LETTERA
Mio marito da oltre un mese ha tanto liquido che esce dalla pelle in tutto il corpo ma specialmente dagli arti. Succede più frequentemente di notte e ha sempre tanto freddo. Cosa possiamo fare per non dovere prendere cortisone come consigliato dal dottore?
Anna
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RISPOSTA
DEFINIZIONE DI EDEMA
Ciao Anna. Fai bene ad escludere il cortisone innanzitutto. Il termine edema deriva dal greco òidema=gonfiore. Trattasi di un accumulo di liquidi nel corpo che si manifesta sotto forma di gonfiore sulla zona colpita, spesso corrispondente a gambe e caviglie. Una delle cause scatenanti è la ritenzione idrica, un disturbo molto diffuso e dovuto a stili di vita non corretti. Una delle cause più comuni, e spesso sottovalutate, è la ritenzione idrica dovuta all’eccessivo consumo di sale. I sintomi includono alterazione del colore della pelle, dolori, rigidità delle articolazioni, aumento di peso. In altre parole, parliamo di eccessiva accumulazione di fluido sieroso nei tessuti, tra le strutture della pelle. Accumulazione che provoca una tumefazione
DEFINIZIONE DI LINFEDEMA
Il linfedema è il gonfiore alle gambe causato da un blocco nel sistema linfatico. Il sistema linfatico è costituito da una serie di linfonodi (ghiandole) collegati da una rete di vasi linfatici simili ai vasi sanguigni. Il fluido che circonda i tessuti del corpo di solito viene drenato nei vasi linfatici presenti in modo che possa nuovamente essere immesso nel sangue ma, se i vasi linfatici sono bloccati, i liquidi non potranno essere riassorbiti e si accumulano nei tessuti. Diversamente dall’edema, il linfedema è una condizione a lungo termine in grado di causare disagio, dolore e perdita di mobilità. Può essere controllato utilizzando una serie di trattamenti, tra cui calze a compressione, cura della pelle, massaggio linfatico, sollevamento delle gambe.
PERDITA LIQUIDA PER ALTERATA CIRCOLAZIONE VENOSA
La perdita di liquidi dalle gambe è segno di alterata circolazione venosa complicata da ferite superficiali (ulcere venose). Altre volte può essere il segno di problemi cardiaci, epatici, renali, tiroidei. Un po’ di gonfiore alle gambe a fine giornata è del tutto normale, soprattutto stando seduti o in piedi per lunghi periodi, ma in questo caso l’edema sparirà nell’arco della notte.
MANCANZA DI ESERCIZIO FISICO E RITENZIONE IDRICA AGLI ARTI INFERIORI
La mancanza di esercizio fisico è causa comune di ritenzione idrica nelle gambe in soggetti sani. L’attività fisica è infatti di grande aiuto per le vene degli arti inferiori, le cui vene sono sempre costrette a lavorare contro la forza di gravità per permettere al sangue di tornare al cuore. Se il sangue viaggia troppo lentamente e inizia a ristagnare nelle vene delle gambe, la pressione può forzare la fuoriuscita di liquido al di fuori dei capillari, negli spazi di tessuto. I capillari possono rompersi, lasciando tracce di sangue di piccole dimensioni sotto la pelle, e le vene stesse possono diventare gonfie, dolorose e visibili (vene varicose). Gambe, caviglie e piedi gonfi sono comuni in gravidanza. Il problema è dovuto in parte al peso dell’utero che grava sulle principali vene del bacino. Di solito è una condizione che si risolve dopo la nascita del bambino.
MECCANISMO DI PERDITA LIQUIDI DALLE GAMBE
I capillari sono dei piccolissimi vasi sanguigni che trasportano e cedono ossigeno e nutrienti ai tessuti, caricandosi poi delle sostanze di rifiuto e dell’anidride carbonica prodotte dagli stessi. I capillari cedono ai tessuti solo determinate sostanze, come ossigeno, acqua, glucosio, lipidi presenti nel sangue. In particolare, solo le sostanze inferiori a una certa dimensione riescono ad attraversare la parete capillare e a raggiungere i tessuti. Gran parte delle proteine, così come le stesse cellule del sangue, non riescono ad attraversare tale parete e rimangono all’interno dei capillari.
ACCUMULO DI LIQUIDI NEGLI SPAZI INTERSTIZIALI
L’edema è un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dell’organismo, all’esterno dei vasi sanguigni e delle cellule. Il termine idropisìa o idrope, per quanto sinonimo di edema, indica l’accumulo del liquido sieroso in una cavità del corpo, solitamente quella peritoneale. L’edema può interessare una zona circoscritta, come per esempio una gamba, oppure può essere generalizzato se si manifesta in tutto l’organismo. In questo caso, prima che l’edema sia clinicamente evidente, devono accumularsi diversi litri di liquido. Per questo motivo l’aumento di peso precede generalmente le altre manifestazioni dell’edema.
EDEMA INFIAMMATORIO O ESSUDATO ED EDEMA NON INFIAMMATORIO O TRASUDATO
Si parla di edema infiammatorio (essudato) quando la fuoriuscita di liquido dai vasi è dato da un aumento della permeabilità delle pareti dei capillari, per cui il liquido esce dal vaso e si accumula nei tessuti. Questo è un processo che avviene sempre a causa di un’infiammazione.
L’edema non infiammatorio (trasudato) è causato invece da alterazione delle forze emodinamiche. Il trasudato può essere provocato da un aumento della pressione idrostatica, ad esempio per stasi venosa nel caso di varici degli arti inferiori, o dalla riduzione della pressione colloido-osmotica, dovuta per esempio a qualsiasi patologia che determina ipoalbuminemia, riduzione sufficientemente significativa da non permettere più ai vasi linfatici di drenare il liquido che si accumula negli spazi interstiziali, gonfiandoli. Può essere provocata da un’ostruzione dei vasi linfatici che non riescono più a drenare il liquido interstiziale (linfedema) o a un’eccessiva ritenzione di sodio.
EDEMA LOCALIZZATO ED EDEMA GENERALIZZATO
Le forme localizzate agli arti sono quasi sempre causate da patologie che interessano la circolazione venosa o linfatica, come per esempio una trombosi venosa. Casi particolari di edema localizzato sono quelli conseguenti a un trauma come un dito gonfio dopo uno schiacciamento, un bernoccolo dopo aver battuto la testa o un gonfiore dopo una puntura di insetto. Le forme di edema generalizzato hanno come cause principali:
- Malattie cardiache che comportano uno scompenso,
- Grave insufficienza renale,
- Forte riduzione dell’albumina, come sindrome nefritica,
- Grave compromissione della funzionalità epatica,
- Stati di grave carenza alimentare o edema da malnutrizione,
- Mixedema da ipotiroidismo,
- Edema da sindrome di Cushing (ipercortisolismo ed ipertensione), causato spesso da una ipofisi che rilascia troppo ormone adrenocorticotropo (ACTH), o da uso di corticosteroidi come il prednisone, prescritti generalmente per prevenire il rigetto dopo il trapianto di organi, o nel trattamento di malattie infiammatorie come lupus, artrite e lombalgia.
INCREMENTO PERMEABILITÀ CAPILLARE E FORMAZIONE DI ESSUDATO
In presenza di una ferita è necessario che le proteine e le cellule del sangue (in particolare i globuli bianchi) raggiungano il sito della lesione, per coordinare i processi riparativi e scongiurare eventuali infezioni. Per questo motivo, in presenza di un processo infiammatorio la permeabilità capillare aumenta, di conseguenza, dai capillari fuoriescono anche maggiori quantità di liquido, che si accumulano nella lesione costituendo il cosiddetto essudato. Questo è il motivo per cui le ferite e gli altri processi infiammatori locali sono spesso accompagnati al gonfiore della zona, detto edema. L’essudato può contenere molteplici sostanze, fra cui acqua, elettroliti, sostanze nutritive, mediatori di infiammazione, leucociti, enzimi proteolitici, fattori di crescita e materiali di rifiuto.
CAPILLARI SANGUIGNI E CAPILLARI LINFATICI
Accanto ai capillari sanguigni troviamo i capillari linfatici. La loro funzione è di riassorbire l’eccesso di liquido fuoriuscito dai capillari sanguigni, evitando che questo si accumuli nei tessuti. In condizioni normali, i capillari linfatici assorbono solo piccole quantità del liquido fuoriuscito dai capillari sanguigni. Circa il 90% di tale liquido viene infatti riassorbito dagli stessi capillari sanguigni. Dobbiamo quindi sforzarci di immaginare i capillari come sottili tubicini, che nella parte iniziale (estremità arteriosa) cedono liquido (filtrazione), e nella parte finale (estremità venosa) lo riassorbono (riassorbimento).
ANOMALIE TRA FILTRAZIONE E RIASSORBIMENTO, CON RISTAGNO DEI LIQUIDI
L’essudato si differenzia dal trasudato, che non è di natura infiammatoria e non presenta quindi proteine e cellule. Come già visto, vi è una distinzione importante tra trasudati ed essudati. I trasudati sono causati da alterazioni della pressione idrostatica o della pressione oncotica e non da un processo infiammatorio. Tale meccanismo è permesso dai differenti gradienti di pressione tra il sangue capillare e i liquidi interstiziali. Quando tali pressioni variano rispetto alla normalità si registrano delle anomalie nei processi di filtrazione e riassorbimento. In particolare, quando la pressione all’estremità venosa aumenta, il riassorbimento perde efficacia, quantità eccessive di liquidi ristagnano negli spazi interstiziali e il tessuto si gonfia. In presenza di lesioni cutanee la fuoriuscita dei liquidi edematosi è favorita e la perdita di liquidi dalla gamba può risultare significativa.
VARICI, ARTERIE, FLEBITI E DISFUNZIONI VENALI
Vene e arterie sono vasi o formazioni tubolari deputate al trasporto del sangue circolante. Nelle vene passa il sangue venoso, carico dei residui del nostro consumo organico. Esse sono più inclini ad ammalarsi delle arterie, nelle quali scorre invece un sangue più puro. I tipici problemi venosi sono le infiammazioni venose ovvero le flebiti, che sono dilatazioni venose o varici, ed anche le trombosi, o formazioni di trombi ed emboli che possono portare a infarto.
Le cause di queste patologie circolatorie sta nella impunità del sangue dovuta a cronici disordini digestivi, a deficiente eliminazione-depurazione da parte della pelle e alla somministrazione di farmaci e vaccini.
OBBLIGATORIO SCONFIGGERE IMMOBILITÀ E SEDENTARIETÀ
La posizione statica o immobile, eretta o seduta del corpo, favorisce la dilatazione delle vene negli arti inferiori. L’immobilità è contraria alla dinamica del sangue, mentre l’esercizio fisico e le camminate prolungate abbinate a respirazione addominale facilitano la circolazione. Ma ancora di più vale un sangue libero da impurità. Al contrario, un sangue sovraccarico di sostanze estranee diventa denso e vischioso. L’infiammazone della vena, chiamata flebite, altera la circolazione del sangue e provoca gonfiore o edema, ovvero ingrossamento di gambe e piede.
RIMEDI NATURALI ALLA FLEBITE E AGLI EDEMI
Oltre all’esercizio fisico regolare, la frizione di aria fredda praticata appena svegli ha notevole importanza. Regolarizza la circolazione e purifica il sangue. Una buona terapia motoria è indispensabile per migliorare il flusso sanguigno e il flusso linfatico, favorendo il drenaggio e prevenendo il ristagno. Anche i bagni ai genitali promuovono la fuoriuscita di materiale stagnante. Occorre poi migliorare radicalmente ispirazione e digestione. Un buon sangue dipende infatti dal come si respira e dal come si digeriscono i cibi assunti. La dieta ideale deve essere a base di frutta e di insalate crude, base di cibi vibranti e vitali, inclusivi di equiseto, tarassaco, ortica, prezzemolo, cavolo, cerfoglio, crescione, uva.
IL FRUTTO PIÙ DELIZIOSO DEL MONDO SI CHIAMA MANGOSTIN
Il Mangostano o mangostin, un frutto esotico tropicale dell’Asia è conosciuto come il frutto più delizioso di tutto il mondo. Esso ha una grossa buccia di colore viola, conosciuta da secoli come una medicina potente contro l’infiammazione, le malattie della pelle, l’emicrania, il diabete, le bruciature, le infezioni, la stitichezza, i reumatismi, la psoriasi. La sua buccia contiene più di quaranta fitonutrienti naturali dinamici chiamati Xanthones, che hanno il potere di guarire e prevenire i suddetti mali. Nessuna altra pianta al mondo ha queste proprietà contenendo al massimo soltanto 3-4 xanthones.
CONTIENE FORMIDABILI XANTHONES ANTI-INFIAMMATORI
Gli xanthones sono naturali, sicuri e non hanno effetti collaterali, non sono nocivi e hanno ottime qualità. Ricercatori di tutto il mondo hanno pubblicato molti articoli sul Mangostano e i suoi xanthones. Gli esperimenti fatti in laboratorio provano che questi xanthones hanno le seguenti caratteristiche:
- Sono superiori a tanti farmaci anti-infiammatori, ai farmaci usati per la chemioterapia
- Eliminano le cellule cancerogene del fegato, dei polmoni e dello stomaco,
- Fermano il colesterolo cattivo che quando si ossida blocca le arterie,
- Previene le ulcere allo stomaco e le gastriti,
- Possono portare tanti altri benefici solo con il semplice consumo, creano un benessere fisico generale.
Peccato davvero che mangostin, litchi, longan, durian, noci di cocco fresche, e altri frutti tropicali ricchi di sostanze preziose, non riescano ancora ad arrivare da noi in Europa con frequenza, regolarità e a prezzi accessibili.
SPERTICATE LODI AL MAGNESIO ORGANICO
Tuttavia, occorre tessere lodi sperticate ai cibi naturali contenenti magnesio organico (non magnesio sintetico o inorganico), minerale dai grandi poteri.
- Regolarizza infatti gli impulsi elettrici,
- Previene ipertensione, fibrillazioni e tachicardie che sono logoranti per il cuore,
- Stabilizza l’umore,
- Riduce l’ansia e l’irritabilità,
- Favorisce il sonno.
DOVE TROVARE IL MAGNESIO AL NATURALE
Troviamo abbondanza di magnesio naturale organico in fichi, fagioli, lenticchie, lupini, fagioli, fagiolini, carciofi, spinaci, germogli di soia, germogli vari, germe di grano, mandorle, nocciole, noci brasiliane, arachidi, semi di sesamo, semi di zucca, semi di chia, semi di papavero, semi di lino, semi di girasole, miglio, pistacchi, noce di cocco, riso integrale, avocado, castagna, castagna d’acqua, ora, prezzemolo, tarassaco, radicchio, cipolla, aglio, ravanelli, rape, patate, patate dolci, mirtilli blu, mirtilli rossi, cavolini di Bruxelles, broccoli, cavoli, cavolfiori, carote, porro, sedano, asparago crescione, papaia, mango, melanzana, pomodoro, funghi.
Valdo Vaccaro
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