LETTERA
GRAVIDANZA MERAVIGLIOSA E INDISTURBATA
Gentile Dottore, sono Stefania, ho 33 anni e per 5 anni ho fatto un’alimentazione vegetariana e da un anno sono vegana. In quest’ultimo anno da vegana ho avuto la mia prima gravidanza trascorsa meravigliosamente e nell’assoluto benessere, grazie a questo stupendo stile di vita, seguendo la natura e non i ginecologi. Ho fatto delle analisi solo nel 1° e 9° mese di gravidanza e senza integratori.
PARTO OSPEDALIERO NON PRIVO DI CONTRARIETÀ
La situazione è cambiata da quando ho fatto il parto in ospedale, che per fortuna almeno è stato naturale, anche se ho avuto un’episiotomia e un allattamento problematico. La mia bimba è nata a 37 sett+5, in ottima salute e senza muchi. Per attaccarmela al seno mi hanno strizzato il capezzolo provocandomi delle ragadi. Dopo 12 ore dal parto ho già avuto la montata lattea e, dato che il dolore e il gonfiore era tanto, e che la bimba non si era attaccata ancora bene, mi hanno fatto tirare il latte con un tiralatte elettrico e le è stato dato con biberon. Ovviamente tutto anomalo e innaturale visto che eravamo solo a 24 ore dal parto.
LATTE A ZAMPILLI E DUE MASTITI
Da quel momento il mio latte era così tanto da uscire a zampillo, mentre come metodo di allattamento al seno avevo una tettarella. Così si è fatto ricorso direttamente al tiralatte seguendo le indicazioni della pediatra, e da qui ho avuto due mastiti al seno sx con febbre. Così ho sospeso il tiraggio del latte dal seno interessato e ho continuato con l’altro.
DIMINUZIONE DEL LATTE E DELUSIONE PER METODI NON CONDIVISI
Ad oggi, a 40 gg dal parto, il mio latte è diminuito tantissimo, la bimba non si attacca nonostante le mie insistenze e la pediatra, come aggiunta di latte alla bimba, si rifiuta di darmi un latte artificiale di natura vegetale. Io e mio marito siamo profondamente delusi. Vorremmo seguire dei criteri naturali e ci vediamo invece coinvolti con metodi imposti e non condivisi. Da lei vorrei un consiglio su che latte potremmo dare alla bimba e un consiglio per me, per poterla attaccare al seno.
COLPO DI FREDDO, TOSSE E BRONCHIOLITE
In più, per un’uscita fuori casa, la bimba ha preso un colpo di freddo e ha cominciato a tossire. Facendola visitare il pediatra ha riscontrato una bronchiolite spaventandoci che potrebbe anche essere ospedalizzata se la situazione dovesse peggiorare. Perciò ci ha prescritto aerosol e cortisonici, oltre che antibiotici per via orale.
LA BAMBINA GODE DI OTTIMA SALUTE E NON INTENDIAMO DANNEGGIARLA CON FARMACI E VACCINI
La bimba non ha muchi nasali, dettaglio confermato dallo stesso pediatra. Ha tosse ma, per il resto, la situazione non è quella che ci ha presentato, perché lei è in salute. Nonn facciamo uso di nessun tipo di medicinale perché non ce n’è il bisogno e alla ns bimba non somministreremo questi medicinali e né tanto meno i vaccini. Ovviamente vorremmo sistemare questa infiammazione in modo naturale e senza creare altri danni con i farmaci. Attendiamo un suo parere e la ringraziamo anticipatamente.
Stefania
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RISPOSTA
EPISIOTOMIA NON CERTO INDISPENSABILE
Ciao Stefania. Già con l’episiotomia hai avuto prova della invasività medico-ospedaliera. Epìseos in greco significa regione pubica. Trattasi di incisione chirurgica dell’orifizio vulvare nella fase finale del parto, per facilitare l’espulsione del feto evitando lacerazioni. È uno degli interventi più frequentemente utilizzati durante il parto vaginale. Da rilevare che è divenuto un intervento di routine senza che vi siano prove della sua efficacia né nel ridurre a breve termine la gravità delle lacerazioni perineali, né a medio-lungo termine nel ridurre la frequenza di incontinenza urinaria e fecale. Le ultime ricerche indicano anzi che il non-ricorso all’episiotomia presenta dei benefici.
EMERGENZA ALLATTAMENTO
Anche l’uso del tiralatte elettrico, col latte a zampilli, con le ragadi e le mastiti hanno trasformato il tuo parto da prova serena e tranquilla in esperienza problematica e carica di stress. Credo che dovresti fare il possibile per rilassarti nonostante tutto e ritrovare il giusto equilibrio. Primo obiettivo mantenere il latte usando il tiralatte manuale. Nell’emergenza dovrai ricorrere a latte di mandorle, a succhi al naturale di arancia, di mela, di uva, alternati a quei minimi quantitativi di latte tuo che la bimba prima o poi accetterà usando la santa pazienza. Se necessario, per qualche giorno, ricorrere a latte di pecora o di capra.
LE OSSERVAZIONI DI SHELTON
Come scrive Shelton, nel suo The Hygienic Care of Children, “Ho alimentato moltissimi bambini con succhi di limone, ananas, pomodoro, papaia, mango, mela, pera, prugna, albicocca, nettarina, ciliegia, uva, melone, anguria, carota ed altro ancora. Mai succhi confezionati, o cotti o zuccherati. Preparati freschi e bevuti subito a piccoli sorsi. Il succo d’arancia è uno dei più deliziosi, attraenti e rinfrescanti succhi con cui si possa nutrire un bambino, e qualsiasi persona stanca o proviente da un digiuno o da una convalescenza. Più dolce l’arancia e più rinfrescante è. L’arancia previene e combatte l’acidosi. Facilita inoltre il mantenimento di un buon rapporto calcio-fosforo, trattenendo i preziosi minerali. Il succo d’arancia, come quello d’uva, può essere dato fino dai primi vagiti, al contrario di quanto pensano certi medici e certi pediatri, avvolti nella loro profonda ignoranza”.
LEVULOSIO PRE-DIGERITO PANACEA PER I BAMBINI
Questi frutti contengono levulosio pre-digerito, prontamente assorbito dal corpo. Se mancano arance e uva, anche datteri e fichi secchi messi a macerare nell’acqua e coperti, offrono un ottimo liquido zuccherino. Mai usare invece succhi confezionati e devitalizzati. I succhi vanno dati 3-4 ore dopo la poppata di latte materno o di altro latte alternativo. Per le cure relative al raffreddamento e al principio di bronchite, leggiti la tesina “Broncopolmonite e febbre alta guarite a zero antibiotici“.
Valdo Vaccaro
Ciao,
Penso che niente sia perduto ancora.piano con le aggiunte in quanto più la bimba mangia non dal seno meno stimolerà il seno.ti consiglio caldamente di farti seguire il prima possibile da una consulente professionale in allattamento,è la cosa migliore in assoluto,l'allattamento è troppo prezioso per lasciarselo sfuggire senza tentare il tutto per tutto.attacca la bambina il più possibile e cerca di stimolare il seno con lei o con un tiralatte almeno ogni due ore.considera anche che se non vedi molto latte uscire dalla spremitura meccanica non significa che non ne hai in qua to in condizioni di stress,come quando ci si attacca a un tiralatte,il latte,legato alla produzione di ossitocina,antagonista dell'adrenalina e quindi dello stress, non esce,o ne esce molto poco.insisti insisti insistito e non ti fidare dei pediatri che di allattamentO,come di molto altro,non sanno un bel niente.scrivimi se vuoi ho un po'di esperienza in materia.
Valentina.galas@gmail.com
Forza!!!