LETTERA
ESAMI DEL SANGUE IN PREPARAZIONE DI UN INTERVENTINO
Gent. dr Vaccaro, ci siamo già “sentiti” nelle ultime settimane per la tiroide e altro, ma ora ho un altro problema che potrebbe essere importante per tutti i vegan. A fine Ottobre/inizio di Novembre ho intrapreso la “dieta” vegeteriana tendente crudista, in toto e senza trasgressioni. Il 15 novembre ho fatto le analisi del sangue, per altro motivo, e andavano tutte bene. In particolare l’emoglobina e le proteine erano a posto. Il 19 dicembre vado all’ospedale per un interventino programmato ed inevitabile e mi hanno fatto le analisi di routine all’ingresso (come dire pre-operazione).
EPARINA PREVENTIVA, ALCUNI VALORI IN CALO E MEDICO CHE SI ESPRIME DA TROGLODITA
Riscontro un’emoglobina crollata (12,6 da 15,8 che avevo), piastrine pure in calo (ora 170mila, sarà sta l’eparina preventiva?) e mi immagino che anche gli altri valori – non trascritti però nel referto di dimissione – siano di conseguenza scesi. Torno ora dal mio dottore che mi ha dato dell’anemico e del pazzo (!) perché l’organismo umano necessita di proteine animali e le risparmio la cantilena sul ferro eme e non eme. A Gennaio devo rifare tutte le analisi per controllare ma previa ripresa della dieta “normale” con carne, pesce ecc.
TANTE COSE BUONE, MA NON MI ASPETTAVO DI DIVENTARE ANEMICO
Confesso di essere rimasto spiazzato perché non mi aspettavo certamente di diventare anemico, dopo nemmeno 2 mesi di dieta vegan. Eppure non erano mancati i vantaggi, dalla glicemia decapitata all’intestino finalmente funzionante, alle nottate passate assai meglio di prima senza ingombri digestivi e con frequenza cardiaca bassa. Però è anche vero che in questi ultimi giorni avvertivo e avverto notevole astenia e facile stancabilità.
CONFUSO E TURBATO
Allora che fare? Dove ho sbagliato considerando che la mia dieta era comunque variegata e comprendeva molti dei vegetali da lei indicati che contengono ferro? Mangiavo per lo più riso integrale, o quinoa o pasta integrale, creme di zucca, cavolo, spinaci, bietola, verza, insalata pranzo e cena, patate e cavolini al vapore, talvolta ceci o lenticchie, frutta fresca a partire dall’aranciata della colazione, noci, mandorle, datteri, semi vari. Insomma non ho mai sgarrato. E ora? Le chiedo aiuto perché sono semplicemente confuso e turbato. Un caro augurio di buon Natale, o Festa della Luce se vuole. Andrea Vannucci da Firenze
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RISPOSTA
MI MANCANO ELEMENTI PER GIUDICARE AL MEGLIO
Ciao Andrea, non posso scrivere e ribadire le stesse cose 10 volte alla settimana. Se tu intendi seguire l’igienismo in modo serio e non occasionale, devi anche seguire le tesine basilari e non arrivare impreparato e vulnerabile di fronte al primo pirla ospedaliero, specializzato a spruzzare terrorismo sanitario sotto Natale. Non so cosa abbia significato e comportato il tuo “interventino” in termini di stress e di farmaci, e non so nemmeno quale cura eparinica pre-intervento ti abbiano fatto.
QUI CI SONO DELLE FORTI INCONGRUENZE INTERPRETATIVE
Hai riconosciuto di aver decapitato la glicemia, dio aver reso l’intestino funzionante, di aver reso il sonno rilassato, di aver risolto ingombri digestivi, di aver sbrogliato la tachicardia. E poi per una banale analisi del sangue, con qualche normalissima ed innocente variazione in alcuni valori, ti cascano d’un colpo le braghe e diventi anemico? Hai mai pensato che un corpo sano e in stato di benessere non può essere nel contempo anemico? Hai mai pensato che la debolezza e l’astenia degli ultimi giorni possa essere legata allo stress del ricovero e al discorso dell’intervento, delle sue inevitabili cure, della stessa eparina?
UN CALO DI VALORI NON SIGNIFICA CROLLO MA AGGIUSTAMENTO TEMPORANEO
Prima cosa, leggiti intanto le mie tesine “Emocromo, anemia e lupus eritematoso” del 22/12, e “Tubercolosi in guarigione e fuorvianti analisi del sangue“, del 24/12, dove commento i grossi limiti delle analisi stesse, tanto per cominciare, se non altro per capire la relatività delle prove del sangue, nonché la diversità interpretativa delle stesse. Seconda cosa, parli di crollo dei valori. Lo dici te o te l’ha detto il signor dottore col camice?
EPARINA SIGNIFICA FLUIDIFICAZIONE DEL SANGUE E CALO PIASTRINE
Hai citato solo due voci. L’emogloblina ti è andata da 15,8 a 12,6 g/dL? (range 14-17,5), e le piastrine sono a 170 (1000/mcL), con range 150-450? Trattasi di un calo e non certo di un crollo. Un calo ovviamente spiegabile e logico con quanto stai facendo e subendo, e non certo connesso con una dieta perfetta che ti ha già regalato ottimi segnali di efficienza. Essere indeboliti in via temporanea non significa affatto essere anemici. L’eparina serve esattamente a far fluidificare il sangue, ed è normale e previsto che, in queste circostanze calino sia emoglobina che le piastrine.
FARE LE PROVE DEL SANGUE IN FASE ELIMINATIVA SBALLA I VALORI
C’è anche da mettere in conto che sei in fase eliminativa, ovvero in fase disgregativa di determinati veleni interni, come sempre succede a chi intraprende un discorso di depurazione, sia essa attuata mediante un digiuno igienistico totale, mediante un semidigiuno crudista al 100%, o mediante una dieta naturale e tendenziale crudista, come quella che hai adottato ultimamente. Fare delle analisi del sangue in fase depurativa-espulsiva-eliminativa, può decisamente portare a valutazioni sballate in quanto i valori presi secondo flash istantaneo, non raccontano certo la loro provenienza e la loro destinazione. La porcheria disgregata (sia esso del grasso, siano essi dei tumori autolisi, siano essi degli urati disciolti o cadaverine-caffeine-residui farmacologici in espulsione) ripassa necessariamente per il sangue, e va ad alterare inevitabilmente il significato di tutti i valori.
SIGNIFICATO DI ANEMIA
Non so cosa significhi anemia nella testa del tuo medico. Per me, e non solo per me, per anemia si intende un indebolimento vitale provocato da denutrizione e da intossicazione cronica, in seguito a cattiva digestione o a deficiente attività eliminativa della pelle. Più che mancanza di sangue, si tratta di alterazione del sangue, dovuta a diversi fattori, tipo mancanza di frutta viva e di verdure crude, vita innaturale, mancanza di esercizio fisico, mancanza di aria pura, vita in ambiente dall’aria viziata, e privo di luce solare, presenza nel corpo di mercurio-piombo-arsenico-alluminio-cadmio-bario-zinco, sostanze che impoveriscono il sangue. Al limite potrebbe essere anche alterazione di sangue prodotta dagli effetti eliminativi di cui ho fatto cenno. In ogni caso non mi pare che tu possa far parte di questa categoria.
UN MEDICO DAVVERO SPECIALE, QUASI EMBLEMATICO
Le valutazioni offensive e alto-proteiche che il tuo medico ha espresso contro il sistema alimentare da te adottato, lo qualificano come elemento di mediocre ed obsoleta cultura nutrizionale, cosa non rara tra i medici purtroppo. Le cantilene sul ferro-eme e sulle proteine lo rendono penosamente ridicolo e suonato. E’ un medico poi che non conosce le 3 leggi principali di Ippocrate:
- La Natura è sovrana medicatrice di tutti i mali,
- Primo non nuocere e non spaventare il paziente (l’esatto contrario di quanto fa lui),
- L’aria è il primo e più importante alimento (l’esatto contrario di quanto fa lui, che di sicuro è un “chiudi-finestre”).
Sarebbe interessante che noi igienisti gli facessimo un’accurata visitina, valutandolo secondo i nostri criteri. Ne scopriremmo delle belle.
L’IGIENE NATURALE NON E’ ESPERIMENTO E NEMMENO SALTO NEL BUIO, LA MEDICINA LO E’
Quanto a te, che passi disinvolto da un’alimentazione vegana a una disinvolta operazione non meglio identificata, e che rimani confuso e turbato dal primo medicastro all’orizzonte, quasi fossi non reduce da una ottima esperienza igienistica, ma sfigata vittima di qualche stramba ed insicura sperimentazione dietologica, e che mi chiedi “Ora che fare?”, ho una risposta molto semplice. Igiene naturale e Medicina operano su piani diversi e su valutazioni divergenti spesso a 180 gradi. Deciditi a fare una rapida scelta di campo. O stai con la medicina o stai con l’igiene. Se stai con l’igiene, i test non si fanno con le tabelle mediche e con le interpretazioni mediche, ma con quelle dell’igiene.
Valdo Vaccaro
Ciao Valdo e ciao Andrea.
Andrea se posso vorrei tranquillizzarti anche dire che i valori di riferimento citati da te sono statistici, e per di più suppongo dell'ospedale o della zona alla quale appartieni.
Ti faccio il mio esempio con esami fatti 3 mesi fa a Milano, sono vegan dal settembre 2009: ho le piastrine a 146, ma vanno bene visto che il mio range è 130-500. Questo significa che se tu avessi fatto gli esami dove li ho fatti io saresti bello tranquillo.
A marzo 2010 invece (ero vegan da circa 6 mesi) le mie piastrine le avevo a 128 con lo stesso range di riferimento, quindi leggermente sotto. Non puoi pretendere in soli due mesi di mettere a posto quello che per una vita intera hai cercato (involontariamente spero) di disfare.
Inoltre lo sai che per altri valori che adesso mi risultano perfetti con i range dello stesso ospedale ma di 2 anni fa, sarei sopra o sotto il limite? E viceversa.
Giudicare gli esami del sangue è veramente impresa ardua, se non impossibile; ci vorrebbe l'esame delle cellule tramite una biopsia, lo dissi ad un medico, e mi rispose "hai ragione, però costerebbe troppo e sarebbe troppo invasivo, allora ci accontentiamo degli esami del sangue". No comment.