LETTERA
TENGO IN CONSIDERAZIONE I TUOI CONSIGLI
Caro Valdo, Mi dispiace scriverti perché so che sei oberato di lavoro e messaggi di persone che sicuramente presentano casi ben più seri del mio, ma come sempre ricorro a te quando non riesco a trovare aiuto altrove e sento il bisogno dei tuoi preziosissimi consigli.
QUALCHE DIFFICOLTA’ A STEMPERARMI
Da quattro giorni ho una persistente febbre che staziona tra 38 e 38,5 a partire da pomeriggio fino ad avvicinarsi a 39 la sera. E’ ballerina, nel senso che va e viene così come i sintomi di questo raffreddamento che fatico a curare. Come forse ricorderai, da 5 mesi allatto mia figlia venuta al mondo con parto cesareo. Come durante la gravidanza, anche in questi mesi ho mantenuto la mia solita routine alimentare e igienista, mangiando prevalentemente crudo, tanta frutta, facendo sport e respirando aria buona.
NASO INTASATO E TOSSE SECCA
Il clima qui a Valencia è particolarmente gradevole in inverno, tanto che nelle ore centrali del giorno si raggiungono tranquillamente i 20 gradi al sole. Così non manca nemmeno la abituale mezz’ora di sole al giorno. Ora, questo raffreddore è iniziato e continua con un persistente mal di testa con epicentro all’altezza dell’occhio destro (stile emicrania), naso intasato con tanto muco e tosse secca.
IMPOSSIBILITA’ DI DIGIUNARE
I rimedi che ho adottato sono riposo, tanta frutta (arance e mandarini in particolare), qualche insalata, tisane (mi hanno consigliato l’echinacea), calore su reni e fegato, evitare sbalzi di temperatura. In condizioni normali farei un bel digiuno, ma visto che sto allattando mia figlia non è possibile.
QUALITA’ DEL LATTE E RINORMALIZZAZIONE
Mi preoccupa anche la qualità del mio latte. Noto in mia figlia un po’ di raucedine. A volte mangia lamentandosi anche se nel complesso non sembra stare male. Alla luce di tutto questo, mi viene da chiedermi, come mai il mio fisico fa tanta fatica a normalizzarsi? E’ forse dovuto all’allattamento? Come sempre ti ringrazio e non serve dirti che se dovessi passare da Valencia mi farebbe proprio molto piacere invitarti a cena. Un abbraccio.
Annalisa
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RISPOSTA
LA FEBBRE E’ SEGNO DI FORZA IMMUNITARIA
Ciao Annalisa, la tua febbre persistente non è segno di debolezza da allattamento, ma buon segno di ripresa e di forza immunitaria. In pratica, è proprio il tuo costante e coerente comportamento igienistico fatto di respirazione, sport, cibi crudi, che ha creato le basi per la presente crisi detossificante. Qualche tossina da cacciar fuori ce l’hai, perché il cesareo non è stato sicuramente innocente. Il muco che ti blocca naso e respiro è segno di notevole acidificazione. La febbre sul momento stanca e debilita un po’, ma è segno di forza, non di debolezza. Come hai detto giustamente ci vorrebbe un buon digiuno per dare una accelerata alla espulsione del muco.
L’ALTERAZIONE E’ SICURAMENTE DI TIPO INTESTINALE
L’alterazione sta al 100% nell’intestino, per cui ogni cibo in arrivo tende a guastarsi e ad alimentare la congestione in atto. La febbre esterna ce l’hai come valvola di sfogo e di sicurezza di quella interna-intestinale, per cui si tratta di febbre positiva da non abbassare con nulla. E’ d’obbligo ripristinare la normalità del meccanismo digestivo-intestinale-evacuativo con modalità naturali e senza compromettere la tua produttività lattea.
NESSUNA ANSIA INUTILE PER UNA NORMALISSMA FASE DI ASSESTAMENTO INTERNO
Con un po’ di pazienza e di fiducia in te stessa, ti riprenderai in un paio di giorni. Non crearti ansia inutile, mantieni la respirazione per quanto tu possa, nonostante la tosse. Sta su dieta liquida in questi giorni, inserendo succo di carota, di sedano e ananas, di finocchio e bietole, purè di patate, latte di mandorle, avocado, qualche cucchiaino di olio di oliva. Cerca di ricreare un buon riequilibrio intestinale. Se trovi un buon succo di ortica, diluibile con dell’acqua, ti farebbe molto bene. Una tisana alla malva e alla piantaggine ti può aiutare per la tosse secca.
SVUOTARSI DI OGNI GOCCIA LATTEA PER STIMOLARE IL BUON MANTENIMENTO DELLA LATTAZIONE
Continua ad allattare la piccola facendo attenzione di svuotare di volta in volta il latte per ciascun seno, onde evitare cali nella produzione. Dandone di meno non ne avanza per le fasi successive, come molte mamme pensano. Se dovesse qualche succo fresco di frutta succosa, o anche di mandorla, può essere servito anche alla piccola se gradito, in via temporanea e lontano dal tuo latte (preferibilmente prima della poppata). Chiaro che il tuo latte rimane fondamentale per la piccola, vivendo essa in simbiosi con te.
Valdo Vaccaro
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