DUE FIBROMI UTERINI DA FAR REGREDIRE

da 15 Set 2019Tumori agli organi genitali femminili

LETTERA

Buonasera dottore Vaccaro. Ho appena finito di leggere il suo libro “Alimentazione naturale 2”. Finalmente tante cose mi sono chiare e devo dire che non mi sento più un pesce fuor d’acqua!

Da bambina rifiutavo la carne! Le scrivo perché il 4 luglio in seguito ad una RMN e visita ginecologica mi è stata riscontrata la presenza di due fibromi contigui di 5,37 cm. Io vorrei evitare l’operazione e le spiego perché:

  • Reduce da una relazione tossica di 8 anni (ora single da due anni) le difese del mio sistema immunitario si sono abbassate e tra i tanti problemi sebbene allora avessi 46 chili, scatenai un’ernia grave (L5S1). Rifiutai anche allora di farmi operare e ritornai in posizione eretta dopo ben due mesi.
  • Il mio utero a quanto pare ha una conformazione tale che se i fibromi crescono vanno anch’essi a far pressione sul nervo sciatico. Ho paura che in tal modo andando ad operarmi mi tolgano ovaie ed utero! Ho 41 anni! E vorrei diventare madre, ma non lo dico solo per questo. Mia madre a 44 anni subì lo stesso tipo di operazione e non le lasciarono né ovaie né utero, con conseguenze di grave osteoporosi.
  • Vorrei sapere che programma alimentare seguire e quante volte al giorno frutta e verdura mangiare, in che percentuale frutta e in che percentuale verdura, e se posso mangiare un po’ di cotto.
  • La ginecologa mi ha detto che i fibromi vanno monitorati, e mi ha chiesto di ritornare a settembre. Mi ha proposto una pausa del ciclo per un tot di mesi e poi l’operazione. Io mi rifiuto psicologicamente perché da ragazza ho sofferto di amenorrea da stress (poi anche coliche renali, già da bambina manifestavo qualche disagio, mi davano pastina con cacciagione, una volta ebbi un blocco renale e mi portarono in ospedale). A causa di questa amenorrea a 17 anni ho fatto cura con una pillola, la Diane, ed in seguito alla prematura scomparsa di mio padre, non avendo il ciclo, mi ordinarono cura con “Androcur ed Etinestradiolo”, sospesi poi per dei fastidi con conseguente caduta dei miei capelli! Da allora in poi cure per capelli, sempre farmaci inutili. Dunque ho smesso. Ho anche una ciste nel rene sinistro.

Dal 4 luglio ho evitato carne, pesce, salumi, solo una leggera ricotta ma poi neanche quella più. Peso 47 chili perché dall’anno scorso ne ho persi più di 13 con una dieta convenzionale” mediterranea” che secondo me era più occidentale che vera mediterranea.

Ho perso più peso dal 4 luglio. Cosa devo fare per agevolare l’assorbimento dei fibromi ed evitare anche un’ulteriore perdita di peso? Sono alta 1.54. Spero di non averla annoiata con tutti questi dettagli. Vorrei capire cosa fare e cosa ne pensa lei di tutto ciò. Grazie. Silvia


RISPOSTA

FIBROMI TORMENTO DELLE DONNE IN ETÀ FERTILE

In Friuli, quando una cosa rompe veramente l’armonia e l’equilibrio viene chiamata “Tormènte-ànimes”. Ebbene il fibroma uterino è davvero uno di questi, secondo solo al tumore mammario, per le donne di tutto il mondo. Pare che ci siano oltre 3 milioni di italiane affette da fibromi uterini, ovvero il 60% delle donne in età fertile.

Togliere la serenità e l’entusiasmo per la vita a una vasta popolazione di giovani donne è un torto difficilmente perdonabile. La medicina sta facendo proprio questo, ogniqualvolta usa lo strumento della paura e dell’ossessione per convincere le donne a farsi operare.

STOP AI VELENI E STOP ALLA CRESCITA DEI FIBROMI

Ho dato risposta completa a questo problema nella tesina “Cure naturali del fibroma uterino” che farai bene a studiare approfonditamente, visto che ho citato sintomi, cause e rimedi.

In tale occasione affermavo che il fibroma non va curato in alcun modo. Serve invece curare o modificare il meccanismo mentale-emozionale-comportamentale-nutritivo che lo ha causato.

Chiudere dunque il rubinetto-veleni da un lato, migliorando il respiro, l’alimentazione e la situazione emotiva. E innestare dall’altro lato un processo riequilibrante interno, con digestioni facili e virtuose che portino a sangue più fluido e vitale, nonché a un rafforzamento del sistema immunitario. Sarà lui a riportare ordine interno e a disgregare la neoplasia.

È molto raro poi che i fibromi evolvano in tumori maligni. Hanno anzi la tendenza a regredire e scomparire autonomamente. Importante cancellare dalla mente quindi la prospettiva dell’intervento e puntare piuttosto a bloccare la crescita del fibroma.

PROGRAMMA ALIMENTARE IN SINTESI

Quanto alle domande sulla percentuale di frutta e verdura da assumere ognuno deve personalizzare secondo logica, esigenze, gusti e buon senso, all’insegna della sobrietà e senza abbuffarsi, pertanto niente percentuali precise e fisse, ma sempre mangiare a sazietà.

Frutta acquosa di stagione e succhi da assumere lontano dai 2 pasti principali, e pertanto di mattina al risveglio, a metà mattina e nel tardo pomeriggio, facendo attenzione a non fare troppe mescole e a tenere anguria e meloni particolarmente lontani da altre sostanze, per la loro alta tendenza a fermentare.

Pranzo delle 13 e cena delle 20 con un abbondante piatto di apertura a base di verdure crude ben masticate, come ad esempio radicchio, rucola, dolcetta, finocchio, ravanelli, cavolo (o pomodori, o cetrioli), condite con abbondante olio extravergine di qualità e limone, oppure aceto madre di mele o di vino o aceto balsamico.

Secondo piatto a piacere, con verdure e cibi vegetariani leggermente cotti, ad esempio verdure saltate in padella, patate in insalata o in altre modalità, zucchine, melanzane, zucche, peperoni, spinaci, peperonata, gnocchi di patate o di zucca, minestrine di verdure, riso integrale alle verdure, pizza vegana sottile alle verdure fresche, pasta al pomodoro crudo o ai funghi (poca pasta e tanto vegetale).

A fine pasto ci si può concedere qualche mandorla, qualche pinolo, o qualche dattero. Poca acqua da bere in regime crudista dove manca la sete, e da bersi comunque lontano dai pasti.

ADEGUATI COMPORTAMENTI DI CONTORNO

L’importante è che ci sia abbondanza di vital life drinks, tipo succo d’uva, di mirtilli, bietole, carote, rape, sedano, mela, ananas, anguria, mango.

Quanto alle verdure non manchino cavolo, acetosa, crescione, cavolini, cavolfiore, radicchio, piantaggine, ortica, cipolla, porro, aglio, ravanelli, rape piccanti.

Per la frutta includere fragole, ciliegie, uva, mirtilli, lamponi, more, ribes e tutte le bacche.

Severamente vietate carni di tutti i tipi, latticini, zuccheri raffinati e dolciumi, tabacco, caffè, bibite, cole.

Per il resto non deve mancare una regolare esposizione solare, traspirazione cutanea, attività fisica aerobica moderata un’ora al giorno e 5 volte la settimana (camminate, marcia, ballo, bicicletta, calcio, pallavolo, nuoto), per ridurre l’accorciamento dei telomeri, la parte finale dei cromosomi, fenomeno legato all’invecchiamento cellulare e all’insorgenza tumorale).

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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