LETTERA
I PARERI DEL NEURO-PSICHIATRA E DEL CARDIOLOGO
Gentile Dr Vaccaro, le racconto di 4 episodi di FAP durati dalle 12 alle 18 ore, spalmati in 17 anni con l’ultimo 4 anni fa. Sono un suo fan accanito e ho letto tutti i suoi libri. Il neuro-psichiatra dice che il panico, l’allerta ipocondriaca possono scatenarle. Il mio cardiologo mi dice che non è niente, ma rimane in me qualche dubbio che evidentemente ha messo radice.
IL TARLO DELLO STRESS EMOTIVO CHE MI SBALLA LA FUNZIONALITÀ CARDIACA
Ed è questa radice che lei deve aiutarmi a sradicare. Ho bisogno di sapere se è questo stress emotivo è davvero il responsabile delle aritmie. Questo tarlo ha consumato la mia mente e la mia energia, spingendomi in una situazione di stress cronico che a sua volta mi dà sintomi cardiofobici, tipo extrasistoli e tachicardia.
HO IL CUORE SANO MA C’È FAME DI ARIA E C’È TENSIONE AL PETTO
Dagli ultimi esami fatti, tipo ecocardiogramma ed ecodoppler cardiaci ECG, il mio cuore risulta sano.
Ormai, vivo sempre con questo sentimento di angoscia e sento in continuazione i battiti nel petto accompagnati da una fame d’aria che mi spinge a fare sospiri che spesso non mi riescono. Questo mi fa crescere la tensione nel petto, e questa alla fine sembra scaricarsi sul cuore. La prego mi dia un consiglio.
MI SERVONO RASSICURAZIONI
Mi serve mettere a tacere il mio eterno rimurginare e per farlo ho bisogno che un esperto in relazioni tra psiche e cuore, mi rassicuri con un “Pasquale sta tranquillo, non ti può succedere nulla, hai un cuore sano e in un cuore sano non possono verificarsi cronicizzazioni e danni.”
DEVO SPEZZARE UN MICIDIALE CIRCOLO VIZIOSO
Se Lei mi confermasse questo, io potrei spezzare questo circolo vizioso che mi sta uccidendo. La prego, Lo faccia!!! Ma si guarisce da queste somatizzazioni? Ho una forte preoccupazione perché qualche notizia su internet dice che durano tutta la vita. Spero sia una fesseria. Ringraziamenti sinceri.
Pasquale Messina
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RISPOSTA
ASISTOLIA DA INSUFFICIENTE SPINTA CIRCOLATORIA
Ciao Pasquale. Vediamo un attimo di capirci su alcuni termini di base. L’asistolia sta per insufficiente spinta circolatoria al sangue. La stenosi è un indurimento vascolare con perdita di elasticità e quindi con restringimento e minore apertura degli orifici, e conseguente ostacolo allo scorrere del sangue attraverso cuore e vasi. L’insufficienza valvolare è una chiusura o tenuta imperfetta delle valvole, con riflusso di sangue nella cavità superiore. Il cuore compensa il difetto ingrossandosi ma poi mostra scompenso ed affanno, con estremità gonfie e battito irregolare. Il soffio al cuore è il rumore prodotto dall’imperfetto funzionamento del cuore. Queste anomalie e queste stenosi non sono rilevabili all’elettrocardiogramma.
EXTRASISTOLIA CON PULSAZIONI ARITMICHE E SFASATE
L’extrasistolia è una pulsazione fuori campo e fuori ritmo del cuore che, fra una pulsazione e l’altra, intercala di quando in quando un battito aritmico sfasato. Pare che il cuore si arresti per poi riprendere, producendo un senso di angoscia e di spavento da rallentamento. L’extrasistolia ha cause tossiche quali fumo, caffè, alcol, stress, ipertiroidismo, ipertensione, colesterolemia, omocisteinemia.
ACCELERAZIONI DI CUORE ED ARITMIE
Alterazioni nei battiti che si fanno tumultuosi o lenti, seguiti da interruzioni, con tachicardia o ritmo accelerato e sobbalzi, bradicardia o ritmo ritardati, aritmia totale o ritmo ineguale. Le cause sono affezioni organiche, irritabilità del sistema nervoso vago-simpatico, solite sostanze tossiche (caffè, the, alcol e tabacco).
FIBRILLAZIONE ATRIALE
Trattasi di disturbi del ritmo cardiaco per esaltata eccitabilità del cuore che produce aritmia. La fibrillazione atriale è dovuta a rapide e numerose contrazioni delle orecchiette.
NEVROSI E PALPITAZIONI TIPO CARDIOPALMO
Provoca vertigini, angoscia, sintomi immaginari, tremori, sudorazioni, agitazioni, mancanza di respiro, ansia, incubi, paure, palpitazioni tumultuose, insorgenza di battiti eccessivi che spaventano al massimo il malato. C’è anche la nevrosi da dieta disordinata e squilibrata per pasti copiosi e piccanti.
CUORE SFRENATO O TACHICARDIA PAROSSISTICA
Alterazioni cardiache da aritmia o cambiamento di marcia, con battiti a 150, improvviso nodo alla gola, angoscia, respiro mancante, sudore freddo che imperla la fronte. Causate da stanchezza, insonnia, disturbi digestivi (vomito e diarrea).
SINTOMI E RIMEDI ALLE ALTERAZIONI CARDIACHE
I sintomi sono digestione pesante, gonfiore serale alle caviglie, affanno nel salire le scale. Si richiede vita tranquilla, priva di sforzi e di abusi. Alimentazione leggera con 3-5 pasti al giorno e frequente uso di brodo vegetale, minestrine, farinate, pastine, miele.
UN SIGNIFICATIVO ESEMPIO DI FIBRILLAZIONE RISOLTA AL MEGLIO PRESO DA UN FORUM
Per gli sfortunati che si imbattono nella Fibrillazione Atriale Parossistica, riepilogo la mia storia.
Ho 43 anni, vita sedentaria con poca ed irregolare attività sportiva, ma buon fisico e pochissimo sovrappeso (4-5 kg). Già da prima del 2010 mi vengono forti attacchi dolori all’esofago, roba da piegarsi in due, che poi passano spontaneamente. Nel 2010 inziano attacchi di palpitazioni che passano da sole dopo tempi più o meno lunghi, anche giorni. Allarmato corro dal medico di base. Faccio holter 24h e test da sforzo ma il cuore è sano. Mi diagnostca quindi reflusso esofageo e liquida le palpitazioni come extrasistole connesse al reflusso. Mi dice però “se ti tornano vai al pronto soccorso”. Prendo il tutto sottogamba anche perché i sintomi delle palpitazioni sono sopportabili, solo un po’ di fiato corto.
REFLUSSO ESOFAGEO E DIAGNOSI DI FAP AL PRONTO SOCCORSO
Nel frattempo il reflusso esofageo passa ma gli attacchi rimangono anche se si riducono di frequenza.
A giugno 2012 però, dopo un esame medico-sportivo di base durante un’attacco, vado al pronto soccorso e mi diagnosticano una FAP. Ero al limite delle 48 ore di durata e quindi mi hanno dato betabloccante e anticoagulante senza anti-aritmico, poi il cuore se ne è tornato a posto da solo.
MALATTIA IGNOTA E FARMACI A VITA
Vado da aritmologo rinomato di Milano (non interventista) il quale mi dà un parere disarmante. Questa malattia non è una malattia, non sappiamo nemmeno cosa la provochi e praticamente non sappiamo come curarla. Mi prospetta farmaci per tutta la vita e male che vada ablazione. Mi dà anche esami da fare su tiroide, colesterolo, ecg, holter di un mese.
STUDIANDO MEGLIO IL TUTTO SCOPRO CHE ALCOL E DISTURBI GASTRICI HANNO NOTEVOLE RILIEVO
Inizio la trafila degli esami ma tra luglio e agosto le fibrillazioni da una ogni due-tre mesi diventano una ogni dieci giorni, con qualche passaggio al pronto soccorso, ma per lo più a risoluzione spontanea tra le 8 e le 36 ore. Mi iscrivo al forum e inizio a documentarmi. Tra le tante cause e concause noto che l’alcol e i disturbi gastrici hanno un qualche rilievo, anche se i medici non vi si dedicano più di tanto.
I FARMACI ANTIARITMICI PEGGIORANO L’ARITMIA!
Ho l’ultima fibrillazione tra il 31 agosto e il 1 settembre. Dopodiché decido. Via alcol e caffè, oltre che un po’ di dieta anticolesterolo (la tiroide era a posto). Torno dall’aritmologo il quale, visto l’ìntensificarsi degli attacchi, mi prescrive di fare l’holter mensile, ma al termine, a prescindere dal risultato, tre mesi di antiaritmici. Se gli attacchi passano bene, altrimenti ablazione. Ora, ricordate tutti, i farmaci antiaritmici possono peggiorare l’aritmia (!!!). Ablazioni e trapianti hanno notoriamente percentuali di successo ridicole, e con vita malandata e sofferente per i sintomi di rigetto. Quindi decido di andare da altro specialista.
TROVO NEL DR BRIGNOLE DI LAVAGNA GRANDE ILLUMINAZIONE
Avendo sentito parole d’oro per il dr Brignole di Lavagna, a fine ottobre decido di andare da lui.
Questo medico mi ha fatto un’impressione eccezionale, per la chiarezza e la semplicità con cui mi ha parlato, oltre che per la diagnosi che mi ha fatto. Poiché da due mesi, eliminato l’alcol non fibrillavo più, era per lui ovvio che la mia fibrillazione fosse collegata al bere (tenete conto che luglio e agosto sono mesi un po’ libertini tra cene a uscite con gli amici). D’altronde ciò è ben documentato. La cura che devo seguire sta tutta nell’estromettere alcol, caffè e sigarette (un solo bicchiere, una sola tazzina, una sola sigaretta possono innescare la FAP).
POTREI ANCHE NON FIBRILLARE PIÙ
Non voleva neanche prescrivermi il metodo “pill in the pocket”, cioè compresse di Almaritm in tasca da assumere alla bisogna. Ho insistito io perché mi facesse la ricetta, che però ho messo nel cassetto senza comprare le pastiglie. Non ho avuto più attacchi dal 1 di settembre e devo dire che qualche bicchiere di vino rosso me lo sono concesso, ma niente di più. Addirittura, secondo il dr Brignole, per dieci o vent’anni potrei non fibrillare più. Però non posso farmi illusioni, la FAP prima o poi. potrebbe anche tornare. Ma allora si vedrà.
RINATO NEL MORALE, NEL FISICO E NELLO SPIRITO
Sono rinato nello spirito prima che nel corpo, non mi sento più un menomato, sono di nuovo sicuro di me davanti a miei figli. A primavera penso che tornerò a lanciarmi dall’aereo. Lascio questa mia esperienza ai futuri nuovi lettori di questo forum. Cordiali sauti e in bocca al lupo a tutti.
IL MESSAGGIO CONCLUSIVO PER PASQUALE È DI IMPARARE A VIVERE SERENO
Conclusione? Caro Pasquale, sta tranquillo e privo di ansia. Ti prescrivo se permetti un farmaco potente ed obbligatorio, il farmaco della serenità. Hai un cuore sano e, in un cuore sano nulla di strambo e di deprecabile può accadere, soprattutto se saprai gestire al meglio innocenti anomalie destinate a probabile remissione spontanea, non appena ci metterai del tuo.
Valdo Vaccaro
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