DOLORI AL CLITORIDE E RIMEDI NATURALI

da 29 Gen 2016Vulvodinia

LETTERA

DOLORE AL CLITORIDE AL TATTO

Caro Valdo, Sono una ragazza di 26 anni. Ti scrivo perché da ieri soffro di forti dolori al clitoride. Il dolore lo provo unicamente al tatto. È questa la manifestazione più evidente di questo mio disagio, perché alla vista non trovo nessun cambiamento.

Vorrei aggiungere che in questo ultimo periodo sono particolarmente nervosa. Ho da poco terminato gli studi e sono alla ricerca di un impiego, ma, dal momento che sono profondamente pessimista, temo che non troverò nulla.

Il problema è che sfogo tutto questo mio nervosismo sul cibo, in particolare sui dolci. Ma non quelli preparati a casa con ingredienti scelti personalmente, bensì dolciumi acquistati altrove. Non so se ci possa essere un collegamento tra questo nervosismo, questa fame nervosa e il dolore al clitoride.

FORSE SI TRATTA DI VULVODINIA?

Ad ogni modo, ti scrivo per domandarti di cosa si tratta. Ho letto su internet di vulvodinia. Può essere questa? Quali sono le cause? E, soprattutto, come devo comportarmi per risolvere il problema? Ti ringrazio in anticipo per il tempo che dedicherai alla lettura e alla risposta. Un saluto.
Giulia

*****

RISPOSTA

CHE COS’È IL CLITORIDE

Il clitoride è la struttura erettile femminile omologa al pene maschile. Grazie alle numerosissime terminazioni nervose presenti in esso (lo stesso numero presente nel glande maschile, ma raggruppate in un area molto più ridotta), è caratterizzato da un’estrema sensibilità. La sua unica funzione è quella di dare piacere.

CAUSE DI DOLORE AL CLITORIDE

In situazioni di eccitamento sessuale e stimolazione il clitoride si rigonfia grazie al grande afflusso di sangue. Normalmente, una volta raggiunto l’orgasmo, l’erezione termina e il sangue refluisce dal clitoride riportandolo alle sue normali dimensioni.

Nel caso però che la donna non riesca a raggiungere l’orgasmo, è possibile che il sangue non refluisca e che il clitoride rimanga gonfio per diverse ore. Questa condizione può causare disturbi e fastidi intimi.

Il fastidio può essere percepito come sensazione di bruciore, di formicolio o di prurito. Il dolore o fastidio può essere causato anche da sostanze chimiche come saponi e detergenti aggressivi, irritazioni e infiammazioni.

I dolori al clitoride possono derivare anche da danni o lesioni delle strutture della vulva come i genitali esterni, comprese le labbra interne ed esterne, l’apertura vaginale ed il clitoride stesso. I sintomi possono essere costanti o variabili e possono migliorare o peggiorare con il movimento o l’attività sessuale.

Un altra condizione, piuttosto rara, associata a dolore al clitoride è chiamata priapismo clitorideo. È caratterizzata da una erezione prolungata del clitoride che porta a sensazione di dolore. Non se ne conosce la causa precisa ma è stato ipotizzato che alcuni farmaci e alcune condizioni che alterano il sangue o i vasi sanguigni, possano esserne coinvolti.

DEFINIZIONE DI VULVODINIA

La vulvodinia indica un dolore o un disturbo nell’area dell’apertura vaginale che può in genere durare almeno tre mesi. La medicina non ne conosce le cause. I dolori, i bruciori e le irritazioni associate alla vulvodinia rendono i rapporti intimi e anche azioni comuni come il sedersi difficoltose e dolorose.

SINTOMI DI VULVODINIA

I sintomi associati alla vulvodinia sono principalmente dolori nella regione genitale, che può comprendere tutta l’area vulvare o aree specifiche come il vestibolo vulvare (vestibulodinia). Essi sono caratterizzati da:

  • sensazione di bruciore
  • arrossamento
  • irritazione
  • sensazione di gonfiore
  • rapporti dolorosi (dispareunia)
  • prurito
  • pulsazioni

Si possono verificare sia in modo costante che solamente in seguito a stimolazione manuale.

CAUSE DI VULVODINIA

La medicina ufficiale non conosce le cause della vulvodinia. Vengono elencati come fattori possibilmente determinanti:

  • Traumi o irritazioni dei nervi della regione vulvare
  • Infezioni vaginali
  • Allergie
  • Pelle sensibile
  • Squilibri ormonali
  • Spasmi muscolari
  • Debolezza dei muscoli del pavimento pelvico

La vulvodinia può avere poi complicazioni a livello psicologico, con depressione, ansia, problemi di sonno, problemi relazionali e generale peggioramento della qualità della vita.

Oltre che dalla vulvodinia, i dolori al clitoride possono derivare da patologie che coinvolgono il corpo nel suo complesso, come il diabete. Un motivo in più per evitare i dolciumi.

Nel tuo caso specifico, si può senz’altro ipotizzare che le varie tensioni e lo sfogarsi sui dolci abbiano innescato questo processo. Tutte le malattie cui vanno soggetti gli organi genitali hanno in comune la stessa origine che si chiama cattiva digestione e stitichezza. Consumare dolci carichi di zuccheri raffinati e di chissà quali altre sostanze, porta inevitabilmente a disfunzioni gastrointestinali.

TRATTAMENTI E RIMEDI NATURALI

I trattamenti convenzionali comprendono come al solito l’utilizzo di farmaci, che non risolvono nulla ma al massimo rimuovono il sintomo non senza effetti collaterali. Essi comprendono steroidi, antidepressivi, anticonvulsivi, antistaminici e anestetici locali come la lidocaina.

In situazioni localizzate può essere addirittura proposta la rimozione chirurgica della parte di pelle interessata dal dolore (vestibolectomia).

I rimedi naturali della Health Science, sono sempre validi, sempre efficienti e, a differenza delle proposte della medicina ufficiale, soprattutto privi di controindicazioni. Essi includono:

  • Bagno freddo o tiepido nel bidet dopo ogni eventuale rapporto sessuale
  • Evitare bagni schiuma e prodotti simili
  • Mantenere l’intestino regolare e in massima efficienza
  • Non trattenere le urine
  • Evitare la bicicletta e la cyclette, nonché gli esercizi implicanti sfregamenti e frizioni sulla regione vulvare
  • Usare assorbenti in puro cotone
  • Evitare gli ossalati di calcio
  • Evitare i prodotti acidificanti come i crostacei e le fritture di pesce
  • Adozione di una dieta vegetariana-crudista tendenziale
  • Rigoroso stop ai dolciumi
  • Esposizione solare anche parziale ogni volta che c’è
  • Due semicupi al giorno di 15 minuti

Importanti anche le tecniche di rilassamento muscolare per il pavimento pelvico, che si trova spesso in situazioni di rigidità nelle donne affette da vulvodinia. Guarda il video qui sotto per imparare queste tecniche.

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

2 Commenti

  1. Debora Lombardo

    Ciao, mi chiamo Debora e ho 14 anni.
    da 4 giorni avverto un dolore al clitoride simile ad una puntura di spillo,ma solo al tatto.
    I sintomi sono iniziati con quella che dovrebbe essere una mestruazione (che mi arriva regolarmente il 9 di ogni mese). Dico "dovrebbe" perchè al posto di avere un flusso regolare come al solito ho solo perdite scure di parete uterina ma senza sangue…ultimamente mangio cioccolato fondente in vista degli esami, dato che ho letto che aiutano la concentrazione allo studio.
    Ho letto anch'io di questa Vulvodinia ma vorrei sapere anche la possibile causa di queste perdite, se sono normali oppure no, e come curare questo lancinante fastidio al clitoride che avverto.In passato ho anche avuto sintomi di Candida che però ora non ho più (in caso servisse come informazione). Comunque alla vista non trovo nessun cambiamento nella zona vulvare.
    Sto provando per ora a rimediare a questo fastidio applicando una crema omeopatica dopo ogni atto di igiene. Cosa altro posso fare?
    Grazie,un saluto
    Debora.

    Rispondi
  2. Rosa

    Salve ho 23 anni, ho preso la pillola lotte per 2 anni ho avuto la candida e ho deciso di staccare l’anticoncezionale, sono andata dalla ginecologa e l’ho curata con pillole antifunghigene crema vaginale interna e crema esterna, finita la candida mi è venuto un fastidio al clitoride che però durante il rapporto si trasforma in bruciore anche senza sfregamento, il bruciore continua anche dopo il rapporto e si allevia dopo che mi lavo inoltre durante il rapporto sento anche bruciore all’interno della vagina come se non fosse lubrificata abbastanza ma in realtà lo è. Cosa potrebbe essere? Mi dia qualche spiegazione grazie in anticipo aspetto una sua risposta

    Rispondi

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