LETTERA
Buongiorno, mi scuso se disturbo, sono la mamma di una bambina di 10 anni alla quale nel giugno 2022 è stato diagnosticato il diabete di tipo 1. Non ci sono precedenti di diabete nelle nostre famiglie perciò per me è stato un fulmine a ciel sereno. Ho letto il suo libro, dizionario di salute naturale, consigliata una mia amica e lo trovo veramente molto, ma molto interessante… anche se mia figlia è stata trattata male in primo luogo di intervento della malattia, in ospedale, perché imbottita di insulina, io non mi sono mai arresa e mai lo farò.
Abbiamo piano piano diminuito l’insulina a metà, da 35 unità che faceva all’uscita dall’ospedale a 16,5 -17 unità di oggi. Abbiamo completamente cambiato l’alimentazione, eliminando carboidrati del pane, pasta e stiamo, con l’aiuto della naturopatia ottenendo dei buoni risultati… e anche con la riflessologia plantare per aiutare il pancreas a riprendere le sue funzioni… mi sono anche rivolta ad un medico molto bravo, un vero medico a 360 gradi che mi sta aiutando con dei prodotti naturali, il dott. Franco Mastrodonato. So e sono certa che lei mi può aiutare.. la prego, so che mia figlia può guarire e farò il possibile e l’impossibile perché ciò accada… se può ricevermi oppure aiutare io le sarò grata eternamente. Intanto la ringrazio infinitamente per l’attenzione e spero lei risponda alla mia richiesta di aiuto. Distinti saluti
Michela
RISPOSTA
DEFINIZIONI CONTRASTANTI SUL DIABETE
Importante rivelare innanzitutto che, contrariamente a quanto la diabetologia ufficiale pensa, crede e attua, il trattamento rimediale per il diabete di tipo 1 (cosiddetto infantile ed insulinico) e per il diabete di tipo 2 (non insulinico) non differisce di molto.
Le posizioni ufficiali della diabetologia continuano a definire il diabete1 come entità malefica, come malattia, come malattia genetica o ereditaria, come malattia autoimmune dovuta a un sistema immunitario impazzito che va contro il corpo, come malattia idiopatica (esistente di per sé senza causa specifica evidente), come malattia cripto-genetica o come malattia lantanica (dovuta a misteriosi agenti del suolo). Una incredibile massa di stupidaggini prive di scienza, prive di logica, prive di buon senso e prive di riscontri statistici. Si sa comunque che il diabete1 è particolarmente diffuso tra i giovani e che si manifesta come cheto-acidosi, per cui il corpo -secondo la medicina ufficiale- in mancanza di insulina utilizza gli acidi grassi per produrre energia e finisce per generare corpi chetonici che sono prodotti tossici per l’organismo. Il diabete2 è invece caratterizzato da iperglicemia e da incapacità del corpo di produrre insulina e di gestire gli zuccheri in modo corretto. Spesso è il risultato di una dieta scorretta protratta per anni e di uno stile di vita non sano.
DIVERSITÀ TRA MEDICINA E IGIENISMO SULL’INTERA QUESTIONE
Fatto accertato è che negli USA il diabete è la causa numero uno di morte e di cecità, di retinopatie, oltre che di amputazioni arti. Quanta sia poi alta la percentuale di vittime causate dalle malattie iatrogene e dalle cure invasive mediche, è immaginabile. Chiaro che nella scienza igienista naturale e nella medicina naturale non si parla di malattie ma al massimo di disfunzioni e sintomi preziosi che fanno da campanello d’allarme e che aprono la strada al riequilibrio. Su tutto prevalgono le leggi cosmiche di causa ed effetto, e il fatto basilare che il corpo è health oriented, è per sua struttura naturale autoguarente, per cui non va mai contro se stesso a patto di lasciarlo lavorare esplicando la sua saggezza e la sua intelligenza auto-riequilibrante.
NON È ESAGERATO PARLARE DI CATASTROFE SANITARIA
Si parla di 400 milioni di persone affette da questa condizione e probabilmente di un miliardo di pre-diabetici o di diabetici inconsapevoli di essere ai margini. Ricordiamo che non esiste diabete con glicemia al di sotto di 100 mg/dl di sangue, e che c’è stato di alterazione tra i 100 e i 126 mg/dl, mentre la condizione diabetica esiste con valori al di sopra di 126 mg/dl. In ogni caso siamo di fronte ad una autentica catastrofe mondiale, non solo per le grandi sofferenze patite sul piano umano, ma anche per gli astronomici costi ospedalieri che il diabete comporta.
IDEE ERRATE SULLE CAUSE DI DIABETE
La mancanza di insulina nel sangue porta a sviluppare sia il diabete1 che il diabete2 (di origini principalmente metaboliche). Tutti i tipi di diabete si manifestano attraverso la iperglicemia, cioè l’elevazione della concentrazione dello zucchero nel sangue. La definizione teorica prevalente è dunque quella di una incapacità del corpo di metabolizzare gli zuccheri del sangue (il glucosio). Per troppi anni si è pensato al diabete come a una entità patologica di tipo ereditario. Oggi sappiamo che ogni forma di diabete viene generata da errori alimentari e da stress che portano ad alti livelli di grasso nel sangue come aberrante risultato. In pratica, l’eccesso di grasso comporta l’impossibilità per l’ormone insulina di interagire con il glucosio nei punti e nei tempi dovuti. Per troppi anni si è creduto superficialmente che il diabete (la carenza di insulina) fosse dovuto a una insufficiente produzione da parte del pancreas.
CENNI STORICI SULL’INSULINA
La storia dell’insulina è ferita di gelosie, di contestazioni, di premi nobel assegnati troppo frettolosamente. L’insulina venne ufficialmente isolata da Frederick Grant Banting (allora studente di medicina all’università di Toronto), e da Charles Herbert Best, con l’assistenza del prof Macleod. Su tale premio Nobel ebbe molto da ridire il prof Nicolae Paolescu dell’università di Bucarest, autore di diverse ricerche sul diabete negli animali.
LA COLPA NON È DEL PANCREAS MA DEL SANGUE GRASSO
Ma già a partire dagli anni ’60 si era riscontrato che la maggioranza dei diabetici possedevano in realtà molta più insulina delle persone normali non-diabetiche. Ne possedevano addirittura 3 volte di più, dimostrando chiaramente che il loro pancreas svolgeva regolarmente le sue funzioni, e che quindi occorreva cercare altrove le cause del problema diabetico. E qui veniva in aiuto il fatto che tutti i soggetti sofferenti di diabete rivelavano un alto livello di grassi nel sangue. Grassi che inibivano l’azione insulinica. Altre scoperte ancora venivano in aiuto. Ad esempio che nei paesi ad alto consumo di proteine animali e di latte in polvere, la percentuale dei sofferenti era particolarmente intensa. Al contrario, ogni forma di diabete risultava essere sconosciuta nelle popolazioni la cui dieta era bassa in grassi, proteine, zuccheri lavorati, dolciumi, biscotti, grissini e gelati.
UNA MASSA CRESCENTE DI INSULINO-DIPENDENTI
Alla luce di quanto oggi sappiamo con certezza, almeno in ambito igienista, gli scopritori dell’insulina -sia i canadesi che i rumeni- non hanno affatto salvato milioni di diabetici, ma hanno piuttosto creato una moltitudine di schiavi dell’insulina, di drogati, di adolescenti costretti al tormento giornaliero di continue iniezioni e pertanto a una vita oltremodo ansiosa, misera e precaria.
LIBERARSI AL PIÙ PRESTO DALL’INSULINA
Ricordiamo che l’insulina non è una sostanza naturale e non è una sostanza innocente. Al contrario essa tende a distruggere la funzionalità del pancreas, per cui prima ce ne liberiamo e meglio sarà per la nostra salute.
Occorre ricordarsi in ogni momento che l’insulina è un farmaco potente e dopante, che trova giustificazione solo nei casi di reale emergenza temporanea, ma che non può essere considerato cura o rimedio stabile.
PRESCRIZIONI SICURE E CAUSE SCONOSCIUTE
Per la diabetologia ufficiale le cause reali del diabete1 sono addirittura sconosciute. Questo fatto è sconvolgente e vergognoso, è tale da lasciare esterrefatti. Come si fa a imporre delle cure per una malattia, a base tra l’altro di iniezioni giornaliere, quando non se ne conoscono neppure le cause? Ippocrate sosteneva non a caso “Primo non Nuocere”, e quindi anche “Primo non Spaventare, Primo non mettere la gente in stato di panico e di preoccupazione”. E i medici invece continuano a usare disinvoltamente l’arma della paura come strumento di obbedienza, prospettando che senza il loro intervento “salvavita” insorgerebbero malattie cardiache e renali.
FONTI NATURALI DI MAGNESIO, CROMO E VANADIO
Nelle persone che soffrono di diabete è stata riscontrata una carenza di magnesio, di cromo e di vanadio, per cui la medicina spinge pure verso gli integratori sintetici. Il che è doppiamente deleterio in quanto gli integratori non risolvono alcun problema e provocano pure effetti avversi. È bene ricercarli ovviamente da fonti naturali. Il cromo organico si trova nel miglio e nel grano saraceno, oltre che in spinaci, cavolini di Bruxelles, rucola, radicchio, sedano, broccoli, fragole, ciliegie, banane, lamponi, more, melegrane, meloni. Il vanadio organico si trova nei broccoli, nelle alghe, nei funghi e nella frutta secca. In questa tesina invece avevo parlato delle fonti di magnesio. È ampiamente provato che ogni forma di diabete viene attenuata ed eliminata adottando con regolarità, fiducia e costanza una dieta vegetariana.
PIANTE AMICHE
Tra le piante amiche dei diabetici ricordiamo anche: Aglio, Aloe, Bardana, Cipolle, Porri, Ravanelli, Scalogno, Lattuga, Broccoli, Cavolfiore, Patate, Avocado, Zenzero, Limone, Lavanda, Topinambur, Salvia, Mirtillo, Cannella, Ginseng, Maggiorana, Radicchio, Tarassaco.
ELOGIO VERSO UNA MADRE CORAGGIOSA E DETERMINATA
Per guarire da qualsiasi affezione fisica e da qualsiasi contrarietà mentale e spirituale devi volerlo con tutta la tua forza, con tutta la tua convinzione e tutta la tua anima. Non serve affatto attendersi un aiuto o qualche scorciatoia da interventi esterni. La capacità guaritiva esiste al nostro interno, va compresa, richiamata e sollecitata. Occorre contare con fiducia sulle nostre eccezionali doti e risorse.
La Michela è un esempio straordinario di madre saggia e coraggiosa in quanto dimostra col suo messaggio di non cedere di un centimetro dalle sue convinzioni. Sono chiaramente disponibile per un eventuale colloquio diretto, prenotabile qui.
Valdo Vaccaro
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