LETTERA
MENINGIOMA PRIMA DIAGNOSTICATO E POI SCOMPARSO SPONTANEAMENTE
Gentile Dr Valdo Vaccaro, Le scrivo perché vorrei sottoporle un caso per avere un suo parere. Ad un mio parente è stato diagnosticato, in funzione della risonanza magnetica, un meningioma cerebrale situato sul nervo ottico. La Rmn è stata eseguita perché il sintomo lamentato era la diplopia.
Stranamente però, dopo circa 20/25 gg, tale sintomo è scomparso spontaneamente.
TERAPIA A BASE DI CARDIO-ASPIRINA E DI ANTIEPILETTICO
La terapia somministrata è stata per circa 20 gg la cardio-aspirina, prescritta a scopo preventivo per altre problematiche ed un antiepilettico assunto per circa un mese.
RILUTTANZA ALL’INTERVENTO CHIRURGICO
Tra circa un mese dovrà sottoporsi ad un intervento di neurochirurgia, ma il paziente data la scomparsa del sintomo nutre delle resistenze per l’intervento. In attesa di un Suo cortese riscontro, Le invio cordiali saluti.
Grazia
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RISPOSTA
IL MERITO NON VA DI CERTO ATTRIBUITO AI FARMACI
Ciao Grazia. Pur non essendo facile e scontato descrivere l’andamento di questa remissione naturale, penso che potrebbe essere legato a un implemento dietetico e comportamentale del paziente in fase post-diagnostica. Di sicuro non avrebbe senso attribuire ai farmaci assunti un qualche credito nella scomparsa del sintomo, visto che tali medicinali non sono nemmeno concepiti in tale direzione. Il meningioma, al pari di tutte le manifestazioni tumorali rimane sostanzialmente un sintomo da rispettare. A volte, la scoperta di qualche anomalia nel nostro corpo ci porta automaticamente a fare delle scelte salutiste migliorative.
IL CORPO È UNA ENTITÀ AUTO-GUARENTE
In ogni caso il corpo è una entità autoguarente, per cui è normalissimo che esista una stabile tendenza verso la remissione spontanea. Nel caso specifico del meningioma sul nervo ottico, si tratta pure di tumore benigno in termini di classificazione medica. I tumori poi vanno e vengono, crescono e decrescono in funzione dei cambiamenti biochimici che avvengono all’interno del corpo. Esistono del resto statistiche abbondanti e convincenti su remissioni naturali nel campo dei tumori.
RILUTTANZA PIÙ CHE GIUSTIFICATA
La riluttanza verso l’intervento mi pare ovvia. Siamo contrari alle asportazioni chirurgiche sul sintomo tumorale esistente in concreto, figurarsi poi in caso di tumore scomparso ed inesistente. Sarebbe quanto mai assurdo ed allucinante intraprendere un’operazione per togliere qualcosa che non c’è, anche secondo i criteri della medicina interventistica.
Valdo Vaccaro
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