LETTERA
IMPORTANTI SCRITTI DI ALESSANDRO MEOTTO DAL SUO BLOG VERDESUBIANCO
Ciao caro Valdo, qualche tempo fa ti segnalai un interessante articolo di Alessandro Meotto che divenne lo spunto per una tua bella tesina dal titolo dal titolo Matrici e membrane divine, tra Giordano Bruno e Pier Luigi Ighina. Ti scrivo ora per segnalarti la seconda parte dell’articolo che Meotto ha pubblicato in questi giorni sul suo blog verdesubianco.com.
BELLE VISIONI, SENTIMENTI DI AMORE, CIBO NUTRIENTE, LUCE SOLARE, PROFUMI SOAVI E PACIFICI SILENZI
La conclusione a cui perviene Meotto dopo una straordinaria e affascinante dissertazione sui rapporti tra terreno di coltura e informazione vitale è che: “Appare essenziale per la salute ricercare elementi della matrice esterna non corrotti, espressione delle forze della Natura, l’unica realtà biologica, la sola matrice da cui attingere energia che sia veramente salutare: belle visioni da osservare, pensieri positivi che attraversino la mente, sentimenti di amore che scaldino il cuore, cibo organico e innocente che nutra lo spirito e il corpo, acqua pura che disseti le cellule, suoni che rilassino, luce solare che irradi la pelle, aria pulita, profumi soavi, parole sincere senza giudizio e pacifici silenzi.
LE MATRICI CHE TRASCRIVONO UN MONDO FRASTORNATO ED INNATURALE AMMALANO IL SISTEMA
Le matrici che trascrivono un mondo che si è allontanato dalla Natura sono artificiali e, come tali, veicolano informazioni non adatte alla vita, che non hanno una corrispondenza biologica, non nutrono, anzi ammalano il sistema dell’essere vivente, sia esso animale o vegetale. Se attingi le giuste informazioni, quelle vitali, dalla matrice esterna nutrirai la matrice interna con energia pura e avrai in cambio il benessere e le sue formazioni.
OGNUNO È IN GRADO DI COSTRUIRE UN MONDO A PROPRIA SOMIGLIANZA
Se tu hai il potere di scegliere cosa portare dentro la tua vita – e ce l’hai! – hai anche quello per costruire la realtà del mondo che ti circonda. La matrice sono flussi di consapevolezza che si intersecano come fili: si può scegliere quali filamenti intercettare con i quali costruire un mondo a propria immagine e somiglianza, stabilendo quella identità e quella concordanza tra il dentro e il fuori che testimonia l’esistenza di una sola grande anima che abbraccia e attraversa tutte le creature e l’ambiente naturale che le contiene come fossero esse le piccole cellule immerse nella matrice extracellulare del tuo corpo. Mi farebbe molto piacere se tu, Valdo, trovassi tempo e voglia di leggere questo scritto e magari di commentarlo. Grazie. Un abbraccio.
Elena Fasulo
*****
COMMENTO
È UNA QUESTIONE DI STATO DI GRAZIA
Ciao Elena. Ormai Alessandro Meotto non è sorpresa e non è novità, nel senso che ci ha abituati a entrare nel profondo e nel non convenzionale. Quando poi è in particolare forma artistica, quando gli arriva lo stato di grazia o la vocazione divina come in questa circostanza, la sua prosa, le sue istruzioni e le sue mai banali dissertazioni filosofiche-comportamentali diventano pure poesia. Il fatto è che lo stato di grazia è per lui una linea costante ed ininterrotta, e questo gli permette di andare con disinvoltura all’essenza delle cose, a non accontentarsi di quanto accade e appare in superficie.
CONCORDANZA TRA DENTRO E FUORI È UN APPELLO ALLA COERENZA
Scegliere quali filamenti intercettare per costruire un mondo a propria somiglianza, è un modo aulico per invitare la gente ad essere più selettiva e profonda nei cibi, nei pensieri, negli atteggiamenti, nella disposizione d’animo, nelle azioni. Ribadire con maestria e determinazione la concordanza tra il dentro e il fuori è un pensare in grande, è un linguaggio riservato agli spiriti eletti e privi di supponenza e di presunzione.
UNA GRANDE ANIMA CHE ATTRAVERSA TUTTE LE CREATURE
Sostenere poi l’esistenza di una grande anima che attraversa tutte le creature e l’ambiente naturale, non sono parole vuole che riempiono la bocca per rimirarsi e farsi belli, ma espressioni audaci e provate emozionalmente che lui esprime con spirito di condivisione e di diffusione missionaria.
RIVIVONO I CONCETTI DELL’UOMO SOPPRESSO DALLA CHIESA A CAMPO DE’ FIORI
Non manca in lui l’influsso straordinario di Giordano Bruno, ma questo nulla toglie alla forza e alla originalità che scaturisce dal suo modo di essere. Prendere ispirazione dai grandi che ci hanno preceduto non è un limite ma un pregio. Come diceva Pablo Picasso, il copiare, l’avvicinarsi e l’allinearsi del pensiero a quello altrui non sono affatto un fattore limitante o un lavoro di seconda mano, ma è invece un’arte fondamentale e indispensabile per il progresso. L’importante è che tale allineamento sia coi pensieri e coi maestri esemplari, con le esperienze giuste, preziose e qualitativamente più alte.
NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, MA TUTTO SI TRASFORMA
Riconsegnare al prossimo una verità importante, un sentimento essenziale, una perla comportamentale di qualcuno che ci ha preceduto, rivivendola, riprovandola, ritestimoniandola, personalizzandola, è grande prova di grandezza d’animo e di quel grande privilegio di pochi che si chiama umiltà, ovvero presa di coscienza che nulla di totalmente originale può essere aggiunto alla perfezione della Natura e alla stupefacente meraviglia della Creazione. Come servono forza, sacrificio, coraggio e personalità per andare controcorrente o per contrastare le arroganze ideologiche e materiali del potere, così servono qualità straordinarie per tuffarsi nei flussi di pensiero più avanzati e dare loro non solo un passivo assenso ma aggiungendovi una ulteriore vitalità penetrativa.
Valdo Vaccaro
Commenti
0 commenti