LETTERA
CIRROSI BILIARE ED EPATITE
Buonasera. Sono Marina e ho letto di lei e del suo blog su internet. Sto cercando delle risposte per curare la mia patologia attraverso l’alimentazione. Io ho una cirrosi biliare primitiva da quando avevo 30 anni. Ora ne ho 60 e ho avuto nel 2008 un over-lap di epatite autoimmune.
CURE FARMACOLOGICHE
Mi hanno curato con cortisone 50mg e Deursil, e poi mi hanno aggiunto, il Deltacortene, scalando il cortisone. Prendevo pure l’Azatioprina50, ma dopo 2 anni ho dovuto smetterla perché mi abbassava moltissimo l’emocromo.
VARICI ESOFAGEE E ASSUNZIONE BETA BLOCCANTE
Due anni fa ho avuto un episodio, per fortuna rimasto tale, di varici esofagee. Ho vomitato sangue e facevo sangue dalle feci. Mi hanno fatto una sacca di sangue e varie flebo di ferro, poi mi hanno aggiunto Inderal 3 quarti al giorno che pare funzioni.
GASTROSCOPIE, CORTISONE, DEURSIL, TRANSAMINASI ALTE E AUMENTO DI PESO
Ora faccio gastroscopie ogni 6 mesi e prendo 10 mg di cortisone, ma il mio epatologo vorrebbe aumentare la dose a 25 mg poiché le transaminasi gamma GT sono un po’ aumentate. Inoltre prendo 300 mg di Deursil 3 volte al giorno. Sono gonfissima. Prima pesavo 65 kg ed ora 80.
VORREI RITROVARE IL MIO BENESSERE COL CIBO E NON COI FARMACI
Vorrei ritrovare il mio benessere psicofisico. Per questo mi rivolgo a lei per fare del mio alimento il mio medicamento. Premetto che sono allergica a tutti i legumi. La ringrazio tanto per la sua attenzione e, nel caso fosse disponibile, sarei felice di incontrarla per un consulto. Io vivo a Roma ma sono disposta a raggiungerla.
Marina
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RISPOSTA
CONTROLLO DELLE TRANSAMINASI
Ciao Marina. L’esame delle transaminasi permette di conoscere lo stato di salute del fegato, del rene, del cuore, dei muscoli e del pancreas. Parliamo infatti di enzimi che si trovano in questi organi. Le transaminasi alanina-aminitrasferasi ALT/GPT, si trovano principalmente nel fegato e, se il fegato è ammalato, le ALT e le GPT saranno riversate nel sangue. L’esame del sangue può aiutare ad identificare malattie del fegato come epatite, cirrosi, ittero o altre disfunzioni epatiche.
TEST GPT GLUTAMMATO PIRUVATO PER LE CONDIZIONI EPATICHE
Livelli elevati di ALT/GPT possono anche indicare malattie della tiroide, avvelenamento da piombo, infarto e cancro al fegato. Il test ALT/GPT è generalmente prescritto dai medici in associazione ad altri test relativi ai sintomi di malattie del fegato, tra cui gli esami sugli enzimi aspartato amino transferasi, transaminasi AST, fosfatasi alcalini, il lattato deidrogenasi e bilirubina, tutte analisi che fanno parte dei test di screening di base di tutti i centri di salute. Il test GPT misura la quantità di glutammato piruvato transaminasi (GPT) nel sangue, enzima che si trova in piccole quantità in molti tessuti del corpo, ma è molto concentrato nel fegato e viene rilasciato nel sangue quando l’organo non funziona perfettamente.
VARICI ESOFAGEE
Quanto alle varici esofagee, si tratta di dilatazioni venose dell’esofago conseguenti a disfunzioni epatiche. Si formano per l’aumento della pressione venosa nel circolo portale, causando un rigonfiamento della rete venosa del cardias e dell’esofago. Non danno sintomi. Il paziente con cirrosi non sa di avere questo problema finché esegue una gastroscopia di controllo o presenta la rottura di questi vasi con conseguente sanguinamento digestivo, che può essere grave, comportando vomito con sangue ed evacuazione di feci nere per la presenza di sangue digerito dagli acidi gastrici.
SERVE STACCARSI DAI FARMACI
In linea generale, la riconquista dell’equilibrio funzionale non si può conseguire attraverso farmaci e integratori. L’Inderal è un betabloccante inteso a contrastare l’ipertensione, ma rallenta il metabolismo e fa ingrassare. Il Deursil, inteso a contrastare i calcoli non risolve, visto che i calcoli tendono a riformarsi. I farmaci acidificano e, come non bastasse, creano dipendenza. Non c’è da sorprendersi che la situazione sia degenerata. Un distacco dai farmaci va impostato in modo sistematico e progressivo, stringendo i denti e resistendo nei momenti critici, e va gestito dal paziente che deve prendersi in proprio ogni responsabilità.
DIFESE IMMUNITARIE MESSE A DURA PROVA DALLA STAGIONE INVERNALE
Ritrovata una condizione di non-dipendenza bisognerà proseguire nella depurazione e, in questa fase, non mancheranno effetti collaterali, dove le tossine farmacologiche assunte e depositate all’interno troveranno la loro via espulsiva provocando effetti fastidiosi ma costruttivi per un certo periodo, secondo criteri ordinati e gestiti dal sistema protettivo interno. C’è anche da tener presente che la stagione fredda mette a dura prova le nostre difese immunitarie. Importante saper scegliere il meglio in termini di frutta e verdure fresche.
DIETA VEGETARIANA-CRUDISTA TENDENZIALE E PACCHETTO-SALUTE
Tutta l’operazione depurativa ora accennata va accompagnata da una dieta di tipo vegetarian-crudista tendenziale, sostenibile e personalizzata, nonché da una gamma di scelte alimentari sintetizzabili nel rispetto dei cicli circadiani, nel rispetto della scala Simoneton relativa alla radianza, alla vibrazione e alla vitalità dei cibi, ma anche nell’allineamento con una serie di scelte comportamentali di contorno sintetizzate nel nostro pacchetto o protocollo-salute. Per capirci meglio occorre parlare la stessa lingua e serve pertanto uno studio del mio blog e delle mie 5000 e oltre tesine. Usare come motore di ricerca le parole ipertensione, fegato, colecisti, cistifellea, bile, bilirubina, dieta, digiuno.
AMICI E NEMICI DEL FEGATO
Per l’ipertensione si tratterà di assumere polifenoli tipo cavoli, crescione, broccoli, radicchio, agrumi, mirtilli. Per il fegato e la bile servono carciofi crudi e cotti, finocchi crudi, succhi di bietole rosse, pompelmi. Nemici del fegato sono i grassi, le carni, l’alcol, gli zuccheri raffinati, i farmaci, gli integratori, lo stare seduti. Amici del fegato sono le verdure fresche e crude, la frutta acquosa, le camminate con respirazione addominale associata, il complesso vitaminico B al naturale e non in forma sintetica, e pertanto cereali integrali e semini vari. Per il sistema immunitario serve vitamina C naturale, sempre da frutta acquosa e verdure crude.
ALIMENTAZIONE BALORDA E SEDENTARIETÀ PORTANO AI CALCOLI BILIARI
La cistifellea è basilare per la disgregazione dei grassi. I calcoli biliari si sviluppano in proporzione ai cibi disordinati e incompatibili che vengono assunti, ed anche in base all’indice di sedentarietà. L’ostruzione della cistifellea può essere letale. Bevande rimediali il succo di limone o di arancia. Ottimi anche il rafano e il ravanello sia in succo che consumati crudi. In zona Roma puoi contattare Lucio Landolfi, presso il vivaio di Torvaianica, tel 338-8421777, lucio.landolfi7@gmail.com.
Valdo Vaccaro
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