LETTERA
Salve Valdo. Sono Domenico Mongelli e leggo spesso il suo blog. Trovo diverse informazioni interessanti navigandoci, quindi la ringrazio per il suo impegno scientifico e morale. Sono Vegano da quasi nove mesi ormai e con questo tipo di alimentazione mi sto trovando molto bene.
Tempo fa mi sono imbattuto su youtube in alcuni video del dr Mozzi in cui veniva esposto il problema dell’appartenenza dei gruppi sanguigni e sulle differenti tipologie di alimentazione consigliate a seconda del gruppo sanguigno.
Approfondendo ho scoperto che il dott Mozzi si basa su degli studi condotti dall’americano Peter D’Adamo. C’è anche un’altro medico Italiano, il dottor Roberto Mazzoli, che ha seguito queste teorie e ha scritto anche un libro. Mi chiedevo se lei fosse a conoscenza di tali studi e cosa ne pensa. Gradirei avere un suo parere al riguardo. La ringrazio in anticipo. Domenico
RISPOSTA
Ciao Domenico. Prima di passare alle mie opinioni personali e anche alle testimonianze lasciate da alcuni lettori, vediamo che cos’è la dieta a gruppi sanguigni, chiamata a volte anche emodieta, ideata da James e Peter D’Adamo e diffusa poi anche in Italia dal dr Piero Mozzi.
CHE COS’È LA DIETA DEI GRUPPI SANGUIGNI
La Dieta dei gruppi sanguigni si auto-proclama “uno dei metodi più efficaci per perdere peso e preservare la salute”.
Fu ideata dal medico naturopata americano James D’Adamo negli anni ’60, che aveva ipotizzato che lo studio della relazione gruppo sanguigno-dieta potesse spiegare il perché alcune diete funzionano meglio con alcune persone piuttosto che altre. Suo figlio, Peter J. D’Adamo, anch’esso medico naturopata, la lanciò poi ufficialmente nel 1996 con il libro “Eat Right for Your Type” che ha venduto più di 7 milioni di copie (dati del 2014).
Il concetto fondamentale della dieta a gruppi sanguigni è che il corpo reagisce agli alimenti in modo diverso, reazione determinata dal proprio gruppo sanguigno di appartenenza e basata su ciò che mangiavano gli antenati con lo stesso gruppo sanguigno.
LA DIETA MOZZI
Il dr Pietro Mozzi, chiamato amichevolmente Piero dai suoi seguaci, è un medico naturalista classe 1950 che vive in mezzo ai monti della Val Trebbia a Mogliazze (Piacenza), in uno spartano ecovillaggio senz’acqua calda, tv e detersivi. Mozzi ha ripreso i concetti della dieta dei gruppi sanguigni di D’Adamo e li ha diffusi in Italia, tramite libri, il più famoso dei quali è “La dieta del dottor Mozzi”, video su youtube e trasmissioni televisive come “Box Salute”, che va in onda su Telecolor.
La dieta Mozzi viene proposta come la soluzione per risolvere e prevenire patologie, perdere o aumentare di peso, sconfiggere la depressione, l’ansia e l’insonnia, migliorare le prestazioni sportive.
Oltre al concetto base dei gruppi sanguigni, il dottor Mozzi ricorda che altri fattori da tenere sempre in considerazione nell’alimentazione sono:
- La giusta combinazione degli alimenti.
- Il consumo di alimenti di stagione.
- Stare attenti agli ingredienti dei cibi preconfezionati e industriali.
- Prediligere alimenti freschi e di tipo biologico.
Fattori su cui possiamo essere tutti d’accordo. In questa intervista, per la precisione al minuto 16:05, Piero Mozzi trova però il coraggio di dire che le epidemie influenzali, le polmoniti e le malattie cosiddette stagionali sono dovute ad un eccessivo consumo di frutta e che alla fine si scoprirà che il tanto condannato zucchero raffinato di barbabietola è meno peggio dello zucchero contenuto nella frutta stessa.
Non contento aggiunge che le persone di gruppo 0 con il fruttosio ci lasciano le cartilagini, articolazioni, tendini, menischi e altro ancora. In conclusione una puntata interamente dedicata a mettere in guardia gli ascoltatori sui seri pericoli del consumo di frutta.
INDICAZIONI DIETOLOGICHE
Per ogni gruppo sanguigno sono state fissate delle linee guida alimentari, con categorie di cibi da prediligere e cibi da evitare. Queste sono state determinate dalle presunte abitudini alimentari dei nostri antenati. Ogni gruppo sanguigno nasce in un determinato periodo storico, nel quale diversi alimenti erano disponibili.
Quando vengono introdotti alimenti con un certo tipo di antigene, il corpo lo riconosce come amico o nemico, e può far partire una risposta immunitaria. L’assunzione prolungata di cibi sbagliati può quindi portare allo sviluppo di diverse patologie.
La selezione degli alimenti benefici, neutri e dannosi è stata fatta in base ad analisi sulle lectine, proteine presenti in ogni alimento che potrebbero causare questa reazione immunitaria.
Quella che segue è comunque una sintesi delle informazioni reperibili su internet. Oltre agli alimenti, i gruppi sanguigni vengono associati anche a personalità, predisposizioni genetiche e rischi di sviluppare diverse patologie. Per una lista completa degli alimenti consigliati, neutri e da evitare viene ovviamente proposto di acquistare il libro di Mozzi.
DIETA GRUPPO SANGUIGNO 0
Le persone con sangue di tipo 0 (il fattore Rh viene considerato ininfluente nella dieta di tutti i gruppi sanguigni) sarebbero i discendenti dei primi uomini che abitavano la terra 2 milioni di anni fa o più, che secondo le teorie del dentista Weston A. Price, l’ideatore della paleodieta o dieta paleolitica, si nutrivano principalmente di carne, pesce, vegetali, tuberi, frutta, bacche ed erbe selvatiche.
Le persone di gruppo 0 si sarebbero quindi più adattate alla digestione e metabolizzazione di alimenti di provenienza animale. Viene anche indicato uno studio del 2006 che ha coinvolto un gruppo di 40 persone nel quale si è concluso che le persone con gruppo 0 o B hanno un livello di fosfatasi alcalina intestinale maggiore degli altri gruppi, che permetterebbe loro una migliore assimilazione delle proteine e dei grassi animali.
Per questo motivo la dieta del gruppo sanguigno 0 consiste principalmente in proteine animali da carne e pesce, verdura e un po’ di frutta, mentre gli alimenti da evitare sono principalmente i cereali (in particolare quelli contenenti glutine) e i latticini.
Questa è comunque una suddivisione generale, in quanto anche all’interno di queste categorie di alimenti, Mozzi elenca alimenti benefici, neutri e nocivi.
DIETA GRUPPO SANGUIGNO A
Con il neolitico (iniziato circa 12000 anni fa) gli uomini primitivi sono passati dall’essere cacciatori-raccoglitori all’essere produttori-coltivatori stanziali. La dieta era quindi caratterizzata da un apporto elevato vegetali con alto livello di carboidrati. La dieta gruppo sanguigno A è quindi principalmente vegetariana, in quanto secondo D’Adamo le persone con gruppo A hanno difficoltà a digerire proteine e grassi animali, in particolare quelle della carne rossa. Gli acidi gastrici sarebbero infatti meno concentrati negli individui con emogruppo A.
Gli alimenti consigliati sono verdure con l’esclusione delle solanacee (pomodoro, melanzana, patata, peperone e peperoncino), olio d’oliva, noci, uova e pesce. La frutta viene consigliata, ma in quantità limitate a causa del contenuto di fruttosio che secondo Mozzi causerebbe infiammazione se consumato in eccesso.
Gli alimenti da evitare sono invece la carne e i latticini e, tra la frutta, arance, banane, mandaranci, mandarini, melone, noce di cocco, papaya sono altamente sconsigliate.
DIETA GRUPPO SANGUIGNO B
Secondo D’Adamo gli antenati con gruppo sanguigno di tipo B facevano parte dei popoli nomadi del Medio Oriente apparsi circa 15000 anni fa. Essendo dediti alla pastorizia le loro abitudini alimentari erano caratterizzate dall’utilizzo sia di alimenti sia di provenienza animale che vegetale.
Per questo motivo il gruppo B viene considerato onnivoro e dotato di un forte sistema digerente, capace di assimilare la maggior parte degli alimenti.
Vengono quindi raccomandati carne, pesce, latticini non stagionati, frutta, verdura, frutta secca, legumi e cereali. Come sempre ci sono però diverse esclusioni da fare.
DIETA GRUPPO SANGUIGNO AB
Il gruppo sanguigno AB è il gruppo che si sarebbe sviluppato più recentemente (1000 anni fa) e a cui appartiene solo il 2-5% della popolazione.
La dieta AB è quella che ammette più categorie di alimenti, eliminando carne rossa, pollo, fagioli e mais, e permettendo al contempo pesce, tacchino, latticini freschi, riso, crema d’avena, vegetali freschi e caffè.
L’OPINIONE DI VALDO VACCARO
Sono stato uno dei primi in Italia a leggere il libro di Peter D’Adamo agli esordi, trovandolo immediatamente banale, ridicolo e sballato nei concetti e nelle proposte. Cento per cento business e zero scienza. Non meno ridicolo e sviante di altri libri simili che propongono una dieta commisurata al segno zodiacale o al colore degli occhi o all’altezza o ad altre variabili del genere.
Il motivo principale della mia bocciatura in tronco era ed è molto semplice. I gruppi sanguigni sono un semplice segno marcatore delle caratteristiche ematiche di un individuo, non diversamente dal carattere tranquillo o scattante, dal fatto di essere uomo o donna, dal colore degli occhi o dei capelli, dalla razza nera o bianca o asiatica.
I gruppi sanguigni non hanno alcuna correlazione logica col cibo e pertanto siamo al livello di una sonora presa per i fondelli della gente credulona. Questo si chiama voler stravolgere la realtà dei fatti piegandola alle nostre necessità mercantili e truffaldine. Ben altri sono i valori che caratterizzano, contraddistinguono ed accomunano una determinata classe di mangiatori. Chi appartiene al gruppo A, non ha affatto un pH diverso di chi appartiene al gruppo-B. Chi appartiene al gruppo Rh positivo non registra una moltiplicazione leucocitica diversa dal gruppo Rh negativo in sede digestiva.
È un po’ come voler determinare il carburante di un certo motore in base al tipo di metallo usato per costruire i cilindri del motore stesso, dettaglio che nulla ha a che fare col carburante, visto che sarà il tipo di carburatore, il tipo di candele, il tipo di iniettori e di rotori e le varie differenze basilari tra un motore a ciclo otto, un motore Diesel e un motore elettrico, a dettare quale pompa scegliere al distributore.
Peter D’Adamo ha saputo entrare in questo dedalo di concetti dove pochi ne capiscono qualcosa, e ha piazzato le sue cervellotiche e allucinanti soluzioni dietologiche, dimostrando un senso opportunistico e speculativo fuori del comune. Non scienziato e non dietologo ma commerciante di fumo, oltre che apripista di altri imbrogli clamorosi chiamati Dieta a Zona, Dukan, Dieta Genetica, Life 120 e altre diete-spazzatura simili, tutte caratterizzate da aspetti paradossali, carenziali, innaturali e, quel che è peggio, da costanti grucce o stampelle chimiche sotto forma di integratori vari, la cui presenza è sinonimo non solo di imperfezione e di fallimento nutrizionale, ma ovviamente anche di evidenti intenti commerciali.
A livello concreto, Peter D’Adamo è colui che ha riempito dei suoi libri e dei suoi siti a pagamento tutti i beauty-shops dell’Asia negli anni ’90, realizzando guadagni enormi alle spalle della gente ignara e bonacciona, delle ragazze alla vana ricerca del prodotto magico e della dieta magica.
Ho avuto modo di incontrare a Hong Kong e Singapore giornaliste e dottoresse che hanno rivolto critiche al vetriolo contro di lui, definito come millantatore e devastatore salutistico.
Nessuno in America si fa più infinocchiare da questa gentaglia, all’infuori di qualche immigrato e di qualche non-amalgamato con le sottigliezze e le insidie del paese.
PROVE CHE LA DIETA DEI GRUPPI SANGUIGNI NON HA FONDAMENTO SCIENTIFICO
1. COME SONO NATI I GRUPPI SANGUIGNI
In questa pubblicazione scientifica del PNAS viene evidenziato come il gruppo sanguigno originario e comune a tutti gli uomini sia antico milioni di anni e non migliaia! Uomo e gibbone sono stati i primi a condividere il gruppo sanguigno originario, ed entrambi hanno anatomia e fisiologia fruttariana.
Anche questo studio afferma che i gruppi sanguigni A e B sono apparsi almeno 3 milioni di anni fa.
In una email, il dr Ruediger Hoeflechner afferma:
“L’idea che il gruppo 0 sia il gruppo originale di cacciatori-raccoglitori e i gruppi A e B siano apparsi più tardi è completamente superata. Era già stata smentita da studi di Hirschfeld & Hirschfeld, Ruggles Gates e Raymond Dart. Oggi sappiamo che gli antigeni A e B sono presenti non solo negli umani ma anche in tanti altre specie di primati, tra cui scimpanzè, gorilla, oranghi, gibboni e macachi.
Indipendentemente dalla evoluzione convergente o transpecifica del polimorfismo ABO nelle scimmie, primati e umani: L’analisi filogenetica suggerisce che gli alleli umani A e B sono apparsi almeno alcuni milioni di anni fa. Mi dispiace sig. D’Adamo: i gruppi A e B sono paleolitici alla pari del gruppo 0. Sono antichi, senza adattamenti a cambi di alimentazione nel mesolitico o neolitico, e possono essere trovati nella maggior parte delle moderne società di cacciatori-raccoglitori.”
Solo questo fatto fa crollare la base della teoria D’Adamo-Mozzi e la derivante dieta dei gruppi sanguigni.
2. DIETA DELL’UOMO PRIMITIVO
L’uomo nasce 7 milioni di anni fa in Kenya. Milioni di anni e non migliaia! Da allora il suo DNA e la sua anatomia sono rimasti identici per il 99,99%. Il cibo dei nostri primi progenitori era la frutta. Esistono migliaia di prove e di dettagli scientifici a conferma di questo. Dagli studi del paleontologo Alan Walker sappiamo che solo successivamente alle glaciazioni (1,8 milioni di anni fa) l’uomo ha iniziato a cibarsi di alimenti diversi dalla frutta.
La paleontologia, la biologia, l’anatomia comparata, la fisiologia comparata non fanno che confermare questi dati di fatto. Dati che smentiscono e mettono in ridicolo teorie immaginarie e forzate tipo la paleodieta, che vorrebbe l’uomo delle caverne dedito da mattina a sera a caccia e pesca di formiche, di vermi e di dinosauri.
3. DANNI DEI PRODOTTI ANIMALI
Piero Mozzi, considera la carne come “Alimento Principe” per il gruppo 0. Ormai è un fatto risaputo e confermato anche dall’OMS che la carne è una sostanza cancerogena. I rischi sono principalmente tumore al colon-retto, oltre che tumori al pancreas e alla prostata. La mancanza dell’enzima uricasi ci espone inoltre all’accumulo di acido urico con conseguente gotta.
Le diete ricche di carne, grassi e prodotti di origine animale sono poi associate a un elevato rischio di diabete, infarto e della maggior parte delle malattie dei nostri tempi.
4. ALLERGIA ALLE LECTINE
L’altra cantonata nella dieta dei gruppi sanguigni ha a che fare con le lectine, proteine presenti in numerosi alimenti (dai vegetali ai latticini) che assomigliano alle glicoproteine del sangue. L’idea è che, se queste lectine sono incompatibili con il gruppo sanguigno, possano scatenare reazioni di agglutinazione e col tempo contribuire allo sviluppo di diverse patologie.
D’Adamo afferma che centinaia di lectine presenti in alimenti comuni possono causare problemi a persone con il gruppo sanguigno non adatto. Per esempio il latte avrebbe qualità da gruppo B, quindi se una persona di gruppo A lo bevesse, il suo sistema immunitario comincerebbe immediatamente il processo di agglutinazione come reazione di rigetto. Reazioni simili si scatenerebbero in persone di gruppo 0 che mangiano frumento, in quelle di gruppo B che mangiano pollo e in quelle di gruppo AB che mangiano acciughe e così via.
Questa agglutinazione, secondo D’Adamo, causa problemi di digestione, metabolismo, assorbimento dei nutrienti, utilizzazione dell’insulina e tutta una serie di processi vitali che porterebbero a patologie come diabete, fatica cronica, artrite sindrome dell’intestino irritabile, cancro.
La maggior parte degli studi scientifici che hanno analizzato il rapporto tra lectine e gruppi sanguigni sono stati effettuati con lectine aggiunte direttamente nei campioni isolati di sangue. Ma gli alimenti non vengono chiaramente iniettati direttamente nel flusso sanguigno. Quando il nostro sistema gastrointestinale è in salute, è perfettamente in grado di gestire le lectine degli alimenti, che vengono disgregate dagli enzimi o dalla cottura.
Resta comunque ancora molto da capire sui meccanismi immunitari che scatenano reazioni allergiche a certi alimenti, ma forse a smentire il collegamento tra lectine e gruppi sanguigni basterebbe dire che la sensibilità al glutine e la celiachia non sono collegate a nessun specifico gruppo sanguigno.
5. CONSIDERAZIONI SU ADATTAMENTO E TOLLERANZA
Facciamo un esempio di come il corpo si adatta per questioni di sopravvivenza a determinate condizioni ambientali. Nel Nord Europa gli Scandinavi prima di altri hanno introdotto grandi quantitativi di latticini nella propria dieta per fattori ambientali. Hanno quindi subito un adattamento che gli ha permesso di secernere una piccola quantità di enzima lattasi anche da adulti.
Ed è per questo, dice D’Adamo, scimmiottato dai suoi remagi, che gli svedesi riescono a tollerare meglio di altri il lattosio. Il 95% degli scandinavi mantiene infatti l’enzima lattasi dopo lo svezzamento. Questo non vuol dire però che più lattosio ingeriscono e meglio stanno, ma che più semplicemente si ammaleranno più tardi di altri.
C’è ancora qualcos’altro, a sfavore di tale idea. Tollerare meglio dovrebbe comportare assenza di importanti effetti collaterali. È noto invece quanto elevata sia in Scandinavia la casistica di artriti e tumori al seno legati ad un eccesso di latticini, incollatori dei villi intestinali ed implacabili acidificatori del pH nella matrice extracellulare.
Se continuassimo a correlare il concetto di adattamento al concetto di evoluzione temo che tra qualche millennio i professori di Scienza dell’alimentazione affermerebbero che il gruppo sanguigno CS (Cibo Spazzatura) risale al XXI secolo. Ad esso si consiglierebbe una dieta di grassi saturi, sale, zucchero raffinato, alcol, fumo, cole e uno stile di vita sedentario tipico dei propri antenati. Un cibo che tolleriamo (sopportiamo) non potrà mai essere il nostro cibo elettivo.
Esaltare i cibi che tolleriamo di più equivale ad individuare un modo per morire più lentamente, non certo per vivere meglio e più a lungo in stato di equilibrio e di benessere.
LE OPINIONI DELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA
Molti ricercatori americani delle Università più prestigiose (Loma Linda, MIT, Harvard, Berkeley, New York, per non dire Colin Campbell e Marion Nestle) hanno da tempo etichettato Peter D’Adamo come autentico ciarlatano del cibo, ignorandolo del tutto o peggio ripristinando per lui la famosa battuta di un medico, riportata nel libro “Carbophobia: The Scary Truth about America’s Low-Carb Craze” di Michael Greger, usata a suo tempo contro Robert Atkins:
“Purtroppo, Peter D’Adamo, che ha fatto tanti soldi grazie all’ignoranza degli americani, conosceva la nutrizione al pari di quanto il maiale dell’Arkansas conosce l’astronomia”.
Secondo il dr Enzo Spisni, esperto di fisiopatologia del tratto digerente e docente al Master di alimentazione ed educazione alla salute dell’Università di Bologna, in un articolo apparso su Wired, afferma che i collegamenti tra gruppo sanguigno e funzionalità dell’apparato gastrointestinale, e quindi la distinzione tra i cibi (più o meno digeribili a seconda del ramo evolutivo di discendenza), non ha senso.
“È un’idea che non sta in piedi. I gruppi sanguigni variano moltissimo tra le diverse popolazioni, senza alcun collegamento con il tipo di dieta seguita durante l’evoluzione. Questo implica che i geni dei diversi gruppi sanguigni non hanno subito una pressione selettiva, che avrebbe favorito il migliore in base all’alimentazione etnica. Quel che è successo nel corso dell’evoluzione, invece, è che si sono affermate in seguito all’avvento di agricoltura e pastorizia mutazioni vantaggiose, come la tolleranza al lattosio, che permette, a chi ne è portatore, di metabolizzare lo zucchero del latte anche in età adulta.”
“Le correlazioni tra Dna e obesità, metabolismo e malattie sono molto complesse, ma il ruolo dell’ambiente, e quindi lo stile di vita, ha un peso preponderante, dice Spisni. Più che il nostro Dna, in futuro si punta a studiare sempre di più i geni della flora batterica intestinale, il cosiddetto simbionte.”
Per Andrea Ghiselli, medico ricercatore dell’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), la classificazione degli alimenti in base al gruppo sanguigno non ha basi scientifiche.
Dello stesso avviso Cecilia Invitti, endocrinologa e nutrizionista dell’Istituto auxologico italiano:
“Non esiste alcuna evidenza scientifica a sostegno dell’associazione tra il gruppo sanguigno e le esigenze nutrizionali”.
Inoltre, come segnala il Langone Medical Center di New York, le diete per i gruppi sanguigni A e 0 sono particolarmente restrittive, eliminando interi gruppi di alimenti, il che può portare a una perdita di peso ma anche un insidioso impoverimento nutrizionale.
In uno studio del 2013 pubblicato sul American Journal of Clinical Nutrition si è giunti alla conclusione che non ci sono prove per confermare i supposti benefici per la salute della dieta a gruppo sanguino.
Nel 2014 invece, nel Toronto Nutrigenomics and Health study pubblicato su PLoS One, la dieta di 1455 persone è stata analizzata per un mese. Attraverso un questionario, è stato calcolato un punteggio determinato da quanto le persone si attenevano alle indicazioni della dieta per il loro gruppo sanguigno.
La dieta del gruppo A (prevalentemente vegetariana) è stata associata a un minor BMI (Indice di Massa Corporea), ridotta circonferenza della vita, riduzione della pressione sanguigna, livelli di colesterolo, trigliceridi e insulina più bassi, HOMA-IR (Homeostatic Model Assessment – Insulin Resistance) e HOMA-Beta (P<0.05).
La dieta del gruppo AB è stata invece associata solamente a livelli ridotti di questi biomarcatori HOMA.
La dieta per il gruppo 0 è stata associata a livelli ridotti di trigliceridi, mentre quella del gruppo B non ha determinato nessun cambiamento significativo.
Il miglioramento di questi fattori non prende comunque in considerazione la dieta e il livello di salute di partenza dei partecipanti al test. Non esite quindi nessuna associazione tra benefici di un determinato regime alimentare e il proprio gruppo sanguigno.
In ogni caso Mozzi non dà peso a questi studi di una medicina a cui non crede e afferma:
“Anziché indagare sulle cause delle malattie, i medici rimuovono tonsille, adenoidi e appendici, cioè le pattumiere del corpo umano, senza capire che quegli organi sono i primi custodi della nostra salute. Nessuno che indaghi sul cibo. I governanti non hanno capito che l’Occidente va a ramengo per colpa delle diete sbagliate.”
Dichiarazioni che sembrano provenire da un convinto igienista, se non fosse che alla resa dei conti Mozzi raccomanda, in mezzo a vari consigli sensati, anche le solite diete low-carb e iperproteiche, condite di integratori alimentari sintetici.
COMMENTI E TESTIMONIANZE A FAVORE DELLA DIETA A GRUPPI SANGUIGNI
DAVIDE GORGONE
Salve, mi chiamo Davide e sono stato vegano per tutto lo scorso anno, dopo aver sentito conferenze e letto libri. Tutte persone ingamba e “illuminati”, che vedono nel vegan la soluzione a tutti i guai della terra, meglio se accompagnati da digiuni (lunghi), di anche 12 giorni.
Beh, la mia esperienza è tutt’altro che buona.. dopo alcuni mesi di regime alimentare a base di seitan, legumi, pasta asciutta e verdura, mi sono reso conto che qualcosa non andava bene. Così mi sono informato ancora ed ho eliminato anche i cereali, il più possibile, lasciando legumi, ma senza esagerare, sia mai che acidifichino il sangue.
La mia dieta naturale è cambiata così dal mangiar tutto, in modo comunque sensato, usando un’auto-regolamentazione, al non mangiare una mazza, perché tutto fa male.
In particolare arrivavo in ufficio con mandorle, insalata, succhi di frutta (bio e senza zucchero), bevevo caffè d’orzo e al massimo il the verde.
In meno di un anno queste le conseguenze:
- Non mi sono mai ammalato così tanto.
- Non ho mai provato così tanto la fame come nell’anno passato.
- Mangiavo in modo vorace, come se non ci fosse un domani
- Non riuscivo a mantenere l’attenzione sul lavoro e, più in generale, sulle cose.
- Mi sentivo debole
- Mi sentivo profondamente depresso e inadeguato nei confronti del mondo
- Mi sentivo in colpa ogni volta che mangiavo qualcosa che desideravo, dal gelato al salmone, dal caffè alla pizza.
- Non sapevo mai come fare per nutrirmi.
- I bruciori di stomaco, motivo per cui ho cominciato ad esser vegan, mi sono rimasti ed anzi aumentavano.
In compenso la mia ragazza, gruppo 0 e vegan per motivi etici, sta benissimo, ha risolto un sacco di problemi di salute. Una mia amica idem, sempre gruppo 0, ma è anemica (da prima di essere vegetariana).
D’Adamo dice che non siamo tutti uguali e raggruppa per gruppo sanguigno. La cosa ha assolutamente senso, se si pensa che il sangue è parte fondamentale del nostro corpo.
Inoltre il libro mi ha dato delle linee guida, mi ha spiegato alcuni concetti, che mi tornano ed applico con discreta facilità ed in pochi giorni mi sono passati i fastidi di stomaco, mi sento più attivo mentalmente ed ho moltissima energia in più.
Quando esco con gli amici mangio, trovo sempre un’alternativa.
Sto anche cercando di applicarmi per eliminare lo stress, usando la meditazione. Ho iniziato prima di leggere il libro, ma mi ci sono ritrovato quando ho visto le indicazioni. Di notte dormo meglio, mentre di giorno ho meno pensieri.
Per ora mi sento bene, cosa che col vegan non sentivo. Magari un giorno mi ricrederò, ma per il momento mi sento contento così.
AGGIORNAMENTO DI DAVIDE
Ho scritto un commento il 1 agosto 2013, circa due anni fa. Credo sia doveroso un aggiornamento.
Dal giorno del commento ad oggi ho progressivamente ripreso a mangiare latticini, prima stagionati, poi freschi ed in fine il latte. Ho anche ripreso a nutrirmi di pesce con regolarità e, molto raramente, assaggio carne dal piatto dei miei commensali.
Non posso certo dire di essere vegetariano, anche se prediligo una cucina vegetariana.
Non posso dire che la dieta vegetariana, vegana, senza glutine, onnivora mi abbia portato un miglioramento o un peggioramento.
Stavo male. Stavo male per ogni cosa mangiassi, poi mi sono reso conto che non erano solo i cibi che non riuscivo più a digerire… Non digerivo nemmeno i comportamenti delle persone intorno a me, il mio lavoro, la mia vita. Me stesso.
Ho capito che il cibo non c’entrava nulla ed ho iniziato un lavoro su di me. Ho sistemato aspetti che non volevo vedere di me stesso e, guarda il caso, tutto intorno è cambiato.
Adesso non aderisco e non voglio aderire a filosofie alimentari. Mi sento libero e se sento necessità di mangiare salsiccia, la mangio, la digerisco e resto comunque una persona felice.
Quando sei centrato, nulla può farti perdere la gioia. Investire tempo, denaro, energia per essere centrato è la sola cosa che abbia senso perseguire.
La guarigione che ne deriva, se necessaria, è frutto dell’intuizione dovuta alla centratura. Allora può essere che naturalmente, smetti di mangiar carne, latticini, etc.
Su di me ha funzionato così.
Ciao, Davide.
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ZTHUS
Salve a tutti, stimo Vaccaro per molti aspetti, perchè ovviamente in una vita di studi ed esperimenti qualcosa si impara, però purtroppo, ed è una cosa sulla quale peccano anche i migliori, si è arroccato anche lui in un dogma e in una credenza derivante dalle esperienze personali e dalla filtrazione individuale della realtà che ci circonda.
La verità è che se parliamo di salute e non di etica, per qualunque dieta troviamo testimonianze di chi dice che è rinato, quindi ovviamente come dice lo stesso Vaccaro tirar in ballo la statistica all’uopo è privo di senso. Utilizzare parametri oggettivi? Ha senso, ma ad ogni modo sappiamo ancora poco dell’interazione della biochimica umana con le sostanze chimiche esogene, sia perchè ancora non si sa tutto della chimica visibile/invisibile degli alimenti, sia perchè non sappiamo ancora fino in fondo cosa accade nel nostro corpo quando viene in contatto con gli alimenti.
Non sappiamo tutto, ma sappiamo molto, motivo per cui le discussioni sul pH, l’acidosi sistemica, i fenomeni di autoimmunità alimento-mediata ecc… sono molto interessanti, però alla fine cosa ci rimane? Solo l’esperienza diretta.
Io porto la mia esperienza diretta, 20 anni da onnivoro senza particolari problemi, ma come la maggior parte delle persone, frequenti infezioni virali invernali, allergie, stanchezza ecc… 1 anno di vegetarianesimo e 2 di pescetarianesimo in cui sono stato bene, grazie anche alla forte attività fisica che facevo, nessun problema digestivo, sistema immunitario forte, minor bisogno di riposo e maggiore energia.
1 anno di veganesimo per motivi etici, in cui ho visto un tracollo delle condizioni di salute drammatico, astenia muscolare, depressione, debolezza fisica e mentale, continua insoddisfazione alimentare e sensazione di denutrizione pur cercando di utilizzare tutti i tipi di legumi, frutta secca e derivati di soia che inizialmente non avvertivo, ma hanno iniziato a crescere nei mesi fino a raggiungere il parossismo dopo 8-9 mesi, con reflusso gastroesofageo, bolo faringeo, digestioni lentissime, irritabilità ecc…
Su consiglio di un amico ho iniziato a verificare la dieta di Mozzi essendo gruppo 0 e solo leggendo la teoria, mi sono ritrovato molto nella descrizione della tipologia fisica di base, con mio dispiacere. Bisogno di sport e di attività fisica molto intensa e giornaliera, pH dello stomaco lievemente più acido degli altri gruppi (per metabolizzare grossi quantitativi proteici), il bisogno di avere i muscoli in un leggero stato di acidosi per permetter loro di svolgere la respirazione cellulare e produzione di ATP ad alti regimi, a differenza degli altri gruppi che invece lavorano bene con un pH del tessuto muscolare basico.
Ho reintrodotto uova e pesce ed eliminato glutine (latticini già non li assumevo da vegano) per il resto si tratta di una dieta ricca di frutta (tranne arance e mandarini) e verdura possibilmente cruda (tranne qualche solanacea e le patate e i cavoli), ho tolto il riso che negli ultimi mesi vegan non digerivo e mi dava grossi problemi di reflusso, poi ho scoperto essere uno di quegli alimenti non tollerati dallo 0.
Insomma unendo la mia esperienza alla teoria ho notato delle affinità e inizierò a sperimentarla, monitorando l’andamento del pH urinario. Già dopo qualche settimana sto notevolmente meglio sono spariti i problemi digestivi… La carne non la reintrodurrò, mai, per una questione etica.
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LUCA
Salve, io personalmente sto seguendo da diverso tempo i convegni del Dott. Mozzi e sto anche sperimentando su di me questa dieta, i risultati sono buoni e anche se il rigore della dieta dei gruppi sanguigni può essere troppo estremista e poco pratica da applicare in una famiglia, ad es come la mia con 4 persone e tre gruppi sanguigni diversi, i concetti di base sono tutti molto validi. Io sto studiando da diverso tempo tutte queste diete alternative e medicine non convenzionali, ma alla fine ho riscontrato che una dieta semplice e senza eccessi sia la migliore. Anche mangiare tutti i giorni frutta a volontà magari frutti di paesi e zone lontane da noi, ritengo non sia utile al nostro organismo. In realtà sarebbe sufficiente mangiare quello che la natura ci offre. Ad esempio le arance che possono andare tanto bene in Sicilia ma in Piemonte…. Inoltre la dieta dei centenari di Okinawa sia un esempio di come ci dovremmo alimentare, cibi semplici composti da verdure un po di cereali integrali e un po’ di carne o pesce e i dolci solo a Natale e Pasqua. Salute a tutti
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NICOLA
Salve sono Nicola da Ostia Lido, ho intrapreso la dieta del Dott. Piero MOZZI da circa 3 mesi. Il mio cardiologo mi ha prescritto di eliminare la pasticca per la pressione diastolica alta (100 circa se non di più), che mi era stata ordinata da circa un anno da due medici ed un cardiologo! Quando gli ho detto che avevo iniziato una dieta ed eliminato la pasta ed il pane non ne ha voluto sapere ha ribadito che a lui interessava solo la dieta iposodica!
I gravi disturbi alla prostata per cui il mio medico di famiglia mi aveva prescritto una ecografia transrettale, sono completamente spariti, sono dimagrito senza alcunissimo sforzo di 10 kg circa; non ho più la fame nervosa che mi assillava da oltre 20 anni; dormo profondamente come quando avevo 20 anni senza alcuna interruzione, cosa che mi tormentava da un ventennio! non sono più stressato e ansioso!
Quando, nel corso di questi 3 mesi di dieta, ho trasgredito introducendo alimenti proibiti, il giorno dopo ho registrato valori pressori diastolici elevati a differenza di quando mi alimentavo con rigore. Da circa una settimana se trasgredisco, i valori pressori (che controllo più volte al giorno in modo rigoroso), sono comunque bassi, come se essendomi disintossicato dal glutine di questi 50 anni (è la mia età) il mio organismo ormai ripulito mi perdonasse quella introduzione di cibo errata!
Anche la mia famiglia ha ottenuto dei risultati positivi come mio figlio Carlo di 11 anni che avendo escluso il latte e molti suoi derivati non ha più le afte fastidiosi in bocca e soprattutto non soffre più di stitichezza con fuoriuscita di sangue!
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ALBERTO TRIOLO
Chiunque critichi la dieta dei gruppi sanguigni e del dott Mozzi senza aver mai provato su di sè può solo nascondersi dietro lo scudo dell’ufficialità accademica perchè tanto non esiste nulla di più vero della realtà.
Spesso gli studi che vengono fatti partono con un’ottica deviata, e il più delle volte si vuole solo tamponare il problema senza andare all’origine. Da tempo ho smesso di ascoltare chi parla di salute per fare business a livello mondiale. Il discorso dei gruppi sanguigni è talmente intuitivo che probabilmente chi si ritiene uno scienziato lo giudica troppo facile, come se la natura fosse un’entità che dipende da fattori estranei a quelli che siamo in grado di riconoscere.
Le fonti ufficiali raccontano alle persone: “Il discorso sulla salute è troppo complicato per te, lascia che io e i miei soci ce ne occupiamo al posto tuo”. Le risposte che ricevo dal mio corpo seguendo questo tipo di alimentazione valgono molto più di tutti gli studi “ufficiali” che si contraddicono in continuazione. Non conta che lo dica Mozzi o chiunque altro, quello che conta sono le informazioni e l’esperienza unite alla capacità di saper captare segnali importanti. Per il resto sono sempre pronto a sentire il parere di chi abbia veramente a cuore la faccenda, senza bisogno di schierarsi in difesa o contro una posizione specifica.
COMMENTI E TESTIMONIANZE A SFAVORE
ARVO
Per quello che mi riguarda ho fatto l’esatto contrario di quello che dice Mozzi per il mio gruppo, lo zero. Ed ho trovato la vera salute. Ho eliminato carne, uova, latticini ed introdotto frutta e verdura in quantità, mantenendo i cereali seppur diminuiti. Quello che invece rifiutavo già da prima erano i dolciumi e tutti i cibi industriali/ spazzatura. Avrei dunque dovuto ricavarne dei peggioramenti.
Giusto dire che alcuni seguendo Mozzi stanno decisamente meglio ma non tutti come spesso si vuol credere. Poi a sentire lui e a seguire i suoi video si ha la sgradevole impressione che Mozzi sia come tutti i medici poco preparato in campo alimentare. Non poche le contraddizioni che a suo tempo avevo anche segnalato e non assenti le ammissioni di non guarigione dalle patologie con la dieta.
Nel complesso, approfondendo ne ho ricavato un’impressione negativa e ho archiviato la cosa senza indugio. Ma se altri pensano il contrario credo facciano bene a fare le proprie esperienze liberamente per poi cercare di capire come stanno veramente le cose.
Per la fretta non ho ben specificato un punto, per quel poco che conta. Sono stato molti anni in ossequio alla macrobiotica e dunque ero coi latticini al niente assoluto. Invece col cambio alla Valdo ho nei primi due/tre anni reintrodotto qualche latticino come eccezione, così come leggevo dalle sue “tesine”. Ecco allora il senso preciso dell’affermazione precedente e cioè che ho fatto il contrario esatto di ciò che dice Mozzi per il mio gruppo sanguigno.
Vero è che uno potrebbe essere tentato di dirmi che i benefici sono subito venuti dall’aver eliminato i cibi spazzatura, ma come detto li avevo eliminati molti anni prima e dunque resto personalmente la negazione vivente delle teorie Mozzi. Ma se per altri funzionano, non vedo perché non continuare.
Un’ultima osservazione è che non conterei troppo sulle testimonianze entusiastiche che si fanno attorno a questa questione, cercando invece validazioni personali. In ogni ambito si trovano le testimonianze convinte, compresa l’esistenza dei rettiliani che si cammuffano da uomini o le popolazioni che vivono nella terra cava. Con tutto il rispetto per chi vuol fantasticare, ovviamente.
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ELISABETTA
Basta leggere le ricerche della medicina ufficiale, che ormai ammette che la carne causa cancro, malattie cardiache/cardiovascolari, ed è correlata anche a numerose malattie degenerative. Poi ricordo che i grassi di origine animali sono anche concausa di glaucomi e cataratte, tanto per dire quanto fanno bene. E che i grassi sono presenti anche nel “sano” petto di pollo e nelle carni denominate “magre”.
Avrei anche un tristissimo racconto personale riguardante una cara amica che seguiva la dieta di uno dei medici citati in questa lettera (non specificherò chi..) e posso garantire che una dieta alto-proteica non l’ha guarita proprio da niente – e che nei precedenti dieci anni di alimentazione vegana non crudista, abbandonata a causa del compagno convivente carnivoro che la fece tornare sui suoi passi, era stata benissimo. Certo qui siamo nell’aneddotica e non nel campo della prova scientifica.
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EPINEO
Dopo aver letto il libro di Peter D’Adamo qualche anno fa, ancora non vegetariano, volli provare la dieta del gruppo sanguigno nonostante la ritenessi una cavolata. Ma una chance gliela volevo dare. Durai 3 giorni a suon di carne. Il terzo giorno smisi perché IO non ero più IO. Il mio carattere era cambiato in modo inaudito. Ero cattivo, non nervoso no, proprio cattivo. E sono gruppo 0.
Del resto lo stesso D’Adamo boccia la sua classificazione dicendo che è troppo superficiale, ma questa cosa sfugge a tutti.
Inoltre pongo una domanda di riflessione che non ho mai sentito su questa dieta: si dice che il gruppo 0 essendo il più arcaico deve mangiare carne. Ma chi lo dice che l’uomo arcaico mangiava carne? L’uomo più arcaico che io conosca mangiava frutta e poco altro.
Dobbiamo ragionare con la nostra testa anche quando si leggono libri scritti da persone qualificate, altrimenti si rischierà di mangiare carne solo perché un “qualificato” signor Cremonini scriverà un libro con la dieta dell’hamburger.
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MERIS
Sono del gruppo zero e da quando ho iniziato a seguire lo schema vegancrudista di Valdo, tre anni or sono, mi sento da favola!
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GABRIELE ACQUISTAPACE
C’è chi si arricchisce vendendo DVD e libri facendo leva sulla propria cultura, e sull’ignoranza della gente. Il miglior modo per vivere sani è una attività fisica ben curata e costante, una alimentazione altrettanto curata e variegata. Chi è intollerante lo sa da solo. Io ero ghiottissimo di grana (ne mangiavo un mucchio di scaglie), tonno (mangiavo le scatolette intere), senape (con la porchetta andando a sciare panini e panini).
Oggi se ingerisco uno di questi alimenti (ormai da 13 anni) mi portano in infermeria. Forse ne ho mangiato in troppe quantità ed ora il mio organismo le rifiuta. Non c’entra niente con i gruppi sanguigni, quindi. Prima li divoravo, il sangue è sempre quello.
Quindi: alimentazione equilibrata e mai continuare ad alimentarsi con le solite due o tre cose, perchè costano poco. Correte, andate in bici, fate sport frequentemente e state all’aria aperta. È lì il segreto. Ridurrete di molto il pericolo malattie.
Io da quando vado in bici frequentemente, ormai 4 anni, non ho mai una linetta di febbre. La mia salute e forza fisica è migliorata di brutto. Aria aperta (anche d’inverno … il freddo non fa male, se ben coperti) uguale tanta salute. Aria chiusa, calda, in casa uguale molti batteri nocivi, virus che si propagano e tutti a letto con l’influenza! Senza tante diete di questo o quel dottore che deve vendere libri. By Non Dottor Gabri.
COME MAI FUNZIONA SE È SBAGLIATA?
Le testimonianze a favore della dieta Mozzi non mancano e sono anche numerose. Ma una domanda sorge spontanea: “Se la dieta è sbagliata, come mai funziona?”.
Il dr Charlie Seltzer afferma:
“Le persone che seguono queste diete conducono probabilmente stili di vita davvero poco salutari e non hanno idea di come perdere peso o essere in salute nel mondo reale. Quindi quando si prende una persona che non ha idea di come stare in salute e le si fa seguire uno qualsiasi dei 4 piani alimentari, che sono già meglio di ciò che ha fatto finora, è chiaro che avrà dei risultati.”
Personalmente non ho prestato troppa attenzione all’andamento dei Gruppi Sanguigni ma, parlando con gente qualificata sia in Lombardia che in Piemonte ed Emilia, non ho affatto ricavato le impressioni superlative che qui si vogliono evidenziare. Qualsiasi dieta giusta o sbagliata diviene accettabile a condizione di essere seguita con un minimo di coerenza e a condizione di apporre dei miglioramenti o dei ritocchi quando serve.
Classico l’esempio dei moderni ristoranti macrobiotici dove si mangiano divinamente le porzioni cotte, per cui basterebbe portare con sé due cespi di radicchio variegato, da anteporre ai cereali e alle verdure cotte, per rendere il tutto bilanciato, digeribile e piacevole. In ogni caso, va ribadito che niente e nessuno al mondo guarisce al posto del proprio asse ipotalamo riequilibrante ed immuno-competente, coadiuvato dal microbiota, dall’ecosistema dei batteri protettivi che colonizzano simbolicamente il nostro intestino.
CONCLUSIONE
Che Peter D’Adamo abbia dedicato il suo tempo alle sue diete per amore di scienza è tutto da dimostrare. Che lo abbia fatto semmai per scopi puramente speculativi e mercantilistici è assai più realistico. In questo senso egli ha dimostrato le sue eccelse qualità, realizzando enormi profitti. In ogni caso si potrebbe addirittura ringraziarlo per aver inventato ed evidenziato una verità parziale che ora ci permette di essere più precisi e completi grazie ai dati scientifici che oggi abbiamo a disposizione.
L’aspetto più degenerativo e sospettoso della questione sta nell’unanimità di giudizio e di interesse che traspare anche dalla letteratura internet, con forum, articoli e siti che paiono fulminati e conquistati dalla buona novella. Tutti d’accordo e nessuna critica seria. Cento siti e cento approvazioni. Tutti preda della Gruppi-Sanguigni-mania. Qualcosa di assai simile al virus contagiante per la Zona di Barry Sears, ottima fonte di vorace danaro ma profondamente deviante in termini di scienza? Interessi librari? Moda? Disorientamento educativo?
Karl Lansteiner (1868-1943), medico austriaco, premio Nobel 1930, non era un cretino. Dimostrò l’esistenza dei gruppi sanguigni e scoprì nel sangue il fattore RH, e ci lasciò studi sugli antigeni, sui lipoidi, sull’anafilassi (ipersensibilità o anti-immunità) e sugli immunsieri. Tuttavia l’uomo non può farsi condizionare troppo da queste classificazioni.
Se ragioniamo in questi termini, diventiamo tutti delle macchinette e dei robot che si illudono di pensare, di ragionare e di agire, mentre in realtà sono manovrati sempre e comunque dal loro robot interno pre-programmato e pre-determinato dai geni, dai gruppi sanguigni, dai bioritmi, dai cicli settennali, dalla data di nascita, dal luogo di nascita, dall’ora di nascita, dal colore dei capelli, dall’allergia fissa per la fragola, dalla presenza del gatto o del cane nella stanza di nascita.
È vero che i criminologi non disdegnano di valutare i gruppi sanguigni e i segni zodiacali di chi commette un crimine, ma nessuno venga a dirmi che il trattare il nostro prossimo Umano con crudeltà mentale, e il nostro prossimo Animale con noncuranza ed insensibilità, è attribuibile ad irresistibili condizionamenti interni.
Nessuno mi venga a dire che l’affondare cinicamente il coltello nel collo di un maialino per mangiarne la coscia (prosciutto), i piedi (zampone), il naso (musetto), la coda, le palle, gli occhi e le frattaglie (wurstel e hamburger), il sangue (cicciole e insulina), le budella pressate (eparina), abbiano ragioni genetiche, bioritmiche, sanguigne e zodiacali. Andando in quella direzione, praticheremmo la teoria della de-responsabilità, e arriveremmo a giustificare i peggiori crimini.
Non esistono alibi alla cattiveria e alla mediocrità. Non ci possiamo sottrarre alla qualità dei nostri pensieri e delle nostre azioni.
Maharishi Mahesh Yogi ha scritto:
“L’esistenza cosmica si trova nell’esistenza dell’individuo. La vita cosmica riposa nella vita individuale, e la vita individuale si estende alla vita cosmica. L’individuo e il cosmo sono interdipendenti. Nessuno dei due è indipendente dall’altro. Ogni movimento dell’individuo scuote il cosmo. L’universo reagisce all’azione individuale. Ogni individuo ha questo potere di scuotere l’universo e scuote e salva gli dei e gli angeli del cielo.”
Ribadiamo che l’igiene naturale è contro tutte le diete, e che il suo vega-fruttarianismo tendenzialmente crudista non è una dieta e nemmeno una moda alimentare, ma un sistema di vita collegato a una filosofia comportamentale e salutistica di antichissime e testate origini.
È il sistema degli spartani, degli ateniesi, dei cartaginesi, dei legionari romani. È il sistema dell’unica scuola medica mondiale affidabile apparsa nella storia, quale la Scuola Medica Salernitana. È il sistema dei Pitagora, degli Ippocrate, dei Buddha, dei Marco Aurelio, dei Gesù, degli Archimede, dei Dante, dei San Francesco, dei Boccaccio, dei Maometto, dei Leonardo, dei Bruno Giordano, dei Voltaire. Non fatevi infinocchiare dalle rubriche Gusto e da quelle Cotto e Mangiato! Non fatevi condizionare dagli spot televisivi! Usate il cuore e usate il cervello!
Valdo Vaccaro
Grande Valdo. Condivido ogni singola parola e ringrazio per il bene che fai a tutti noi. GRATUITAMENTE!!!
Comunque sia è certo che alcuni soggetti sono maggiormente predisposti rispetto ad altri a tollerare solo minime quantità di certe sostanze. Il perché dipenderà da diversi fattori. Penso che sia riduttivo etichettare Mozzi come il “guru della dieta dei gruppi sanguigni”, e mi sembra di aver capito, leggendo quanto sopra, che pure Valdo riconosca questo. Basta ascoltare qualcuno dei suoi interventi su Telecolor per rendersene conto. Pare che piuttosto il suo interesse prioritario sia quello di veicolare il messaggio che ognuno dovrebbe riconoscere e affinare la conoscenza della propria specificità individuale, anche al di là del gruppo sanguigno.
Personalmente ho avuto modo di leggere poco tempo fa per curiosità fa l’ultimo libro di Peter D’Adamo e ho trovato analogie ma anche molte diversità con la visione generale di Mozzi e non necessariamente col riferimento esclusivo all’ambito dietetico.
Per esempio, secondo D’Adamo gli individui di gruppo A “possedendo un sistema immunitario poco reattivo” prosperano con una dieta vegetale con molta frutta. Ammessi quasi tutti i cereali, solo cautela per quelli contenenti glutine, in particolare il frumento. Mozzi invece pur ammettendo la “predisposizione ad una dieta a base vegetale per il gruppo A” sconsiglia a questi di assumere molta frutta, orientarsi invece sui legumi tenendo molto basso il consumo di cereali in generale, con un taglio drastico se non totale su quelli contenenti glutine. Poi però finisce per raccomandare anche per questo gruppo l’inclusione nella dieta di certe carni e alcuni pesci.
Ci sono tante altre incongruenze ancor più nette che si possono cogliere raffrontando le due teorie, ma io volevo piuttosto soffermarmi sull’idea di diversità individuale, che in un certo senso stride con l’enfasi dirompente sull’importanza del gruppo sanguigno.
E’ stata una piccola seccatura capitatami lo scorso agosto che mi fece tornare alla mente quella che personalmente intesi subito come una grande verità espressa da Mozzi in uno dei suoi interventi.
Era successo che mentre stavo raccogliendo dei fichi da alcune mie piante, mi avvicinai, evidentemente troppo bruscamente, vicino a alla recinzione di separazione tra la mia proprietà e quella attigua, proprio nel punto dove stava impiantato un nido di vespe. Una di queste mi punse vicino all’occhio, appena sotto la palpebra. Niente di che. Mi si formò un piccolo rigonfiamento sotto l’occhio, un rossore esteso su tutto il viso e un gran mal di testa per circa una mezz’oretta. Poi tutto lentamente tornò alla normalità.
Fu in quel frangente che mi ricordai un passaggio di Mozzi in merito alle grandi differenze che sussistono tra una persona e l’altra. Faceva in pratica la constatazione che se un certo individuo venisse punto da una vespa a parte il dolore non rischierebbe nulla. Viceversa lo stesso soggetto potrebbe rischiare la vita se venisse punto da un’ape. Un altro può invece manifestare estrema vulnerabilità verso il veleno della vespa e nessuna per quello dell’ape! Altri ancora non rischiano niente in ogni caso. Questo semplice esempio, ma denso di significato, è teso a dimostrare la straordinaria complessità di ogni persona e di conseguenza quanto sia improbabile pensare che possa esistere una “ricetta” universale valida per chiunque in qualunque momento e a prescindere dalle condizioni contingenti (le liste lunghissime degli eventuali effetti avversi ai farmaci che si trovano nei bugiardini, non alludono implicitamente anche a questa verità?).
Tant’è vero che ritornando alla dieta dei gruppi sanguigni troviamo per esempio testimonianze di individui di gruppo 0 (“i cacciatori”) che raccontano di “sentirsi bene” con la dieta carnea mentre altri con quella vegetale. Ovviamente lo stesso fenomeno si estende per tutti i gruppi sanguigni. Quindi insomma, come spesso accade l’evidenza pratica racconta una storia diversa da quella teorica.
Resta l’interrogativo se queste alterne testimonianze positive possano perdurare col passare del tempo.
Ciao Valdo,
prima del commento alla dieta paleolitica o dei gruppi (da cui mi dissocio) volevo presentarmi:
mi chiamo lorenzo e come tanti sono divenuto un igienista naturale in progress (passami il termine che indica il tentativo progressivo di migliorarsi).
Dicevo che come tanti ho intrapreso questo percorso cercando cosa ci fosse oltre i farmaci chimici per guarire i miei cari affetti da malattie allora cosiddette rare e per le quali ci proposero solo la rassegnazione. Moglie con l’artrite reumatoide (ora rallentata del 90%) e parenti con Arnold-Chiari e relativi disturbi motori (anch’essi ora alleviati).
Per fortuna mi distingue una rara forza di volontà che unitamente ad una incredibile passione per lo studio e l’approfondimento scientifico e la conoscenza, mi hanno portato a scoprire prima la naturopatia germanica ed infine con un’amica che ha frequentato il tuo corso, anche l’igienismo naturale.
Parliamo ora di fatti e MOZZI
ti cito una mia riflessione che a breve voglio duplicare su vari siti del settore (da 4 mesi scrivo sul blog http://www.Naturopatia-napoli.it)
1° fatto
Non è possibile la classificazione digestiva o metabolica dell’umanità in soli 4 gruppi sanguigni, per cui c’è un’evidenza scientifica sfavorevole a monte
2° fatto
Però sono evidenti i miglioramenti da chi adotta quella dieta, come si spiegano allora?
3° fatto
I miglioramenti sono dovuti non già alla scelta del gruppo, piuttosto al fatto che in quella dieta si seguono di massima e senza saperlo i principi di base dell’igienismo naturale: ossia le combinazioni alimentari.
Di conseguenza non è il mangiare carne di agnello a far star bene una persona di gruppo B, ma l’implicita adozione di consumo intelligente degli altri cibi non mescolando proteine e carboidrati
Ci credo che stanno meglio i primi tempi, hanno scopiazzato le scoperte dei padri dell’Igienismo come Shelton e simili.
Il fatto è che è commercialmente più furbo convincere un’utenza come quella italiana di passare dal guazzabuglio di dieta mediterranea a quella più morigerata del gruppo sanguigno.
Come farebbe un neofita napoletano come i miei concittadini a lasciare insieme al “Casatiello” ed i ziti col ragù anche la salsiccia che sta tanto bene con i frijarielli?
La dieta di Mozzi è una conciliante e giusta via di mezzo tra il troppo sbagliato della dieta mediterranea ed il troppo giusto del crudismo (verso cui tendo in progress).
Il buon Mozzi credo sia comunque solo l’inizio che sveglia la gente mettendogli una pulce nell’orecchio, MA CREDO sinceramente in scienza e coscienza che starà poi a noi igienisti del futuro (non mi sono ancora laureato) che rimane l’obbligo di fare il resto.
Sta ai bravi “blogger igienisti” il ruolo di raccogliere le persone che sono ora alle “scuole elementari” della dieta a gruppi di Mozzi e trasportarle fino all’università dei consigli salutari contenute nei principi naturopatici dell’igienismo naturale.
Nel frattempo, caro Valdo, grazie di esistere e vivere così bene il tuo ruolo di corretto divulgatore.
Lorenzo
(un igienista in progress)