LETTERA
Carissimo Valdo buonasera, volevo porle alcuni quesiti perché mi trovo in una strana situazione. Mi permetto di farle una piccola parentesi. Ho cominciato la mia strada vegan-vegetariana l’estate 2018 in Italia e fu interessante. Per un mese riuscii a nuotare tante ore in mare senza avvertire la minima stanchezza. Avevo un’energia grande. Dopo aver portato a termine vari digiuni seguendo il mio istinto e le mie sensazioni, accadde una crisi eliminativa forte, ma tutto fu risolto in breve.
Successivamente partii per il Brasile, ove per sociale ogni tanto cadevo su pesce/formaggi e per mia gola uova, ma nel complesso feci un 10 mesi vegetariani diciamo in maggioranza con qualche momento vegano. Grazie al caldo e all’attività fisica ebbi qualche crisi eliminativa più modesta, ma nel complesso tutto bene. Poi passai un anno in Italia cercando di affermare in estate un lavoro che con mia moglie ci siamo inventati. E quindi alta emotività e vario stress, sonno alterato e cibo nel complesso vegetariano, ma qualche carboidrato di troppo, non sempre proveniente da frutta e verdura ma anche da pasta e pizza non sempre vegane.
Ecco l’inverno in montagna in valle d’Aosta, poi lockdown e arrivo in Brasile a fine maggio. Appena arrivato molto sport e come sempre cibo vegan vegetariano in base a ciò che si trova possibilmente di organico. Ma una cosa mi ha destato attenzione, ed è il grande aumento di peso che ho avuto, non di massa magra, magari anche di quella, ma molta massa grassa, che ora cerco di eliminare utilizzando un sistema che non trovo consono al mio essere ed al mio piacere, ma per ripristinare e risvegliare l’organismo.
Mi alleno due volte al giorno, una al mattino facendo corsa o bici in tempo non lungo e alla sera ho una piccola palestrina in casa e faccio un lavoro anaerobico. Insomma sto scendendo ora di peso, ma non mi convince il metodo. Ho inserito pesce e uova, ma non mi aggrada. Sinceramente la grande crescita del girovita mi ha spaventato, anche perché ho quasi 50 anni e so che il girovita è pericoloso e subdolo, oltre che indice di potenziali malanni.
Le chiedo un consiglio alimentare che posso portare avanti qua in Brasile fino a dicembre per poi recarmi in valle d’Aosta per il mio inverno da maestro di sci. Insomma trovarmi a mangiare tutto ragionato senza seguire l’istinto per la frutta mi infastidisce, come mi infastidisce aver aumentato la quota proteica a base di pesce e uova, al fine di attivare il metabolismo dei grassi. Non sono convinto di questo, ma mi sono trovato con un eccesso di peso ingombrante, anche se avevo forza essendo alimentato da carboidrati. Insomma ora sto perdendo energia grazie alle proteine, ma non è la strada, anche se sto perdendo peso.
Secondo lei la quota calorica c’entra? Ho errato perché non sono stato troppo talebano nelle scelte? Vorrei un consiglio. Potrei forse usare il vitto valdiano e magari personalizzarlo facendo molto sport? La ringrazio molto per la sua comprensione e gentilezza. Un grande abbraccio dal Brasile
Roberto
RISPOSTA
L’IMBROGLIO MONDIALE DELLE DIETE LOW-CARB
Aumentare la quota proteica in funzione riduttiva del peso corporeo è un trucco che non funziona, una formula classica per rovinare la propria salute. Sono cose ormai risapute in ambito genuinamente scientifico, eppure molta gente continua a cadere in questo banale tranello. C’è stata una diatriba storica durata anni nella nazione americana tra Nathan Pritikin e Robert Atkins. Proprio da allora, e si era nei primi anni ’70, è nata una serie di diete definite low-carb, che sono risultate ovviamente devastanti in quanto innaturali e non rispettose in alcun modo delle esigenze particolarissime del corpo umano. Basterebbe rileggersi i teoremi di Pitagora, soprattutto quelli sulla nutrizione, dove sosteneva a spada tratta le diete basso-grasse e basso proteiche, dimostrando di essere nel giusto nel corso dei millenni.
ROBERT ATKINS HA ROVINATO MILIONI DI PERSONE OLTRE CHE SE STESSO
Non a caso Robert Atkins è stato definito ironicamente in America come quel dietologo che capiva di nutrizione tanto quanto il maiale dell’Arkansas. Specialista nello spingere i tanti obesi americani ad assumere liberamente proteine animali in abbondanza, mettendo da parte frutta, verdure, vitamine e minerali al naturale, dal momento che esistono comodissime pillole di vitamine sintetiche e di integratori minerali, ha rovinato la salute di milioni di persone e anche la sua. Fatto sta che quel sistema alimentare era demenziale, illusorio e insostenibile. La gente calava rapidamente di peso perché il corpo umano assimila il suo cibo elettivo, mentre non assimila i grassi e le proteine animali, per cui mangi e rimangi bistecche da mattina a sera, ma quello non è il tuo cibo, e alla fine perdi rapidamente peso.
NON PIÙ DI 24 GRAMMI AL GIORNO DI PROTEINE
Il problema è che perdi peso nel breve periodo, ma poi il tuo corpo non ce la fa più a tollerare il troppo veleno accumulato e si ribella. Sopravviene in esso una drammatica sete dovuta alla grave acidosi e alla insostenibile intossicazione interna di organi basilari come fegato, reni, sistema endocrino, sistema immunitario, e cominci a bere come un ossesso, riprendendo il peso perduto, salvo non essere finito nel frattempo in cimitero. Oggi sappiamo con certezza che il tetto massimo di quota proteica giornaliera sta intorno ai 24 grammi al giorno, e non intorno ai 200-300 grammi giornalieri promulgati dalla FDA-Food and Drug Administration. Chi supera i 24 grammi\giorno va infatti automaticamente in stato di acidosi, che è la peggiore cosa che può succedere al corpo umano.
LA GENTE CONTINUA A CADERE NELLA RETE
Ebbene, nonostante queste cose siano chiare e lampanti, siano argomento acquisito e non più controverso in ambito genuinamente scientifico, la gente continua ad essere preda dei dietologi commerciali da strapazzo, finché non prova sulla propria pelle le gravi conseguenze dell’andare contro natura e contro logica. Tutte le diete commerciali in circolazione sono impostate più o meno sul sistema low-carb, sia che si chiamino dieta a zona, dieta Montignac, dieta Gruppi Sanguigni, dieta Dukan, dieta Lemme, dieta Tisanoreica, dieta Mediterranea moderna, dieta Paleo e tante altre ancora. Ci sono dietro i grossi interessi commerciali dei macelli, dei produttori di farmaci-sieri-integratori-omega3 in pillole.
GRANDE SUCCESSO DEL SISTEMA ANTI-GRASSO PRITIKIN CONFERMATO DAI LONGEVITY CENTER DI MIAMI E SANTA MONICA
Per la cronaca, tornando ad Atkins, occorre dire che ha pagato assai cari i suoi errori, ed è scomparso dalla scena. Restano i suoi libri a testimoniare questo dramma della storia alimentare umana. Libri con centinaia di foto del prima e del dopo, con testimonianze grate di ex-grassoni inguardabili diventati in breve tempo atleti e ballerini, ignari però di quanto stava loro succedendo. Per Nathan Pritikin (1915-1985), brillante ingegnere e inventore di diversi brevetti industriali, diventato poi nutrizionista e longevity researcher per necessità personale, viene oggi riconosciuto come geniale filosofo della diete salubri ed anti-grasso, non lontane da quanto predica la scienza igienistica. La suo straordinaria opera viene oggi continuata dalle due cliniche private di prestigio e successo dirette dal figlio dr Robert Pritikin, che sono i Longevity Center di Miami in Florida e Santa Monica in California.
NIENTE DI MEGLIO DEL BRASILE PER RIMETTERSI IN FORMA
Tornando ora alla domanda sul che fare in Brasile, prima di rientrare a novembre sulle piste da sci della Val d’Aosta, occorre semplicemente rimettere in equilibrio il corpo alcalinizzandolo e depurandolo. Niente di meglio che sfruttare appieno le infinite risorse di frutta tropicale e verdure locali, in abbinamento a normale attività fisica, in abbinamento a respirazione e traspirazione, nonché a relax ed esposizione solare. Ora si sta benissimo anche da noi col clima estivo, ma il Brasile rimane terra straricca di risorse autentiche, per chi le sa individuare e cogliere. Niente al mondo è più digeribile, nutriente, depurativo e alcalinizzante della frutta.
VEGAN-CRUDISMO TENDENZIALE ON THE TOP
Serve una dieta che porti a sazietà e riequilibrio calorico, basandosi prevalentemente su acqua biologica da succo zuccherino e da clorofilla verde al naturale. In altri termini una dieta vegan-crudista tendenziale-sostenibile-personalizzata chiamata ormai da molti Vitto Valdiano, dove i grassi non hanno alcuno spazio al di là dell’avocado, dove le proteine giocano un ruolo marginale e insignificante in conformità agli ultimi studi della USDA-US Department of Agricolture e della prof Marion Nestle, preside del Food Department alla New York University.
I CARBOIDRATI NATURALI NON HANNO RIVALI
In termini concreti, la scelta va fatta in direzione dei carboidrati naturali che sono poi il vero carburante elettivo ed ideale dell’umanità. Qualche trasgressione rara e casuale alle regole può anche far parte del gioco, e mi riferisco alle pizze vegetariane o agli spaghetti al pomodoro crudi e qualche scaglia di grana, ma le carni vanno sempre escluse, intendo tutte le carni anche quelle degli animali acquatici. Gli Omega3 utili al metabolismo dei grassi si trovano ampiamente nell’avocado, nelle alghe, nei funghi, nelle noci brasiliane fresche, nel latte di cocco, negli oli d’oliva ev, nelle farine di castagna e di tapioca, nelle batate, nelle pannocchie di mais, nelle noci brasiliane, nelle arachidi cotte al vapore, nei fagioli, nelle bananine e nelle banane platano. L’amido di patate, verze, broccoli, cavolini pone buona resistenza al calore e qualcosa di cotto, mai oltre il 20-30 percento, si può sempre tollerare se preceduto da verdure crude ben masticate.
Valdo Vaccaro
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