LETTERA
VEGETARIANO CHE PUNTA AL VEGAN-CRUDISMO TENDENZIALE
Salve Dr. Vaccaro, Sono Roberto ho 32 anni e sono vegetariano da 3, e punto al vegan-crudismo.
Innanzitutto vorrei complimentarmi con lei per il lavoro svolto in tutti questi anni, per le sue conferenze, i suoi video ed i suoi libri.
ALIMENTAZIONE NATURALE COME TESTO SCOLASTICO
Sto per terminare la lettura di Alimentazione naturale, e lo trovo un libro stupendo, dal momento che mi sta cambiando la vita. Lo considero la Bibbia della alimentazione, un libro da far studiare a scuola sin dalle elementari.
VALORI FERRITINA E SIDEREMIA
Poi le volevo dire chiedere un dato. Quali sono i valori ritenuti normali per la ferritina e la sideremia?
Grazie di cuore davvero.
Roberto
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RISPOSTA
FERRO, FERRITINA E TRANSFERRINA
Ciao Roberto. Il ferro è un elemento essenziale per la formazione del pigmento dei globuli rossi ed anche per il trasporto dell’ossigeno a tutti i tessuti del corpo umano. È presente nell’organismo sotto diverse forme. La principale è il ferro emoglobinico, che costituisce il 65% del totale. Ogni molecola di emoglobina può contenere fino a 4 atomi di ferro, ognuno veicolante un atomo di ossigeno, e viene trasportato dal plasma agli organi di deposito tramite la transferrina.
SIDEREMIA VARIABILE
La sua concentrazione nel sangue è detta sideremia. I valori normali variano a seconda dell’età e del sesso. Per il neonato si parla di 170-190 microgrammi per dL alla nascita e 50-70 dopo 2-3 mesi.
Per l’infanzia non deve superare i 100 microgrammi per dL. Il range per l’uomo adulto va da 80 a 170 mcg per dL, e per la donna adulta 60-140. Per gli anziani 40-80 mcg per dL.
CAUSE DI AUMENTO SIDEREMIA
Un aumento dai valori standard può essere causato da sindromi emolitiche (malattie in cui i globuli rossi si spaccano e versano pertanto il loro contenuto di ferro direttamente nel plasma), anemia perniciosa (in cui i globuli rossi sono enormi e instabili, con facilità alla rottura), aplasia del midollo, etilismo acuto, epatite, cirrosi epatica, anemia sideroblastica.
TRANSFERRINA IN FORMA SATURA-ASSOCIATA O IN FORMA LIBERA
Dicevamo che la sideremia è la concentrazione del ferro di trasporto presente nel sangue. Nel circolo ematico questo minerale non è libero, ma legato in parte ad una proteina vettrice, chiamata transferrina, in parte inglobato nell’emoglobina ed in parte associato ad altre proteine minori (come la ferritina). La sideremia misura la quantità di ferro legata alla transferrina e, dal momento che quest’ultima può esistere in una forma satura, cioè associata al ferro, oppure libera, fornisce un’indicazione anche sulla quota di transferrina satura in ferro.
VARIE STAZIONI METABOLICHE DEL FERRO
Il ferro associato alla transferrina proviene dalle sue varie e principali stazioni metaboliche, come la mucosa intestinale (dove viene assorbito), il midollo osseo (dove viene incorporato nei globuli rossi), il fegato (dove viene immagazzinato) e la milza (dove le emazie invecchiate vengono degradate). Il legame ferro-transferrina è piuttosto stabile, ma l’interazione con specifici recettori, permette la facile cessione del minerale alle cellule nel momento del bisogno.
ALLA LARGA DAGLI INTEGRATORI
In condizioni normali, i valori di sideremia nell’uomo variano esattamente dai 53 ai 167 mcg per decilitro di sangue (dove mcg o µg = microgrammi). Oltre che dal sesso, i valori sono influenzati anche dall’età, dall’ora del giorno, dalle circostanze ambientali (come il flusso mestruale, in cui decresce) e dall’assunzione di determinati farmaci o integratori a base di ferro (che devono essere assolutamente sospesi nei 2-3 giorni che precedono l’esame, e che non andrebbero comunque mai assunti, nella visuale igienistica, trattandosi di veleni minerali inorganici e non assimilabili).
FERRO VEGETALE NON-EME SUPERIORE NETTAMENTE AL FERRO-EME INSANGUINATO
Il ferro-eme è quello di derivazione animale, il ferro non-eme è invece quello di origine vegetale. Il ferro non-eme diventa scarso solo se manca il contemporaneo apporto di vitamina-C naturale o organica della frutta. Il ferro-eme dà solo effetti stimolanti e dopanti, illudendo paziente e medico di ricevere benefici. Esso entra velocemente nel corpo umano, con effetto drogante e stimolante. Il troppo ferro contenuto nelle carni rosse è sostanza ossidante, capace di danneggiare le membrane cellulari e il DNA. Le più avanzate ricerche sul ferro e sull’anemia evidenziano come il migliore ferro possibile sia quello del mondo vegetale, e che le anemie sono provocate dalle carenze della vitamina C, E, e P, (sinergiche col ferro) e dagli eccessi di vitamina B12 (antitetica col ferro e con la vitamina C).
L’ANEMIA DERIVA DA PRECARIA ASSIMILABILITÀ
Le anemie si verificano quindi non per carenza di ferro ma per scarsa assimilabilità della stesso. Il ferro contenuto in forma ferrica negli alimenti deve essere convertito in forma ferrosa durante il processo di digestione per essere assimilato. Buona parte di questa conversione è dovuta proprio alla presenza di vitamina-C. I sali minerali utili per il nostro organismo sono solo quelli organicati, delle verdure e della frutta non cotta. La cottura li rende inorganici, cioè inassimilabili dal nostro organismo, come succede per il ferro-eme di origine animale.
VITAMINE NATURALI E MINERALI ORGANICATI
Il valore della ferritina indica la scorta di ferro biodisponibile a disposizione. Ferritina bassa vuol dire dieta povera, eccessi di perdite a causa di emorroidi, mestruazioni troppo intense, uso di sostanze ferro-distruttrici, come aspirina, vitamine sintetiche, integratori minerali, incluso quelli ferrici, zuccheri industriali, caffè, alcol, fumo, farmaci. Per l’assimilazione del ferro serve la presenza di rame, cobalto, manganese, vitamina-C e vitamina-E. I minerali appena citati sono abbondanti nel mondo vegetale. Infine, vale la pena ricordare che un eccesso di ferro causa solo problemi, perché si deposita nel cuore, nel fegato e nel pancreas, causando cardiopatie ed effetti negativi sulla tiroide. Troppo ferro significa pure maggiore ostruzione delle arterie, con notevoli rischi d’infarto ed ictus.
CARENZE DI FERRO
La carenza di ferro è dovuta a: 1) Mancanza di acido cloridrico nello stomaco, situazione comune a tutti gli anziani, 2) Malassorbimento intestinale, 3) Alimentazione carnea che produce acidificazione del sangue, fermentazione proteica o putrefazione, leucocitosi, acidi urici, 4) Alimentazione lattea che acidifica e ruba calcio, favorendo osteoporosi e calcoli renali, 5) Uso di antiacidi farmaceutici usati per combattere l’acidificazione (causata dalle carni e dal latte), 6) Emorragie, celiachia e squilibri delle vitamine del gruppo B, 7) Distruzione del ferro da parte di sostanze proibite come il fumo, l’aspirina, il caffè, le vitamine sintetiche, i minerali inorganici, le bevande gassate, lo zucchero, le proteine animali, i cibi cotti, 8) Danni della cottura, che distrugge enzimi e vitamine e trasforma i minerali organici in inorganici inassimilabili, 9) Le vitamine sintetiche ed i minerali inorganici danno solo risultati immediati ed illusori, agendo come stimolanti e sostanze dopanti.
Valdo Vaccaro
Gentile Valdo,
mi permetto di sottoporle alcuni dati riguardo mie analisi per sideremia transferrina e ferritina per chiederle consiglio circa la dieta da intraprendere per migliorare la salute. Sono vegetariana da 22 anni, ma solo dallo scorso anno non mangio pesce e tenderei verso una dieta vegana.
ecco i dati. sideremia 138, transferrina 181, ferritina 26;
leucociti 6,37; eritrociti 4,41; emoglobina 12,8; ematocrito 38.
(glicemia appena più bassa della soglia, a 96 e costerolo totale 183)
Sto leggendo molto su alimentazione, sono attenta a come e cosa mangio, ma ho l'impressione di essere in un punto poco chiaro: più vado avanti, più vedo complesso…
Le sarai molto grata se potesse approfondire il problema dell'assorbimento del ferro nei vegetariani-vegani e dei dati delle analisi.
grazie