LETTERA
VEGAN-CRUDISTA DA DUE ANNI CON DIVERSE ESPERIENZE DIGIUNISTICHE
Salve Dr Vaccaro, Sono vegan-crudista tendenziale da circa due anni e mi lascio spesso guidare dalle informazioni che trovo sul suo blog, molto ricco ed esaustivo sia sul piano pratico che concettuale.
Da un paio d’anni ho sperimentato vari digiuni di 36 ore e circa un anno fa un digiuno di tre giorni.
In questo momento ho appena concluso un digiuno a sola acqua di 9 giorni, dal 16 dicembre sera al 26 mattina.
SCOPO DELL’ULTIMO DIGIUNO DETOSSIFICARE ED ALLEGGERIRE IL FEGATO
I primi giorni sono stati difficili, ho dovuto combattere con fame, senso di spossatezza e dolori articolari soprattutto a caviglie e spalle, ma poi è andata progressivamente meglio e ho cominciato a percepire benessere e rilassamento. Aggiungo che il digiuno mirava soprattutto ad alleggerire il mio fegato su cui scarico in gran parte lo stress spesso inevitabile del quotidiano.
NESSUNA CRISI ELIMINATIVA
Inizialmente avevo programmato un digiuno di 3-5 giorni. Ma poi, visto che tutto procedeva bene, ho man mano prolungato. Dopo 8 giorni ho sentito però forte il bisogno psicologico oltre che fisico di ritornare alla vita attiva e di riprendere a mangiare. Soprattutto di sera avvertivo una forte carica di energia che mi impediva di addormentarmi, nonostante la debolezza fisica. Tra l’altro, verso il sesto giorno, fegato e stomaco hanno cominciato a contrarsi leggermente, cosa che ho interpretato come un sintomo dello stress psicologico che il digiuno cominciava a provocare, per cui mi sono detto che era il momento adatto per interrompere. Non ho avuto episodi spiacevoli, niente tachicardie o febbre, insomma niente crisi eliminative più o meno violente.
INSERIMENTO DI 3-4 ORE DI MEDITAZIONE E DI RESPIRO
Ho approfittato del digiuno per praticare yoga in forma blanda associato a 3-4 ore di meditazione al giorno stando seduto e respirando in maniera profonda e ritmata. Tra l’altro, la meditazione combinata al digiuno ha portato alla luce dei contenuti intensi e ricchi che probabilmente avranno un impatto sulla mia vita futura. Ho avuto anche il coraggio di prendere finalmente una importante decisione che era in cantiere da qualche tempo.
L’INERZIA ASSOLUTA MI RENDEVA NERVOSO ED INQUIETO
Ho letto in varie tesine che lei consiglia il riposo assoluto durante il digiuno. Solo che l’inerzia assoluta e prolungata finisce col rendermi nervoso e inquieto, per cui ho preferito praticare in alternativa lo yoga e la meditazione. Mi sono concesso anche qualche breve lettura e 3-4 periodi di circa mezz’ora al giorno per cercare e leggere sul web del materiale che poteva essermi utile sul digiuno, ma evitando di affaticarmi mentalmente.
LE TROPPE ORE DI IMMOBILITÀ A LETTO MI CAUSAVANO INSONNIA
C’è da dire che il fatto di passare varie ore a letto durante la giornata mi rendeva poi difficile il sonno durante la notte, causandomi vari lunghi risvegli a intervalli di 2-3 ore. Anche per questa ragione ho preferito mantenere un certo di livello di attività piuttosto che un riposo forzato che avrebbe finito con lo stressarmi piuttosto che rilassarmi. Ho invece completamente eliminato TV e cellulare, e ho giusto scambiato due rapidi messaggi natalizi il 25.
MI VIENE IL DUBBIO DI AVER SPRECATO I VANTAGGI DI UN DIGIUNO STANDARD
In questo momento, soprattutto leggendo le Sue tesine in merito, sono un po’ preso dal dubbio che forse non ho seguito una tipologia di digiuno molto efficace e che avrei dovuto sforzarmi di stare a riposo il più possibile. Mi preoccupa l’idea che, nonostante gli sforzi fatti, il digiuno possa non aver dato i risultati potenziali che poteva fruttare in termini fisiologici. Le sarei grato se potesse darmi il Suo parere. Si trattasse di una severa bocciatura, la prenderei stoicamente come una lezione per il futuro. Grazie in anticipo per la Sua eventuale e sperata risposta.
Giuseppe
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RISPOSTA
ANCHE NEL DIGIUNO CI VUOLE FLESSIBILITÀ E PERSONALIZZAZIONE
Ciao Giuseppe. Nessuno meglio di te è in grado di valutare se hai fatto bene o hai fatto male a procedere con tale variante della meditazione più respiro ritmato. Come al solito mancano le controprove. Tutto sommato non esiste un digiuno standard fisso ed immutabile, a parte il non toccare cibo, il bere liberamente acqua leggera a piccoli sorsi, e il minimizzare la dispersione energetica e calorica.
A OGNUNO LA SUA FORMULA ADATTATA ALLE NECESSITÀ E AL BUON SENSO, RISPETTANDO I PRINCIPI FONDAMENTALI
Nella misura in cui sei riuscito a detossificare il fegato, e nel contempo a meditare in modo costruttivo e carico di risultati sul piano psicologico, darei una valutazione ottimale al tuo digiuno intelligente e personalizzato sulla base delle tue particolari esigenze. In effetti non è obbligatorio stare sempre a letto e puntare al vuoto assoluto. Ognuno deve fare o non fare, riposarsi o muoversi, a seconda delle sue reali necessità. L’importante è che non manchi il ricambio d’aria e che non ci sia troppa dispersione calorica.
Valdo Vaccaro
A mio avviso troppa ansia e eccessiva attesa di risultati per un semplice digiuno. Quest' ultimo non è una bacchetta magica. Meglio adottare il più possibile un atteggiamento positivo che un digiuno ansioso e problematico. Questo in linea generale.