CHI È SERGEJ FILONOV
Abbiamo avuto la fortuna, il privilegio e l’onore di aver conosciuto di persona Sergej Filonov nel marzo 2017, di averlo avuto tra noi gomito a gomito a Imola per un’intera giornata. Nato nel 1961 si laurea in medicina nel 1988 ad Altaj in Siberia e comincia a interessarsi del digiuno terapeutico nel 1986. Nel 1989 gli viene affidato l’incarico di medico del sanatorio di Gorjacinsk, famoso centro di cura sul lago Bajkal. Comincia la sua attività indipendente nel 2005. È oggi considerato il massimo esperto mondiale del digiuno secco.
UN LIBRO STRAORDINARIO
A 10 mesi di distanza dal citato meeting di Imola, ho la grande e piacevolissima sorpresa di ritrovarmi tra le mani in lingua italiana il testo Digiuno Secco, un fantastico volume di 690 pagine, grazie alla bravura, all’entusiasmo, all’intraprendenza e alla dedizione di Vera Giovanna Bani, insegnante di lingua italiana a Mosca, nonché traduttrice e interprete dal russo.
Per quanto voluminoso me lo sono letto tutto d’un fiato come si fa con un romanzo coinvolgente. Un testo pieno di contenuto, di esperienze dirette, di autentica voglia di aiutare la gente a mantenersi in forma o di ritrovare la salute perduta. Un testo speciale perché è la prima volta che un autore russo di medicina avanzata ad alto tenore igienistico appare tradotto in Occidente, ed in questo caso nella nostra lingua italiana. Quando lo incontrammo ad Imola ci fu il grande rammarico di non poter comunicare con lui in modo diretto perché l’unica sua lingua è il russo. Sapevamo e percepivamo di trovarci di fronte a un grande terapista medico di un vasto paese con tante cose interessanti e originali da comunicarci. Ed ora ce le troviamo concentrate in questa sua straordinaria opera.
LA PRIMA VOLTA CHE VIDI UN MALATO DI CANCRO
Eravamo a fare una passeggiata sugli sci da fondo io e mio padre, e per strada ci fermammo a visitare dei conoscenti. Avevo 10 anni. E fu lì che vidi per la prima volta un malato di cancro. Era molto magro e sofferente. Mi fece moltissima impressione. Arrivati a casa chiesi a mia madre, medico in famiglia, se davvero era impossibile guarire da tale malattia. “La nostra medicina è per il momento impotente, figlio mio”, mi disse. Ma quando ero in terza media mi capita tra le mani un libro dove si parlava di un guaritore di talento che aveva vinto il cancro mediante erbe e digiuno. E allora pensai che nell’organismo umano ci devono essere delle forze risolventi. Per ogni veleno in natura esiste un antidoto.
Dopo tutto gli animali in natura non hanno cliniche, ospedali, medici ed erboristi a disposizione. Si curano semplicemente smettendo di mangiare. Fu il mio cane a suggerirmi una soluzione. Era stato investito da una moto e, dopo l’incidente, aveva rinunciato a mangiare e a bere, rimanendo per sette giorni mezzo addormentato in un angolo buio della rimessa. Con l’ottavo giorno gli tornò l’appetito e guarì del tutto. Imparai a digiunare prima degli esami. La testa diventava leggera, la memoria migliorava notevolmente e, cosa importantissima, andavo a fare gli esami senza paura. Così esordisce Sergej Filonov in questa sua stupenda realizzazione.
LA SITUAZIONE DELL’UOMO ODIERNO
L’uomo di oggi è oberato di nozioni che riguardano il mondo esterno, ma poco e nulla sa su quanto avviene nel suo mondo interiore. È un assoluto analfabeta sulle cose che forse più contano e che lo riguardano da vicino. È arrivato al punto di smettere di cantare: cantano per lui i divi dello spettacolo. È arrivato al punto di non giocare più al pallone: lo fanno per lui le varie squadre infarcite di campioni. L’umanità consuma più di 3 milioni di tonnellate di farmaci all’anno, con un enorme danno per la salute e un grande vantaggio economico per azienda farmaceutiche ed enti sanitari.
Alcuni farmaci dovrebbero sì essere assunti, ma solo in casi estremi, quando è veramente necessario. Mai l’uomo si è allontanato così tanto dalla natura nella sua storia. La scienza medica incolla le epidemie e accentra le sue forze contro i microbi. Ma la natura non commette errori e nulla contiene di superfluo. I microbi sono sempre esistiti. Non hanno mai impedito di vivere né agli animali né agli esseri umani.
ORGANI EMUNTORI SOPRAFFATTI DALLE TOSSINE IN ECCESSO
La via più importante che l’organismo sceglie per liberarsi dalle sostanze tossiche è la loro neutralizzazione nel fegato e la loro eliminazione per via renale. Ma le tossine disperse nei cibi e nell’ambiente superano di 100 o 1000 volte i margini di tolleranza per cui gli organi emuntori vengono sopraffatti e l’organismo non ce la fa a depurare, per cui è costretto a depositare le tossine e i sali inorganici in eccesso nei tessuti periferici, nel tessuto adiposo, nei tessuti periferici, nei tessuti cellulari. I maggiori killer sono le cardiopatie cardiovascolari e il cancro, malattie causate da auto-intossicazione.
DIGIUNO METODO MIGLIORE PER DEPURARSI
Vivere carichi di tossine significa ospitare un’immondizia che ostacola il funzionamento del corpo, impedisce la normale comunicazione inter-cellulare, riduce la forza dei segnali elettrici di interscambio. Studi sui capelli della gente degli Urali denotano anomala presenza nei capelli di mercurio, litio e cromo. Ma in tutti i paesi dell’Occidente avvengono gli stessi fenomeni. Il metodo più radicale ed efficace per depurare l’organismo dalle tossine croniche è il digiuno terapeutico, un metodo naturale e d’eccellenza sul piano della purificazione psichica, fisica e spirituale. Nessun animale quando si ammala mangia.
Trattasi di pratica millenaria che in Russia viene chiamata RDT (digiuno-terapia). Come sostiene il prof Nikolaev, questo metodo non ha eguali per velocità ed efficacia di risultati. Ogni astinenza dal cibo porta benefici in quanto oltre alla depurazione si offre al Sistema Nervoso Centrale e agli organi del tratto digestivo una preziosa pausa di riposo. L’intero organismo si rivitalizza, si disintossica, si depura e si risana. Il digiuno aiuta a risolvere anche gravi malattie croniche dove nessuna cura medica è in grado di arrivare, e lo fa senza alimentare nuove malattie, in quanto la sua azione terapeutica è complessiva, visto che rimette in ordine l’intero organismo.
Gli animali si comportano secondo intuito. Si ammalano pure loro ma non vanno dai medici. Sono i medici di se stessi perché possiedono un sistema di autodifesa. Un sistema che pure noi abbiamo ma che non conosciamo. Il digiuno secco assoluto non è una invenzione di avventurieri e ciarlatani ma un meccanismo universale presente in natura. Ognuno di noi quando dorme pratica una forma di digiuno secco.
DIGIUNO NELLA STORIA
Presso tutti i popoli antichi la rinuncia a cibo e acqua era considerato il metodo migliore per purificare il corpo. Erodoto (425 a.C) ricorda che gli antichi egizi, tra i più sani dell’epoca, praticavano digiuni sistematici di 3 giorni al mese. I grandi profeti Cristo, Buddha e Maometto digiunarono per 40 giorni. Pure tra gli Indiani d’America il digiuno aveva un ruolo importante. Digiuno e meditazione erano considerati componenti essenziali di ogni processo di rinnovamento fisico e spirituale. In Russia, nel Medioevo, il digiuno era largamente praticato nei monasteri. I monaci erano asceti forti nel corpo e nello spirito. Persino Giuseppe Balsamo, il leggendario Conte di Cagliostro, ricorreva al digiuno secco prolungato.
Eppure la medicina continua a non volersi servire di questo prezioso strumento. Laviamo e puliamo i piatti regolarmente, perché non dare all’organismo la stessa cura e la stessa opportunità? Il dispendio riserve interne dei vari organi e tessuti non è uniforme. Più un organo o un tessuto è importante e vitale, meno esso perde peso.
PORFIRIJ IVANOV E IL SUO CELEBRE METODO DI GUARIGIONE
In URSS, uno dei fondatori di un sistema di guarigione eccezionale, includente il digiuno secco, fu l’ucraino Porfirij Ivanov. Nel 1934 dichiarò che l’uomo non deve combattere contro i fattori negativi della natura, ma imparare a sfruttarli a suo favore. Sperimentò procedimenti vari per temprarsi. Usciva senza copricapo, camminava scalzo, si versava addosso secchi di acqua gelata, stava senza cibo e acqua per 2 settimane. L’uomo si è allontanato dalla natura e ha perso la salute. La natura ha tutto. Ha aria acqua, terra, i tre elementi che ci danno tutto. Quando digiuniamo, l’organismo non spreca calorie per elaborare cibo e acqua, ma concentra tutte le energie risparmiate per il lavoro depurativo.
Il nostro organismo lotta contro il cibo carneo e contro i prodotti artificiali e lavorati. Un giorno di digiuno secco vale circa 3 giorni di digiuno idrico. L’ideale è digiunare per 2 giorni, passeggiare, camminare sull’erba a piedi nudi. Se una persona è sopraffatta da pensieri ed emozioni negative non può pretendere buona salute.
“Aiuta le persone come puoi, specie i bisognosi, i malati, gli offesi. Fallo con gioia. Rispondi alle necessità del prossimo con corpo e anima. Vinci l’avidità, la pigrizia, il compiacimento, la bramosia di danaro e di potere, la paura, l’ipocrisia, l’orgoglio. Fidati della gente e amala. Non parlare ingiustamente. Libera la testa dal pensiero sulle malattie, sui malesseri e sulla morte. Questa sarà la tua vittoria”.
Formidabile. Ivanov visse però in un paese materialista e in un periodo molto difficile.
ALTRE STORIE E TESTIMONIANZE ILLUSTRI
Un altro uomo straordinario è stato L.A. Scennikov, con un sistema di astinenza terapeutica a secco, chiamato “Metodo di Riabilitazione dell’Organismo” che dimostra benefici risultati da oltre 30 anni. Per Scennikov la nostra salute e la nostra vita dipendono solo da noi stessi. Non esistono malattie incurabili. Ognuno si dia da fare per sincerarsene in proprio.
L’australiano David Sinclair ha scoperto che durante il digiuno si attivano le sirtuine, i geni SIRT3 e SIRT4, che prolungano la vita delle cellule. Si assiste insomma alla normalizzazione delle membrane cellulari, al rafforzamento del nucleooide intracellulare ATP (adonesina-trifosfato) e alla formazione di nuove cellule staminali.
Il prof L.V. Polezaef, uno dei massimi esperti nel campo della rigenerazione degli arti negli animali, ha scritto che il digiuno è un processo di elevata rigenerazione fisiologica, di rinnovamento di tutte le cellule nella loro composizione molecolare e chimica. I cambiamenti biochimici che si instaurano durante una pratica di digiuno sono molto simili a quelli che avvengono durante una rigenerazione riparativa. Le nuove cellule crescono nel periodo successivo al digiuno secco, quello del ripristino, soprattutto a partire dal 21° giorno del digiuno secco. Questo si verifica anche in altri organi e tessuti. Per questo il digiuno è considerato un dottore universale. Nessun chirurgo sarebbe in grado di rimuovere le singole cellule alterate di un tumore o di un’ulcera, mantenendo sano il terreno adiacente e senza compromettere l’integrità dei tessuti. Invece il digiuno secco, grande medico interno, cura esattamente in questo modo.
Molti esperimenti sul ringiovanimento degli animali sono stati eseguiti in Russia a partire dagli anni ’60. Celebri quelli del geniale medico armeno Suren Arakeljan, il quale scoprì che le galline anziane, dopo una pratica di digiuno, non solo non deperivano, ma cominciavano a ringiovanire e a deporre di nuovo le uova, e vivevano 18 anni al posto di 6, con una durata della vita triplicata.
Non appena si interrompe l’apporto di cibo e di acqua nel tratto gastrointestinale si vengono a creare condizioni di esistenza totalmente nuove. Nel corpo prima che appaiano sintomi di malattia, si formano zone patologiche, sacche di acqua pesante, o piccole paludi interne dove si riproducono parassiti. Colpa di molte patologie è una quantità eccessiva di acqua pesante che non viene coinvolta o usata nel metabolismo. Si accumula e non viene eliminata. È una zavorra pesante e inattiva.
COME FUNZIONA IL DIGIUNO A SECCO
Durante il digiuno secco non ci sono lavature interne ma piuttosto un processo di bruciatura delle tossine nella propria fornace, nel senso che ogni cellula si trasforma temporaneamente in una minifornace. L’acqua è assai necessaria e le cellule malate e alterate rimanendone senza muoiono e sopravvivono solo le cellule più sane. Una specie di selezione cellulare. Ogni cellula si trasforma in mini-reattore e aumenta di temperatura interna provocando una provvidenziale distruzione di scorie, veleni e di cellule tumorali. Alla fine il digiuno secco depura il sangue meglio di un lavaggio del sangue e concede una pausa al sistema immunitario.
Ogni giorno il 5% delle cellule va incontro ad apoptosi, e il loro posto è preso da nuove cellule. La cellula scompare senza lasciare traccia apparente nel giro di 15-12 minuti. L’organismo, come una comunità di cellule, durante il digiuno mangia e cannibalizza non solo le cellule di grasso ma anche tutto il superfluo, ciò che è morboso o non funzionante. La sua vita sarebbe impossibile senza la funzione di auto-pulizia delle popolazioni cellulari. L’attivazione dell’apoptosi alimentare avviene già dopo 20 ore di digiuno secco. Ma se si mangia in continuazione, come di consueto avviene, la spazzatura calorica diventa il problema impedente numero uno.
Il digiuno secco è però prima di tutto un intenso lavoro spirituale, finalizzato alla depurazione dell’anima e del corpo dalle entità che vi parassitano. Esso è nel contempo un esercizio per rafforzare la volontà e migliorare il pensiero positivo. Il digiuno secco brucia in modo uniforme tutti gli elementi superflui e inadatti alla evoluzione del corpo sul piano meccanico e su quello spirituale. Il digiuno secco crea una grande ed incredibile riserva di energia. Serve però una buona disposizione d’animo, uno stato emotivo sereno e rilassato. Mai affrontare la pulizia degli organi interni come lavoro forzato.
Non ci sono trucchi e non ci sono paradossi. Privato del cibo organico, il corpo comincia ad assorbire fortemente l’energia sottile dello spazio e dell’ambiente circostante. Grazie al digiuno si ripuliscono i chakra e i canali energetici da cui dipendono molte potenzialità umane. Dopo l’uscita dal digiuno il sonno si riduce a 4-5 ore e la persona è stracarica di energia. Questo speciale stato di grazia si mantiene a lungo a patto di seguire una buona alimentazione, di fare regolare esercizio, di camminare all’aria aperta e di esporsi al sole.
IL DIGIUNO SECCO IN 3 FASI
Dopo 24 ore di digiuno secco, come 1° fase, aumenta bruscamente la secrezione da parte dell’ipofisi dell’ormone della crescita, della somatotropina, con effetto ringiovanente sul corpo. Il digiuno secco attiva pure il glucagone, ormone pancreatico opposto all’insulina, il quale intensifica la scissione del glicogeno nel fegato rifornendo così l’intero organismo di buon carburante.
La 2° fase del digiuno secco è quella della Acidosi Crescente, che dura da 2 a 4 giorni, terminando con una prima crisi acidotica assai importante per il risanamento corporale. Tale acidificazione rimane entro limiti fisiologici ma riesce a determinare l’autolisi, processo di dissoluzione e decomposizione enzimatica-fagocitarla di tessuti deboli e alterati, con rimozione e rilascio delle scorie dall’organismo. La decomposizione avviene rispettando il principio di priorità, per cui vengono rispettati i tessuti sani e soprattutto quelli vitali. Inoltre, l’acidificazione del corpo porta alla normalizzazione della flora batterica.
La 3° fase dal 5° all’8° giorno è chiamata fase di compensazione o di adattamento, e si conclude con una 2° crisi acidotica che avviene tra l’8° e l’11° giorno. Ed è proprio questa seconda crisi acidotica il momento più terapeutico e basilare. Spesso succede che basti una notte tra l’8° e l’11° per risolvere tutto.
Non voglio ripetermi, dice Filonov, ma col digiuno secco succedono due cose fondamentali:
- È soprattutto il tratto intestinale a riposare. Durante il digiuno si normalizzano la mucosa gastrica e la mucosa duodenale. Scompaiono del tutto dolori, nausea, bruciori di stomaco e vomito. Lo stomaco dei pazienti dallo stomaco delicato diventa capace di digerire qualsiasi cibo decente senza più problemi. Non esiste alcun altro metodo al mondo che preveda l’assenza di carico sugli organi digestivi.
- Il digiuno secco migliora notevolmente la funzionalità epatica ed è in grado normalizzare fegato e cistifellea. Gli affetti da calcoli biliari ricorrono istintivamente al digiuno, ottimo mezzo per rimuovere i prodotti di scarto e per dissolvere i calcoli. Buoni risultati anche con la pancreatite acuta. Per il diabete mellito il dr Filonov non ha grosse esperienze dirette, ma cita le eccezionali esperienze del dr G. Sarkisjan della clinica per malattie endocrine di Erevan in Armenia, dove con 2-3 sessioni digiuno idrico di 10-11 giorni tutti i parametri diabetici migliorano decisamente.
È un errore presumere che il digiuno da solo possa depurare con facilità e completezza l’organismo dagli accumuli tossici formatisi nel corso di decine di anni. Nel caso di malattie croniche bisognerà fare 3 o anche più cicli di digiuno per ottenere risultati tangibili. Il digiuno secco è particolarmente prezioso nel caso di cisti ovariche.
PREGIUDIZI SULL’EFFICACIA DEL DIGIUNO SECCO
Senz’acqua una persona sopravvive per 2-3 giorni e poi deperisce e soffre di allucinazioni e mal di testa. Ma questo non è vero. Quasi mezzo litro di acqua al giorno si forma nell’organismo come ossidazione dei grassi. L’organismo ha un deposito di 2 litri d’acqua sulla pelle. Il corpo umano tollera benissimo 12 giorni di digiuno secco. Il corpo umano ha enormi doti vitali di riserva.
Dove vanno mai a finire le tossine? Abbiamo un organismo dotato di sistemi di allarme, segnali che indicano la necessità di dormire, di mangiare, di essere depurati. Proprio durante il sonno l’organismo elimina le tossine accumulate di giorno. Il sonno stesso è un mini-digiuno secco, in quanto non beviamo e non mangiamo. Nel corso di questa pausa, nell’organismo si libera la forza vitale che compie il suo lavoro di auto-guarigione. Il digiuno secco svolge meglio la funzione depurativa del digiuno idrico non perdendo tempo a digerire l’acqua che alimenta le cellule come fa il cibo stesso. È per questo che un giorno di digiuno secco ne vale 3 di digiuno ad acqua.
Nel digiuno secco l’organismo brucia in modo attivo e rapido le scorie ed elimina le tossine, grazie all’incremento della temperatura interna che accelera le reazioni biochimiche, accelera la decomposizione e accelera l’ossidazione di tossine e scorie. Il digiuno secco migliora di ben 10 volte l’azione battericida del sangue.
Carico di lavoro dei reni. Durante un digiuno secco reni e fegato sono a riposo quasi completo, cosa che non avviene col digiuno ad acqua. Ogni liquido che entra nel corpo e nel sangue passa infatti attraverso una serie di trasformazioni, viene pulito, strutturato, riscaldato o raffreddato con processi che richiedono forte dispendio energetico. La qualità dell’acqua potabile inoltre influisce fortemente sulla nostra salute. L’insufficienza renale è conseguenza di malfunzionamento di altri organi. Occorre quindi normalizzare l’organismo nel suo insieme, cosa che avviene con il digiuno secco rigenerando tutti gli organi in sincronia.
Stress. Durante la pratica del digiuno secco sono chiaramente di estrema importanza lo stato d’animo e la preparazione psicologica del paziente. L’uomo può sopportare tutto se sa perché e a quale scopo lo fa. Solo così il successo è garantito, perché nella fase iniziale il cervello non va in allerta di pericolo e non invia segnali di fame, non produce gli ormoni dello stress. Al terzo giorno di digiuno comincia a prodursi attivamente la serotonina e, con essa, compare una sensazione di armonia interiore e di soddisfazione.
L’astinenza volontaria dal cibo non comporta paure strane. Si sa che tutto avviene in base a precise regole fisiologiche, in base a legge di gerarchia dove vengono salvaguardate le parti vitali e vengono colpite le parti mirate come i residui da infiammazione, il tessuto adiposo, le scorie. Quando l’organismo conosce uno stress fisiologico mirato e naturale, si rafforza l’attività delle ghiandole endocrine e si ravviva il sistema nervoso autonomo.
Avitaminosi. Durante il digiuno secco gli adipociti riforniscono l’organismo non solo di energia, ma di quasi tutti i componenti necessari per la vita. Un chilo di fibra adiposa equivale a 5 giorni di alimentazione. Già 100 anni fa l’accademico V.V. Pasutin rilevava che durante un digiuno si consumano solo i tessuti alterati, mentre i tessuti sani non solo non soffrono, ma vengono addirittura rinnovati e ringiovaniti. Aumentano le capacità creative negli artisti, aumenta la capacità lavorativa, diventa lucido l’intelletto, diventa più profondo il pensiero, migliora la memoria. Il digiuno secco è un istinto naturale che la natura ha incorporato nella materia vivente come qualcosa di necessario per i suo processo di perfezionamento.
Reale necessità del digiuno secco. L’obiezione è che, essendo il nostro organismo in grado di rinnovarsi costantemente, non ci sarebbe la necessità di ricorrere al digiuno, qualunque esso sia. Noi rispondiamo ponendo alcune domande. Perché allora l’auto-guarigione e l’auto-rinnovamento funzionano poco e male? Perché l’umanità soffre oltre ogni logica? La risposta non è difficile. Il nostro corpo è saturo dei veleni della civiltà moderna, conseguenti a cattiva alimentazione, a inquinamento, a degrado ambientale.
Tutta l’energia vitale del corpo viene spesa per la rimozione di queste tossine e per il mantenimento di una qualità minima di vita. Con l’attuale filosofia medica poi non impareremo mai a gestire le forze di rinnovamento del corpo. Invece, con l’aiuto di uno dei metodi più naturali, il digiuno terapeutico, si ottengono grossi risultati. Quando si interrompe l’afflusso di cibo, compare la possibilità di eliminare le cellule morte e le scorie accumulate.
Dimagrimento non duraturo. Anche qui siamo fuori strada. Persino il digiuno umido, se correttamente praticato, dà ottimi risultati. Ma quelli del digiuno secco sono assolutamente sorprendenti. È noto che il tessuto adiposo trattiene facilmente l’acqua, rendendo difficile la lipolisi. Il digiuno secco esercita un effetto decongestionante e pertanto accelera la lipolisi. Per le persone in soprappeso e obesità il digiuno secco è il metodo più efficace per perdere peso in modo definitivo.
È tollerato più di molte diete estenuanti che non portano a nulla. È il miglior sistema brucia-grassi. Non costa nulla ed è innocuo. L’organismo prende dalle sue riserve solo quello di cui ha bisogno in un determinato momento. Persino l’abitudine di fare un giorno o più di digiuno secco durante la settimana, in combinazione con un regime alimentare virtuoso e con una accurata masticazione, può fare miracoli.
Aspettative esagerate. Un digiuno secco prolungato può essere risolutivo in molti casi gravi tipo artrite reumatoide, spondilite anchilosante, cisti ovariche e tumori benigni. La cosa più deludente è che a questo metodo grandioso ci si rivolga troppe volte come ultima spiaggia, quando le varie terapie mediche hanno fallito, quando il corpo è del tutto intossicato dalla chimica, dagli ormoni e dalle radiazioni, per cui le sue difese naturali sono state soppresse e paralizzate.
Spesso i malati, ormai in preda alla disperazione affrontano il digiuno secco nel modo sbagliato, con pratiche troppo prolungate, o senza una adeguata preparazione propedeutica iniziale. Ovvio che in questi casi ci possano essere complicazioni ed anche esiti mortali. La colpa non è mai del digiuno, mezzo straordinario offertoci da madre natura, ma della stupidità e dell’imprudenza umana. Si può morire anche di semplice indigestione. Esistono delle norme di entrata e di uscita dal digiuno che vanno rispettate, soprattutto nei digiuni di lunga durata.
BENEFICI DEL DIGIUNO A SECCO
Coloro che hanno familiarità col digiuno hanno osservato molti esempi di ringiovanimento fisico e mentale tra cui:
- Affinamento tatto, olfatto, gusto, sensibilità della pelle
- Pelle che diventa organo assorbente più che espulsore
- Intuizione e percezione di sé maggiorate
- Capacità telepatiche incrementate
- Forza di volontà moltiplicata
- Capacità dei recettori di fame e di sete migliorata
- Resistenza al freddo
- Stop alla caduta dei capelli e ai capelli bianchi
- Vista potenziata
- Sclera dell’occhio che diventa di colore bianco puro
- Niente più russare e digrignare i denti durante il sonno
- Alito perfetto
- Niente più amaro in bocca
- Denti che si sbiancano
- Rafforzamento gengivale
- Niente più raffreddore cronico
- Insonnia inesistente
- Attività sessuale rinvigorita
- Capacità lavorativa rinnovata di 15 anni
L’efficacia del digiuno secco è estremamente alta, con risultati triplicati rispetto al digiuno umido. Solo in ambiente acquoso si possono moltiplicare i microrganismi. Il deficit d’acqua crea condizioni difficili per l’infiammazione. Ogni zona infiammata è gonfia d’acqua. Il corpo umano è in grado di tollerare senza difficoltà una privazione d’acqua di 10 giorni. L’organismo è in grado di ricavare acqua prendendo ossigeno dall’aria e idrogeno dal tessuto adiposo. Durante un digiuno secco la perdita di peso sta sui 3 kg al giorno e solo a spese della massa adiposa e dell’acqua, non della massa muscolare. Occorre tener presente che le malattie da raffreddamento curate malamente portano via in media 25 anni di vita. La stragrande maggioranza dei miei pazienti, ormai abituata al digiuno secco, non si influenza mai, afferma sorridendo il dr Sergej Filonov.
TESTIMONIANZE
Filonov prende l’esperienza personale di una giovane donna russa.
“Il gioco vale davvero la candela. Ho ottenuto l’arresto del mio orologio biologico. Non sono più freddolosa e amo i bagni nell’acqua gelida. Ho gettato il mio vecchio sistema nervoso in una discarica e ho ricevuto in cambio uno nuovo, forte e incrollabile. Non so più cos’è la stanchezza cronica. Efficienza lavorativa e attività creativa sono al massimo. Mi bastano 3-4 ore di sonno. I miei brillanti risultati hanno contagiato mia sorella, mia madre e mio marito”.
Anche qui Filonov cita la lettera di una donna russa che aveva superato i 100 kg.
“Telefonai al dr Filonov e lui, per cominciare mi consigliò 5 cose:
- Masticare a lungo, il triplo o il quadruplo
- Depurare il fegato
- Depurare l’intestino
- Digiuno secco di 1-2 giorni durante la settimana
- Seguire una dieta a base di vegetali e di latticini di qualità.
Dopo 5 mesi di lavoro raggiunsi 80 kg. Nel giro di un anno divenni una persona totalmente diversa. La gente stentava a riconoscermi. Oggi peso 58 kg, mantengo il peso facilmente e vivo la vita che sognavo, quella di una donna bella e sicura di sé”.
AMMIRAZIONE E RICONOSCENZA PER IL MEDICO DEL BAJKAL
Il testo Digiuno Secco di Filonov non si limita ovviamente a quanto ho cercato qui di sintetizzare. Si tratta di un testo di 690 pagine, nessuna di esse priva di dati e di insegnamenti meritevoli di riflessione. Vengono citati tutti i tipi e tutte le varianti possibili del digiuno. Lo raccomando di leggere quindi a tutti coloro interessati a intraprendere un digiuno. Non mancano testimonianze dettagliate di guarigioni per le diverse malattie. È un’opera di inestimabile valore che arricchisce e integra la nostra cultura salutistica occidentale.
Abbiamo promesso a Sergej Filonov di fargli visita nella sua stupenda oasi del Lago Bajkal. Speriamo di poterla mantenere. Ma intanto ci è gradito esprimere la nostra ammirazione e la nostra riconoscenza per quanto ha saputo darci con incredibile spirito di umiltà e generosità.
Condivido in pieno il suo messaggio finale, quello che racchiude l’essenza della sua filosofia.
“Tenete duro e non arrendetevi per alcun motivo. Se vi manca la fede nella Natura, in voi stessi e in quello che fate, non vi sarà di aiuto né il medico, né l’igienista, né il prete, né lo stregone”.
Valdo Vaccaro
INTERVISTA A SERGEJ FILONOV
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Bella la parte del cane e lì mi sono fermato. Effettivamente perché non togliergli il dolore, controllare non abbia riportato fratture, risolvere un probabile trauma cranico o un pneumotorace. Meglio lasciarlo soffrire…costa pure meno.
Bombatomica, poco tempo fa, a proposito della querelle sui virus-si, virus-no, per cui siamo stati citati da Vaccaro, mi rimbrottavi perché stavo pure a seguirli. Ma visti i tuoi continui interventi, mi sa che li segui più di me, Vaccaro, Meotto e via dicendo. Coerenza, caro Bombatomica, non guastatore a prescindere. Cordialità, assiduo lettore nonché commentatore e guastatore, dei post quotidiani di Vaccaro
Un conto é leggere e l’altro é crederci. Quando mi farò i frullati con banana è lattuga e colmerò le mie carenze con acciughe e formaggio e farò dei digiuni pensando di curare le unghie incarnite allora potrò essere tacciato di incoerenza.
Per adesso direi di no…non ho ancora scambiato un mal di testa da ipoglicemia per spurgo di tossine.
Ciao!
Gentile dottor Vaccaro, ho appena iniziato a leggere il suo sito e ho comprato il suo libro alimentazione naturale che iniziero’ al piu’ presto. Oggi ho provato a fare il digiuno secco. Andava tutto bene fino a quando il mal di testa si e’ fatto insopportabile e ho dovuto interromperlo dopo 24h con uno smoothie di verdure verdi e limone. Ma soprattutto ho “dovuto” bermi un caffe’ perche’ il dolore era sempre piu’ forte e insopportabile. Dopo il caffe’ e’ passato. Ci riprovero’ la settimana prossima ma credo che il mal di testa sia una reazione inevitabile del processo di detox. Me lo conferma? mille grazie un saluto
Ciao Isabella, posso risponderti, per esperienza, sì il mal di testa, o per questo altri strani sintomi, sono l’inizio della disintossicazione.
Durante la pratica del digiuno secco sono chiaramente di estrema importanza lo stato d’animo e la preparazione psicologica del paziente. L’uomo può sopportare tutto se sa perché e a quale scopo lo fa.
Da anni alla ricerca di una cura per i miei tumori benigni … e ho capito una cosa, invece di dire “perché succede a me” e sentirmi vittima di forze maggiori mi è venuto il pensiero: in realtà sono nella privilegiata posizione di iniziare a curarmi, mi perdono da me stessa tutti i peccati (veri o immaginari) commessi nel corso della mia vita, Madre Natura insegna, consola e guarisce.
3 kg al giorno si perdono? Io direi circa 1 kg se si è normopeso
Buongiorno, vorrei chiedere un parere a Valdo.
Ho fatto un digiuno secco di cinque giorni e secondo filonov l’uscita dal digiuno è importante, quasi quanto il digiuno stesso. La cosa che mi lascia un Po perplesso è che lui si raccomanda fortemente di mangiare proteine animali, secondo lui fondamentali per alcuni processi.. Già dal primo giorno post digiuno inserisce del brodo di pesce e khefir di latte. Cito un passaggio del libro :” l’organismo Ha urgente bisogno di materiale da costruzione per la sintesi di nuove cellule e questo materiale è fornito solo da proteine di origine animale. La violazione di questa regola può portare a conseguenze rischiose”
Posto che, vegano da dodici anni, non ho intenzione di mangiare brodo di pesce e latte, ti chiedo cosa pensi di queste regole di uscita. Non sarebbe meglio riprendere con succhi di estrattore e frutta?
Ciao, volevo condividere la mia esperienza di digiuno secco. Una cosa è secondo me fondamentale, importantissima, non iniziate un digiuno secco se non avete esperienza e conoscenza in merito. Acquistate il libro di filonov e leggetelo attentamente..
Anche io ho rischiato, incautamente ho iniziato il digiuno secco dopo aver letto solo questo post, ma fortunatamente sono riuscito a reperire il libro prima di terminarlo ed ho corretto diverse cose. Il mio digiuno secco è durato cinque giorni, secondo filonov il tempo massimo se fatto tra le mura domestiche, e qui il primo errore perché meglio iniziare con digiuno di uno max due giorni. La fase di acidosi è stata molto pesante, dal terzo al quinto giorno un bruciore continuo al petto e allo stomaco, non mi sentivo comunque debole e non pativo la fame. La fase di uscita è importantissima, seguire le istruzioni di filonov su come riprendere ad alimentarsi e bere, io non l’ho fatto alla lettera, perché consiglia latte e proteine animali che non mangio essendo vegano, poi per tre giorni ho sofferto di stitichezza. Nei tre quattro giorni dopo il digiuno è fortemente consigliato riposo assoluto, ero molto fiacco, con poche forze e fiato corto. Riguardo l’efficacia devo dire devo dire che è servito abbastanza, avevo un dolore al ginocchio dovuto ad errate posture durante le uscite in bici che non è guarito del tutto ma da dolore è diventato un fastidio.. Avrei fatto volentieri dieci giorni di digiuno, molto più efficace dal punto di vista terapeutico, ma filonov lo sconsiglia categoricamente se non si trascorre tale periodo totalmente immersi nella natura, poi considerando che per l’uscita serve un periodo doppio rispetto al periodo digiunato, ci vorrebbe almeno un mese. Adesso mi sento benissimo, in totale ho perso otto chili, è stata un’esperienza veramente positiva..