LETTERA
NON C’È PEGGIORE SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE
Grazie per la risposta Valdo. Grazie per il tempo che hai trovato per convincermi ancora di più, anche se non ne avevo bisogno. Più il medico dice che la tua scelta è scellerata e più comprendo che ho imboccato la strada giusta! Sotto troverai le battute del medico ottusangolo che mi ritrovo! Ma lui non è più il mio medico di fiducia ormai da parecchi anni, anche se mantengo buoni rapporti di amicizia con lui! Ho tentato inutilmente di mettergli una pulce nell’orecchio affinché si possa informare, ma la pulce è passata da un orecchio all’altro, probabilmente non trovando materia grigia sufficiente a trattenerla. Gli ho inviato alcuni brani esplicativi. “Ti stai riempiendo la testa di scempiaggini ma, se ti fa bene crederci, va bene così”, questa la sua brillante risposta. Meglio riderci su.
LA PRIORITÀ DI SCONFIGGERE IL SURRISCALDAMENTO ENTERICO
Avrò bisogno di alcuni tuoi consigli prossimamente, perchè non ne posso più di questa febbre gastrointestinale che non riesco ad estirpare e che mi angoscia ormai da quasi 8 anni. Ti seguo con costanza ed entusiasmo riuscendo anche a coinvolgere i miei genitori e amici. Ho letto il tuo libro Alimentazione Naturale, l’ho trovato veramente molto interessante, e ho visto che hai citato i Mormoni più di una volta. Ho informato comunque il mio medico che seguo con interesse il blog del dr Valdo Vaccaro e ti auguro una buona Pasqua di resurrezione. Arianna
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SINTESI INVIATA AL MIO MEDICO
L’UOMO SI NUTRE CON QUELLO CHE DIGERISCE, NON CON QUELLO CHE MANGIA
II dottor Lezaeta, uno dei più grandi igienisti naturali mai vissuti e padre della teoria termica dell’intestino, nel suo meraviglioso ed illuminante libro “La medicina naturale alla portata di tutti” parla appunto dell’importanza fondamentale per la salute della temperatura intestinale. La temperatura corporea non varia solo nel corso della giornata in modo naturale e ritmico (più bassa al mattino e più alta nel pomeriggio e sera), con l’esercizio fisico o la temperatura esterna, ma varia a seconda di ciò che si assume e dei modi con cui lo si assume. La digestione è un processo di fermentazione. Come nel caso della pianta, i microrganismi che vivono del terreno disgregano e portano le sostanze di cui hanno bisogno alle radici, così nell’intestino dell’uomo altri microrganismi provvedono a ridurre gli alimenti in sostanza semplici mediante un processo fermentativo che avviene a 37°C, per dar modo che tutte le sostanze vengano assimilate. Una elaborazione degli alimenti a temperature superiori non permetterebbe una sana fermentazione, ma si trasformerebbe in una degradante trasformazione del cibo, tale da determinare un ambiente malsano, putrefattivo, adatto allo sviluppo di microbatteri patogeni (esattamente quello che succedeva a me dopo ogni sollecitazione nervosa, per cui alzavo la temperatura dell’intestino e tutto ciò che mangiavo veniva cotto 2 volte!)
LA CARNE APPESANTISCE IL LAVORO EPATICO, BILIARE E RENALE
L’aumento di calore che si determina è la diretta conseguenza dello spostamento del flusso sanguigno verso le mucose interne, resosi necessario a compiere il superlavoro della digestione (vedi mani e piedi freddi subito dopo il pasto! la cosiddetta febbre gastrointestinale). A questo flusso centripeto corrisponde di conseguenza un rallentamento della circolazione periferica già ostacolata dall’accumularsi nel sangue di sostanze tossiche. Mangiare cibi che alzano la temperatura intestinale, a lungo andare e a dosi più che saltuarie, predispone a malattie e disturbi. Ad esempio la carne accentua il lavoro renale per i sottoprodotti azotati e i sali minerali presenti. E’ causa di ritenzione di liquidi e pertanto sconveniente nei disturbi cardiovascolari (ipertensione) e nervosi. L’eccesso di grassi impegna anche il lavoro del fegato e della colecisti per cui la digestione rallenta originando nell’intestino dannosi processi fermentativi.
STO FINALMENTE APRENDO GLI OCCHI
La mia testimonianza personale è che veramente il Signore, dopo tanti anni di sofferenze inspiegabili da parte della medicina tradizionale con conseguenze psicologiche abbastanza pesanti, mi ha messo davanti un libro che fortunatamente ho trovato in bibblioteca che mi ha spiegato passo passo proprio cosa ho creato e come mai ho dei dusturbi!!! Finalmente direi! Lasciando la carne putrefatta, le uova, il latte e derivati (sbaglio o creano intolleranze?), il mio intestino e la mia vitalità è notevolmente migliorata come, anche lo stile di vita. Ho letto con passione i libri che ho trovato in bibblioteca e ringrazio il Signore che mi ha aperto gli occhi sul modo giusto di alimentarsi, e su molto altro. Ho molto da imparare, sto leggendo molto, ma non sono un igienista purtroppo e molte cose ancora non le conosco.
I DANNI DELLA COTTURA
Non conosco nessuna allergia ai vegetali e alla frutta, se non una difficoltà nel digerirla nei momenti critici. Questo capitava a me con l’insalata e il melone. Tra le basi del pensiero igienistico naturale, come hai potuto capire, c’è il benessere dell’intestino tanto difficile in questi ultimi anni proprio a causa dell’industrializzazione degli alimenti. Se l’intestino è alla giusta temperatura e pulito da incrostazioni, è difficile che situazioni allergiche si presentino. Per quanto riguarda me, mettendo in pratica i consigli del dottore igienista ho meno disturbi intestinali con l’assunzione di cibi vegetali e frutta. La verdura e la frutta (principalmente quest’ultima) sono gli alimenti da prediligere per innumerevoli motivi. Ed io sono d’accordissimo perchè l’ho provato su me stessa! L’alimentazione per il nostro tratto intestinale non prevede la digestione della carne. Più verdura e frutta allo stato crudo mangiamo e più il nostro intestino riceve le vitamine e minerali di cui ha bisogno. Insomma un’alimentazione crudista o a vapore sono da prediligere. Pensandoci bene, l’uomo è l’unico animale che cuoce ciò che mangia. Le tecniche di cottura impiegate sia per la conservazione che per la preparazione dei pasti, devitalizzano l’alimento poichè distruggono o trasformano (ad alte temperature) le sostanze vitali. Si ottiene la distruzione dei germi e la sterilizzazione degli alimenti, ma si perdono le vitamine (in particolare la C) e le proteine si coagulano. Tutto ciò nuoce alla digestione. Alla notevole quantità di energia richiesta si associa un tempo di digestione più lungo, per cui si deduce che la frutta, le verdure e i semi che si possono mangiare crudi sono gli alimenti di più facile digestione.
ELIMINARE ABITUDINI VITALI E ALIMENTARI DI TIPO SNERVANTE-INDEBOLENTE
Le infezioni intestinali sono generate da una fermentazione malsana originata da un calore anormale all’interno del ventre. Se uno mangia male, e insiste a farlo e rifarlo, la fermentazione acida irrita le mucose dello stomaco e dell’intestino, l’irritazione degenera in infiammazione, l’infiammazione degenera in ulcerazione, l’ulcerazione degenera in ispessimento e indurimento, l’indurimento degenera in cachessia e cancro terminale. È assai più spettacolare e redditizio operare chirurgicamente che insegnare alla gente come vivere, come mangiare e bere, come dormire, come respirare, come ragionare, come comportarsi. La natura guarisce e può eliminare qualsiasi malattia, qualsiasi tumore e qualsiasi sifilide, se tutte le abitudini snervanti-indebolenti vengono eliminate, e se viene adottato un razionale stile di vita.
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RISPOSTA
PIÙ RISPETTO PER L’INTESTINO
Ciao Arianna. Ripristinare la funzionalità della mucosa intestinale con tutti i suoi 5 milioni di villi è un lavoro complesso che richiede pazienza e metodo, come insegnato da Max Bircher-Benner. Chi ricorre alle scorciatoie del purgante, del farmaco, o di altri metodi invasivi, non fa che compromettere ulteriormente la situazione. Il cataplasma notturno di fango tensioattivo sull’addome dà sicuramente un aiuto.
LA QUADRATURA DEL CERCHIO
Il completamento del discorso di Lezaeta sulla dottrina termica, sta A) Negli esperimenti di Paul Kouchakoff, presentati al 1° Congresso Mondiale d Microbiologia alla Sorbona nel 1930, B) Nella scoperta dei food-enzyme da parte di Edward Howell (leggiti ad esempio il testo Enzyme Nutrition” dell’Avery Publishing Group, per cui la digestione, nel pasto vegan-crudista, avviene senza sconvolgimento degli equilibri immunitari e quindi a costo digestivo zero, grazie agli enzimi contenuti nel cibo crudo (enzimi, più dotazione mineral-vitaminica-ormonale) e dotazione di acqua-biologica, C) Negli studi di André Simoneton sulle onde vibrazionali dei cibi e della materia vivente (scala Angstrom sulla vitalità dei cibi e livello minimo di 6500 Angstrom), D) Negli studi congiunti delle Scuole Igienistiche e di vari autori, incluso Colin Campbell sul tetto proteico (24 grammi/giorno), E) Negli studi congiunti delle Scuole Igienistiche e di vari autori sullo stress ossidativo, sui radicali liberi e sui flavonoidi (quota minima giornaliera 5000 ORAC).
TESINE RACCOMANDATE
- La grande svolta igienistica
- Proteinomania, cottomania, curomania
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- Radicali liberi, stress ossidativo e chiave flavonoica al benessere
Valdo Vaccaro
Se mia zia avesse letto tutto questo,non avrebbe preparato il seguente pranzo pasquale:
-cappelletti in brodo,con ripieno di chissà quale carne,comperati in un centro per la pasta fresca
-carne lessa, dal brodo
-erbe stracotte,cioè bietole ed erba di campo il cui liquido di cottura è sparito chissà dove (burro od olio per ripassarle?)
-3 tipi di pasta al forno con sugo di carne,besciamella,con sopra i segni delle bruciature da forno
-arrosto misto ben cotto (nero)
-porchetta di maiale,fatta in casa,con carne reperita in chissà quale supermercato
-insalata al sale
-dolci a profusione,specie da pasticceria + crescia pasquale al formaggio
-uova di cioccolato
-fragole a volontà e frutta secca mista
-bevande varie,tra cui aranciata da bar,vino imbottigliato,bevanda light con aspartame (è più leggera),acqua super mineralizzata gassata
-caffè per digerire la "botta"
-anice per la correzione del caffè
A sbafarsi tutto, gente di età varia, tra cui tre anziani imbottiti di pasticche per il diabete, il colesterolo e la circolazione sanguigna…mangiavano senza fermarsi mai, restando a tavola per ben oltre tre ore, ciascuno ad incoraggiare gli altri a finire quello che restava in tavola.
Alla fine le faccie affaticate erano quelle di chi è appena uscito da una guerra. Auguri.
Il prossimo anno siete tutti invitati