l’età e, a parità di età, è più frequente nei maschi che nelle femmine. In età giovanile è rara, ma colpisce il 5% delle persone sopra i 65 anni, sfiorando il 18% nella popolazione di età uguale o superiore a 85 anni.

CONDIZIONI CLINICHE ASSOCIATE ALLA FIBRILLAZIONE

La FA si associa comunemente a numerose condizioni cliniche, che possono perpetuarla promuovendo un substrato che mantiene l’aritmia. Tra queste, l’ESC (Società Europea di Cardiologia) ricorda: Età, Ipertensione, Scompenso cardiaco sintomatico, che può essere conseguenza dell’FA e causa della stessa, Valvulopatie (in particolare stenosi e insufficienza mitralica, stenosi a ortica), Cardiomiopatie, Difetto del setto interatriale e altre malformazioni congenite cardiache, Copronaropatia (presente nel 20% dei pazienti con FA, ma non è chiaro se possa essere causa di per sé dell’aritmia), Ipertiroidismo, che può da solo causare la FA in un paziente per il resto sano, Obesità, Diabete mellito, Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), Apnea notturna, Insufficienza renale cronica.

MECCANISMI INSORGENTI

Si parla di meccanismi focali insorgenti, sia per le cause scatenanti che per quelle di rientro o di recidiva. Entrambi questi meccanismi sono facilitati da alterazioni strutturali della parete atriale (fibrosi endomiocardica, necrosi, apoptosi, ipertrofia), che tipicamente si riscontrano nella dilatazione dell’atrio sinistro, e che sono comunque poi causati dal prolungato perpetuarsi della FA. Vale a dire che la FA di lunga durata costituisce essa stessa una causa del suo mantenimento. Esiste comunque anche una predisposizione genetica, che è più importante nei casi di FA ad esordio precoce.

TIPI DI FIBRILLAZIONI

In base alla presentazione e alla durata dell’aritmia, l’ESC distingue cinque tipi di fibrillazione striale: 1) FA di prima diagnosi, 2) FA parossistica (episodi che terminano in modo spontaneo entro una settimana, 3) FA persistente (episodi di FA interrotti da intervento esterno, tipo cardioversione elettrica o farmacologica), 4) FA persistente di lunga durata (FA che dura da più di un anno quando si decide di tentarne l’interruzione con metodi farmacologici o elettrici), 5) FA permanente (FA accettata sia dal paziente che dal medico, per cui non viene nemmeno più tentato il ripristino del ritmo sinusale ossia normale).

SINTOMO CLASSICO DI FIBRILLAZIONE ATRIALE

Il sintomo classico della FA è la palpitazione. Il paziente avverte un senso soggettivo di battito irregolare, che si può accompagnare a mancanza d’aria o svenimenti quando la frequenza del battito ventricolare diventa particolarmente elevata. In casi particolarmente gravi, un paziente già portatore di cardiopatia può andare incontro a scompenso cardiaco. L’astenia, cioè la stanchezza fisica, è un altro sintomo a volte presente nella FA.

APPROFONDIMENTI MEDICI SU TUTTO FUORCHÉ SULLE CAUSE TOSSICHE

È raro che i medici parlino di cause tossiche. Tireranno fuori batteri e virus, allergie e sistema immunitario impazzito, tireranno fuori i geni e le cause misteriose, ma mai una parola contro la cadaverina, contro la caseina, contro la caffeina, contro l’adrenalina, contro i residui farmacologici, contro il cloruro di calcio o di magnesio e contro gli integratori, contro il panico arrecato dai loro commenti e dai loro stessi interventi. D’accordo che le aritmie significhino cuore accelerato o rallentato da valvole cardiache danneggiate o da muscolo cardiaco affaticato. Ma occorre anche dire che la gente respira corto, che fa vita stressata e sedentaria, che mangia in modo abominevole, che si riempie di dolciumi (distruggendo la vitamine B1 e le altre associate del gruppo-B) e di cibi cotti (rovinando i minerali organici delle verdure), che vive in condizioni di insufficienze varie e soprattutto di insufficienza renale, la più micidiale di tutte. Occorre aggiungere che si imbatte in fumo passivo ed in aria inquinata, o che addirittura va a cercarsele, fumando e compromettendo i meccanismi basilari della funzionalità cardiocircolatoria.

LA DIETA VITALE, TENDENZIALMENTE CRUDISTA, È SEMPRE AL CENTRO DI OGNI DISCORSO SALUTISTA

La prima cosa che trovi in qualsiasi manuale che abbia seriamente a cuore la salute umana, è la necessità di alimentarsi con dieta crudista. Nel caso di aritmie si mette in evidenza il biancospino (foglie, fiori e frutti, freschi e secchi), considerato da sempre la migliore pianta specifica, assieme al peperoncino rosso. Altre piante particolarmente amiche le alghe, ananas, carciofo, carota, cavolo, ciliegia, dolcetta o valerianella, fragola, girasole, mirtillo, mela, noce, pomodoro, prugna, porro, fagiolini, lupini, bietole, ravanelli, rucola, crescione. In ultima analisi ogni tipo di cuore malfunzionante può essere aiutato da esercizio fisico, da digiuno, da sensibile miglioramento delle proprie abitudini dietetiche. È anche per questo che non perdo occasione per insistere sulla necessità di informarsi meglio. Il discorso vale per gli stessi medici, troppo innamorati dei propri schematismi, o semplicemente inchiodati ai micidiali meccanismi della farmacocrazia mondiale.

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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