LETTERA
PRIMO PROBLEMA, EMATOMA SUBDURALE DI MIA MADRE
Mia madre ha 85 anni e attualmente in terapia intensiva al reparto di neurochirurgia del Pertini di Roma. Operata per un ematoma subdurale é attualmente a cranio aperto in attesa di un nuovo intervento per l’impiantazione di una valvola drenante permanente, essendo sopraggiunto un idrocefalo post-emorragico. In quest’ultimi 10/15 giorni é migliorata di molto e stanno provando a svezzarla dopo una tracheotomia. L’intervento proposto é comunque ad altissimo rischio. Inoltre propongono una PEG.
SECONDO PROBLEMA, STEATOSI EPATICA ED ASCITE DELLA MIA COMPAGNA
È un anno e mezzo che io e la mia compagna facciamo integrazione ortomolecolare di base più altre sostanze naturali. In particolare, la mia compagna aveva un’ascite da cirrosi epatica con 10 litri di liquido aspirato in ospedale e consigliata per un trapianto. Nell’ultima ecografia di qualche mese fa si parla di steatosi, la patologia sembra dunque regredita e oggi lavora con ragazzi disabili.
MIA PERSONALE CONTRARIETÀ SIA ALL’INTERVENTO IN CORSO CHE ALLA PEG
Per mia madre voglio parlare con il nutrizionista per vedere se é possibile convincerli a sommistrarle l’integrazione ortomolecolare di base endovena o attraverso la PEG, per rafforzare l’organismo e soprattutto per far regredire l’idrocefalo essendo l’acido ascorbico un potente anti-edemigeno. Siamo sei figli e sono l’unico per ora contrario sia all’intervento che alla PEG. Stanno provando di svezzarla per vedere se può riuscire a respirare da sola, e attualmente è alimentata per via naso-gastrica. Ma il tubicino dell’alimentazione forse fa da impedimento alla respirazione naturale.
INDICAZIONE DI UN NUTRIZIONISTA PER L’INTEGRAZIONE ORTOMOLECOLARE
Potete darmi qualche consiglio? Potete darmi indicazione di un nutrizionista da contattare per vedere se é possibile che proponga lui l’uso della ortomolecolare, che ritengo capace di risolvere la grave situazione? Grazie. Virgilio
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RISPOSTA
EMATOMA SUBDURALE E IDROCEFALO
Ciao Virgilio. L’ematoma subdurale è un accumulo di sangue nella zona superficiale o meglio nella zona subdurale del cervello, compresa tra l’encefalo (parte del SNC includente cervello, cervelletto e tronco encefalico) e la dura madre (meninge più esterna che avvolge il cervello). Trattasi in genere di spostamento cerebrale all’interno del cranio con lacerazione vene e perdita ematica. Le conseguenze sono cefalee, alterazioni comportamentali e neurologiche, semi-paresi. L’idrocefalo è una complicazione ostruttiva ed infiammatoria, con edema cerebrale, aumento della pressione intra-cranica e alterazione della dinamica liquorale interna al cervello stesso, con formazione di liquor ed eventuale meningite.
STEATOSI EPATICA O FEGATO GRASSO
Quanto alla steatosi epatica, o fegato grasso, trattasi di una patologia cellulare con vera e propria degenerazione del fegato, causata da eccesso di lipidi alimentari e da altrettanta incapacità di smaltire i grassi. I sintomi evidenti sono l’epatomegalia (ingrossamento o ipertrofia del fegato), dolore a destra sotto le costole, pigmentaziine giallastra della pelle e degli occhi, splenomegalia (ingrossamento milza e dolori ventrali sulla sinistra), incremento transaminasi (enzimi-marker specifici di danno cellulare epatico), incremento del tempo di protrombina PT (velocità di coagulazione, più alta è e peggio sta il fegato).
CAUSE E RIMEDI DI STEATOSI EPATICA E DI PROBLEMI BILIARI
Le cause di steatosi epatica includono agenti tossici esogeni (alcol, fosforo, tetracicline, steroidi anabolizzanti), alimentazione sbagliata ed obesizzante, dislipidemia (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia), deficit nutrizionale (malnutrizione, alcolismo cronico). Rimedi naturali in grado di rinormalizzare l’organo? Serve ovviamente una dieta epato-depurativa. Abolire i farmaci epato-tossici e abolire alcol, caffè e the. Abolire bibite zuccherate e dolci in genere. Abolire cibi spazzatura ed additivi alimentari, abolire grassi saturi e colesterolo alimentare. Ridurre gli eccessi calorici, i glucidi raffinati. Incremento fibre alimentari, antiossidanti (mele, mirtillo, cavolo, olio extravergine), acido ascorbico (vitamina-C naturale), cinarina stimolatrice della cistifellea (agrumi, carciofi, cardi), silimarina (cardo mariano).
ASCITE, OSSIA ACCUMULAZIONE DI LIQUIDI ORGANICI NEL SACCO PERITONEALE
L’ascite, deriva dal greco askos (sacco), ed è un accumulo patologico di liquido nella cavità addominale, ovvero nel sacco peritoneale. È anche la complicazione più frequente della cirrosi epatica, verificandosi nell’80% dei casi di cirrosi, patologia degenerativa del fegato dove il normale tessuto epatico vene sostituito da un tessuto connettivo fibroso. L’ascite viene causata da ipertensione portale, dove i reni non riescono ad eliminare il sodio nei grandi consumatori di sale. Pure i residui proteici generati dal fegato svolgono un ruolo cruciale nel trattenere i liquidi all’interno dei capillari sanguigni. L’ascite, non è certamente un buon segnale di salute. È causata dalla perdita e dal sovvertimento degli equilibri idrici e salini, con eccessiva ritenzione di acqua e sodio da parte dell’organismo.
UN BICCHIERE DI LIQUIDO PERITONEALE È LA NORMALITÀ
È normale che nel sacco peritoneale da 0.7-0.8 mq ci sia costantemente una minima quantità di liquido (10-30 mL) utile a bagnare la superficie liscia della membrana sierosa peritoneale, costituita da uno strato monocellulare detto mesotelio, che appoggia su un tessuto connettivale costituito da fibre collagene disposte e a strati, da fibroplasti, da adipociti, da macrofagi, da vasi sanguigni e linfatici.
MEMBRANA AVVOLGITRICE E PROTETTIVA DEGLI ORGANI ADDOMINALI
Peritoneo deriva dal greco peri (intorno) e tonèios (ricoperto). Infatti il peritoneo è l’organo che ricopre tutto intorno gli organi dell’addome e la parete addominale, con una membrana sierosa mesoteliale, sottile e quassio trasparente. Anziché avvolgere un solo organo a superficie uniforme, come avviene nelle pleure (che ricoprono i polmoni), e nel pericardio (che riveste il cuore), il peritoneo avvolge diversi organi addominali.
POMPA SODIO-POTASSIO
La pompa compensativa sodio-potassio funziona all’interno dei globuli rossi dove c’è una fuoriuscita di sodio e una benefica e calibratrice entrata di potassio, regolata da ioni cloro. Nella leucemia, succede esattamente l’opposto, per cui fuoriesce il potassio ed entra il sodio. L’assenza di potassio all’interno delle cellule induce non solo lacerazione e degenerazione cellulare, ma anche invecchiamento generale dell’organismo. Sale significa carni, hamburger, pesce. Potassio significa invece frutta e verdura. Potassio inutile significa verdure stracotte.
ASCITE ED IPERTENSIONE PORTALE
Alla base dell’ascite sta l’ipertensione portale. La vena porta raccoglie il sangue presente nella milza, e nella porzione sotto-diaframmatica del tubo digerente, per veicolarlo al fegato. In presenza di una malattia epatica come la cirrosi, le alterazioni strutturali dell’organo ostacolano il flusso ematico all’interno del fegato aumentando la pressione del sangue nella vena porta. A causa di questo rialzo pressorio, aumenta la quantità di sangue sequestrato dalla milza (lievitata significativamente di volume, vedi splenomegalia, con conseguente riduzione del sangue circolante, vedi ipovolemia).
RENINA-ANGIOTENSINA-ALDOSTERONE, SISTEMA ORMONALE DI REGOLAZIONE PRESSORIA
Si chiama sistema renina-angiotensina-aldosterone quel meccanismo ormonale che regola la pressione sanguigna, il volume plasmatici circolante e il tono della muscolatura arteriosa. L’aldosterone, ormone delle ghiandole surrenali, agisce sui tubuli renali favorendo il riassorbimento di sodio nell’urina. Agisce a livello del SNC portando ad aumentare l’appetito per il salato e il senso della sete, favorendo il rilascio dell’ormone antidiuretico vasopressina per opera dell’ipotalamo. La renina viene prodotta dalle cellule iuxtaglomerulari del rene, attivata dagli stimoli dell’ipovolemia, della ipotensione e delle condizioni del SN orto-simpatico. L’angiotensina-2 è un potente vasocostrittore esplicante effetto su arteriose afferenti ed efferenti. La costrizione delle afferenti determina un incremento della resistenza arteriolare, con conseguente aumento della pressione generale e diminuzione del flusso sanguigno nel glomerulo. Per far sì che ciò avvenga, l’angiotensina-2 agisce alle arteriole efferenti, permettendo alla pressione di mantenersi a un livello tale da bloccare il flusso sanguigno renale.
AUMENTO DEL SODIO, DELLA RITENZIONE IDRICA E DELLA IPERTENSIONE, CON PERITONEO IPER-GONFIO
L’attivazione del sistema simpatico e del sistema renina-angiotensina-aldosterone in rapporto all’ipovolemia, aumenta la quantità di sodio e di liquidi trattenuti a livello renale, mentre dall’altro lato i barocettori spingono il cuore ad aumentare frequenza e contrattilità, stimolando la vasocostrizione arteriolare. L’intero meccanismo alimenta l’ipertensione portale. Questo incrementa la pressione idrostatica all’interno dei sinusoidi epatici, favorendo la transazione di liquidi nella cavità peritoneale. Tutto questo discorso si traduce in un sacco ridondante, in un pallone ventrale carico di liquido, che è poi l’ascite.
LA SCARSITÀ DI ALBUMINA È CAUSA DI ULTERIORE ASCITE E DI EDEMI
La compressione epatica porta anche a una riduzione della sintesi proteica, inclusa quella relativa a l’albumina. L’albumina è la proteina plasmatica responsabile dell’80% della pressione oncotica o colloido-osmotica del sangue. Come tale, l’albumina favorisce il passaggio d’acqua dal liquido interstiziale ai capillari. Di conseguenza, l’ipo-albuminemia porta alla formazione di edemi e ad ascite per accumulo di liquidi negli spazi intercellulari.
TESINE DA LEGGERE
- Diabete, steatosi epatica ed ipertensione
- Steatosi epatica ed ipertensione sparite
- Malattie epatiche e fibro-steatosi Nash
- Non epatite-C ma diseducazione alimentare
VENIAMO AL DUNQUE DELLE SPECIFICHE PATOLOGIE DI TUA MADRE E DELLA TUA COMPAGNA
Sintetizzati questi appunti da brillanti spiegazioni mediche sparse su internet, veniamo al dunque. Non mi pare che tu sia un lettore del blog e non so come tu sia arrivato da queste parti. Non mi puoi considerare un pronto soccorso alternativo a quello medico. Sono un filosofo della salute e del comportamento, non un terapista medico. Qui si parla di salute e di igiene naturale. Il fatto di essere tu l’unico tra i 6 figli contrario all’operazione e al PEG dimostra qualche tendenza al maggior rispetto del paziente e alla non-persecuzione terapeutica. Comprendo il dramma familiare e la tua voglia di fare qualcosa di utile per le tue persone care. Ricorda comune che tua madre è sotto intervento neurochirurgico, per cui devi rispettare per educazione e per legge chi si sta occupando di lei.
SIAMO LONTANI ANNI-LUCE DALLA MEDICINA ORTOMOLECOLARE
La tua fiducia nelle cure ortomolecolari ti pone in ogni caso assai lontano dalla nostre vedute, contrarie all’uso di integratori. Non sono in grado di indicarti nutrizionisti particolari capaci di sostenere l’ortomolecolare. Credo che non ci siano difficoltà a trovarne, visto che siamo invasi e sommersi da vitamine sintetiche e integratori minerali. Nove nutrizionisti su dieci e nove medici su 10 ti prescriveranno ben volentieri delle pasticche. Dubito assai che tali prodotti possano risolvere i problemi della steatosi, della ascite ed anche dell’ematoma subdurale di tua madre. Mi spiace di non poterti essere di maggiore aiuto.
Valdo Vaccaro
come sempre si "salta" sulla cirrosi,sulla cirrosi non esiste dieta crudista?
Hai ragione, maxrox: sulla cirrosi e sulle sue complicanze, non ultima proprio l'ascite (che sembra 'na caxxata ma non lo è punto.) morire se si trova qualcosa di sensato. IL CANCRO, il cancro il cancro: dopo l'aids bufala, c'è solo più il cancro che uccide e che con un pò di determinazione e senza paura si può affrontare, mò arriva il diabete, è il turno suo, ma la cirrosi sembra proprio non esistere!!! Shhhhhh…!