LETTERA
CONVERSIONE AL VEGANESIMO E DOMANDE VARIE SU VERDURE E CENTRIFUGHE
Carissimo Valdo mi chiedevo quale caratteristiche deve avere un’ottima macchina per centrifugati. Devo acquistarne urgentemente una ma temo di sbagliare. Qui ci stiamo dando da fare per convertirci al veganesimo, anche se ancora non abbiamo assaggiato le verdure crude tipo zucchine o cavoli. Non immaginavamo che si potessero mangiare delle verdure crude all’infuori di finocchi, insalate e carote. Possiamo condirle solo con olio?
BANANE, SPREMUTE E DOLCIFICAZIONI
Per quanto riguarda la frutta volevo sapere cosa pensa delle banane. Al mio piccolo Manuèl di 6 mesi, che sto allattando col mio latte, posso già dare il succo d’arancia? Può già mangiare tutta la frutta? Mia figlia Miriam di 5 anni è ghiotta di limoni. Come posso dolcificare le spremute? Il fruttosio che trovo al market va bene? La mattina per colazione a stento beve l’acqua, non vuole nulla ma poi deve andare a scuola e mi preoccupo che non abbia abbastanza energia.
MERENDE IDEALI PER LA SCUOLA
Per la scuola, quale merenda preparava ai suoi figli all’età della mia Miriam? Chiedo scusa per questa valanga di domande ma ho bisogno di sapere bene come organizzarmi per i miei figli e la sera è l’unico momento che ho a disposizione per tuffarmi nel suo sito e pianificare le cose più importanti. La ringrazio infinitamente!!!!!
Viviana
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RISPOSTA
PUNTARE A UN ESTRATTORE DI QUALITÀ DAL PREZZO CONCORRENZIALE
Ciao Viviana. Un’ottima macchina per ricavare succhi classici a base di 4 carote, una costa di sedano e metà ananas (o mele fresche al posto dell’ananas da settembre a gennaio), più 5-10 semi di zucca e pizzico di zenzero o di peperoncino o di curcuma o di aglio in funzione vermifuga e antiparassitaria, rimane un estrattore più che una centrifuga, in quanto non surriscalda le bevande prodotte. Leggi il mio articolo “Quale estrattore comprare” per capire quale tipo di estrattore ti possa essere più congeniale.
SPREMUTE E SUCCHI
Con l’estrattore si possono anche fare succhi di 2 carote miste a rape rosse, o a erbette o beta vulgaris, o a patate dolci, rape, ravanelli e topinambur. L’inserimento di una patata cruda grande quanto un uovo (facendo attenzione che non sia irradiata o de-germinata come spesso capita), aiuta a combattere pure la stitichezza senza gli effetti collaterali dei purganti. Per arance, pompelmi, mandarini, limoni e agrumi in genere, ed anche per le melegrane, si fanno fantastiche spremute, cariche di vitamina C naturale e di acqua biologica super-attiva e ottime al risveglio, mediante semplici spremiagrumi manuali. Succhi e spremute non vanno dolcificati essendo essi già dotati di ottimi zuccheri naturali. Allungare con acqua i succhi vivaci ed aspri di limone e di melagrana, dolcificabili con un cucchiaino di miele, pure valido contro i parassiti intestinali. Evitare i dolcificanti sintetici. Evitare troppe mescole.
VERDURE CRUDE E VERDURE COTTE IN MODO LEGGERO E INTELLIGENTE, EVITANDO PENTOLE A PRESSIONE E FORNI A MICRO-ONDE
Masticando bene e con pazienza, la gamma di verdure crude include tutte le verdure tenere a foglia, tipo radicchio, cicoria, lattuga, cavolo cappuccio, rucola, crescione, tarassaco, carciofo, asparagi verdi freschissimi, nonché frutta non dolce tipo pomodori, peperoni, zucchine-baby, cetrioli, piselli-baby incluso il baccello, rape piccanti, cipolle, ravanelli, carote, lupini, crauti. Si prestano alla cottura leggera al vapore o alla piastra o al forno o nelle minestre di verdure o saltate in padella le patate, patate dolci, zucche, zucchine, topinambur, rape, carote, carciofo, verze, ortiche, tarassaco, punte di luppolo e di pungitopo, asparagi, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, melanzane, peperoni e simili (peperonate), fagiolini, legumi vari.
DAL LATTE DI MAMMA AL GRADUALE SVEZZAMENTO
Per il piccolo di 6 mesi il cibo migliore rimane il latte di mamma. Qualche piccolo assaggio di succhi di tanto in tanto, tra una poppata e l’altra, ovvero prima della poppata, lo preparerà ai cambiamenti graduali e ai sapori dello svezzamento. Accettabili più avanti il latte di mandorle e le pappette a base di tapioca, di farina di castagne e di farina di carrube. Per la frutta vanno bene meloni, fragole, ciliegie, lamponi, more di gelso e more di rovo, mirtilli, uva spina e uva ribes, nespole, albicocche, pesche, ananas, banane, manghi, papaie, cocco. Più avanti nell’estate pere e mele novelle, angurie, uva e nettarine, melegrane e kaki.
CHI CONTINUA A PARLARE DI PROTEINE DIMOSTRA PESANTI CARENZE SCIENTIFICHE
Tener presente che il latte di mamma contiene un modesto livello di proteine del 6% (American standard), mentre la frutta sta verso il 7%, frutta secca, semi e cereali stano tra 11 e 13%, radicchi e verdure crude in genere stanno sul 22% e i legumi sul 28%. “Non si parla più di proteine perché trattasi di argomento superato e fuoriluogo, e questo vale a maggior ragione per i bambini in fase di svezzamento e di crescita”, ha rilevato la dr.ssa Marion Nestle preside del Dipartimento Nutrizione alla New York University.
IL FALLACE INSEGNAMENTO MEDICO-NUTRIZIONISTA-UNIVERSITARIO CONTINUA A CONFONDERE E DISORIENTARE IL MONDO INTERO
Interessante l’episodio citato dal dr Jeff Novick sul sito http/michaelbluejay.com/veg/protein.html.
“Recentemente stavo dando una lezione riservata a genitori e insegnanti, avente per tema l’adeguatezza delle plant-based diets in rapporto alle esigenze nutrizionali del corpo umano. Una donna si alzò per dire che i vegetali non contengono tutti gli aminoacidi o le proteine essenziali, per cui la salute richiede il consumo di proteine animali compensative oppure il ricorso a degli integratori. Le dissi che questo mi sorprendeva non poco, visto che tali posizioni erano obsolete, antiquate e superate da tanti anni. Al che essa si identificò come medico e aggiunse che sia nei suoi testi aggiornati di fisiologia che nelle lezioni post-universitarie recenti a cui aveva assistito di recente si erano affrontati a fondo tali argomenti, per giungere infine alle sue conclusioni assai diverse dalle mie.
NON ESISTE DIETA VEGETARIANA-VEGANA SENSATA E NEL CONTEMPO CARENTE IN TERMINI DI PROTEINE
Ero scioccato. Se vecchi e falsi miti come questo abbondano non solo nella popolazione sguarnita ed impreparata, ma persino nella comunità medica e universitaria, come può la gente confusa e disorientata approdare a una dieta salubre e sicura? La realtà che nessun uomo di scienza può scalfire o contraddire evidenzia che “è virtualmente impossibile disegnare una dieta calorica sufficiente e basata su vegetali freschi e naturali che sia deficiente in aminoacidi”. Facile piuttosto cadere nell’eccesso proteico, visto che il nostro fabbisogno giornaliero va dal 2,5 al 10% di proteine, includendo abbondanti margini di sicurezza. Eccesso proteico che porta ad acidificazione e a ingrassamento del sangue, a perdite ossee, a osteoporosi, a danni renali, a calcoli renali e uretrali, a disfunzioni immunitarie, ad artriti e reumatismi, a sviluppi tumorali e carcinomi, a bassa energia e a salute impoverita.
I VEGETALI FRESCHI E A CRUDO SONO CIBI COMPLETI E PRIVI DI CARENZE
In altre parole, la Natura ha disegnato e concepito i vegetali come cibo proteico completo e di alta qualità. Alla fine, mentre le piante ci offrono proteine complete, equilibrate e cariche di vitamine, minerali, fibre, auxoni, ormoni e acqua biologica verde-clorofilla, o acqua biologica zuccherina nel caso della frutta, tutti i tipi di carne, al contrario, sono gravemente deficienti in vitamine e in minerali organicati. Non sarebbe possibile per gli elefanti raggiungere le 5 tonnellate di peso mangiando solo vegetali, se i vegetali non fossero carichi di materiale proteico.
CONSIGLI PER LA COLAZIONE E LA MERENDA DI CHI AFFRONTA LUNGHE ORE SUI BANCHI DI SCUOLA
Quanto alla merenda della piccola Miriam, suggerisco di partire con una spremuta al risveglio e di portarsi con sé una banana e due cucchiai di germe di grano in un vasetto di vetro, più dell’uvetta secca e un paio di datteri e di mandorle, o una manciata di pinoli. A volte, in alternativa, un panino integrale imbottito di melanzana grigliata e radicchio, più carciofini o pomodori secchi sott’olio e delle olivette, potrebbe rappresentare una colazione sfamante e sostenibile. La banana potrà pescare il germe di grano nel vasetto e diventare un ottimo sostegno calorico. Il germe di grano può essere alternato al pop-corn fatto in casa prima di partire per la scuola.
Valdo Vaccaro
La solanina è presente non solo in quelle crude ma anche, seppur in quantità minore, in quelle cotte.
Di fatto comunque la sua quantità, soprattutto nel caso di patate non irradiate, come ben precisa Valdo, non è affatto nociva.
Una patata che ha sviluppato eccessiva solanina (a causa della sua conservazione non corretta, alla luce ad esempio, o in ambienti molto umidi) presenta il classico colore verde sopra e sotto la buccia. Basta rimuovere quella parte per stare tranquilli.
In ogni caso è stato calcolato che per avere delle conseguenze negative in seguito all'assunzione di solanina, una persona sana di circa 70 kg di peso dovrebbe assumere almeno 4 chili di patate zeppe di solanina (quindi verdi).
Quella della solanina è la solita paura infondata nei confronti di alimenti vegetali indotta da un sistema che preferisce l'alimentazione carnea delle cui componenti nutritive, o meglio non nutritive, anzi VERAMENTE tossiche, non si preoccupa minimamente.
Mi viene da ridere a paragonare la solanina a tutto il materiale intossicante e cancerogeno presente nella carne e nei suoi derivati.
Viva le patate cotte e crude!