LETTERA
INCISIONE DI KOCHER E DESCRIZIONE MEDICA DELL’INTERVENTO
Buongiorno Dr Vaccaro, ho 50 anni e nel 2011 sono stata sottoposta a intervento chirurgico di “Emitiroidectomia destra” perché mi era stato diagnosticato un Adenoma Tiroideo. Descrizione dell’intervento: “Incisione di Kocher. Sezione longitudinale dei mm pretiroidei. Mobilizzazione del lobo superiore dx. Identificazione e preservazione di paratiroidi e n. laringeo superiore dx. Identificazione e sezione tra legature del peduncolo tiroideo dx, mobilizzazione del lobo inferiore dx. Identificazione e preservazione del nervo ricorrente dx. Identificazione e sezione tra legature di peduncolo tiroideo inferiore dx, mobilizzazione istmo e lobo piramidale. Emitiroidectomia dx”.
ASSUNZIONE GIORNALIERA DI EUTIROX DAL 2011
Dal 2011 assumo giornalmente Eutirox 50mg. Dal 2011 ho anche incominciato ad avere i primi segnali di menopausa. L’ultima ecotiroide risale ad Aprile 2016. L’esito è il seguente: “Il lobo sx appare in sede, di dimensioni lievemente ridotte (asse trasv. 12,3 mm) con regolare eco-struttura. Non sono evidenti lesioni focali. Trachea in asse. Non sono evidenti significative adenopatie in sede latero-cervicale, bilateralmente.
POSSIBILITÀ DI SCHIODARSI DALLA DIPENDENZA A VITA
Leggendo le sue tesine in merito, mi sono resa conto di quanti errori si possono commettere contro se stessi grazie all’ignoranza. Se solo avessi saputo prima dell’esistenza di persone come Lei. Però ora lo so e Le chiedo scusa se anch’io ne approfitto inviandoLe questo messaggio. Mi dica, La prego, se ho ancora la possibilità di vivere senza più assumere l’Eutirox, seguendo una dieta alimentare vegetariana tendenzialmente vegana e idonea alla mia situazione. Vorrei arrivare a fare anche dei semidigiuni e digiuni. Aspetto con speranza una Sua risposta, La ringrazio e Le auguro tanto bene.
Marisa
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RISPOSTA
DATI SULL’INTERVENTO A CUI SEI STATA SOTTOPOSTA
Ciao Marisa. La tiroidectomia è l’intervento chirurgico per l’asportazione della tiroide in maniera completa (totale) o incompleta (subtotale) specificando il lato in cui viene lasciato un residuo tiroideo. Questo intervento viene eseguito comunemente per gozzo multinodulare, tumore della tiroide o adenoma tiroideo, ipertiroidismo (malattia di Graves-Basedow nei casi non passibili di terapia radiometabolica, struma basedowizzato). La tecnica chirurgica prevede una incisione cutanea alla base del collo in sede anteriore, generalmente praticata due dita sopra la fossetta del giugulo (“cervicotomia a collare secondo Kocher”). Questo è l’intervento a cui sei stata sottoposta.
TENDENZA CORPORALE ALLA RICOSTITUZIONE
Va rilevato che il corpo, nonostante le cure invasive ed offensive che a volte si ritrova malauguratamente a subire, tende sempre a ridare efficienza a se stesso, a ricostituire le proprie forze e a far fronte ad asportazioni e mutilazioni, sfruttando le caratteristiche rimediali delle sue strutture autoguarenti ed agganciandosi alle leggi di Natura, alla sua insopprimibile qualità di organismo Health Oriented e Self-Repairable. Questa tendenza però può avverarsi solo quando lo mettiamo nelle condizioni di autorigenerarsi. Se le cure farmacologiche continuano, si vanno a compromettere e a inibire le sue risorse interne.
FUNZIONI DELLE PARATIROIDI NELL’EQUILIBRIO FOSFO-CALCICO
Le paratiroidi sono fondamentali nel controllo del metabolismo del calcio e del fosforo. Esse secernono il paratormone (PTH) l’ormone che controlla, di concerto con la forma attiva della vitamina D (1,25diidrossivitamina D3), l’equilibrio fosfo-calcico. La funzione del PTH è di elevare la concentrazione plasmatica di calcio e di diminuire quella del fosforo. La secrezione del PTH da parte delle paratiroidi è regolata direttamente dalla concentrazione plasmatica di calcio.
AZIONE DEL PTH ESPLICATA PRINCIPALMENTE SU OSSA, RENE E INTESTINO
Nell’osso stimola il rilascio di calcio e di fosforo, nel tubulo renale stimola il riassorbimento di calcio e inibisce quello del fosforo (azione fosfaturica). L’azione del PTH ha sull’intestino è indiretta. L’ormone stimola direttamente il tubulo prossimale renale a produrre la forma attiva della vitamina D, attivando l’enzima 1-α-idrossilasi. L’aumentata sintesi di 1,25diidrossicalciferolo a sua volta si traduce in un incremento dell’assorbimento intestinale di calcio e del riassorbimento osseo; ne deriva un ulteriore incremento del carico di calcio filtrato dal rene ed una minor ritenzione renale del fosforo. In definitiva le azioni del PTH si traducono in un aumento della concentrazione sierica del calcio e una diminuzione di quella del fosforo.
TIROIDE FONDAMENTALE REGOLATRICE DEL METABOLISMO, DELL’ENERGIA E DELL’EQUILIBRIO TERMICO
La tiroide, posizionata a livello del collo, è uno degli organi più importanti del corpo umano, in quanto influenza, regolandoli, tutti i processi del metabolismo o del ricambio (cioè di quel complesso di trasformazioni attraverso le quali l’organismo ottiene dalle sostanze alimentari l’energia necessaria per le diverse fasi del ciclo vitale). Essa determina il flusso sanguigno diretto verso i vari organi del nostro corpo. Le cellule, grazie al sangue, ricevono ossigeno e nutrienti. Quando la tiroide non funziona al meglio, si parla di ipertiroidismo o di ipotiroidismo.
IPERTIROIDISMO
L’ipertiroidismo si ha quando nel sangue circola una quantità eccessiva di ormoni tiroidei. Tra le cause dell’ipertiroidismo troviamo il gozzo, l’adenoma tossico e il morbo di Basedow-Graves, ma anche alcune forme più comuni, come la tiroidite post partum. Tra i sintomi dell’ipertiroidismo troviamo perdita di peso, affaticamento, iperattività, irritabilità, apatia, depressione, pelle ingiallita e indebolimento. In alcuni casi possono manifestarsi anche nausea, vomito e dissenteria. In caso di ipertiroidismo la medicina interviene attraverso la somministrazione di farmaci, con la chirurgia o con terapie a base di iodio.
IPOTIROIDISMO
Più diffuso dell’ipertiroidismo è l’ipotiroidismo. Si parla, in queso caso, di tiroide stanca e di metabolismo rallentato. A causa della scarsa presenza di iodio, il volume della tiroide aumenta e si forma il gozzo. Tra i sintomi dell’ipotiroidismo troviamo difficoltà a dimagrire e tendenza ad ingrassare, capelli secchi e che tendono a cadere, unghie fragili, pelle secca e ruvida, pallore, stanchezza mattutina, depressione problemi di memoria.
FABBISOGNO DI IODIO
Il fabbisogno giornaliero di iodio della donna in età fertile è di 150 microgrammi. Sale a 200 microgrammi durante la gravidanza e l’allattamento. Per un bambino è di 90 microgrammi, per un adolescente di 120, per un uomo adulto di 130 microgrammi.
STIMOLAZIONE ALLA TIROIDE
Se il problema è l’ipotiroidismo, potrebbe essere necessario risvegliare la tiroide. Come rimetterla in moto? Esistono alcuni alimenti e rimedi naturali utili per assicurarsi il fabbisogno giornaliero di iodio e per promuovere un buon funzionamento della tiroide, prevenendo futuri disagi. Ancora una volta, un ruolo basilare è giocato dall’alimentazione. La tiroide è una ghiandola molto delicata.
SOSTANZE PROIBITE
La dieta da seguire in caso di problemi alla tiroide, con particolare riferimento all’ipotiroidismo, può variare da persona a persona. Tra i cibi da evitare i latticini, che possono rallentare il metabolismo.
CIBI SPECIALI DA PREFERIRE
Tra i cibi da preferire per garantire un buon funzionamento della tiroide troviamo i broccoli, gli spinaci, le rape, i cavolfiori, il sedano, l’ananas, le alghe ed il crescione.Viene raccomandato, soprattutto, un elevato consumo di frutta e verdura, che dovrebbe sempre essere alla base di un’alimentazione sana.
ALTRI VEGETALI PARTICOLARMENTE ADATTI
Tra i vegetali che stimolano il funzionamento della tiroide viene inserita la noce di cocco. In generale, i cibi vegetali ricchi di selenio riequilibrano la tiroide. Tra di essi troviamo grano, crusca e germe di grano, orzo, noci brasiliane, semi di girasole e semi di senape. Se i problemi alla tiroide sono dovuti ad una carenza di iodio, è bene citare alcuni dei cibi vegetali che lo contengono (valori di iodio in microgrammi per 100 grammi di prodotto): spinaci (41 mcg), riso integrale (20 mcg), funghi freschi (18 mcg), bietole, carote e mele (8 mcg). È inoltre contenuto nelle alghe, negli asparagi, nell’aglio, nelle bietole e nei semi di sesamo. Non serve pensare a digiuni e a soluzioni troppo rigorose.
CONSISTENTI POSSIBILITÀ DI RIPRESA NELLA TUA SPECIFICA SITUAZIONE
Nel tuo caso specifico di emitiroidectomia ci sono sicuramente maggiori possibilità di ripresa e di normalizzazione rispetto a chi ha subito una asportazione totale. Persino per questi casi gravi ed estremi ci sono possibilità, anche se assai ridotte, di ripristino progressivo e parziale della funzionalità tiroidea. Qui invece le possibilità di riprendersi la vita in piena libertà da Eutirox e da altri farmaci è assai alta.
OBIETTIVI PRECISI ED URGENTI DA PERSEGUIRE
Puntare a un incremento sostanziale di acqua biologica e di clorofilla verde, tramite dieta vegeto-crudista tendenziale. Puntare a un sangue fluido e pertanto a digestioni leggere e complete. Puntare su cibi ad alta vibrazione, radianza e vitalità Angstrom sulla scala Smoneton. Adottare i nstro pacchetto-salute. Armarsi di coraggio e determinazione nello stacco graduale da Eutirox. Andare sul blog e digitare come motore di ricerca le parole tiroide, tiroidite, ipotiroidismo, Hashimoto, Basedow, Eutirox.
Valdo Vaccaro
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