(Conferenza di Imola del 7 Maggio 2017)
MESSAGGIO DI BENVENUTO
Ho il privilegio, il compito, l’onore ed il piacere di aprire gli odierni lavori, e lo faccio con un messaggio di caldo benvenuto agli allievi HSU diplomati del 2016, ed iscritti al Corso Master del 2017, ai relatori e collaboratori qui presenti, e soprattutto ai graditi ospiti esterni. La giornata è piena e pertanto partiamo subito e innestiamo la terza marcia senza troppi preamboli, con la promessa che faremo il possibile per rendere interessante e fruttuosa questa domenica a Imola. Non vorrei essere ridondante ed invadente, togliendo spazio a chi mi segue. Ma gli argomenti odierni sono corposi ed impegnativi e spero di completarli senza stancare e senza causare noia. Mi propongo anzi che quella di oggi diventi una lezione magistrale e superlativa per una serie di motivi, primo fra tutti il fatto che la voglio diramare a voi qui presenti e in mille direzioni grazie al passa-parola, ma la dedico per intero all’amica Fiorenza, cuore battente della HSU. Fiorenza oggi assente per motivi di forza maggiore.
SALA PIENA MA NON STRAPIENA
Alla conta materiale siamo solo in 50? C’erano ancora 20 posti disponibili. Pazienza. Qualcuno non si è convinto a venire per timore del biglietto d’ingresso? Organizzare meeting importanti comporta grossi costi e non ci sono da parte nostra fini speculatori ovviamente. Devo dire che chi non è venuto ha perso in ogni caso una grossa opportunità. Non ci deprime certo il 50 che è poi la capacità normale della sala e non lo strapieno tipico degli eventi di grande rilievo, come lo è quello odierno. Anche perché le nostre iniziative qui in HSU vengono in ogni caso riflesse e moltiplicate per 1000, 10 mila e 100 mila grazie al passaparola di cui godiamo.
UNA RIFLESSIONE SUL NOSTRO RUOLO E SUL FATTO DI ESSERE QUI A IMOLA
Chi siamo? Vi è mai venuta in testa un’idea? Quella ad esempio di dare una definizione valida e convincente di noi stessi? Siamo o non siamo speciali punte di diamante a rappresentanza di un vasto universo di gente ammutolita, privata di pensiero, di insegnamento, di orientamento, di linguaggio e di parola? Sì che lo siamo! Noi non accettiamo di mandare giù supinamente rospi spirituali e nefandezze da macello nel nostro sacro-sensibile-divino organismo e nel nostro cervello intestinale. Non accettiamo vile spazzatura mandata giù con ribrezzo mediante amari, pillole digestivi, prosecco, caffè, cole, vino e digestivi.
LE BRUTTURE E LE OFFESE NON TROVANO ACCETTAZIONE
Le spazzature e le cadaverine non si prestano alla nostra visuale e ai nostri gusti. Non diventano certo eduli, gradevole e assimilabili grazie a salsine, ad amaricanti ed edulcoranti. Il cattivo odore del sangue misto a urina resta sempre tale, e magari peggiora. L’olezzo non consiste soltanto nella esalazione fisica nauseabonda e rivoltante, ma ancora di più nella insopportabile lesione che arrecano la ignoranza e la cattiveria del male e della vigliaccheria contro i deboli e gli indifesi.
NON ESISTE ALLENAMENTO ALL’ABOMINIO
Siamo speciali perché non strisciamo come dei vermi o delle serpi. Siamo speciali perché è rimasto in noi un grande potere reattivo di rifiuto e di rigetto. Per alcune cose non esiste il perdono dei cristiani e nemmeno l’ammorbidimento dei buddisti. Siamo speciali perché nessuna abitudine e nessun allenamento serviranno mai a renderci tolleranti verso gli abusi e le arroganze. Siamo speciali perché le porcherie ci spoetizzano.
CIBO SÌ MA SOPRATTUTTO POESIA
Si può vivere senza cibo e persino senz’acqua per diversi giorni, ma non si può vivere senza poesia ed ispirazione per più di un secondo, o più di un’ora o al massimo di due giorni di seguito. Finiremmo nel giogo del cinismo, dell’indifferenza, del tradimento di noi stessi e di chi ci sta vicino. Finiremmo nell’inferno della coscienza sporca. Questo il senso di chi ama l’armonia e la non-violenza. L’espressione è dovuta a Charles Baudelaire, ma si ritrova nell’animo di tutti i grandi uomini e di tutti i grandi artisti di ieri, di oggi e di domani.
NESSUNO TENTI DI RIPORTARCI AI TEMPI DELLO SCHIAVISMO
Questa è e deve essere la nostra caratteristica invariabile, il nostro marchio, il nostro stile e la nostra visuale, il nostro collo oblungo alla Modigliani, le nostre forme strapiene alla Botero. Gli uccelli nati in una gabbia pensano che volare sia un vizio o una malattia. Abbiamo il privilegio di non essere nati schiavi, abbiamo la prerogativa di secoli e secoli di Magna Charta e di totale dispregio nei riguardi della tirannia, in qualsiasi forma essa tenti di riproporsi e di ripresentarsi.
GLI INDIANI PUR SOPRAFFATTI DOMINANO TUTTORA SPIRITUALMENTE SUI VINCITORI
“La Primavera è tornata. Il dio Sole ha riabbracciato Madre Terra e presto avremo i figli del loro amore. Ogni seme, ogni fiore, ogni creatura si è risvegliata. Anche noi uomini siamo figli siamo stati generati da questa grande forza. Per questo crediamo che gli altri nostri simili e dissimili, e in particolare gli animali privi di protezione abbiano lo stesso diritto di vivere su questa Terra! Questo il messaggio di Chief Seattle (1780-1866), capo della tribù indiana Suquanosh e Duwanish.
PREGIUDIZI DA SMENTIRE E DA SFATARE SULLA HEALTH SCIENCE
Qualcuno pensa a noi come allievi di Shelton, di Nathan e Robert Pritikin, come controfigure e imitazioni di Colin Campbell, o di riedizioni annacquate di Paracelso, di Claude Bernard, di Luis Kuhne, di Max Pettenkofer, di Max Bircher-Benner, di Arnold Ehret, di Max Gerson, o come affiliati di Ryke Geerd Hamer, di Peter Duesberg e di Stefan Lanka.
NON SIAMO PENSATORI COLONIZZATI MA BENSÌ MOVIMENTO DI PUNTA
Vogliamo scriverlo e dirlo a caratteri cubitali che colui e coloro che ci classificano in questa direzione si sbagliano di grosso. Noi studiamo, apprezziamo e solidarizziamo sì coi con i grandi di ieri e di oggi, citati e non citati, da qualsiasi cultura e paese essi provengano, ma non siamo per niente prodotti di importazione oppure coloni, oppure brutte copie e scalcinate riedizioni del made in Usa, del made in Germany, del made in France oppure in England, in China ed in Japan.
SIAMO PORTATORI DI VERITÀ COSMICHE
La ricerca trasparente, i valori universali, le verità cosmiche non sono certamente intrappolatili e nazionalizzabili, ma varcano giustamente in magica e continua osmosi catene montuose, mari, oceani e continenti, superano le barriere razziali, religiose e culturali, penetrano in tutte le menti e i cuori ricettivi, sensibili e aperti del mondo dei terrestri e degli alieni, dei diavoli e dei signori, dei vivi e dei cosiddetti morti. Morti che sono, nota bene, più vivi dei vivi. Morti che ci ascoltano, ci seguono, ci sorprendono, ci ispirano, ci promuovono o ci bocciano a seconda di quanto pensiamo, diciamo e di come ci comportiamo.
LE NOSTRE BANDIERE SONO QUELLE DELLA RIBELLIONE DAI SOPRUSI
Noi comunque non sventoliamo bandiere divisorie e discriminanti, e tantomeno quelle della disperazione e della violenza. Non sventoliamo la bandiera rossa o la bandiera nera. Non sventoliamo di certo il vessillo a stelle e strisce o quello dell’Onu o quello della traballante Comunità Europea. Legati sì al Tricolore delle origini, ma non a quello penoso e ipocrita di oggi.
LA BANDIERA DELLE DONNE
Pur essendo maschio come tanti di voi, sventolo senza timore e senza indecisioni l bandiera delle donne, in particolare di quelle intelligenti, indomite ed evolute, famose e anonime, intraprendenti o sottomesse. Donne che per millenni sono state massacrate, messe al rogo a milioni, schiavizzate e silenziate, impedite di votare e di esprimersi, di farsi liberamente le proprie scelte, di indossare i pantaloni o persino di mostrare occhi e gambe, o finanche di guidare un’auto o di fare degli sport o di andare in bicicletta. Sono decisamente per l’Universo Femminile, per quello che nella grande Cina viene chiamata “L’altra metà del cielo”. Sono per Hipatya, violentata, squarciata e tagliata a pezzi all’interno di una chiesa cristiana, sono per le ragazze imprigionate negli harem e nelle prigionie familiari di tanti paesi, sono per Giovanna D’Arco, sono per la profetica ed attualissima Florence Nightingale, inglese da anche un pizzico fiorentina, capace di bollare i medichi maschilisti da lazzaretto, proto-vaccinatori e proto-immunologi del suo tempo, dipingendoli mirabilmente come “Rifugio delle menti deboli, mediocri e pusillanime della Medicina”. Sono chiaramente, senza riserve e con grande passione per la coraggiosa Guylaine Lanctot, a cui le autorità canadesi hanno reso la vita difficile al punto di indurla a rinunciare alla cittadinanza e al passaporto.
LA BANDIERA DEI BAMBINI E DEGLI ANZIANI
L’altra metà del cielo è occupata non solo dal magnifico Universo Donna, ma anche da tutte le creature sottoposte a vessazioni. E quando dico donna dico anche bambino innocenti che subiscono tutto e di più piangendo, senza nemmeno sospettare il sudiciume che viene loro inflitto, le irritazioni fisiche e psichiche che gli vengono causate, i malanni noti e non noti che ne deriveranno come mine a scoppio ritardato. E quando dico donna dico anche anziani, carichi di patologie alimentari, comportamentali e soprattutto iatrogene, di Alzheimer, di paure e di accanimenti terapeutici, di disinformazione e di falsi pietismi che impediscono ed ostacolano ogni loro diritto ad affrontare gli ultimi giorni col sorriso e a testa alta, ad andarsene in via temporanea senza paure, in armonia e serenità.
LA BANDIERA DELLE CREATURE PIÙ MASSACRATE IN ASSOLUTO
E quando dico donna sventolo pure la bandiera del rispetto, della libertà e dell’amore per il mondo delle creature più martoriate, sia che si tratti dello straordinario porcellino, disperatamente amico e simile dell’uomo, dei graziosi coniglietti e leprotti, delle super-intelligenti galline ed anatre, dei pulcini maschi che aperti gli occhi e fatto pio-pio vengono rimandati all’al d là, vengono macinati dagli ingranaggi inesorabili che ne fanno poltiglia. Per non dire dei placidi e pazienti bovini, oppressi e demoliti senza tregua, senza remissione, forzati a nascere a vivere male e a morire peggio. Per non dire dei divini elefanti perseguitati per toglier loro due zanne d’avorio e farne un pugno di miserabili dollari. Per non dire delle balene, capaci di attraversare oceani in lungo e in largo col piccolo al seguito, eppure obiettivo di arpioni e cannonate da parte dei vandali oceanici giapponesi e norvegesi.
UN FORTE APPLAUSO ALLA SARDEGNA E ALLA GENIALE DR GABRIELLA MEREU
Simpatica, coraggiosa, grintosa, eroica, unica, inarrivabile, irripetibile, artista superlativa ed impareggiabile. Parlo di un medico geniale, super-scientifico e fuori della norma chiamato Gabriella Mereu. Una donna che sa, più e meglio di ogni altro, mettere in berlina, denudare, smutandare e spannolinare le piccolezze, le deformità e le mostruosità, le apparenti sicurezze e i menzogneri dogmi della medicina vaccinatoria, steril-maniaca, bisturiale e pseudo-tecnologica dei nostri tempi, della medicina monatta-untrice rispuntata dalle fogne e dalle acque fetide dell’ignoranza, della medicina demenziale pro-Ebola e pro Hiv-Aids innescata dai Soros e dai Bill Gates, dai Clinton e dagli Obama.
MODALITÀ TERAPEUTICHE FUORI DEL COMUNE
Venite malati, venite malate! Tu ragazzina pallida e spaurita di cosa soffri? Problemi mestruali ed endometriali. Pessimo rapporto con tua madre. Infilati il santino della Madonna nella tua vagina per due ore al giorno e in una settimana comincerai a sentirti meglio. Tu maschio malfermo e con tanto di bastone per sostegno, di cosa ti lamenti? Tallonate cronica ed invalidante. Inserisci il santino di San Giacomo sotto la suola della scarpa e ne verrai fuori. E tu, donna abbattuta e pallida, cosa mai ti tormenta? Tumore al seno e chemio preventiva in corso. No problem. Primo cambia radicalmente pista terapeutica, secondo rasserenati, terzo abbuffati di arance o di fragole al mattino nonché di radicchio crudo a pranzo e cena, quarto appendi al reggiseno l’immagine di Sant’Abbondio.
LA GENTE IL PIÙ DELLE VOLTE BUTTA VIA LE GRUCCE E LE PASTICCHE
La cosa bella, veritiera e paradossale è che la gente, messa di fronte a questo autentico sconvolgimento mentale, migliora e guarisce! Migliora e guarisce per motivi tecnici in quanto già solo tirando via gli elementi patologico-formanti, già solo eliminando il milieu-interieur corrosivo e cancerogeno, uno guarisce in progressione da tutto ciò che è guaribile secondo i criteri di Madre Natura, secondo i dettami dell’asse ipotalamico-endocrino-immunitario, secondo i criteri del Medico Infallibile Interno, sovrano e supremo protagonista rimediale. Se poi a tutto questo si aggiunge il fattore rasserenamento, la estromissione radicale del trauma interno della paura, della ipocondria, della iper-seriosità, dell’attaccamento patologico e testardo ai propri averi, ai propri affetti, al proprio assolutistico ed impossibile permanere, ecco che l’imponente effetto anima, il galattico effetto silver-core fa scattare la procedura remissiva-naturale che sbalordisce, rende increduli e lascia a bocca aperta medici e oncologi. Un modo come un altro, anzi un modo specialissimo e irresistibile di rimettere la gente in carreggiata, mediante una comprensione, una riscoperta e un rispetto religioso del proprio corpo, della propria forza, del proprio dinamismoo interiore, della propria unità integrale corpo-mente-anima, inoperabile ed incurabile per definizione da mani e da sostanze esterne.
LE MALEFATTE NON SI CANCELLANO FACILMENTE
Dicevo che non siamo prodotti di importazione. In forza di cosa posso affermare questo? Non certo in forza dei paraculi, dei volgari e indegni ladruncoli e razziatori stabilmente piazzati come delle poiane affamate nell’area governativa che conta. Non certo in forza di chi bazzica nei dintorni dello Stato Vaticano, Ospizio Sacro di Papi Odierni Gentili, Ossequiosi e Penitenti ma, non dimentichiamolo mai, depositari di secoli e secoli di barbarie e di Inquisizioni, roghi, malefatte, oltre che di demolizioni di gente del calibro di Giordano Bruno, di Gerolamo Savonarola o del mugnaio trevigiano Menocchio, padre di 4 bambini ed arso vivo perché fra le sue letture faceva uso di un segnalibro con immagini pornografiche. Non dimentichiamolo mai, patria di grandi encicliche contro i vegetariani e i sobri. Patria del bigottismo e della peggiore persecuzione terroristica contro chiunque osasse ribellarsi al torvo potere della pseudo-religione. Patria dei distruttori seriali delle opere dell’immenso greco-calabrese Pitagora da Crotone.
VIVIAMO SÌ ALLA GIORNATA, MA SERBIAMO IN NOI LE NOBILI TRACCE DI UN GRANDE PASSATO
Non siamo prodotti di importazione perché ci ispirano fortemente la straordinaria cultura egizio-babilonese-zatustriana-vedica-buddhista-socratica-platonica-taletiana-ippocratica, strepitose le figure umane elleniche di Alessandro Magno e di Diogene, confluite in massa nella Roma Imperiale che seppe conquistare e dominare con indiscusso merito il mondo intero non per 50, ma per 1000 anni di seguito, grazie alle sue leggi e alla sua lingua chiara e sintetica, grazie al suo amore per la libera saggezza e per Madre Natura, grazie alla sua proverbiale laboriosità. Seppe conquistare il mondo mangiando in prevalenza cavolo crudo, datteri, uve, olive ed orzo abbrustolito, mettendo al bando pozioni e medici per 600 anni di seguito, ammettendo solo l’emergenza dei bendatori e dei chirurghi d’emergenza, costruendo acquedotti, terme, vespasiani, strade, gallerie, ponti sul Tevere, sul Po, sul Reno e sul Danubio.
PITAGORA, PARMENIDE, ARCHIMEDE, LEONARDO E CORNARO
Non siamo prodotti di importazione perché sopravvivono in noi i segni genetici di Pitagora e di Parmenide, di Archimede con le sue leve, con le sue filettature e le sue viti di sollevamento, di Marco Aurelio, imperatore-filosofo assistito dal medico Galeno. Perché sopravvive in noi la parentela mentale con la gentilezza e l’amore ecologico francescano, la poesia ribelle ed incendiaria di Cecco Angiolieri, la poesia divina di Dante, quella scherzosa, divertente e pornografica di Giovanni Boccaccio. Perché il nostro legame con chi ha concepito Monna Lisa ma ha soprattutto denunciato il maltrattamento delle creature senzienti e divine chiamate spregevolmente animali, non si è affatto dissolto. Divino, anche se sbittatore a getto continuo, è il mio paperotto Biri-Biri, inesorabile strappatore di radicchio ed implacabile produttore di sbìs, che in friulano significano cacchette acquose prive di cadaverina e profumate di innocente clorofilla. Non siamo prodotti di importazione per l’alleanza indissolubile col veneziano Luigi Alvise Cornaro, autore di “Intorno alla vita sobria”, primo manuale igienistico della storia.
SVENTOLIAMO INFINE IL VESSILLO MEDICO DI SALERNO
Non dimentichiamo un piccolo dettaglio. Siamo infatti sorretti ed illuminati da oltre 1000 anni di super-cultura medico-alternativa igienistico-vegana-spirituale a indirizzo pitagorico-ippocratico-galenico-bruniano, chiamata Regimen Sanitatis Salernitanum, capace di insegnare e trasmettere salute e serenità al mondo intero e persino ai poteri Sovrani d’Inghilterra, con delle rime di stupenda bellezza ed attualità: “Mai non stringer a fatica l’intestin né la vescica, e tuoi soli medici siano mente libera e lieta, dolce riposo e sobria dieta! Questa è la bandiera che adottiamo senza riserve, senza timori e senza sottomissioni o diktat di alcun genere!
PANE AL PANE E VINO AL VINO
È diventato di moda parlare disinvoltamente di naturale, di ecologico e di etico. Parole grosse che riempiono la bocca con facilità. Vengono in tal modo inflazionati e svalutati questi termini. Per noi natura, ecosistema ed etica rimangono valori sacri. Per noi continuano ad avere determinata importanza e precisi significati
IL MESSAGGIO DELLA SCUOLA MEDICA DI ALESSANDRIA
Il mio personale intervento ha per titolo “Digerire, ma soprattutto pensare bene per vivere meglio”, e prende spunto da quel testo “Alimentazione Naturale” che mi ha reso noto al pubblico e purtroppo anche alle multinazionali e ai vari persecutori che mi stanno rendendo la vita difficile. Ma principalmente prendo spunto dal grande Erofilo di Bitinia (300 a.C), fondatore della Scuola Medica di Alessandria, che ci ha lasciato una frase apparentemente semplice e scontata, eppure estremamente sbalorditiva per efficacia ed attualità. “Quando manca la salute, la saggezza non vale, l’arte non si può esercitare, la forza della mente e dello spirito latita, e la ricchezza non ha alcun valore”. La cosa che più disturba in tutto questo è che senza la salute perdiamo letteralmente tutto, tutte le nostre migliori caratteristiche e facoltà.
INNO ALLA SALUTE E INNO ALLA NATURA
Pazienza la saggezza, pazienza l’arte, pazienza la poesia, pazienza la ricchezza economica e monetaria, che hanno tutte il loro rilievo nella vita quotidiana, ma perdiamo persino la forza dello spirito e dell’anima, e questo è di una gravità eccezionale. È per questo che siamo costretti a parlare e straparlare, a dire e ripetere e promulgare in tutte le forme e in tutte le salse il nostro verbo igienistico, il nostro messaggio di salute, il nostro invito ad applicare le leggi eterne di Madre Natura, sintetizzate poi al meglio nel nostro pacchetto-salute e nel nostro insegnamento.
SIAMO UMILI MA PUNTIAMO DECISAMENTE IN ALTO
Non ci illudiamo e non pensiamo di essere perfetti. Più di qualcuno ha arricciato il naso persino di fronte alla denominazione della nostra scuola. Health Science può apparire come uno sfoggio e una presunzione. Ma chi credete di essere? Non vorrete mica paragonarvi alle auliche Università di Pisa, di Bologna e di Padova? Scienza è una parola seria ed impegnativa.
SIGNIFICATO DI SCIENZA NEL NOSTRO DIZIONARIO
Rispondiamo che per noi scienza è fare uno sforzo e spogliarsi dello stock culturale che ci inorgoglisce e ci caratterizza. Scienza è depositare all’ingresso le nostre conoscenze e le nostre ideologie. Scienza è apertura mentale e non chiusura, amore e non odio, empatia e non indifferenza, dubbio e non dogma, disponibilità e non arroganza. Scienza è venire qui come dei bambini curiosi e desiderosi di apprendere e di misurarsi in modo amichevole e costruttivo con gli altri. Scienza è armonia e sintonizzazione con tutte le forme viventi del pianeta, armonia col nostro organismo e con chi ce lo ha creato ed affidato. Scienza è ascoltarvi tutti uno per uno, indipendentemente dai vostri diplomi, lauree, attestati, cattedre e referenze. Scienza è per noi confronto e chiarimento continuo, domande e risposte chiare, obiezioni e contro-obiezioni. Quando non sapremo rispondere in modo esaustivo e convincente chiederemo un momento di tregua e di riflessione, sapremo farci piccoli ed umili quanto basta.
MINIMO IMPATTO SULL’AMBIENTE
Non è raro riscontrare che c’è più scienza-pratica nel contadino e nel meccanico che nel medico e nell’ingegnere. L’importante è che tutti siamo animati dallo stesso spirito e dallo stesso linguaggio, evitando incomprensioni e torri di Babele. Noi diamo assoluta priorità a dei principi-base adatti a raggiungere l’obiettivo-chiave della nostra vita terrena, facendo leva sul nostro potenziale e causando un impatto minimo sull’ambiente, una sofferenza minima a chi ci vive accanto, sia essa creatura del verde, creatura con pelo-piume-pinne o creatura con calzoni e camicia.
NECESSITÀ FONDAMENTALE DELLO STARE BENE
Per poter andare oltre la banalità del respirare, del mangiare, dell’assorbire, del sudare e dell’evacuare, per poter fare un salto di qualità, per poter parlare di particelle, di quanti, di protoni, di energia, di coscienza, di territorio ed extra-territorio, di anima e di spiritualità, occorre risolvere in ogni caso la nostra condizione concreta, occorre affrontare l’ordinarietà dello stare bene. Basta uno stupido mal di testa ed una imprevista indigestione per compromettere tutto e restare con le gomme a terra. Ecco il senso e l’importanza di quanto stiamo facendo.
NIENTE SOLUZIONI DOGMATICHE E NIENTE PRECONCETTI
Lo stiamo facendo al meglio delle nostre possibilità, con notevoli sacrifici. Lo stiamo facendo con grande trasparenza e con enormi pressioni, rinunce, sacrifici sul piano personale e familiare. Non sono qui a presentarvi delle soluzioni sicure e preconfezionate, non siamo qui a fare sfoggio della nostra realtà di facciata. Ancor meno è il nostro un mostrare muscoli igienistici allo scopo di smascherare e svalutare una medicina giunta di per sé ai livelli di degenerazione, di arroganza, di scollamento e di fallimento ideologico mai visti prima.
NIENTE GRANDI SHOW E SPETTACOLARI ESIBIZIONI
Quanto stiamo facendo non è un palco per dire quanto belli, bravi, diversi e trasparenti siamo. L’abbiamo si chiamata Scienza Salus, Scienza della Salute, Scuola Superiore di Salute, o anche scherzosamente Ambulant University. Ma in realtà la nostra è una fucina di ricerca, un laboratorio umano di confronto e sperimentazione sullo stare bene del corpo, della mente e sopratutto di quella entità sfuggente, invisibile ed immensa che si chiama Anima Individuale e Anima Universale. Andiamo ben oltre le piccolezze, le mostruosità, le inutili polemiche, le violenze, le paure, le corruzioni e le collusioni della scriteriata Medicina Ufficiale, ma restiamo sempre sul piano del sorriso e del buonsenso. Restiamo abbarbicati ai nostri valori, agli insegnamenti preziosi dei maestri che nella storia ci hanno preceduto.
NON SIAMO BURATTINI AL SERVIZIO DI QUALCUNO
Non siamo qui ad involare la pillola. Abbiamo però dei valori. Abbiamo un fuoco che ci rode dentro, un fuoco che si chiama ricerca del vero e del giusto. Abbiamo il diritto di essere rispettati, di essere fieri e consapevoli di svolgere un compito sociale di fondamentale necessità. Copriamo in altre parole le gravi carenze e le falle del sistema. Insegniamo educazione civica, educazione salutistica ed educazione ecologica. Siamo degli innovatori e degli apripista, e non certo burattini inseriti sul libro paga di qualcuno. Non accettiamo il ruolo precario di arrendevoli vittime di Big Pharma e delle banche ladrone, tantomeno quello di pappamolla silenziati dai rovinosi governucoli-sanguisuga che si reggono sugli appalti truccati, sul terrore sanitario, sulle vessazioni vaccinali, sulle collusioni coi colossi della farmo-chimica, sull’avvelenamento delle falde acquifere, sugli scandalosi sprechi, sull’iper-tassazione, sulle persecuzioni dei propri cittadini, sulla disoccupazione giovanile e sulla spinta a emigrare. Non siamo pagliacci azionati da chi tiene le fila dietro il palcoscenico mondiale. Diciamo tutto questo a testa alta, sotto la minaccia costante della incosciente tirannia del sistema.
ABBIAMO LA NECESSITÀ, IL DIRITTO ED IL DOVERE DI STARE BENE
Il controllo del nostro corpo non è affatto un miraggio. Nonostante le difficoltà, le contraddizioni, i pregiudizi, gli impedimenti, le pessime abitudini, le falsità culturali, abbiamo la possibilità di puntare alla buona salute e ad alti livelli di energia usando intelligenza e buon senso. Dobbiamo soltanto apprendere ed applicare coerentemente le leggi della natura. Quelle leggi che governano ogni cosa e che regolano il nostro benessere. Siamo in grado di ottenere la vitalità, l’amore per la vita e l’equilibrio della mente, tutte qualità che ci spettano di diritto.
FIDIAMOCI DELLA INTELLIGENZA CORPORALE E DIALOGHIAMO CON NOI STESSI
Il nostro organismo racchiude in sé un’innata intelligenza. Se lo sappiamo ascoltare ci dà precisi segnali e ci esprime le sue reali esigenze. Quando lo teniamo pulito, quando soddisfiamo le sue richieste nutrizionali, quando gli diamo quello che chiede e gli togliamo quello che lo offende e lo degrada, quando ci mettiamo sulla sua stessa lunghezza d’onda sintonizzandosi con esso, svilupperemo uno stato interno di straordinaria armonia e non di conflitto. È per questo che nella maggioranza dei casi basta togliere ai malati tutti i farmaci, tutti i veleni e tutti i vaccini per vederli straordinariamente guarire.
NON ESISTE UN SOLO MEDICO AL MONDO CAPACE DI GUARIRCI, METTIAMOCELO BENE IN TESTA
Il medico potrà sistemarci le ossa, potrà tagliare e ricucire, potrà asportare e menomare, ma guarirci no. Questo mai, mai con la M maiuscola. Tiriamo via da noi stessi tali pretese e tali illusioni. Soltanto attraverso il nostro duro lavoro, il nostro impegno personale, attraverso lo studio e la disciplina, soltanto dando il meglio di noi stessi senza delegare i nostri problemi a terzi saremo in grado di mantenere o di ripristinare la nostra salute. Ovvio che per tutte le emergenze, per le ricostruzioni e gli interventi d’urgenza, per gli incidenti stradali e sul lavoro si ammette, si raccomanda e si auspica la soluzione indispensabile ed obbligata del Pronto Soccorso.
IL CORPO CURA IL CORPO
I soli al mondo capaci di curarci siamo noi stessi, è il nostro stesso corpo, capace di usare i processi naturali, capace di seguire le sue regole interne atte ad aiutare se stesso. I processi naturali sono dieta propria, riposo proprio, esercizio proprio, attitudini mentali proprie, aiuto erboristico proprio nei casi di emergenza.
UNITÀ FUNZIONALE DI UN CORPO NON SUDDIVISO IN COMPARTIMENTI STAGNI
Se qualcosa va storto col linfatico, l’intero corpo ne risente. Se qualcosa va storto col sangue, l’interno corpo ne risente. Se qualcosa va storto nell’intestino succede la stessa cosa. Non esistono in noi parti separate dal tutto, non esistono compartimenti stagni. Il corpo dipende da tutte le sue funzioni. Non può operare senza una completa interazione tra sistema nervoso e digestivo, tra aspetti mentali ed emozionali. Possiamo sì assumere cibo fantastico e praticare ottime azioni comportamenti, ma se coviamo dentro di noi dei traumi emotivi compromettiamo tutto.
ELIMINARE VELENI, FARMACI ED INTEGRATORI
Gli effetti disastrosi di additivi, cancerogeni, pesticidi ed erbicidi sono evidenti e dobbiamo sradicare sistematicamente ogni elemento insidioso dalla dieta. Dobbiamo mangiare in modo semplice e naturale. Dobbiamo scegliere cibi freschi, cibi vitali e vibranti, cibi biologicamente adatti al nostro organismo fondamentalmente fruttariano-vegetariano-crudista. Dobbiamo riscoprire i reali sapori dei frutti e delle verdure crude. Dobbiamo eliminare del tutto zuccheri raffinati, dolciumi e bevande basati su saccarosio da bietola o da canna, aspartame e dolcificanti velenosi. Dobbiamo eliminare gli alimenti carichi di sale, i grassi saturi e trans, i cibi stracotti, gli integratori sintetici, le proteine animali e in particolare quelle da macello, nonché cibi e bevande spazzatura.
ENORME DIFFERENZA TRA CIBO E TOSSINA
Ogni cosa che il corpo non può usare è tossina. Ogni tossina assunta genera nel corpo una lotta, uno sforzo, una enorme fatica biochimica per disincrostarla ed espellerla. Questo vale in particolare per tutti i tipi di farmaci. Sopravviene infatti uno sbilancio chimico poiché il veleno è sostanza non-self, sostanza estranea e non assimilabile. L’espulsione non è facile né scontata. L’organismo è costretto spesso a depositarla nel grasso, nel fegato, nei polmoni, nei vasi sanguigni e linfatici, nelle tasche e ne diverticoli intestinali, persino nel cervello. Il corpo così si acidifica, si appesantisce di incrostazioni, di mucosità, di acido urico diluito o in aculei cristallizzati. Si ostruisce persino nel sistema endocrino. Diventa avvelenato e tutte le sue funzioni ne risentono. Nessuna meraviglia se a quel punto stiamo male e se i sintomi zonali si fanno dolorosamente sentire.
LA NATURA DISPONE DEI VELENI NEL MIGLIORE DEI MODI
Ed è a quel punto, cioè al punto di rottura, al punto di superamento dei margini di tolleranza che la natura, se la mettiamo in grado di operare, interviene sul campo (keeps the show on the road) usando diversi metodi per ristabilire efficenza operativa:
- Insaccando ed incapsulando il materiale tossico nella forma di neoplasmi o tumori,
- Depositandolo nel grasso, nel colesterolo, nelle pieghe e nelle tasche intestinali, oltre che nelle incrostazioni e nei giunti,
- Scaricando i veleni liquidi nelle acque di ritenzione, nel liquido extracellulare.
PULIZIA INTERNA INNANZITUTTO
Rimettere il corpo nella giusta carreggiata richiede tempo. Pare che ogni tre mesi rinnoviamo il sangue, ogni undici le cellule ed ogni due anni la struttura ossea. In pratica ogni tre anni ridiventiamo nuovi e ripartiamo da zero. La base di tutto sta nel fare un house cleaning e nel mantenere un costante stato di ricambio metabolico e di pulizia interna.
LA PRIMA REGOLA DELLA BUONA NUTRIZIONE STA NELLA SEMPLICITÀ E NEL CRUDISMO TENDENZIALE
Più complessa la dieta diventa, più variate le sue mescole, più appariscente-speziata-saporita appare, e più mangiamo, con l’inevitabile conseguenza che più problemi di salute accumuliamo. Il corpo in realtà necessita di molto meno se la qualità del cibo è alta, se è digeribile ed assimilabile. Il cibo crudo contiene enzimi vivi, minerali vivi cioè organicati, vitamine vive cioè non sintetiche, proteine vegetali di alta qualità. Bastano cotture prolungate a 60°C per annientare gli enzimi, a 70-80°C per distruggere le vitamine, a 90-100°C per disorganicare i minerali rendendoli cristallizzati-macromolecolari-non assimilabili, a 120°C per produrre la micidiale e cancerogena acrilamide.
SPEZZIAMO UNA LANCIA A FAVORE DELLA FRUTTA, ALIMENTO BISTRATTATO, INCOMPRESO E TRASCURATO
La frutta, sopratutto quella matura e acquosa, rappresenta l’alimento più assimilabile dall’organismo umano, essendo paragonabile al latte materno. Se poi, oltre che acquosa e anche acidognola, tanto meglio in termini di pH. Più acida è in partenza e più alcalinizza il corpo, come fa il limone e come fa la melagrana. La frutta è un prodotto innocente, naturale, organico, dissetante e vibrante. È amica delle pareti e dei villi intestinali. È anti-microbica, anti-parassitaria, anti-putrefattiva, anti-acida. Consumata nelle giuste modalità e quantità, lontano dai pasti e a stomaco vuoto, rappresenta il rimedio più indicato per sciogliere ed eliminare tutto ciò che vi è di eccedente e di tossico nell’organismo, ripulendolo, nutrendolo e rivitalizzandolo nello stesso tempo. La cura di frutta fresca è il più naturale depurativo del sangue, un regolatore di primo ordine dell’apparato digestivo e gastrointestinale, un dissolvente e un depurativo dei più potenti a favore di fegato e reni. La frutta contiene zuccheri naturali, vitamine naturali ed acqua biologica più di ogni altra risorsa terrestre.
DOTAZIONI ENERGIZZANTI E COADIUVANTI MA NON INTELLIGENZA GUARITIVA
Tuttavia le grandi qualità di frutta e verdura che andrò ora ad elencare sotto la voce “Cura”, non significa affatto che esse siano abbiano intelligenza guarente. Quella appartiene solo al nostro corpo vivo, normalmente superdotato, protagonista ed health oriented. Tuttavia questi alimenti della natura fanno da preziose ancelle del sistema immunitario, ossia da comparse di prim’ordine in quanto deliziano e nutrono senza riserve, senza effetti indesiderati, e senza sprechi energetici nella digestione, a patto di saper mantenere i nostri condotti puliti e ricettivi. Quando dirò ciliegia anti-urica significherà sempre e solo che, grazie alle sostanze in essa contenute, le dotazioni auto-guarenti del corpo riceveranno l’energia a costo zero per svolgere il proprio compito di auto-equilibrio. Occorre dunque una corretta chiave interpretativa. Spero di essere stato chiaro.
EFFETTI SIMILI AL DIGIUNO
La cura fruttariana ha gli stessi effetti benefici del digiuno, in termini di risparmio sui pesanti costi energetico-digestivi, visto che si auto-digerisce grazie ai suoi enzimi. La differenza rispetto al digiuno è che, invece di essere una purificazione passiva per assenza totale di nutrimento solido, essa offre il vantaggio di effettuare una purificazione attiva ed un ricambio di tutto l’organismo, non venendo a mancare l’effetto nutritivo. Chiaro che col digiuno si ottengono risultati più rapidi e radicali, trattandosi di letterale operazioni chirurgico-scioglitivi senza bisturi. Per gli effetti specifici delle varie cure a base di frutta e verdure, esiste una mole di 6000 e oltre mie tesine. Allego comunque alla presente una sintesi e un riepilogo su tale argomento.
LA PROTEINOMANIA
Verdure crude e frutta in abbondanza dunque. Chi non ha ancora capito il messaggio è la Medicina Convenzionale ammalata cronica di protezionismo estremo, diretta e manovrata dalla FDA americana, quella dei famigerati 300 grammi di proteine al giorno negli anni ‘70 e non dei 24 odierni. L’eccesso proteico è una letterale maledizione per l corpo umano. Esso viene eliminato con le urine. Ma questo comporta un grave sovraccarico per fegato e reni. La digestione delle proteine animali chiede 7 volte più acqua della nostra dieta vegan-crudista tendenziale. Assumendo cibi iper-proteici si va verso la disidratazione, la stipsi cronica e la dialisi. Altri effetti negativi la perdita di calcio e l’accumulazione di corpi chetonici nel sangue ovvero di acetonemia. I corpi chetonici danneggiano i reni e causano un deficit di glucosio nel cervello. Il rimedio la disintossicazione del fegato, il camminare, il respiro lungo e non corto, l’esposizione al sole.
L’INSORGENZA DELLE MALATTIE
Le malattie insorgono quando l’organismo smarrisce la sua intelligenza, quando perde la capacità di badare a se stesso. In condizioni normali esso funziona in modo perfetto al pari di un cronometro di gran marca. Tra le sue funzioni regolatrici vi è anche il costante ricambio cellulare. Ma questo presuppone che i processi metabolici interni possano svolgersi senza incontrare ostacoli ed ostruzioni. Il nostro corpo dispone di funzioni preposte alla difesa, alla disintossicazione e all’auto-depurazione. Nostro obbligo è dare una mano a queste funzioni, diminuendo e rallentando drasticamente l’accumulo delle sostanze tossiche e favorirne l’espulsione su basi non casuali ma regolari e sistemiche. L’accumulo di sostanze tossiche avviene nelle grandi centrali di depurazione che sono il fegato, i reni e la pelle., oltre che sull’intestino e sui polmoni. Le sostanze tossiche non neutralizzate gravano particolarmente sul sistema linfatico e sul sistema immunitario, per cui si verifica un’allarmante caduta delle difese.
IMPORTANZA DEL RICAMBIO ACQUEO
L’acqua è fonte di vita. L’acqua è l’ambiente in cui le cellule vivono. L’acqua è il veicolo di tutte le sostanze adibite all’approvvigionamento dei cibi e allo smaltimento delle scorie. Se esiste una magia su questo pianeta questa è proprio l’acqua. Il nostro corpo è costituito per il 99% di molecole d’ acqua, molecole capaci di attività collettiva intelligente. Non folla disordinata di oggetti indipendenti, ma corpo di ballo ordinato e sincronizzato. Ricercatori come Luc Montagnier e Masaru Emoto hanno scoperto che l’acqua ha la capacità di assorbire, immagazzinare e trasmettere informazioni genetiche e ambientali a livello vibrazionale essendo essa sensibile alle onde elettromagnetiche.
QUALITÀ IDRICA INNANZITUTTO
La qualità fisica ed energetica dell’acqua determina la qualità della nostra vita. Non inquinare l’acqua significa difendere la nostra salute. Il corpo umano è costituito in termini di peso al 70% di acqua, 5% di sangue, 15% di tessuti connettivi (liquido interstiziale e linfa del sistema linfatico), 50% liquido cellulare o protoplasma. Questo 70% di liquidi è soggetto a un continuo ricambio, a un vero e proprio tentativo di rimanere in equilibrio idrico. Esiste una ecologia del nostro ambiente interno. Il continuo ricambio di acqua e il rinnovamento degli umori corporali sono essenziali per godere di buona salute. Scorie e sostanze tossiche fuoriescono dal nostro corpo, vengono cioè espulse dagli organo emuntori-escretori deputati alla disintossicazione attraverso:
- Apparato gastrointestinale con le evacuazioni,
- Apparato respiratorio con l’espirazione,
- Apparato cutaneo con traspirazione e sudore,
- Apparato renale con l’urina.
UNA ACCELERAZIONE DEPURATIVA CHIAMATA DIGIUNO
Digiunare non significa patire la fame ma risparmiare energia digestiva da dirottare sulle funzioni vitali e immunitarie. Digiunare è una misura igienista di prim’ordine per il nostro organismo. Digiuno ad acqua distillata o leggera (Shelton), digiuno ad acqua e limone (Ehret), digiuno a secco (Sergej Filonov) sono tutti sistemi depurativi eccellenti e sicuri. Una via di mezzo esiste ed è la dieta fruttariana come già accennato all’inizio. Il problema è che la gente preferisce restare intossicata, per cui una persona su due assume tachipirina, una su due assume aspirina ed altri farmaci da prescrizione o da banco.
MOVIMENTO E RESPIRAZIONE
Una respirazione addominale-diaframmatica profonda e prolungata è la premessa per un buon ritmo circolatorio stile 1-4-2 (1 inspirazione, 4 trattenimento, 2 espirazione) in termini di ritmo e di secondi. Curare l’apparato respiratorio significa adottare esercizi migliorativi abbinati a camminate lontane da strade e traffico, a buona postura eretta, a frequente esposizione solare. La respirazione corta e concitata è portatrice di ansia ed inquietudine. Occorre rieducare il diaframma, muscolo principale della respirazione. Occorre stare lontano dal fumo attivo e passivo, ed anche lontano dal caffè. Usare il meno possibile l’auto. Fare lavori di giardinaggio. Fare esercizi a corpo libero. Nell’aria c’è un 80% di azoto N, il che favorisce un notevole apporto di proteine aeree che si formano grazie alla concomitante azione dell’energia solare catturata dalla retina, grazie alla melatonina della ghiandola pineale (accumulata dormendo bene), grazie all’azoto catturato respirando bene e ora depositato nell’ipofisi. La somma di queste 3 condizioni produce come risultato la somatotropina o GH (growing hormone) o GF1 (growing factor 1), cibo alternativo tipico di breathariani e fachiri.
SUDARE È FONDAMENTALE
Con la sudorazione, la capacità della pelle di eliminare le scorie conosce un notevole incremento. Sudare rappresenta pertanto una eccellente misura disintossicante. Ai giorni nostri la gente ha la pelle in condizioni talmente critiche da non poter sudare nemmeno ad alte temperature. Viene così a mancare uno dei canali principali d smaltimento delle scorie. Tipico il caso di chi soffre di artrite e di reumatismi. Occorre in questi casi stimolare le funzioni cutanee con bagni d’aria, di luce, di sole e di acqua marina.
PRIORITÀ ASSOLUTA DA RISERVARSI AL SISTEMA RENALE
Nessun organo del nostro corpo è oggetto di disattenzione e di bistrattamento quanto i reni. L’azione depurativa renale è aggravata ed impedita soprattutto dalla ingestione di carne, pesce e proteine animali in genere. L’escrezione di scorie azotate, urea, acido urico, ammoniaca, creatinina, avviene solo attraverso i reni. Stessa cosa per le sostanze estranee inserite o comunque contenute nei farmaci, nei vaccini e negli integratori. Tutte altamente tossiche per l’intero corpo e per gli stessi glomeruli, per gli stessi delicati filtri renali. Il sistema renale fa già fatica a filtrare 1500 litri di sangue al giorno, vale a dire 15 ettolitri, ovvero 300 damigiane da 5 litri al giorno. Un litro di coca-cola contiene 42 cubetti di zucchero e 5 tazzine di caffè oppure, nella versione zero, una scarica di aspartame e di caffeina. Alcol e saccarosio aumentano l’acidità ed impediscono l’espulsione dell’acido urico, mentre caffeina e teina contengono elementi purinici che portano a formare ulteriore acido urico.
DIALISI SEMPRE IN AGGUATO
Solo quando iniziano a funzionare poco e male ci si accorge del loro instancabile lavoro. Il 6,3% della popolazione italiana soffre di insufficienza renale, dicono i dati ufficiali. In realtà tale percentuale va decuplicata, visto che cardiologi e diabetologi non mandano di norma i loro pazienti dai nefrologi per un accurato controllo. I guai nascono da diverse cause.
1) Introito giornaliero di sodio oltre il limite di 6 grammi, visto che la gente assume il doppio e il triplo mediante insaccati, formaggi, grana, prosciutti, dadi, salse, cracker, grissini, taralli, pizzette, snack.
2) La gente assume antinfiammatori Fans ed aspirine, cioè materiale nefrotossico.
3) Sovrappeso, obesità, diabete affaticano i reni obbligandoli a un duro lavoro supplementare di iperfiltrazione.
4) Un taglio netto ai carboidrati (tipico delle diete low-carb o iper-proteiche tipo Dukan, Zona, Tisanoreica, Lemme, Gruppi Sanguigni, Mediterranea Moderna fortemente intrisa di grana-prosciutti-salumi) provoca acidosi metabolica con accumulo di corpi chetoni che provocano gravi danni epatici e renali.
5) Pressione arteriosa alta sopra 140/80 mmHg porta a danno renale, con ispessimento pareti, riduzione calibro utile vasi, per cui arriva meno sangue ai tessuti, mandando i reni in sofferenza. Colesterolo, trigliceridi alti ed omocisteina alta hanno risvolti insidiosi. All’interno delle arterie renali si formano delle placche ateromatose che ne riducono ulteriormente il calibro e quindi il libero flusso sanguigno. Occorre contrastare a fondo l’eccesso di lipidi tramite attività fisica e taglio netto all’assunzione di proteine e grassi animali.
6) Grande nemico dei reni è il diabete che interessa in Italia 3,5 milioni di persone, senza contare i soggetti in stato di non-diagnosi e di pre-diabete che sono molti di più. Il diabete induce i reni a filtrare più del dovuto.
7) La creatinina è la 1° spia di problema renale se supera 1 mg mg/dL (ma a volte è solo un fatto occasionale dovuto esempio a scarsa disidratazione momentanea). La 2° spia è l’albumina. In caso di microalbuminuria, una perdita di 30 mg in poi al giorno segnala una nefropatia diabetica. Creatinina alta ed albumina alta portano a proteinuria, che è ulteriore rischio per i reni.
RIMEDI EFFICACI A FAVORE DEI NOSTRI FILTRI RENALI
Dieta vitale, aglio, succo di anguria, crankberry juice, bevande verdi, cavolo, crescione,, cicoria, radicchio, fico, lampone, uva spina, ribes, mirtillo, lattuga, orzo, porro, portulaca, tarassaco, uva, zucca, peperoncino, camomilla, malva, the di malva (un litro al giorno per 2-3 settimane può fare da cura), piantaggine, tisane di ortica o di tarassaco-radice o di salvia sono pure utili ad abbattere la creatinina. Ottimi i digiuni ad acqua e succo di limone o a succo di bergamotto. Abbondare con verdure crude, rape, rafano, ravanello, daikon. Darci dentro con esercizio, sudore, bagni, esposizione solare. Nel giro di 3 mesi un soggetto si è visto incrementare la funzione renale del 75% con le accortezze appena citate (vedi Own your own body, di Stan Malstrom).
LE STATISTICHE PARLANO CHIARO
La malattia renale prevale nei paesi ad alto consumo di proteine e grassi animali e questo la dice lunga sulla nefropatia, ed anche su chi ha torto e chi ha ragione in fatto di dieta. Anche l’uso di farmaci contro l’emicrania, di analgesici e di tachipirine porta a risultati devastanti. La carne cotta ha implicazioni micidiali note da secoli e da millenni. Per il dr Mackenzie Walser la dialisi si può evitare già con una funzionalità minima renale superiore al 2%. Il grasso LDL occupa spazio epatico e manda in disfunzione il fegato. Si dissolve solo in presenza di lecitina e di certi sali ma, in alta concentrazione, si cristallizza e forma calcoli tra cistifellea, fegato e intestino. Calcoli che se rimossi si riproducono. In USA una persona su 7 ha calcoli alla cistifellea. Gli indiani Pima dell’Arizona che marciano a diete iper-grasse, rivelano i più alti livelli di diabete-artrite-gotta-calcoli: 1 su 7 tra 15 e 24 anni, 1 su 3 oltre i 25 anni, 1 su 2 oltre i 50.
GASTRITE, ACIDITÀ DI STOMACO E INTESTINO IRRITABILE
Il 40% degli italiani soffre di disturbi intestinali. Si parla in genere di colite, di rettocolite, di morbo di Crohn, di intestino irritabile. La sola gastrite dà del filo da torcere alla metà degli italiani oltre i 50 anni, con inappetenza, bruciori, difficoltà digestive, pesantezza, eruttazioni, alito pesante. ll colon irritabile sta facendo autentiche stragi. Attraverso una barriera intestinale danneggiata, attraverso le pareti intestinali bucherellate, penetrano sostanze estranee e batteri irritando l’intestino, causando stitichezza alternata a diarrea e a flatulenze. Non siamo dotati di intestino breve, liscio, tozzo, lineare come gli animali carnivori. Dalla bocca all’intestino intercorrono ben 10 metri di curve, tornanti, gomiti, restringimenti, valvole di apertura e chiusura. Il percorso del cibo in questo complesso ed intricato tunnel è condizionato dall’interazione tra ormoni, enzimi e sistema nervoso. Chi soffre di colon irritabile sopporta meglio, almeno in via temporanea, verdure cotte e persino mele cotte. Questo vale specialmente per i vegetali amidacei e duri come sedano, finocchio, carciofo, peperone, verza, patate, cavolini, tarassaco estivo, bietole, oltre che per cereali e legumi.
STRETTA UNITÀ FUNZIONALE TRA CERVELLO E SISTEMA GASTROINTESTINALE
Cervello, stomaco e intestino sono strettamente interconnessi. Comunicano in continuazione, tanto che si parla del colon come di secondo cervello o di cervello viscerale. In effetti la conformazione dell’intestino, con le sue ripiegature ed anse, ricorda molto le circonvoluzioni cerebrali. Ma non si tratta solo di somiglianza anatomica. L’intero tratto intestinale è collegato al sistema nervoso, al sistema endocrino e al sistema immunitario. Il cervello viscerale è l’insieme di tutte le fibre nervose presenti nelle pareti interne dello stomaco e del tratto intestinale. Non esiste altro distretto del corpo, cervello a parte, dotato di così tanti neuroni.
CONTROLLO DELLE FUNZIONI DIGESTIVE
Questa massa nervosa controlla tutte le funzioni digestive ed ha nel contempo un ruolo cruciale nel regolare l’attività immunitaria. Nessuna meraviglia se le alterazioni del 2° cervello possono innescare una gamma di disturbi, dal dolore addominale, alla stipsi, alla diarrea, al gonfiore. Insomma la mente influenza la digestione e viceversa. Non digerire bene, non avere funzioni intestinali regolari incide sul nostro umore. Fretta, tensione e stress mettono sottosopra il sistema nervoso e le funzioni digestive. Il tratto intestinale è ricco di serotonina, ormone che aiuta la trasmissione degli impulsi nervosi. Tutto sommato, ogni cosa va riferita alla scelta dei cibi che devono assolutamente essere leggeri, sobri, innocenti, digeribili. Solo con digestioni rapide e complete si ottiene quel sangue fluido, scorrevole e non viscoso che è formula indispensabile del benessere. In fin dei conti non è sbagliato dire che il primo cervello è in realtà quello enterico, e che quanto abbiamo in testa è solo la derivazione di quanto combiniamo in zona addominale.
EQUILIBRIO DEL MICROBIOTA
Il microbiota è l’ecosistema dei batteri protettivi che colonizzano l’intestino. È fondamentale per mantenersi in salute. Questo esercito è responsabile del buonumore in quanto produce il 90% della serotonina, ormone della serenità e precursore della melatonina. La serotonina stimola il sistema immunitario a lavorare al top, difendendoci da infezioni e infiammazioni. Stress, zucchero, carni, cibi grassi, cibi spazzatura e cibi stracotti alterano l’assetto del microbiota. Importante terminare la cena leggera alle 20 e riservare al sonno le 2 ore prima di mezzanotte al buon sonno profondo che vale il doppio. L’obiettivo è anche di prolungare il ciclo circadiano notturno (22-4am), accorciando la fase assimilativa e dando spazio al digiuno notturno nelle rimanenti ore del primo mattino, risincronizzando gli orologi biologici e riarmonizzando la flora batterica.
PREVENZIONE RISTAGNI ACQUEI E GONFIORI AGLI ARTI
Il miglior modo per prevenire ristagni, pesantezza e gonfiori è fare movimento almeno un’ora al giorno con camminate, pedalate, nuotate, ginnastica, stretching, scatti, saltelli, respirazione diaframmatica, esposizione solare. I bioflavonoidi e le antocianine contenute in pomodori, ravanelli, mirtilli, ribes, lamponi, bacche, uva e anguria, migliorano e rafforzano la tenuta e l’elasticità dei piccoli vasi sanguigni delle gambe, contrastando edemi, accumuli liquidi, freddo articolare.
SCIENZA È UNA PAROLA GROSSA CHE CI IMPONE DI PROGREDIRE E DI ANDARE OLTRE
I nostri appunti, i nostri dati, il nostro linguaggio sono sicuramente vicini alla verità. L’igienismo non è una opinione tra le tante, ma punta a dare autentiche risposte. È lo strumento cognitivo più vicino alla scienza di cui disponiamo. Hygiene è verità storica filtrata, selezionata, distillata. Gocce di saggezza, di buonsenso e di libera conoscenza. Ma sia ben chiaro che, al momento attuale, non è affatto il caso di dormire sugli allori, e ancor meno è il caso di stappare lo champagne e di fare proclami di vittoria.
SEGUIRE LA NATURA E LA POESIA DEL CREATO
“Mettiti di fronte ai fatti come tu fossi un bambino. Sii pronto a rinunciare a ogni tua ragione, a ogni tua sicurezza, a ogni tua convinzione. Segui umilmente la natura dove essa ti porta, altrimenti non imparerai mai niente”, diceva Thomas Huxley (1825-1895). Sto riflettendo sul lascito importante di Pier Luigi Ighina (1908-2004), inventore e poeta prestigioso, paradossale e tutto da scoprire, che operò proprio qui ad Imola. E sto pure leggendo con grande interesse il testo “La melanina, il precursore di ogni forma di vita”, del ricercatore messicano Arturo Solìs Herrera. La melanina, oltre che possedere la proprietà di dissociare la molecola d’acqua similmente alla clorofilla, è in grado di risintetizzarla, una scoperta epocale, chiamata Fotosintesi Umana, nelle parole di Herrera.
NON ACCONTENTIAMOCI DELLE FACILI APPARENZE
La lezione che se ne trae, come diceva Louis Kervran (1901-1983), è che le leggi fisica e della chimica non bastano affatto a spiegare tutti i fenomeni della vita. Esiste la conoscenza logica e razionale attraverso la mente e gli strumenti della tecnologia, ma esiste soprattutto la conoscenza attraverso lo strumento percettivo del cuore e dell’anima, che rappresenta la scienza prioritaria, quella più autentica e profonda, quella che non si accontenta delle facili apparenze.
LOUIS KERVRAN E LA TRASMUTAZIONE DEGLI ELEMENTI
Ridicolizzato dal mondo intero, dopo che le sue ricerche ostacolate ed insabbiate lo portarono a postulare la sua teoria sulla trasmutazione degli elementi. Eppure egli fece una delle più grandi scoperte al mondo, confermate nel 1973-74 dalle prove effettuate al CERN di Ginevra, uno dei centri di ricerca più all’avanguardia. Grazie a Kervran si capisce meglio come sia possibile vivere di sola frutta e non avere carenze del gruppo B e di vitamina B12. Egli fu in grado di far deporre uova perfette, il cui guscio è composto da minerale calcio, pur mantenendo le galline sotto test a rigida dieta priva di calcio. La deduzione strabiliante era che non traevano il calcio dalle loro ossa o da altrove, ma dal potassio della loro dieta. Questa scoperta venne replicata più volte anche da altri ricercatori, e verificata su più esseri viventi, piante comprese. La conclusione è che la Natura è in grado di tramutare gli elementi, come cercavano di fare gli antichi alchemici.
ESEMPI PROBANTI DI TRASMUTAZIONI
Ci sono delle larve che, pur stando immobili all’interno del bozzolo nella fase di metamorfosi, moltiplicano il loro volume assumendo poi la forma definitiva di insetto o di farfalla. Da dove assimilano e come sintetizzano tutti i vari elementi chimici che formeranno i loro vari organi e la corazza protettiva, quando questi elementi non sono presenti nell’aria o nella foglia a cui sono attaccati? La stessa frutta fresca come i fichi, seccandosi al sole, raddoppiano il calcio, raddoppiano il ferro, raddoppiano il magnesio e il fosforo, quadruplicano il sodio. Come spiegare questi fenomeni senza ricorrere alla legge delle trasmutazioni?
FUSIONE ATOMICA FREDDA BASATA SULL’EFFETTO KERVRAN
La scienza nucleare attualmente è in grado di tramutare gli elementi solo utilizzando alte energie concentrate. Si pensa che il fenomeno della fusione fredda si basi proprio sull’effetto Kervran. Si comprende così la portata di tale scoperta e i gravi danni economici che deriverebbero per le case farmaceutiche e l’industria alimentare. Se solo ci riflettiamo un po’ comprenderemo che i parametri con cui attualmente descriviamo la vita terrestre sarebbero tutti da rivedere e da ritoccare profondamente. Come minimo saremmo costretti a mettere sempre il simbolo del circa, del dubbio, della approssimazione accanto alle nostre formule, e alle nostre operazioni.
IL CORPO UMANO PULITO E FUNZIONANTE È IN GRADO DI FARE COSE STUPEFACENTI
A questo punto non ci stupiamo del fatto che un corpo perfettamente pulito, fisicamente e mentalmente, sia in grado di fare cose strabilianti e al di là di ogni immaginazione. Nel 2010 fece clamore la notizia di un asceta indiano nato nel 1928. Fu tenuto sotto osservazione da parte di alcuni medici per la sua incredibile capacità: non si alimentava più da quando aveva 8 anni, non consumava cibi solidi né assumeva liquidi, non beveva nemmeno l’acqua. Fu sottoposto anche ad esami da parte dei militari. Per la scienza ufficiale rimane ancora un mistero. Ovvio che ben conosciamo la ricchezza dei composti azotati dell’aria. Ovvio che siamo informati sulle performance incredibili dei respirazionisti o breathariani e dei fachiri, ma in alcuni casi c’è davvero di che restare a bocca aperta.
4000 REAZIONI CHIMICHE AL SECONDO IN OGNUNA DELLE NOSTRE CELLULE
Le comuni reazioni chimiche dipendono dall’attrazione elettromagnetica, come avviene tra calamite nello scambio di elettroni, nei legami covalenti e probabilmente nello scambio di protoni che provoca la trasmutazione di un elemento in un altro. Questo è concepibile, visto che in ognuna delle nostre 100 mila miliardi o 100 trilioni di cellule avvengono qualcosa come 4000 reazioni chimiche al secondo! La cellula in realtà dispone di vari modi per ottenere un elemento che le è necessario. La capacità di tramutare sodio e ossigeno in potassio spiega ad esempio perché il rene continui a eliminare potassio anche se il regime alimentare presenterà un deficit di questo elemento per varie settimane. Esiste dunque qualcosa in più che infonde la vita e che finora non era stato possibile identificare.
TRASMUTAZIONI CORPORALI E INSIDIE DELLE INTEGRAZIONI SINTETICHE
Nota è la creazione di materia ex-novo da parte delle piante, come la produzione di zolfo da parte dei semi di crescione, germinati in un terreno privo di zolfo. Con idrogeno e azoto si producono poi aminoacidi, polipeptidi e proteine. È stato osservato che con l’Azoto 15, un isotopo dell’azoto, si genera Fosforo 31, un isotopo del fosforo. Si sa pure che il corpo umano escreta più calcio di quanto ne riceva. Pertanto la somministrazione di integratori minerali, di vitamine e antiossidanti sintetici non ha alcun senso e può addirittura causare gravi danni al corpo umano. Senza contare poi l’esistenza della legge del minimo, e l’incapacità del corpo umano di assimilare minerali nella loro forma macromolecolare inorganica e cristallizzata.
SERVE UN SALTO DI QUALITÀ
Per ora stiamo pur sempre impegnati a disegnare cerchietti, quadratini, barrette e semplici schizzi, come si fa alle materne e alla prima elementare. Questa condizione persisterà fino a quando non ci rimboccheremo decisamente le maniche e ci decideremo a fare il vero salto di qualità, il nostro passaggio del Rubicone che, al di là di ogni metafora, rappresenta il superamento dell’inguaribile infantilismo umano, del fattore materialistico. Conosciamo ben poco del tutto. Per operare un reale avvicinamento evolutivo alle nostre origini e ai nostri compiti, per dare senso alla nostra avventura terrestre, dovremo armarci di coraggio e di grande umiltà.
IL CONTRIBUTO DI RUDOLF STEINER
Del resto, “La buona salute dipende dal rapporto armonioso tra corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale ed ego. La natura è guidata da ritmi cosmici. Ogni individuo è unico ed irripetibile. Per tutti la vita ha un significato ed uno scopo particolare. Ognuno ha un suo karma da portare avanti, ognuno ha la sua realizzazione, i suoi progetti e le sue ambizioni da realizzare e da cogliere. La perdita di questo senso dell’individualità e della propria missione riflette immancabilmente in un male oscuro, in un deterioramento del benessere”. Queste le parole illuminanti di Steiner, padre storico dell’Antroposofia.
OCCORRE ANDARE OLTRE
Il benessere fisico che stiamo inseguendo avrà senso nella misura in cui servirà ad acquisire coscienza, a migliorare noi stessi e il mondo che ci circonda. Dovremo esplorare noi medesimi e il cosmo nel quale siamo immersi. Lo dovremo fare negli aspetti più profondi, quelli che non appaiono, quelli che non si toccano con mano e che non si vedono con gli occhi, quelli che non si deducono con la mente ma che si percepiscono col cuore. Pensare di poter risolvere tutto con un miglioramento psicofisico, mentale e materiale, senza andare al di là della nostra storia personale e al di là della nostra personalità di facciata, per quanto rispettabile e amata essa sia, sarebbe un grosso errore di valutazione.
VIVERE ALLA GIORNATA, VIVERE NEL PRESENTE E LIBERARSI DA OGNI ILLUSIONE
Puntare alla salute, alla longevità e al permanere a lungo umane un miraggio e un’utopia. Voler vivere un giorno di più, un mese di più, 20 anni o anche 50 di più del necessario è comprensibile in termini umani, ma rimane una illusione. Circondarsi di cose belle, di potere, di gioielli, di abitazioni lussuose, di automobili sfreccianti, di yacht da favola, di sicurezze economiche, di conti in banca, è comprensibile, ma rimane un’illusione. Ce lo ha dimostrato il grandissimo e potentissimo Alessandro Magno, disperdendo tutti gli ori lungo la strada verso l’estrema dimora e facendosi tumulare con le mani fuori della bara e della tomba, a dimostrazione che ce ne dobbiamo comunque andare a mani vuote.
PIÙ CHE UN BUON PERMANERE È UNA QUESTIONE DI UN BUON ANDARSENE
La realtà da affrontare e da risolvere con sicurezza, serenità e buonsenso rimane la nostra provvisorietà, la nostra impermanenza, la nostra disgregazione fisica sicura ed improcastinabile. Pensare ansiosamente ai sintomi che ci affliggono, e al miraggio dello stare bene in senso assoluto, può mascherare una situazione di disagio, di disadattamento e di ipocondria cronica. Cerchiamo di guardare oltre. Il problema vero non è quello di durare, ma piuttosto quello di armonizzarsi internamente e di provare affetto, riconoscimento e sintonia verso la natura e il creatore. Il problema non è quello di permanere, ma piuttosto quello di andarsene e di farlo nel migliore dei modi, impegnandoci ad acquisire livelli più alto e profondi di consapevolezza, impegnandoci a creare in noi ed intorno a noi motivata serenità e giustificata autostima.
IL TESTAMENTO DI TORO SEDUTO
“Per noi Pellerossa i guerrieri e i vincitori non sono coloro che voi uomini bianchi intendete. Il guerriero vero non è chi combatte con le armi di offesa. Nessuno al mondo ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero vero e vincente è per noi chi sacrifica se stesso per il bene degli altri. Il suo nobile compito è di occuparsi degli anziani, dei deboli, delle creature indifese, dei bambini che sono il futuro dell’umanità”, questo il testamento memorabile del Grande Condottiero Ta-Tanka (1831-1890), chiamato Toro Seduto. Questo fa ricordare l’episodio occorso a Carl Gustav Jung, il famoso psicologo. Incontrò in America, a inizio secolo scorso, un vecchio capo Pellerossa che gli disse “Voi bianchi siete tutti matti”. Perché? chiese Jung. “Perché pensate con la testa”. Questa è bella, replicò Jung. E voi con cosa pensate? Con un gesto maestoso il capo posò la mano destra sul petto e rispose “Noi pensiamo sempre col cuore!”. Una vera lezione per noi tutti.
Valdo Vaccaro
Sono rimasta senza fiato…il suo articolo “digerire bene”è scritto così bene con tale chiarezza che non posso che provare ammirazione e compartecipazione in ogni pensiero che magistralmente ha esposto.Grazie grazie infinitamente…e le vorrei stringere la mano…