EQUILIBRIO SODIO-POTASSIO E OSMOSI CELLULARE

da 20 Nov 2014Salute

LETTERA

CRESCITA CULTURALE E SPIRITUALE

Salve Valdo, sono Antonio e sono lieto di poterti ricontattatare. È ormai un anno che sono socio della Abin e devo ringraziare te per avermi fatto conoscere persone straordinarie come Carmelo e tanti altri. Un percorso attraverso la malattia ma straordinario e pieno di esperienze. Un percorso che mi ha fatto crescere spiritualmente! Te ne sono grato.

POTASSIEMIA NEL SANGUE IN PERSONA SOTTOPESO

Ti contatto anche per un paio di consigli in merito ad un eccessivo aumento di potassio nel sangue e su quali alimenti evitare in una alimentazione vegan rigorosamente crudista per una persona sottopeso. Niente banane, niente datteri, niente pinoli, niente mandorle, niente avocado, cereali, patate, frutta secca? Sembrerebbero alcuni degli alimenti più ricchi del minerale! Come fare dopo per aumentare di peso? Ho cercato nel blog ma non ho trovato nulla di specifico.

PARERE SULL’ALGA CLORELLA

Un’ultima cosa che ti chiedo è un tuo pensiero sull’alga Clorella e del suo uso a breve durata, tenendo presente l’eccesso del minerale sopra citato. Resto in attesa. Un abbraccio e sempre tanti ringraziamenti per tutto. Antonio


RISPOSTA

IMPORTANZA DEL VIVERE IN EQUILIBRIO

Ciao Antonio. Perché il nostro corpo possa essere in piena forma è indispensabile che vengano rispettati i vari equilibri tra vitamine, minerali, ormoni e batteri. Uno degli equilibri fondamentali da rispettare è la cosiddetta pompa sodio-potassio. Le proteine integrali di membrana in grado di trasportare molecole da un lato all’altro della membrana plasmatica in maniera attiva prendono il nome di pompe cellulari, o di pompe di membrana. Una delle pompe più importanti è la pompa sodio-potassio (Na+/K+), che ha il compito di mantenere stabile la concentrazione di questi due ioni metallici ai due lati opposti della membrana plasmatica.

VIAVAI DI MATERIALE NUTRITIVO E DI SPAZZATURA CELLULARE

Ogni singola cellula necessita di un continuo scambio di molecole con l’esterno. Per soddisfare le sue esigenze biologiche di adattamento all’ambiente e di riproduzione, la cellula deve introdurre al suo interno i materiali che le servono per la nutrizione e la respirazione e, al tempo stesso, eliminare i prodotti di rifiuto o di escrezione.

MEMBRANA PLASMATICA REGOLATRICE CON DOPPIO STRATO LIPIDICO E PORI DI PASSAGGIO

Il passaggio di materiali tra l’ambiente interno della cellula e l’ambiente extracellulare è regolato dalla membrana plasmatica. Il suo doppio strato lipidico costituisce una barriera invalicabile per la maggior parte delle grosse molecole biologiche ­e degli ioni necessari alla vita della cellula. Per consentire il loro passaggio, intervengono le proteine della membrana, alcune delle quali formano pori o canali e siti di legame per specifiche molecole. Per le sue caratteristiche selettive riguardo il passaggio di molecole e ioni, la membrana plasmatica viene detta semipermeabile. Il passaggio delle sostanze attraverso la membrana può avvenire tramite due meccanismi. Il primo non implica consumo di energia e viene detto trasporto passivo. Il secondo richiede consumo di energia cellulare e si definisce trasporto attivo.

TRASPORTO PASSIVO SENZA DISPENDIO ENERGETICO CELLULARE

Il trasporto passivo è il movimento di sostanze in soluzione attraverso la membrana senza dispendio di energia da parte della cellula. La membrana non interferisce sulla direzione del movimento delle particelle, poiché questo avviene grazie all’esistenza di gradienti, cioè di differenze di concentrazione. Le particelle si muovono spontaneamente da zone ad alta concentrazione a zone a bassa densità come quelle esistenti all’esterno e all’interno della membrana stessa. Il movimento procede fino all’instaurarsi di condizioni di equilibrio. In altre parole, il movimento delle particelle avviene sfruttando l’energia potenziale dovuta alla presenza del gradiente di concentrazione.

TRASPORTO PASSIVO PER DIFFUSIONE SEMPLICE

Il trasporto passivo avviene per diffusione semplice, diffusione facilitata ed osmosi. La diffusione semplice è il movimento di gas o molecole liposolubili attraverso il doppio strato fosfo-lipidico della membrana plasmatica. La velocità di diffusione è influenzata dalla concentrazione della sostanza che diffonde, dalla temperatura e dalla pressione. La diffusione prosegue finché non viene annullato il gradiente di concentrazione, quando cioè la concentrazione del gas o della molecola diventa uguale ai due lati della membrana.

TRASPORTO PASSIVO PER DIFFUSIONE FACILITATA DA PROTEINE-CANALE E DA PROTEINE-TRASPORTO

La diffusione facilitata è il trasporto di ioni, amminoacidi e monosaccaridi, mediato da proteine della membrana. Alcune di queste, le proteine-canale, possono formare dei canali permanenti attraverso la membrana. Altre proteine, le proteine-trasporto, possiedono dei siti di legame specifici per determinate molecole. Una volta avvenuto il legame, il trasportatore modifica la propria forma e la molecola legata viene trasferita e liberata dall’altro lato della membrana. Poiché la membrana plasmatica ha un numero limitato di trasportatori, la velocità della diffusione facilitata è minore di quella della diffusione semplice.

TRASPORTO PASSIVO PER OSMOSI

L’osmosi è la diffusione dell’acqua attraverso la membrana plasmatica. Il passaggio dell’acqua è consentito dalla presenza di pori formati dall’assemblaggio di un certo numero di proteine intrinseche. L’osmosi termina quando viene raggiunto l’equilibrio osmotico. In queste condizioni, la velocità del flusso d’acqua ai due lati della membrana plasmatica è uguale nei due sensi e non vi è più un passaggio netto di molecole da un lato all’altro. Le tre forme di trasporto passivo, dipendendo da differenze (gradienti) di concentrazione, sono reversibili, cioè avvengono in un senso o nell’altro a seconda del gradiente.

TRASPORTO ATTIVO CON DISPENDIO ENERGETICO

Il trasporto attivo è il movimento di materiali attraverso la membrana plasmatica contro il gradiente di concentrazione (cioè da zone a bassa, a zone ad alta concentrazione) e con consumo di energia da parte della cellula. Le sostanze trasportate dall’interno all’esterno possono essere prodotti di rifiuto, la cui presenza, anche in quantità piccolissime, potrebbe danneggiare la cellula. Quelle trasportate dall’esterno all’interno sono sostanze nutritive e ioni presenti in bassa concentrazione nell’ambiente extracellulare che devono essere presenti nella cellula a concentrazioni inferiori rispetto a quelle del liquido esterno.

POMPE PROTEICHE ENERGIZZATE DALL’IDROLISI DELL’ATP

Il trasporto attivo è regolato da proteine intrinseche della membrana, chiamate pompe perché spostano molecole contro il gradiente di concentrazione. Pompe provviste di siti di legame per una molecola specifica da trasportare e per l’ATP adenosina trifosfato. L’idrolisi o scissione dell’ATP fornisce l’energia necessaria alla proteina trasportatrice per cambiare forma e trasportare la molecola attraverso la membrana. Una volta liberata la molecola, la proteina trasportatrice riacquista la configurazione originaria.

ENDOCITOSI ED ESOCITOSI PER IL METABOLISMO CELLULARE

L’endocitosi e l’esocitosi sono due forme di trasporto attivo alle quali la cellula ricorre se le sostanze che deve introdurre o eliminare sono interi batteri o macromolecole molto grandi. L’endocitosi è il trasporto di materiali all’interno della cellula per mezzo di vescicole. La cellula circonda la particella da introdurre con la sua membrana plasmatica, fino a inglobarla in una vescicola che poi si fonde con un lisosoma. All’interno di quest’ultimo la particella assunta viene demolita dagli enzimi proteolitici.

ENDOCITOSI ED ESOCITOSI DEI PROTOZOI E DEI GLOBULI BIANCHI

L’endocitosi rappresenta il metodo di assunzione degli alimenti di alcuni protozoi come l’ameba. In questo caso il processo prende il nome di fagocitosi, dove l’ameba circonda l’alimento con prolungamenti del citoplasma detti pseudopodi, quindi lo ingloba e lo digerisce servendosi dei propri lisosomi. Anche i globuli bianchi del sangue ricorrono alla fagocitosi per inglobare e distruggere batteri e altri corpi estranei. L’esocitosi è il trasporto di materiali al di fuori della cellula. In pratica, è l’opposto dell’endocitosi. Le sostanze che devono essere rimosse dalla cellula vengono racchiuse in un vacuolo, che si sposta fino alla periferia della cellula in modo da fondersi con la membrana plasmatica.

POTASSIO INDISPENSABILE MA DA MANTENERE ENTRO I GIUSTI LIMITI

Monitorare il livello di potassio nel corpo umano è indispensabile. Il potassio è un minerale che non deve mai mancare nella dieta quotidiana, ma ugualmente non deve mai essere in eccesso. Il potassio in eccesso, anche definito come iperpotassemia o iperkaliemia, è infatti dannoso, soprattutto in casi di patologie che colpiscono le persone anziane, come ipertensione arteriosa e cardiopatia. I sintomi legati all’eccesso di potassio nel sangue sono crampi o debolezza muscolare, a volte tremori, squilibri di pressione, affaticamento e astenia, tachicardia fino ad arresto del battito cardiaco.

IPERPOTASSEMIA DA INSUFFICIENZA RENALE, DA IPOALDOSTERONISMO E DA IPERTENSIONE

Una delle cause principali dell’aumento del potassio è legata a un disturbo fisico connesso alla funzionalità renale. I reni ammalati, che non filtrano e non adempiono pienamente al loro compito, non riescono a smaltire il potassio in eccesso, che si accumula e rischia di causare gravi danni alla salute. Insufficienza renale e squilibrio della pressione arteriosa sono due concause di iperpotassemia. Altre motivazioni possono essere disidratazione, eccessivo apporto nella dieta, terapie con diuretici che impediscono o riducono l’escrezione del potassio, morbo di Addison, ipoaldosteronismo con ridotta secrezione dell’ormone aldosterone da parte del surrene, crisi emolitiche causate da malattie del sangue o da trasfusioni.

ECCESSO DI POTASSIO E ALIMENTAZIONE DA CORREGGERE TEMPORANEAMENTE

L’eccesso di potassio si può regolare anche coi cibi che si assumono, basandosi sul potassio contenuto negli alimenti. Un programma alimentare contro il potassio in eccesso prevede anzitutto una riduzione drastica o totale nel consumo di the, caffè, cacao ed alcolici. Frutta dolce, frutta secca e da guscio, banane e patate dolci, nonché vegetali crudi sono fonti che abbondano in potassio. Impossibile estrometterle per i vegetariani, ma servirà ridurle in modo ragionevole nell’ambito del possibile.

LA COTTURA RIDUCE IL POTASSIO NEGLI ALIMENTI

Per disperdere nell’acqua il potassio, si deve necessariamente ricorrere alla cottura delle verdure e della frutta in acqua abbondante, alleggerendole di una consistente porzione del loro potassio. Non sono dunque consigliate le cotture a vapore, al micro-onde o con la pentola a pressione, che al contrario trattengono i liquidi, e con essi i minerali e tutti i nutrienti. Un fastidio sicuro per i crudisti.

I DETRITI CELLULARI INESPULSI DIVENTANO MICRO-BOMBE AL POTASSIO

Quando poi una persona si indebolisce e perde peso per qualsiasi motivo, tipo stress, superlavoro o altro, è inevitabile che sistema immunitario, sistema linfatico e metabolismo cellulare ne risentano, producendo moria cellulare e detriti che si accumulano anziché essere prontamente riciclati nel ferro e poi espulsi, operazioni rese difficili dalle proprie carenze calorico-energetiche. I metaboliti di scarto inespulsi, ossia i detriti e le endotossine chiamati virus endogeni, contengono alti livelli di potassio e, trattenuti all’interno del corpo, rappresentano autentiche micro-bombe al potassio.

SOVVERTIMENTO IMPROVVISO DEI GUSTI VERSO IL COTTO, IL SALATO ED IL PROTEICO

Da qui l’improvviso e perverso sbalzo sodio-potassio, anomalia prontamente segnalata dai meccanismi gustativi. Tutto di un colpo la frutta che si amava diventa schifosamente dolce, specie banane e mele, e persino gli strudel senza zucchero ma con uvetta e pinoli. Tutto di un colpo le verdure tipo il fantastico radicchio perdono le loro attrattive. Tutto di un colpo si cercano in modo insistente ed irresistibile minestre, di verdure cotte, gnocchi, polenta, peperonata, pasta alle verdure amarotiche, frico, funghi, debordando decisamente verso il cotto, il salato ed il proteico, in ottemperanza a una strana propensione verso il cibo saziante e sostanzioso e ad una voglia matta di sodio che nemmeno il sedano riesce a soddisfare.

ESPERIENZA PERSONALE RISOLTA AL MEGLIO

Questo è successo a me personalmente nei mesi scorsi, prima volta dopo mezzo secolo di vegetarismo-veganismo-crudismo tendenziali. Un piccolo dramma alimentare a cui non si è minimamente preparati. L’ho risolto in modo efficace viaggiando temporaneamente a vista, rinunciando ad alcuni dei miei rigidi principi, eccetto quello inamovibile anti-macello. In che modo?

  1. Incrementando i quantitativi di cibo assunto, visto che avevo perso peso senza accorgermene, finendo in una specie di anoressia non voluta
  2. Limitando la frutta a melograni, limoni, arance, mirtilli e more di bosco
  3. Assumendo uova e formaggi, oltre che alcune alici, non senza imbarazzo.

Il lato positivo è che, dopo tre settimane, tutto è tornato normale. L’appetito si è rinvigorito, la frutta è ridiventata attraente e le verdure crude sono tornate ottimali.

MINIMIZZARE LO SFRUTTAMENTO SENZA ESSERE EROI

La lezione che ne ho tratto è che occorre più che mai essere flessibili e concilianti verso se stessi, evitando di atteggiarsi a santi e ad eroi, evitando di auto-flagellarsi per ogni piccola trasgressione. In fin dei conti è giusto dare priorità alla nostra sopravvivenza rispettando il principio del minimo sacrificio, del minimo danno e del minimo sfruttamento nei riguardi del prossimo, della natura e dell’ecosistema.

SUDARE FA PERDERE POTASSIO

Normalmente, quando si va in paesi caldi o si praticano sport faticosi, la sudorazione è accelerata notevolmente, e di conseguenza si ha una perdita di minerali e sali, in particolare di potassio. Per abbassare i livelli di potassio nel sangue, basta praticare con costanza un minimo di attività fisica aerobica e sudare. Lunghe passeggiate, jogging, nuoto, bicicletta, giardinaggio sono tutti sport aerobici che giovano alla salute.

CLORELLA COME STRUMENTO CHELANTE E DISINTOSSICANTE

Concludiamo col quesito sulla clorella. Agenti chimici e metalli pesanti sono un po’ dovunque. Non mancano pesticidi nel nostro cibo fresco, e non mancano sostanze chimiche nell’aria e nell’acqua. Le amalgame dentali possono rilasciare mercurio. Il pesce negli oceani contiene metalli pesanti e mercurio, che seguono la catena alimentare fino ad arrivare all’uomo. Una delle migliori risorse per rimuovere queste sostanze tossiche dal corpo è una alga verde chiamata clorella. La clorella, una micro-alga unicellulare, è uno dei più potenti strumenti per l’eliminazione delle sostanze tossiche accumulate nell’organismo.

Nel grasso corporeo si accumulano da 10 a 100 volte più tossine che nel sangue. La clorella integrale è assolutamente indigesta, e per utilizzarla come disintossicante, bisogna romperne la membrana cellulare durante il processo di produzione. La clorella è altamente nutriente, contiene proteine complete atte alla rimozione delle tossine.

Per saperne di più leggi:  Chlorella, proprietà e benefici.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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