MOTIVI PER ADOTTARE UNA DIETA DETOSSIFICANTE

da 27 Mar 2017Dieta vegan-crudista

LETTERA

IL BLOG VERDE SU BIANCO DI ALESSANDRO MEOTTO

Ciao Valdo, per la prima volta mi sono imbattuta nel blog Verde Su Bianco gestito dall’igienista Pino Di Aleppo, al secolo Alessandro Meotto e come lui stesso si definisce “cittadino del mondo, libero pensatore, pratico quotidianamente la via spirituale di ciò che è bello e vero, con strenua fede nel senso dell’essere venuto al mondo un fantastico giorno di Marzo. Amo i viaggi e tutto ciò che profumi di esotico, il mare di sopra e quello di sotto. Ho scoperto tardi Caprera e l’omonima scuola di vela e marinai che sull’isola storicamente ha le sue radici; la lascio sempre al momento giusto, stanco ma appagato, con in testa il vago proposito di tornarvi un giorno che però, dentro di me, è già lontano. Cerco di vivere a cuore aperto e metto me stesso in quello che faccio: seguo un’alimentazione vegana e crudista – la mia stella polare – per il 90% fatta di cibi alcalinizzanti. In un tempo immemore, fui esercente cinematografico e teatrale nella profonda provincia toscana. In una vita recente, guida ed istruttore subacqueo per i mari del mondo, con all’attivo migliaia di immersioni e centinaia di brevettati. Appesa la muta di neoprene al chiodo, si apre un nuovo capitolo di un libro ancora tutto da scrivere. E da leggere.”

INTERESSANTE ARTICOLO SUL DIMAGRIMENTO

Il blog è suddiviso in alcune sezioni che propongono argomenti molto interessanti. Anche se si tratta di tematiche che hai già trattato in numerose tesine, ho pensato di segnalarti questo articolo che si intitola: Perché dimagrire? Un corpo sano è sempre magro, non viceversa. Data la lunghezza dell’articolo ho sintetizzato un pò. L’articolo integrale è qui. Elena Fasulo


Perché DIMAGRIRE? Un corpo SANO è sempre MAGRO, non viceversa.

Perché DIMAGRIRE? Un corpo SANO è sempre MAGRO, non viceversa.

Un individuo che sia biologicamente sano è magro, sempre! Ma non è affatto detto che un soggetto magro sia sano in conseguenza della sua magrezza. A volte, è vero il contrario. Non ho mai incontrato, però, un soggetto grasso che si presenti come visibilmente sano energico e sensibilmente in forma. Queste sono le verità empiriche frutto dell’osservazione e della sperimentazione quotidiana a cui chiunque sia libero da ideologie dietetiche e mediche di qualsiasi sorta e parrocchia può attingere direttamente per farsi una propria idea solida in materia e cominciare a prendere padronanza con un’ipotesi concreta di cambiamento radicale del proprio stile di vita: per dimagrire si deve prima volere guarire dai malesseri che, spesso, si imputano pigramente e deresponsabilmente all’età o, appena più consapevolmente, al mancato esercizio fisico. In realtà, acciacchi di vario tipo, deficit funzionali e le più svariate problematiche di salute considerate sul momento soltanto genericamente, per poi essere abitualmente e comunemente imputate a specifiche patologie idiopatiche dalla medicina convenzionale allopatica, sono affezioni secondarie: la risultante di ambienti interni infiammati dal sistema immunitario in risposta al lavorio silenzioso e progressivo di logoramento a cui sono sottoposte le strutture del corpo da parte di sostanze tossiche e irritanti presenti clandestinamente all’interno dell’organismo vivente. La tossicosi organica mina le fondamenta dell’entità dell’Essere come le infiltrazioni di acqua sotterranea corrodono quelle di una casa. Se vuoi dimagrire in maniera salutare, ti devi per forza prioritariamente disintossicare, poiché il grasso è deposito di tossine prima che scorta e fonte di energia: che il corpo, in casi eccezionali di necessità energetica – come può essere un mancato approvigionamento durante un Digiuno – ricavi energia dai grassi, è vero come è vero che la produce per autolisi dalla distruzione di tutte le cellule vecchie, danneggiate o malate. Il percorso virtuoso verso la salute basato sulla espulsione delle tossine fa dimagrire ripristinando la biologia interna, il corretto metabolismo e la naturale fisiologia e morfologia del corpo, mentre il dimagrire di per sé non dà la salute: essa si consegue e mantiene solo con una costante detossificazione attiva del corpo attuata in ambito dietetico che, fisiologicamente, lo fa dimagrire.

Perché DIMAGRIRE? Un corpo SANO è sempre MAGRO,ma NON viceversa.

Esiste anche il “Magro Non Sano”: egli/ella sarà molto probabilmente un tipo che segue una dieta a zona e/o tendenzialmente chetogenica, che mangia iperproteico e ha l’organismo pieno di scarti di Acido urico prodotto in eccesso a partire dal catabolismo digestivo delle proteine alimentari, e Ammoniaca esogena derivante dalla putrefazione batterica intestinale di amminoacidi, resti di pasti proteici carnivori o vegetali mal digeriti o indigeriti. Un eccedenza di Acido urico e Ammoniaca nell’organismo acidifica, demineralizza, infiamma le articolazioni e i tessuti, corrompe le membrane e ulcera gli organi. Ciò detto, la diffusa abitudine a dimagrire attraverso l’uso di una alimentazione quasi esclusivamente proteica che avvelena collateralmente l’intero organismo acidificandolo, dimostra altresì che una detossificazione fatta in profondità, metabolica organica tissutale e cellulare, sia l’unica via biologica in grado di effettuare un dimagrimento definitivo armonico e salutare, in una parola: naturale.

Senz’altro, non c’è da prendere la composizione del Peso corporeo come manifestazione intrinseca e assoluta della condizione di salute generale di una persona, ma è certo che la presenza di abbondante tessuto adiposo per quanto riguarda gli individui umani di qualsiasi età e genere indichi uno stato di tossiemia o tossicosi:difatti, il metabolismo difensivo, nel tentativo di disintossicare l’organismo, isola gli acidi che non riesce ad eliminare e le sostanze dannose in circolo spostandole nei distretti periferici del corpo convertendole in grassi (vedi la trasformazione in trigliceridi del glucosio non biodisponibile, derivante dalla mancata metabolizzazione degli zuccheri raffinati o stracotti, che avviene in seguito alla saturazione delle riserve di glicogeno) o trattenendole nell’adipe stessa. Il tessuto adiposo viene utilizzato come discarica nel tentativo di neutralizzare e limitare la pericolosità di questi veleni; in tal modo l’organismo cerca di allontanare gli agenti tossici, che non è riuscito a scaricare all’esterno oppure a distruggere, dagli organi vitali con il fine di garantirne e preservarne le funzioni.

Tuttavia, non è sempre detto che la forma fisica coincida con ben-essere e salute; è sempre vero, però, che stare bene sentirsi bene e avere dal proprio corpo risposte e reazioni pronte, si ricolleghi nella memoria di ognuno ad un corpo magro o con meno grassi del solito. Quando pensiamo alle sensazioni positive di una personale esperienza corporea volontaria e/o fisiologica ci si accorge quanto esse siano riconducibili al raggiungimento e al mantenimento, più o meno duraturo, del peso ottimale che, spesso ma non sempre, data positivamente l’assenza di accumuli tossici celati sotto forma di depositi di grasso.

Condizioni di normalità biologica che consentono una accellerazione del metabolismo e un avanzo energetico metabolico che si traducono in una forma migliore e prestazioni sia fisiche sia psichiche massimali si realizzano quando:

  • le funzioni fisiologiche emuntoria ed escretoria sono poco impegnate;
  • l’organismo non viene intossicato;
  • il sangue è fluido, non congestionato;
  • le riserve alcaline sono rifornite;
  • le ostruzioni (biliari) e le incrostazioni (intestinali) siano state rimosse, se presenti;
  • l’attività enzimatica non viene distratta da carichi di lavoro strordinario derivanti da complicate digestioni.

In generale, per testare la salute di una persona penso che sia più affidabile una valutazione empirica che una parametrata esclusivamente su valori clinici stabiliti e rivisti continuamente sempre al ribasso da ricercatori finanziati delle industrie farmaceutiche e divulgati tra la popolazione attraverso ipocrite e pelose propagande per la salute personale e pubblica. Se tu stai coscientemente bene, parametri di laboratorio non dovrebbero, come purtroppo accade, metterti in ansia e convincerti del contrario con il fine di indurti a comprare i farmaci che quegli stessi laboratori producono. Il peso corporeo va interpretato prendendo in considerazione indicatori che siano sensibili osservabili e raffrontabili quali:

  • la forza fisica;
  • le energie nervose;
  • la corretta fisiologia degli organi;
  • il funzionamento dell’apparato muscolo-scheletrico.

Il mio consiglio è quello di non affidarsi a indici ponderali e rapporti teorici di peso, che sono pensati per generalizzare proprio come fossero misurazioni standard che nascono da una mera logica di semplificazione commerciale rivolta al profitto, anziché da una ricerca scientifica ma etica che abbia scopi salutistici; queste misure di riferimento medico-scientifico non sono tarate sulla specifica realtà della singola persona e non permettono alcuna analisi clinica secondo criteri olistici. Quindi, a parer mio, la magrezza non è valore di per sé di esaurimento calorico se si è in presenza di questi segni:

  • funzioni fisiologiche regolari;
  • energie nervose e concentrazione;
  • forza e resistenza fisica.

“Il corpo non lavora a compartimenti stagni.” (cit. di Valdo Vaccaro)

Ma cosa intendo definire con l’aggettivo MAGRO?

  • Magro NON è un corpo in stato di atonia;
    • atonico, cioè mancante di tono muscolare, può esserlo anche una persona obesa.
  • Magro è un corpo che NON abbia adipe più di quanta gli necessiti per massimizzare le prestazioni e ottimizzare le funzioni della specie a cui appartiene: secondo la proposizione suddetta risulta valido l’ossimoro che vive talvolta in Natura, dove un cinghiale allo stato brado si possa dire “magro” nonostante abbia tessuti grassi in abbondanza per antonomasia. In questa ottica, “magro” può intendersi come “funzionale”. Ovviamente, la magrezza va declinata in base alle caratteristiche biologiche distintive di ogni specie vivente. Se per una balena il grasso corporeo è necessario per la sopravvivenza, per l’Uomo è vero il contrario: il grasso, accumulato oltre la soglia fisiologica e che perciò non concorra alla composizione basilare dei tessuti, gioca un ruolo avverso alla salute e alla felicità umana. Non è assolutamente vero che il grasso serva da riserva energetica privilegiata – non siamo orsi! – e che gli strati adiposi abbiano la funzione di proteggerci dal freddo: queste soluzioni sono adattamenti opportunistici della fisiologia umana, giacché l’organismo è in grado di adattarsi per sopravvivere facendo di necessità virtù. Per esempio, proprio alle pendici delle vette ghiacciate dell’Himalaya abitano popolazioni come gli Hunzas che non conoscono l’obesità, vivono lungamente e sono rinomate per caratteristiche di forza e resistenza. Solo le balene fanno bene quello per cui sono nate: essere balene. Ma che l’Uomo, sia Uomo!
  • L’obesità e il sovrappeso, ovvero il grasso in eccesso, sono stati organici anti-biologici, contro la vita e afflittivi dell’essere, riscontrabili solamente nell’Uomo e in nessun altro animale in libertà: persino un grasso ippopotamo non è mai obeso, ma sarà del peso ottimale che il suo programma biologico prevede. Gli animali NON conoscono la fame nervosa, quegli impulsi mentali che costringono l’Uomo a fagocitare il mondo che gli sta attorno senza soddisfare il reale fabbisogno energetico, ma solamente i vuoti della personalità; essi, le creature animali che i testi di divulgazione scientifica considerano inferiori all’Essere umano, si cibano solo per fame vera, non vivono una illusione, non sono distaccati da se stessi e divisi dal tutto. Gli animali non si trovano mai di fronte alla necessità di dimagrire perché si comportano seguendo l’intelligenza biologica che li ha progettati, finché sono liberi, anche di fronte all’abbondanza di cibo che la Natura può offrire loro. Ora, chi è inferiore a chi? Chi è dissociato di certo dalla sua natura e chi NON lo è affatto?
  • La magrezza è per il genere umano una condizione fisica essenziale positiva e vitale per la sopravvivenza l’azione la gioia e l’evoluzione spirituale.

La presenza di grasso e le sue riserve devono essere funzionali, mai oltre la soglia fisiologica. Leone gazzella ghepardo ci appaiono forti agili o veloci, magri e NON grassi, tonici e NON mollicci, vigorosi e NON deboli. Qual è la soglia fisiologica per l’animale Uomo? Il limite entro il quale NON si creano accumuli periferici e visibili di grasso, NON organici spessi e mollicci, per l’appunto!

L’importanza della DETOSSIFICAZIONE metabolica e organica per DIMAGRIRE in modo salutare.

Alla luce di queste informazioni, la spinta di volontà che porta una persona a decidere di dimagrire non dovrebbe provenire da una pulsione coattiva all’agire per calmare l’insoddisfazione datagli dal suo aspetto esteriore, ricalcando i soliti meccanismi che, all’opposto, portano a mangiare oltremisura per riempire un vuoto interiore e silenziare le insicurezze; bensì, dovrebbe nascere dalla presa di coscienza che nel grasso che avvolge la figura si sono trasformati e/o raccolti e intrappolati gran parte dei metaboliti velenosi intermedi e finali prodotti in eccesso dal metabolismo e/o le tossine non metabolizzabili di origine esogena che sono state introdotte nell’organismo dall’esterno con cibi no-self, farmaci, vaccinazioni e contaminazioni ambientali (piogge acide, pesticidi e fertilizzanti chimici, nano e microparticelle di metalli pesanti quali piombo cadmio alluminio arsenico mercurio presenti nei gas di scarico delle auto e degli stabilimenti industriali, nei deodoranti nelle sigarette nei vaccini…) a cui la maggior parte della popolazione si espone o viene esposta “a norma di legge”.

Più grasso è il tuo corpo, più tu sei intossicato. Più tossine hai in circolazione e trattieni nei tessuti, più il tuo organismo diventa acido. Più grasso sei, più acidi hai dentro di te che lavorano per ammorbarti. Riflettici.

Poiché le sostanze tossiche sono quasi tutte acide e tutte sono acidificanti e, come dovrebbero oramai sapere anche i muri, l’acidità dei tessuti è un male per la vita dell’organismo umano che brama, altresì, sostanze alcalinizzanti come le piante aspirano alla luce del Sole, posso per esperienza affermare senza timore scientifico alcuno che gli alimenti alcalinizzanti siano il cibo che il nostro organismo richiede e mai rifiuta.

Il tessuto adiposo è come una discarica strutturale a cui il sistema immunitario ricorre per neutralizzare le sostanze nocive che il metabolismo non riesce più a tamponare con i vari sistemi tampone e cicli metabolici (vedi ciclo dell’urea) e/o a smaltire servendosi dei normali canali di eliminazione degli organi emuntori ed escretori dell’organismo umano. Quando si incomincia ad ingrassare è perché il metabolismo rallenta per via delle ostruzioni che ostacolano la circolazione sanguigna, impediscono sia il drenaggio ematico venoso e linfatico dei rifiuti metabolici cellulari e delle sostanze estranee non metabolizzabili, sia il trasporto arterioso dei nutrienti e l’assimilazione cellulare: non si tratta più di intossicazioni contingenti, ma di un segno di tossicosi diffusa, organica.

Lo stato generale di salute di un individuo è misurabile a spanne già osservando lo strato di adipe che gli circonda l’addome composto dal ribattezzato “grasso viscerale”, che staziona tra gli organi interni racchiusi dentro il peritoneo nella cavità addominale, e dal grasso che forma il “tessuto adiposo bianco” (nominato così per via del colore bianco o giallastro), che si trova sotto la cute del corpo, accumulatosi specialmente nella zona della pancia. Liberare il corpo dalle tossine significa dimagrire in modo duraturo consolidato e benefico. Perciò, ti invito a diffidare di qualsiasi dietista che sventoli fior di laurea, ma si presenti a te con dei chili di troppo, acciambellato sulla poltrona dietro la scrivania. Fidati solo della autorevolezza dell’esempio, anche quando ti rivolgi a professionisti riconosciuti legamente!

Un corpo disintossicato tende verso una omeostasi sia interna sia esterna:

  • internamente, espelle le scorie acide per ripristinare l’equilibrio acido-base necessario per i vitali processi ossidoriduttivi cosiddetti Redox, mantenendo il pH plasmatico e dell’organismo nel suo complesso tendenzialmente e moderatamente alcalino, con riferimento tissutale particolare alla matrice del corpo intero costituita dal tessuto connettivo che lega e mette in relazione e comunicazione tutti gli organi i tessuti e le cellule;
  • all’esterno, il metabolismo autoregola lo sviluppo della massa muscolare secondo le necessità funzionali delle attività fisiche svolte: la biosintesi degli amminoacidi da parte delle cellule avviene solo in caso di necessità su richiesta dell’organismo e non tanto in base all’apporto proteico esogeno come le diete commerciali e sponsorizzate fanno credere. Un metabolismo che sia “normalizzato” o, per meglio dire, “purificato”, che non sia rallentato da viscosità densità congestionamenti e grumi circolatori e indebolito da processi immunitari ed eliminativi in corso, innesca la sintesi anabolica proteica all’abbisogna e in autosufficienza, stimolando il midollo osseo a produrre Staminali che entrano nella circolazione sanguigna e nel sistema linfatico raggiungendo quei tessuti che richiedano la costituzione e la crescita di nuove cellule e, contestualmente, attivando il sistema endocrino per la produzione ormonale: la ghiandola dell’Ipofisi secerne l’Ormone della crescita GH (Somatotropina) che un fegato ripulito converte efficacemente in Fattori di crescita IGF 1 endocrini che stimolano la sintesi anabolica amminoacidica nel citoplasma cellulare e la creazione di legami peptidici per opera delle cellule dei tessuti che lo necessitino, come quello muscolare. Succede che dagli Amminoacidi di biosintesi la cellula polimerizzi proteine ovviamente endogene in base a quello che occorre effettivamente al tessuto e all’organo per stare bene, far fronte alle sollecitazioni, ottimizzare le funzioni, rendere al massimo del potenziale e, nel contempo, riparare i danni e incentivare la rigenerazione cellulare.

La crescita e la tonicità muscolare sono stimolate naturalmente dai seguenti fattori:

  • esposizione quotidiana al Sole;
  • respirare aria pulita; durante il sonno non chiudere mai del tutto le finestre, neanche d’inverno, per permettere una circolazione aerea che incentivi l’inspirazione notturna di ossigeno e azoto – componente fondamentale delle proteine – e l’espulsione dallo stesso ambiente dell’aria viziata dagli scarti metabolici che vengono espirati e che sono saturi delle molecole tossiche di anidride carbonica;
  • digestioni facili che non impegnino il metabolismo enzimatico, riproducendo condizioni di palingenesi (rinnovamento) simili al digiuno che stimolano la produzione ormonale da parte del sistema endocrino, ghiandolare e cellulare, e la sintesi proteica;
  • esercizio fisico regolare, non stressante e ossidativo: sviluppa la massa magra, aumenta la forza e la resistenza senza dover ricorrere a diete iperproteiche dannose tanto sono tossiche, acidificanti e alla lunga cancerogene; potenzia e accellera l’attività metabolica stimolando le circolazioni ematica e linfatica che aumentano il trasporto di ossigeno staminali ormoni enzimi vitamine elettroliti e nutrienti verso i tessuti (funzione nutritiva tipica della circolazione sanguigna) e, in direzione degli organi emuntori ed escretori (funzione drenante tipica, ma non esclusiva, della circolazione linfatica), quello di scarti anabolici, CO2, cataboliti, antigeni, veleni esogeni e metaboliti tossici drenati dalle viscere tissutali vascolarizzate.

Il cardine del ben-essere è vivere una condizione attiva e permanente di detossicosi organica ricordandosi di:

  • ingerire con il cibo meno tossine possibili, scegliendo prodotti vegetali che provengano da coltivazioni organiche;
  • cibarsi di alimenti alcalinizzanti (frutta e verdura – quasi tutta – preferibilmente crude), i quali sono fisiologicamente detossificanti;
  • favorire la eliminazione delle tossine acidificanti che i processi sia anabolici sia catabolici cellulari e metabolici producono, con pratiche detox alimentari e non quali digiuni, lavaggio epatico, terapie chelanti e juicing;
  • non congestionare l’organismo di metaboliti e sostanze tossiche derivanti da diete sbagliate, vizi, abitudini di vita nocive, ricorso a farmaci, sedentarietà e pensieri afflittivi che producano radicali liberi e stress ossidativo.

Una pratica alimentaredisintossicante, anche se non radicale – come invece può esserlo in maniera straordinaria il Juicing – va posta al centro di un sistema di vita focalizzato al raggiungimento e al mantenimento di una salute biologica, naturale e spontanea. Un corpo detossificato sarà fisiologicamente magro. Un corpo privo di tossine equilibrerà la secrezione ormonale e la sintesi anabolizzante per avere una massa muscolare funzionale alle esigenze fisiologiche richieste dall’organismo per mantenere al livello più conveniente per la vita le attività svolte da un individuo in un determinato contesto ambientale e a certe condizioni: tu avrai muscoli e kg a disposizione quanti te ne servono, perfetti per quello che stai facendo, non uno di più non uno in meno. Un corpo detossificato si autoregola anche nella sintesi anabolica a seconda delle necessità contingenti e delle abitudini; un sistema biologicamente purificato fa da sé per raggiungere il meglio della forma e il top del potenziale ai fini della sopravvivenza: ecco che, con un po’ di attività fisica regolare non stressante, respirazione prodonda all’aperto e irradiazione solare che stimoli la produzione endocrina ormonale, la muscolatura si potenzierà anche in attuazione di una dieta che sia ipoproteica come lo è quella crudista fruttariana o potrebbe potenzialmente esserlo quella vegana. Un organismo disintossicato di una persona che si nutra di alimenti biologici, ovvero vegetali in prevalenza crudi, può digerire grandi quantità di cibo, anche calorico (fichi, banane, datteri ecc), senza che il corpo ingrassi di un solo kg rispetto al suo peso forma, grazie alla biodisponibilità dei nutrienti che tali alimenti contengono. Per l’Uomo, il grasso – vale la pena ricordarlo – è il risultato di un accumulo di scorie tossiche, specialmente scarti non metabolizzabili o mal digeriti dei cibi, e non una riserva scelta di energia. Un corpo che sia libero da tossine si può cibare a sazietà di alimenti vegetali crudi che non contengano veleni, con la certezza che i nutrienti vengano completamente digeriti assorbiti scomposti e assimilati, poiché quel cibo è NON estraneo al corpo, biologicamente riconosciuto, familiare, interamente metabolizzabile dall’Uomo, progettato da Madre Natura per il piacere e il sostentamento dei suoi figli uomini. Quando, mangiando delle mele, insorge la sensazione di sazietà, puoi scommettere che sia la macchina biologica e non la tua mente a stabilire se le sue cellule verranno realmente nutrite a sufficienza e sia quindi l’ora di fermarsi: è il corpo che ti sta parlando e ti sta dicendo che ha fatto il pieno effettivo di energia.

DISINTOSSICARSI equivale a DIMAGRIRE, mentre non è affatto vero che dimagrire voglia dire depurarsi in ogni caso.

Per un individuo che abbia ricostituito le funzionalità degli organi emuntori ed escretori, principalmente il fegato, e assimilative dell’intestino, dimagrire non rappresenta uno sforzo ma lo sbocco fisiologico di un metabolismo ripulito, in salute. Fondamentale organo in questo processo virtuoso di pulizia, accellerazione del metabolismo basale e rinascita cellulare è senza dubbio il fegato. Funzionalità epatiche e colecistico-biliari efficienti sono necessarie per dimagrire. Un fegato in salute ha molto a che fare con lo stato di salute dell’intestino, ed entrambi gli organi risentono negativamente dell’intossicazione e si rigenerano attraverso pratiche (digiuni, lavaggi epatici) e diete detox (crudismo ortotrofico igienista, juicing).


COMMENTO

NON ABBIAMO DUBBI SULLA NECESSITÀ E IL PRIVILEGIO DI MANTENERSI PULITI DENTRO E FUORI

A parte le nostre dirette osservazioni del fenomeno, troppe sono le testimonianze di prestigio che la storia ci offre, per avere qualche dubbio in proposito. “Concedi al corpo quanto basta a mantenerlo in salute”, diceva Seneca. “Ti facciano da medici 3 cose soltanto: Mente serena, Riposo e Moderazione nel mangiare”, insegnava la straordinaria Scuola Medica Salernitana. “Solo la pulizia interna del corpo può guarire. Niente altro che quella”, affermava Louis Kuhne (1835-1901), nel suo celebre best seller “The New Science of Healing”.

MEGLIO NON AVERE PREGIUDIZI SUL TERMINE DIETA

La parola dieta, nell’accezione contemporanea, fa spesso accapponare la pelle, e viene vista come sofferenza, come ristrettezza alimentare, come negarsi la gioia e il piacere di mangiare quello che ci convince e che ci aggrada. In realtà, la parola greca “diaita” significa stile di vita riferito al mangiare e al vestirsi, ed anche il latino dieta significa la stessa cosa.

DUE PAROLE SULLA CIVILTÀ ARYANA CHE HA GENERATO I VEDA, LE UPANISHAD E IL BUDDHISMO

Se andiamo più indietro, alla lingua ariana, scopriamo altre cose interessanti. Tra il 2000 ed il 1400 avanti Cristo una misteriosa popolazione scese dal nord e, divedendosi in due tronconi, invase il subcontinente indiano e la Grecia, dando origine a due delle più grandi civiltà che siano mai esistite. Erano gli Ariani, gli Arya (i nobili). La loro lingua originale era il sanscrito e bisogna notare che in questa lingua sono esprimibili concetti filosofici che sarebbe impossibile esprimere in molte lingue moderne, tranne forse il tedesco. I grandi filosofi greci, Platone in particolare, derivarono i loro sistemi filosofici dalle antichissime conoscenze portate dagli Ariani. In India nacque la civiltà Indoariana con i suoi testi sacri, i Veda e le Upanishad (antiche scritture in sanscrito contenenti i concetti centrali dell’Hinduismo) nei quali il pensiero umano ha raggiunto le più alte vette di speculazione filosofica. Di origine ariana sarà poi anche il Buddismo. Chi erano e da dove venivano gli Ariani? Il geografo ed esploratore greco Pitea parla per la prima volta della leggendaria isola di Thule nella quale il Sole splendeva per sei mesi all’anno e che distava sei giorni di navigazione dall’odierna Scozia. Quest’isola sarebbe stata abitata da una leggendaria popolazione, gli Iperborei. Questi sarebbero stati custodi di una Tradizione Filosofica Primordiale che avrebbero ereditato dalla civiltà di Atlantide ormai scomparsa. Thule è menzionata anche nella Geografia di Tolomeo ed in molte altre opere antiche. Gli studiosi tendono ad identificare l’isola con l’Islanda o con la Groenlandia (Greenland o Terra Verde) che in un remoto passato avrebbe avuto rapporti con Atlantide, prima che questa fosse inghiottita dalle acque. Nelle terre attorno al polo effettivamente il giorno dura sei mesi e la notte altrettanto.

ESSERE A DIETA TUTTO SOMMATO SIGNIFICA VIVERE CON SAGGEZZA E INTELLIGENZA

Questa diversione storica sugli Arya per dire che la parola dieta fu usata la prima volta proprio da loro. In Aryano dieta deriva dal verbo vivere e dai sostantivi vitale e bio, significanti anche way of life o modo di vivere. Pertanto essere a dieta significa vivere al meglio secondo natura, scegliendo cibi digeribili e vitali. La parola dieta ha un antico e prestigioso pedigree, quindi non dovrebbe causare reazioni di rifiuto e di rigetto.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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