FEBBRE ALTA CON TOSSE BRONCO-POLMONARE IN BAMBINA DI 3 ANNI E GRANDE VALORE DEL DARE NULLA

da 14 Ago 2015Febbre

LETTERA

    1

TEORIA E PRATICA, CON BIMBA PROSTRATA DA FEBBRE ALTA

Una cosa è la Teoria, un’altra la Pratica. In teoria so che la febbre è l’arma vincente del nostro efficiente sistema corpo, ma in pratica ho la mia Bimba di tre anni prostrata da 24 ore di febbre elevata, 39,6 e in nottata anche più alta.

NON LE STO DANDO NULLA

Non le sto dando nulla. So che darmi un parere senza averla neppur vista in faccia, è quasi impossibile. Ciononostante vorrei il Vostro.
Jessica, Mamma di Chiara

*****

RISPOSTA    1

LA FEBBRE ALTA È NORMALE E FISIOLOGICA NEI BAMBINI PICCOLI

Ciao Jessica. Comprendo benissimo le tue paure e le tue perplessità. Eppure non si tratta di questioni di teoria e di pratica divergenti. Ci sono leggi della natura da rispettare. Non per schema fisso o per dogmi strani della Health Science, e tantomeno per cinismo o insensibilità nei riguardi della tua piccola che sta sicuramente soffrendo. I dati numerici della febbre non dicono molto se non che i bambini toccano sempre livelli alti, a patto di non inibire tale benefica manifestazione con farmaci e tachipirine.

NON DARE NULLA SIGNIFICA IN REALTÀ DARE MOLTO

Dici che non le stai dando nulla? Non sono d’accordo su questo. Il tuo nulla, che suona quasi di carenza e di rammarico, è in realtà un qualcosa di tangibile e di grande rilevanza. Stai dando alla tua creatura il meglio del meglio. Le stai dando la possibilità di debellare il suo problema interno nel modo più giusto ed efficace stabilito da Madre Natura Sovrana Medicatrice di Tutti i Mali.

LA FEBBRE ALTA RIGUARDA IN ESCLUSIVA I BAMBINI PICCOLI

Datemi una febbre alta e ne farò mirabile, diceva non a caso il grande Parmenide da Velia 3000 anni or sono. Chiaro che nella gente adulta e soprattutto in quella anziana, la febbre alta è un miraggio. Non esistono semplicemente le condizioni per farla salire. Manca la forza e la reattività per andare oltre i livelli minimi. E si hanno così le febbri da 37-37 e mezzo, che durano a lungo e che rappresentano le forme più dannose e cariche di pericoli.

SORGE SOLO QUANDO SERVE E DURA SOLO FINCHÉ NECESSARIO

“La malattia, e dunque il sintomo febbrile, sorge soltanto quando serve e dura soltanto finché necessario”, è la sentenza super-saggia di Herbert Shelton. Non c’è nulla di casuale e di gratuito a questo mondo. Tutto avviene e si muove con piena logica e con grande intelligenza, rispettando la legge di causa ed effetto, ed anche beninteso quella per cui il corpo non va mai contro se stesso.

DECOMPOSIZIONE CIBO NEL TRATTO INTESTINALE ED AUTO-AVVELENAMENTO

La febbre indica il più delle volte auto-avvelenamento interno per decomposizione intestinale. Significa che esiste una massa di cibo marcescente e putrefattivo lungo il tratto gastroenterico. L’unico rimedio possibile sta nella sospensione immediata di ogni nutrizione e di ogni apporto quale che sia, all’infuori di acqua leggera con eventuale succo di limone o d’arancia, fino a quando l’evento tossiemia non è superato, cioè fino a quando la bimba si è sfebbrata del tutto.

SODDISFARE LA SETE E’ IMPERATIVO

Fin quando c’è febbre e diarrea, o altri sintomi, nessun cibo per nessun motivo. L’unica fame possibile in queste circostanze si chiama sete. Il motivo della crisi di decomposizione e di avvelenamento deriva dalle difficoltà digestive della bambina che è stata evidentemente messa in tali condizioni da eccesso di cibo o da cibo sbagliato. La febbre durerà fino a quando i veleni e la tossiemia interna non saranno eliminati del tutto. Febbre, vomito e spurgamento sono i metodi previsti dalla natura per eliminare i veleni interni. Non esiste alcun pericolo in tutto questo. L’intensità della febbre è proporzionale al grado di intasamento interno.

NIENTE CIBO E NIENTE FARMACI

Stiamo dunque attenti a non darle nulla all’infuori dell’acqua. Esistono 2 pericolo soltanto e si chiamano alimentazione cioè cibo e cure farmacologiche. Il messaggio di Shelton è chiarissimo. Non permettere a nessuno, con camice o senza, di drogare la bambina o di sopprimere la sua benefica febbre. Nessun timore per 1-2-3 giorni di digiuno con opportuna e sostenibile accelerazione depurativa.

ATTENZIONI E CURE NATURALI DI CONTORNO

Tenere finestre e porte aperte per un ottimale ricambio d’aria. Tenerla al calduccio o al freschetto se il clima è rovente. Cambiarle indumenti e lenzuola se inumiditi. Farla riposare e non disturbarla. Niente medicine e niente vaccini. Che nessun medico, pediatra, omeopata faccia degli esperimenti guaritivi.
Chiaro però che se chiamiamo il medico, diventa difficile rinunciare ai suoi metodi e alle sue prescrizioni. La scelta di campo tra Medicina ed Health Science è pertanto obbligatoria, più che consigliabile. Non appena la febbre se ne è andata per remissione spontanea naturale, vanno bene dei succhi di arancia, di pompelmo, di mela, di pesca o di ananas. Proseguire dopo lo sfebbramento con una settimana a sola frutta e poi con l’alimentazione virtuosa normale.

BATTERI E VIRUS NON HANNO NULLA A CHE VEDERE CON LE MALATTIE DELL’INFANZIA

Qualora dietro la febbre ci fossero delle malattie esantematiche, tipo morbillo, vaiolo, scarlattina e simili, la situazione non cambia in niente e valgono semplicemente tutte le norme generali accennate per la febbre. Chiaro che per la medicina tutto cambia e si vedono mostri batterici e virali in ogni dove, con necessità assoluta di sopprimere, di andare sull’antibiotico e sull’antivirale. Il medico poi è obbligato a non uscire dai suoi schemi e dalle disposizioni sanitarie, per cui non serve chiedere trattamenti attenuati o altre concessioni che egli non può e non vuole dare.

FARE ATTENZIONE AI PARASSITI

Fare semmai attenzione ai parassiti intestinali, contrastabili con succhi di carote e ananas, con semi di zucca macinati, con cipolla, aglio, zenzero, noce, porro, melagrana, cavolo, crescione, portulaca, ortica, miele, fichi.

Valdo Vaccaro

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LETTERA    2

ANGOSCIANTE LETTURA AL TERMOMETRO QUANDO AVEVA DUE ANNI DI VITA

Grazie per la risposta esauriente e la solerzia. In effetti dalla nascita della mia bimba ho sempre cercato di dare niente, ogni qualvolta ha avuto febbre. Il mese prima che compisse 2 anni ho avuto  l’angosciosa esperienza di leggere 40,2 sul termometro. Lì, dare niente è stato durissimo. Ma erano successe cose terribili, per cui anche io avevo la stessa febbre e anche il mio papà. Era il giorno dopo i funerali della mia Amatissima Mamma.

RICORSO AGLI ANTIBIOTICI

Le faccio un’altra domanda. Per quanto contraria all’uso di farmaci, questo inverno mi sono trovata impossibilitata a non dare il primo antibiotico della vita alla mia bimba. E anche io ho dovuto prenderne a causa di una broncopolmonite. Chiara però aveva preso solo la bronchite e io ho aspettato tre settimane, di tosse tosse e ancora tosse, ma niente febbre. Alla fine ho ceduto.

OPINIONI CONCORDI DI PEDIATRA ED OMEOPATA

Sia il pediatra e che il mio omeopata concordavano che auscultando la mia bimba, ciò che si sentiva nei bronchi non lasciava più spazio ad ulteriore procrastinare, per cui occorreva dare antibio. Sottolineo che il mio omeopata, che è comunque pediatra, mi appoggia nel non combattere la febbre e non è amico dei farmaci.

DECISIVE INIEZIONI DI PENICILLINA

La broncopolmonite abbiamo dovuta trattarla con iniezioni di penicillina. Chiedevano il ricovero ma abbiamo rifiutato. Chiara si è beccata 10gg di antibio. Ma è guarita. Cosa che in tre settimane di attesa naturale, con mio immenso dispiacere, non era successa. Può darmi la sua opinione in merito?
La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia e il suo tempo.

Jessica

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LETTERA    3

BAGNO PROLUNGATO NELLE ACQUE SULFUREE

Rileggendo più volte la lunga ed interessantissima mail ricevuta, mi permetto di fare ancora una precisazione, non me ne voglia. La sola cosa inusuale avvenuta prima di tale episodio febbrile, è stata che Chiara, per la prima volta nella sua vita, è stata alle terme, in ammollo per quattro ore a giocare in acqua sulfurea. Tornate a casa, la notte subito febbrone e, ahimè di bere non voleva saperne. Le due cose possono essere correlabili? Grazie ancora!

Jessica

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LETTERA    4

PERCHÉ NO ALLA OMEOPATIA?

Caro Valdo, le chiedo scusa se troverà una miriade di mie email, ma il suo approccio è per me cosa nuova ed interessante, oltre che del tutto nuova. Rileggendo ancora la sua risposta, Lei è dunque contrario anche all’uso dell’omeopatia? Alla mia bimba non ho dato niente di convenzionale ma ho dato arnica e globuli di nisikind, ma non le consideravo medicine, prima di leggere accuratamente i suoi consigli. Perché no anche all’omeopatia? Grazie, continuo a leggere nel suo blog. L’idea di lasciare fare a Madre Natura, in toto, mi affascina molto. Mi spaventa anche però, perché, ad esempio, con una peritonite o un’infezione importante, come si fa a non usare la medicina convenzionale? Grazie per la sua pazienza e la sua voglia di condividere.

Jessica

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RISPOSTA   2-3-4

PUIRTROPPO NON MI È POSSIBILE SEGUIRE I CASI SINGOLI UNO PER UNO

Ciao Jessica. Una premessa sul metodo. Vorrei poter fare il lavoro che mi stai richiedendo ma non posso davvero. Questo non è un forum ma uno scambio lettera-risposta una tantum. Troppe le lettere che mi arrivano e non sono in grado di dialogare a più riprese. L’unico modo valido di aggiornarsi e di approfondire sta nello scartabellare tra le varie tesine, come del resto hai cominciato a fare. Non prenderlo come un taglio comunicativo, ma cerca di capire.

NON ESISTE VIA DI SCAMPO

Il tuo omeopata è anche pediatra. Lo ha anche dimostrato nei fatti. Quando si è circondati da professionisti convenzionali di questo tipo, le sorti sono segnate e non c’è via di scampo. Per quanto bravi e ragionevoli possano essere, alla fine essi inciampano sempre nelle loro convinzioni inveterate e nei loro metodi standard. Convinzioni che implicano una demonizzazione a carico di batteri e virus, microrganismi nobili che per la Health Science, ed anche per la prova del 9 che ho fornito io stesso a più riprese, sono totalmente innocenti. Anche se poi la pensassero diversamente, la loro non è libera scelta ma inquadramento obbligatorio secondo le direttive dell’Ordine.

PAPERE PASTEURIANE MANTENUTE IN AUGE DALLA MEDICINA MONATTA

Sopprimere dei batteri con la penicillina o altri antibiotici è un atto di sottomissione agli strafalcioni elaborati da un chimico francese tanto ambizioso quanto iniquo di nome Louis Pasteur. Ognuno è padrone di credere a chi vuole. Pasteur, in ogni caso, non è confrontabile con i grandi maestri della sua epoca, come Antoine Béchamp, Max Pettenkofer e Claude Bernard che lo sconfessò pubblicamente con la frase “Il microbo è niente ed il terreno corporale è tutto”.

IL MARCHIO DELLA PAURA IMPRESSO NELLA MENTE

Spaventarsi per la febbre alta significa considerare la febbre stessa come nemico, come fenomeno incontrollato capace di salire all’infinito, mentre essa è governata e gestita in maniera razionale e intelligente dall’immunocompetenza interna. Chi si fa condizionare e prendere dal panico, chi punta a sfebbrare con urgenza vedendo nella febbre un nemico ed un pericolo, porta evidentemente il marchio della paura impressogli da un certo tipo di diseducazione sanitaria.

NESSUNO PUÒ IGNORARE CHE ESISTE UNA FORMIDABILE INTELLIGENCE CORPORALE INTERNA

Febbre, febbre e febbre, tosse, tosse e tosse, bronchite, bronchite e bronchite, senza mai capire che si parla di sintomi intoccabili e non di fattori causativi, senza mai percepire che la vera guarigione secondo i dettami di Madre Natura Sovrana Mediatrice di tutti i mali avviene secondo criteri e ritmi guaritivi determinati dall’intelligence corporale interna, dal medico infallibile ed esclusivo che ognuno di noi possiede al suo interno. Un medico che monitorata e controlla e sistema le cose in modo approfondito e con estrema competenza. Un medico che non si fa condizionare dalle apparenze. Un medico che non ha fretta e che si prende tutto il tempo necessario per ripristinare le cose al meglio e in modo stabile e definitivo.

LA SUPERSTIZIONE COME STRUMENTO COERCITIVO

Come dice Shelton, “Non accetto nulla che abbia a che fare con la teoria microbica e confesso di perdere la pazienza con chiunque usi questa superstizione come mezzo di panico e di terrorismo”.
Si ribadisce la necessità di offrire alla bambina tutta l’aria fresca possibile pur mantenendola riparata ed al calduccio. Guardarle più volte la lingua, contare i battiti del suo polso, misurarle la sua temperatura e indugiare su altre procedure di controllo, ha sempre e solo effetti debilitanti. Riposo e quiete sono essenziali. Mettere un cartello ai margini del suo letto con scritto “Please do not disturb my baby” è la cosa migliore da farsi.

LE CONDIZIONI CATARRALI NON SI SVILUPPANO A CASO O PER SBAGLIO

Stop assoluto ad ogni cibo fino a quando tutti i sintomi non se ne saranno andati. Se non c’è febbre il succo d’arancia o di altra frutta acquosa stagionale va sempre bene. Ricordarsi che muco, raffreddore, tosse, e bronchite vanno tutti a braccetto con disturbi intestinali ricorrenti e con cure mediche precedenti cariche di effetti iatrogeni. Eccesso di zuccheri raffinati e dolciumi, eccesso di amidi cotti e di latticini sono le principali cause delle condizioni catarrali. I rimedi vegetali non mancano nel ribes, carota, carciofo, tarassaco, finocchio, aglio, ed anche nelle tisane di menta, ortica e rosa canina.

IL RIFUGIO DELLE MENTI DEBOLI DELLA MEDICINA

Non si prende la tosse da nessuno ma la si sviluppa al proprio interno. Tosse, bronchite ed anche polmonite sono delle crisi eliminative di salvataggio, logiche misure salva-vita e non mostri da eliminare. Alla professione medica sta benissimo che ogni malattia esistente sulla crosta terrestre sia classificata come microbica. “Ideologia del microbo e del contagio sono il tipico rifugio delle menti deboli ed inquadrate della medicina”, sono le parole con cui la grande Florence Nightingale ammoniva i medici di ogni specialità.

UN CONTO È GUARIRE DAI FATTORI CAUSANTI E UN CONTO È SOPPRIMERE BANALMENTE DEI SINTOMI

La polmonite, associata alla bronchite, non si sviluppa in bambini che siano stati alimentati e trattati in modo corretto. Non esistono farmaci in grado di curare la polmonite. Ci sono soltanto farmaci che la sopprimono. Curare e sopprimere sono cose ben diverse. Ricorrere a medicinali dagli effetti devastanti non fa parte del nostro bagaglio culturale. Molti bambini vengono rovinati in questo modo.

LE MALATTIE NON SI STRONCANO MA DEVONO FARE IL LORO CORSO

Due cose è tenuta a sapere una brava madre. Primo che tutte le medicazioni e tutti i trattamenti, alla lunga, fanno più male che bene. Secondo, che non esiste una specifica cura farmacologica per ciascuna malattia e tanto meno per la polmonite. In altre parole la malattia deve fare il suo corso e il paziente deve tornare alla normalità riequilibrandosi con le proprie forze. La malattia è un processo rimediale e la polmonite rientra in questa categoria dei rimedi che non vanno rimediati.

ALLA PULIZIA DEI POLMONI, SEGUONO I SUCCHI E POI LA NORMALE DIETA VITALE ADATTA AI CUCCIOLI UMANI

Anche in questo caso il messaggio è chiaro. Non permettere a nessun terapeuta medico o pediatrico di condurre esperimenti chimici con la tua creatura. Non hai diritto di farlo. Quando non c’è più  febbre significa che i polmoni si sono liberati dal muco e non c’è più tosse, non c’è più necessità di tossire. Quello è il momento adatto ai succhi d’arancia e ai vari succhi di frutta stagionale che saranno via via completati in modo progressivo con frutta acquosa intera e poi da dieta normale vitale e vibrante sulla scala Simoneton.

MAI CONFONDERE SCOMPARSA ARTIFICIALE DEI SINTOMI CON ACQUISITA CONDIZIONE DI EQUILIBRIO

Dieci giorni di cure antibiotiche non significa guarigione, ma soltanto grave indebolimento e attentato alla flora batterica, con ovvia caduta di reattività immunitaria, con mancanza di eliminazione e di scarico tossine da dentro a fuori e con l’illusione che l’assenza di sintomi rappresenti un riequilibrio. Riequilibrio sì ma su basi precarie con ripercussioni a venire.

GIOCHERELLARE PER ORE NELL’ACQUA NON È PRIVO DI INSIDIE

Quanto alla immersione nell’acqua sulfurea per 4 ore è evidente che non si sia trattato di una cosa favorevole. Sulle situazioni di vera e reale emergenza nessuno va per il sottile. L’obiettivo è guarire ad ogni costo, in un modo o nell’altro. I Pronto Soccorso esistono proprio per questo. In tutte le circostanze, ma particolarmente in quelle meno favorevoli, si deve dare priorità al buon senso e non ai nostri schemi mentali.

LA HEALTH SCIENCE COMBATTE LA CUROMANIA IN TUTTE LE SUE FORME

L’omeopatia, pur essendo per certi aspetti meno invasiva e devastante della medicina allopatica, rimane sempre una forma di curomania e di interferenza sul sintomo, per cui viene bocciata al pari della medicina. I rimedi omeopatici, soggetti a parcellizzazione e a dosaggi minimi, vengono prodotti in grande quantità e commercializzati a prezzi spesso proibitivi. Pur non volendo fare di ogni erba un fascio, le cure omeopatiche prevedono spesso una raffica di prodotti in contemporanea, privi di reale capacità guaritiva.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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