LETTERA
UN FOLGORANTE INCONTRO CON ARNORLD EHRET
Caro Valdo, mi chiamo Antonio Falco e scrivo da Civita Castellana. Per 39 anni sono stato un onnivoro convinto. Poi, un bel giorno, scorazzando su internet per un mio problema di candidosi alla lingua, ho conosciuto la dieta senza muco di Arnold Ehret. Per me è stata una folgorazione, un fulmine a ciel sereno. Ho messo subito in pratica questa nuova filosofia. Ho eliminato gradualmente prima il latte, poi la carne, la pasta e infine i dolci. In 5 mesi sono diventato per il 95% fruttariano.
L’IMPORTANZA DI NON DEMORDERE
Con Ehret ho conosciuto anche te. Mi riempi sempre il cuore col tuo modo di scrivere e di aiutare le persone che hanno bisogno di conoscenza e non di fregature. Credo che la regola per guarire sia essere positivi e fiduciosi, inseguire i propri sogni senza mai demordere. Tutto questo ci dona una grande ed insperata energia, una forza che ci spinge oltre le difficoltà della vita. Avendo cominciato il mio cammino nei mesi freddi, attendo con ansia la primavera che è finalmente alle porte.
Fino all’estate 2010, il sottoscritto aveva i seguenti problemi:
- Emicrania 4 volte la settimana
- Gastrite cronica compagna fissa da 20 anni
- Colite ormai calvario giornaliero
- Tunnel carpale con intorpidimento delle dita e continuo dolore al polso
- Torcicollo frequente
- Dolore alla schiena
- Alito cattivo
- Cattivo odore ai piedi
- Macchie bianche sulla pelle
AUTOGUARIGIONI A RAFFICA NEGLI ULTIMI 5 MESI
Oggi, dopo 5 mesi, voglio condividere con te i miei miracoli salutistici. Le malattie sopra elencate sono completamente scomparse, e mi sento forte come un giovane di 20 anni. Di tutte le patologie mi è rimasta solo la candidosi, anche se lei pure sta lentamente scomparendo dalla mia lingua.
IL MIGLIOR TESTO IN CIRCOLAZIONE
Seguo costantemente il tuo blog. Il tuo libro sull’alimentazione lo definisco il miglior testo di medicina e scienza in circolazione, per non parlare delle tue tesine semplici ed illuminanti come la natura. La frutta è poesia, completa l’uomo e lo rende migliore. Ho voglia di urlare alla gente cos’è veramente la vita, la gioia, la serenità, il sorriso, la felicità. Tutto questo si può ottenere in modo semplice, come Madre Natura insegna.
LA MACCHINA UMANA È PERFETTA, SE LA ALIMENTIAMO CORRETTAMENTE
Mi hanno sempre detto che il corpo è una macchina perfetta, ma non capivo il senso. Perfetta in cosa? Mi chiedevo. Il mondo è pieno di malattie, e la macchina perfetta si guasta sempre. Ora ho finalmente capito. La macchina è perfetta, ma solo se la metti in condizione di funzionare, se l’alimenti coi giusti cibi e con la giusta voglia di vivere.
FRUTTARIANO ED ORGOGLIOSO DI ESSERLO
Sono diventato anche un attivista del crudo. Ho letto diversi libri che mi hanno fornito tutte le conoscenze per divulgare il verbo in modo consapevole e convincente. Sono fruttariano e orgoglioso di esserlo, felice di vivere questa nuova vita che Dio mi ha donato. Per concludere, voglio complimentarmi per il tuo operato da grande luminare al servizio della gente. Se hai in programma una conferenza in zona Roma, fammelo sapere. Se pubblichi la mia mail, inserisci pure nome e cognome. Un caro saluto. Antonio Falco, da Civita Castellana-Viterbo
RISPOSTA
ACQUA CHIARA E BASSO PROFILO
Grazie Antonio, il tuo messaggio è acqua chiara e non posso non pubblicarlo, nonostante qualche complimento di troppo nei miei personali riguardi. “When you win say little, when you lose say less” (Quando vinci non parlarne troppo, quando perdi parlane ancor di meno), dice un proverbio nordamericano. Meglio tenere dunque un basso profilo. A Roma sarò in AVA il 22 settembre. Qualcuno mi ha obiettato che riporto più volentieri le mail entusiastiche rispetto a quelle critiche o negative. Non è esatto. Devo piuttosto dare precedenza ai messaggi brevi, compatti, coerenti e significativi.
CI SONO ANCHE I CASI DIFFICILI
Non tutte le ciambelle riescono col buco. Esistono anche casi di gente che, pur con qualche miglioramento, non sta capitalizzando, non sta ricavando grossi benefici dal veganismo crudista? Certo che esistono. Vorrei inserire anche quei messaggi, non fosse altro che per amore di obiettività e di credibilità. E lo faccio ogniqualvolta posso. Il problema è che si tratta spesso di messaggi piuttosto lunghi, complessi e contraddittori. Se la gente mi scrivesse sempre in modo chiaro e compatto, il mio compito risulterebbe molto facilitato.
QUANDO SI MUORE UN PO’, PRIMA DI RINASCERE
In questi giorni ho ricevuto diverse mail improntate alla sofferenza, al pessimismo, al vedere tutto nero. Anche qualche messaggio telefonico. Non è un caso che siamo nel periodo più difficile dell’anno, nella coda dell’inverno, nel momento in cui il corpo boccheggiante, snervato, indebolito da tre mesi di freddo umido, brama calore solare e cibi vitali, senza poterli ancora ricevere.
A VOLTE OCCORRE STRINGERE UN PO’ I DENTI
È il momento in cui le patologie sembrano avere il sopravvento, per cui vengono ampliate ed ingigantite dall’ansia, dalla paura, dall’insicurezza, dalla depressione. Ricordo a tutte le amiche e gli amici in difficoltà che l’inverno dovrebbe essere la stagione del letargo e del riposo, la stagione della sopravvivenza ai rigori del clima. Persino il momento storico, economico e politico del pianeta terrestre, non pare essere davvero il migliore.
PENSARE IN POSITIVO, NONOSTANTE TUTTO
L’invito generale è quello di pensare in positivo, nonostante tutto, nonostante le scie chimiche, nonostante il codex, nonostante Bilderberg, nonostante le lobbies e le logge massoniche. Abbiamo tutti dentro di noi le forze e le risorse per saltarne fuori. La nuova stagione poi è alle porte e non mancherà di regalarci luce solare e vitalità. Le pianticelle di tarassaco stanno già formando i primi bocciolini gialli, mentre primule, margherite e violette fanno altrettanto. Simboleggiano il riesplodere della vita, il rinascere vero e proprio dell’anno. La lettera di Antonio ha tutti i numeri per essere classificata come nota di serenità e di speranza, come nota in controtendenza, come esempio da seguire, come formula mentale e spirituale da cui trarre buona ispirazione.
Valdo Vaccaro
probabilmente è scomparsa anche la forfora… e chissa quante altre piccole cose "normali" 🙂