DISTROFIA MUSCOLARE DUCHENNE E RICERCHE COSTOSE PRIVE DI BUSSOLA

da 26 Set 2015Distrofia muscolare

LETTERA

I GENI E I CROMOSOMI SI MODIFICANO

Buongiorno Valdo, oggi mi hanno ufficialmente detto che mio figlio 13enne Alberto ha la Duchenne.
La dott.ssa specialista di Padova non aveva mai visto a 13 anni con la Duchenne un bambino che deambulava. Era il primo caso. Vengo al dunque. Già da un anno e mezzo la seguo ed abbiamo iniziato una alimentazione tendenzialmente vegana a prescindere dal problema di Alberto. Era un percorso già iniziato. Poi, via via che ci rendevamo conto della malattia, abbiamo accelerato ed inserito sempre cose nuove e tolto altre nell’alimentazione. Mi ha aiutato la sua frase che “I geni ed i cromosomi si modificano”.

VANA SPINTA MEDICA VERSO IL CORTISONE

Stamattina la dottoressa ci ha detto che deve prendere a vita il cortisone, unica soluzione, per lei ma non per me. Non hanno niente in mano! Possono solo posticipare di 2-3 anni il suo destino. Ho bisogno di sapere cosa usare di valido per aiutarlo, per ridurre lo stato infiammatorio perché di questo si parla. Ed il glutine? Devo toglierlo? Grazie infinite.
Massimo da Treviso

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RISPOSTA

DEFINIZIONE DELLA DMD

Ciao Massimo. La DMD o Duchenne Muscular Dystrophy è una patologia definita dalla medicina come debilitante, genetica ed ereditaria. I pazienti perdono il tono e la funzionalità muscolare per l’assenza di una proteina fondamentale chiamata distrofina. In pochi anni l’interessamento dei muscoli diventa progressivo e totale al punto che i pazienti sono costretti alla sedia a rotelle e a una respirazione assistita. È una malattia che colpisce quasi esclusivamente i maschi, lasciandoli spesso incapaci di camminare già a soli 12 anni. Si parla di un bambino su 3500 nati, in termini di frequenza.

LA DISTROFINA NON SCOMPARE DEL TUTTO

Le biopsie muscolari hanno rivelato che, nonostante le mutazioni genetiche, i pazienti erano in grado di produrre quantità significative di una lieve piccola distrofina ancora funzionante. Questo è un segnale importante su cui basare le future ricerche.

RUOLO DELLA DISTROFINA

La distrofina svolge un ruolo primario nella stabilizzazione della membrana delle fibre muscolari. Senza una quantità sufficiente di distrofina, le fibre muscolari durante la contrazione sono particolarmente suscettibili al danno. Nel corso del tempo, le degenerazioni muscolari e le fibre muscolari vengono lentamente sostituite da grassi e tessuto cicatriziale. Diversi tipi di mutazioni possono portare alla DMD, alcune delle quali bloccano del tutto la produzione di distrofina, mentre altre si traducono in una proteina che non funziona come dovrebbe.

L’IGNORANZA PIÙ NERA CARATTERIZZA TUTTORA LE RICERCHE MEDICHE

Si parla anche di stress a danno delle cellule muscolari. In realtà, la conoscenza in campo medico è ancora a livello zero, soprattutto quando si è pesantemente ancorati al discorso genetico. Il ricorso al cortisone la dice lunga sull’incapacità medica di capire i fattori causanti e sulla tendenza inevitabile a cadere nella solita curomania del sintomo.

GLI ITALIANI SEMOLA E CONTE PRECEDETTERO DUCHENNE

Quando si parla di queste patologie a carico di nervi e muscoli, si chiamino esse sclerosi o distrofie, non occorre andare troppo lontano dai nostri confini a cercare dati e riferimenti. Non è che in Italia ne sappiamo poco. Al contrario, il neurologo francese Guillame Benjamin Amand Duchenne (1806-1875), autore nel 1861 del testo “Paraplegie hypertrophique de l’enfence de cause cerebrale”, pescò a piene mani presso l’Università di Napoli fresca erede allora della Scuola Medica Salernitana, dove Giovanni Semola (1834) e Gaetano Conte (1836) avevano già descritto con dovizia di particolari quel tipo di patologia.

MALATTIE INGUARIBILI SICURAMENTE SE SI SEGUONO I CRITERI MEDICI

Impossibilitata a risolvere il rebus di queste malattie cerebrali, chiamate poi con varie denominazioni, la medicina le ha regolarmente piazzate nella categoria delle malattie inguaribili ad origine genetica, dove il gene dystrophin localizzato nel cromosoma X lavora male e trasforma i muscoli in tessuto grasso e fibroso. Una degenerazione fatale e senza speranza insomma, almeno per 150 anni di storia medica.

ILLUSORIE E SVIANTI LE RICERCHE ALLA SAPIENZA DI ROMA

Al momento attuale, si parla molto del miR-31, il microRNA identificato dal team di Irene Bozzoni, del dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università Sapienza di Roma, che potrebbe rivelarsi un nuovo alleato negli approcci terapeutici contro la distrofia DMD. A mio avviso si tratta di tempo sprecato e di soldi buttati al vento, trattandosi di un sentiero sbagliato, legato alle terapie geniche e alla solita curomania sul sintomo. Curare poi una malattia senza conoscerne le cause reali è garanzia di fallimento già in partenza.

DOGMA SIGNIFICA PIGRIZIA MENTALE E SCARSA VOGLIA DI APPROFONDIRE

Per fortuna che anche le convinzioni più dure e più testarde dell’uomo sono destinate ad infrangersi contro la realtà più profonda e celata delle cose. I dogmi umani rappresentano evidentemente un comodo alibi per la pigrizia mentale di certe categorie, e come tali sono destinati a sciogliersi e disgregarsi come la neve al sole.

LE IMPORTANTI AMMISSIONI DEL PROFESSOR PIETRO PERRINO

La genetica, come riconosciuto da uno dei maggiori luminari mondiali del settore, il professor Pietro Perrino dell’Università di Bari e del CNR (Centro Nazionale Ricerche), con cui ho avuto un fecondo rapporto personale ed epistolare, ha dato forfait totale, mettendo al rogo mezzo secolo di teorie, di studi, di tomi e di insegnamenti. Tutto sbagliato e tutto da rifare. Geni e cromosomi non sono fissi ed inalterabili come si pensava, ma variano e si trasformano in concomitanza con le diverse condizioni della persona e dell’ambiente. Questo non è poco. Questo significa caduta del dogma, caduta totale della genetica, caduta totale delle teorie mediche sulle malattie lantaniche, idiopatiche, criptogenetiche.

FALCIDIARE IL SISTEMA IMMUNITARIO SIGNIFICA IMPEDIRE OGNI RECUPERO

Se mangi male e ti comporti male, non guarisci nemmeno dal raffreddore. Quando i medici falcidiano il sistema immunitario con gli sconvolgimenti vaccinatori, con cure farmacologiche o chirurgiche sul sintomo, e associano pure a tali spropositi una dieta sballante, alto-proteica ed alto-idrica, le possibilità che una persona auto-guarisca sono sicuramente confinate a zero, per cui la patologia ha buone ragioni per essere definita inguaribile. Nessuna meraviglia dunque che i medici non credano nell’igiene naturale, nel digiuno e nell’auto-guarigione. Coi loro metodi, salute e riequilibrio diventano un miraggio. Non ci arriveranno mai.

L’ALTERAZIONE E L’INVASIVITÀ SONO NEMICHE DEI MECCANISMI PROTETTIVI

Le continue segnalazioni di recuperi miracolosi, basati sull’auto-guarigione, mettono in evidenza l’importanza di non creare ostacoli all’azione lenta, intelligente e progressiva del sistema protettivo, un meccanismo che tutti abbiamo, medici testardi e guaritori testardi inclusi. Un meccanismo prezioso e ultrasensibile che odia ogni intervento invasivo, ogni immissione di cibi alteranti, di farmaci alteranti, di integratori alteranti, di vaccini alteranti, di asportazioni alteranti.

LA MEDICINA MANGIA RISORSE A RAFFICA, MENTRE LA HEALTH SCIENCE IGIENISTICA HA ZERO RISORSE

È proprio con le malattie più complesse e proibitive, che saltano all’occhio queste incongruenze mediche. Chiaro che a noi ricercatori liberi della Health Science igienisti, a noi terapisti della non-cura sul sintomo, a noi promotori culturali dei giusti comportamenti e delle giuste diete che consentono di recuperare la salute, manca spesso il conforto del dato statistico. Primo non abbiamo le risorse economiche per farlo. Secondo, la stragrande maggioranza dei malati finisce, per consuetudine e per obbligo legale, nelle grinfie della medicina. Terzo, ogni segnalazione di guarigione, per quanto importante e straordinaria essa possa essere, non viene presa in considerazione da nessuno se non avviene in ambito rigorosamente medico.

INALTERATO VALORE DELLE TEORIE DI LOUIS KUHNE

Louis Kuhne (1835-1901), scrisse un secolo e mezzo fa “The New Science of Healing” (La nuova scienza della guarigione), un testo di successo mondiale tradotto allora in tutte le lingue. I principi enunciati da Kuhne non hanno per niente perso smalto e validità. “Esiste solo una causa reale di malattia ed esiste solo una malattia che si rivela sotto diverse forme”, “Solo la pulizia interna del corpo guarisce. Niente altro che quello”. Occorre in altre parole mettere il corpo in grado di recuperare l’equilibrio. Occorre avviarlo verso la remissione spontanea, visto che solo lui possiede le proprietà autoguaritive indispensabili.

ESISTONO PUNTI-CHIAVE DA RISPETTARE

Dieta tendenzialmente crudista, rispetto della scala vibrazionale Simoneton, sole, esercizio regolare, respirazione diaframmatica e mai corta, costante e rigorosa pulizia del colon, funzionalità epatica e renale, abbondanza di vitamina C naturale. Questi i punti-chiave. Serve più vitalità all’intero sistema, serve contrastare con decisione i fenomeni ostruttivi derivanti da stock di detriti cellulari non prontamente espulsi dal sistema. È d’obbligo una disinfiammazione generale dell’organismo.

È FONDAMENTALE MODIFICARE IL TERRENO, IL MILIEU INTERIEUR, LA FORMULA DEL NOSTRO SANGUE

Anche qui al pari di tutte le sclerosi, le fibre muscolari perdono tono e protezione in concomitanza con carenza di flusso circolatorio. I danni si verificano dove sangue e linfa faticano a svolgere le loro funzioni nutritive, ossigenanti e ripulitive, dove il flusso scarseggia o arriva in ritardo. Siamo alle solite. La lipotoxemia, l’addensamento e l’ingrassamento del sangue, accompagnato da un impigrimento del linfatico, è causa di diabete, di cardiopatie e di cancro, ma è anche responsabile di degenerazione a carico di nervi e muscoli.

COME CONTRASTARE LA VISCOSITÀ DEL SANGUE E I PROCESSI INFIAMMATORI

Le infiammazioni si contrastano col rafano piccante, cavolo, crescione, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, ravanelli, rucola. L’iperviscosità sanguigna e le infiammazioni conseguenti si contrastano con arance, limoni, pompelmi, melagrane, alghe, avocado, carciofo, finocchio, melone invernale a scorza gialla, patate con cipolla, fagiolini, soia, pomodoro. Serve peraltro molta attenzione nell’evitare zuccheri raffinati e dolciumi e tutte le forme di stress, fattori implicati nell’incremento dei grassi e del colesterolo, nonché nella debilitazione delle ghiandole ipofisi, tiroide e timo, nonché dell’intero sistema protettivo chiamato impropriamente immunocompetenza.

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Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

3 Commenti

  1. Andrea

    1800, cause cerebrali, distrofia o sclerosi buttate insieme…la medicina ufficiale ne sa poco purtroppo ma qua si brancola nel buio.
    Mi spiace per il ragazzo spero che la ricerca possa portare a dei risultati concreti!
    In bocca al lupo!
    Ps. non abbassate la guardia…

    Rispondi
  2. Antonio Armando

    2015: unica soluzione il cortisone.
    la specialista è rimasta stupita che Alberto a 13 anni deambuli ancora.
    L'alimentazione in famiglia è quella vegana.
    non significherà nulla, però la situazione è quella che è. Di sicuro il cortisone non c'entra nulla.
    mentre si attendono speranzosi i risultatoni della ricerca, che dobbiamo fare?
    Già, non abbassare la guardia. Cioè?
    Ci diamo dentro di cortisone o cerchiamo di attenuare lo stato infiammatorio con uno stile di vita il più salubre possibile?
    Ad Alberto e famiglia un grandissimo abbraccio (anche se serve a ben poco).
    Ad Andrea il solito invito ad approfondire e familiarizzare con i mezzi agricoli. Non motorizzati, ovviamente.

    Rispondi
  3. Elisabetta

    Un abbraccio forte ad Alberto, alla sua mamma, a Massimo e a tutta la vostra famiglia. Sono situazioni strazianti ma non bisogna arrendersi MAI. MAI.

    Rispondi

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