IL MONDO DI OGGI CI VUOLE TUTTI MALATI E TUTTI DIABETICI
Viviamo in un mondo che fa di tutto e di più per farci ammalare. Un mondo dove la persona sana rompe e disturba, mentre quella malata rappresenta sotto ogni punto di vista non soltanto la normalità, ma anche la necessità, la moda, la tendenza che fa mercato. Viviamo in un mondo in cui essere infermi è una stimata virtù popolare, mentre essere sani è un insopportabile vizio antidemocratico, uno stare fuori dal coro. Queste considerazioni valgono per tutte le patologie, ma ancor di più valgono per la malattia metabolica chiamata diabete.
TERZA CAUSA PRINCIPALE DI MORTE, DOPO I DUE MAGGIORI KILLER INFARTO E CANCRO
Il numero di individui sofferenti di menomazione al metabolismo del glucosio, ovvero di pre-diabete, di diabete 1 e 2, e di ipoglicemia, sta raggiungendo nel mondo proporzioni letteralmente epidemiche. Il diabete è ormai la terza causa principale di morte dopo l’infarto e il cancro. Tra pre-diabetici, diabetici tipo 1, diabetici tipo 2, e gente che ha il diabete senza sapere di averlo, si parla più o meno di 40 milioni di persone nei soli Stati Uniti, una cifra enorme e spaventosa. Non certamente spaventosa per la Pfizer e per Big Pharma, che puntano a trasformare il pianeta in un mondo di gente normalmente e coerentemente diabetica, e che trovano anzi conforto e appagamento in tali numeri. Fatte le debite proporzioni, si può stimare che nel mondo si stia andando verso il mezzo miliardo di diabetici.
KOUCHAKOFF E LA PATOLOGICA LEUCOCITOSI DIGESTIVA
Il dr Paul Kouchakoff, medico russo operante a Losanna-Svizzera, si prese il merito di illustrare al mondo un fenomeno noto come leucocitosi digestiva, una autentica reazione di rifiuto e di rigetto nei confronti del cibo ingerito. Lo fece nel 1930, durante il primo congresso mondiale di microbiologia di Parigi, dimostrando come, ad ogni ingestione di alimenti cotti e devitalizzati, il nostro organismo reagisce con una iperproduzione di leucociti, in quanto percepisce innaturale e pericolosa ogni materia vivente sottoposta a quella trasformazione molecolare che avviene con la cottura.
IL NOSTRO LUSIGNANI AVEVA GIÀ DESCRITTO LA LEUCOCITOSI NEL 1924
Kouchakoff pubblicò i risultati delle sue ricerche col suo saggio del 1937 “Nouvelles lois de alimentation humaine, basees sur la leucocytose digestive”. Ma già il medico italiano C. Lusignani, dell’Università di Parma, aveva pubblicato nel 1924 un importante lavoro sulla leucocitosi digestiva, sostenendo pressoché le stesse cose, e dimostrando come le variazioni leucocitarie successive alla digestione dell’alimento cotto derivino dai meccanismi nervosi centrali e periferici che, regolando il calibro vasale, determinano l’aumento o il decremento dei leucociti tramite fenomeni di vasocostrizione o di vasodilatazione.
IL CIBO CARNEO E IL CIBO COTTO RAPPRESENTANO UNA AGGRESSIONE BIOCHIMICA AI NOSTRI MECCANISMI IMMUNITARI
In altre parole, i globuli bianchi, programmati per difenderci da corpi estranei a noi forestieri e dannosi, aumentano di numero in caso di aggressione, ovvero in caso di ingestione impropria di cibi cotti e di cibi morti. “La vita è cruda, perché tutti i processi biologici si svolgono in ambiente naturale, nei limiti della temperatura alla quale le cellule e i tessuti svolgono le loro attività vitali”, scrisse il professor Lino Businco, docente di patologia generale all’Università di Roma.
LA VITALITÀ STA NEI CIBI CRUDI
Il bello è che il corpo sa riconoscere ancora perfettamente, dopo alcuni millenni di deviazione alimentare, i cibi vivi (quelli che gli consentono di mantenere integro il suo capitale di vitalità) da quelli morti. Sono cibi vivi gli alimenti crudi che conservano intatto il loro corredo di fattori vitali, con vitamine, proteine, sali minerali organicati, food-enzyme o vitalie, ormoni, auxoni (fattori di crescita), essenze volatili, antiossidanti naturali, biostimoline, complessi antibiotici, insuline ed inuline naturali, fitochimici (licopene, resveratrolo, antocianine, flavonoidi, ecc).
CUOCERE È DISTRUZIONE DI VALORI NUTRITIVI
Alimenti morti, invece, sono tutti i cadaveri crudi o cotti di animali di terra, di cielo e di acqua, ma anche prodotti naturali come frutta, verdura, tuberi e cereali, se sottoposti a cottura, e quindi a trasformazioni chimiche irreversibili. La bollitura provoca l’idrolizzazione e la dispersione delle proteine. Se arrostite, esse coagulano, flocculano e si denaturano già a 60°C, producendo via via sostanze tossiche e cancerogene da piroscissione (benzopirene, benzoantracene, perilene). I grassi cotti diventano acreolina, sostanza micidiale per il fegato. Le vitamine vengono distrutte irrimediabilmente, al pari degli enzimi, La linfa vitale chiamata clorofilla si degrada a feofitina, di colore bruniccio, ed è inutilizzabile per il nostro corpo. I minerali, pazientemente elaborati dal processo di fotosintesi, subiscono un processo di disorganicazione e ridiventano inorganici, non assimilabili dai finissimi filtri renali (glomeruli).
LE PROVE STRUMENTALI SULLA VITALITÀ DEI CIBI
Tutte queste cose sono state provate e dimostrate strumentalmente dal brillante ingegnere francese Andrè Simoneton, che guarì se stesso da gravi malattie ricorrendo ai cibi vivi e vitali che misurava regolarmente sulla scala Bovis-Simoneton, sulla base delle radiazioni ovvero delle vibrazioni elettromagnetiche registrate in Armstrong.
FRUTTA E VERDURE CRUDE SUL TOP DELLA SCALA BOVIS-SIMONETON
Simoneton espose le sue ricerche sul testo “Radiations des Aliments”, del 1990, spiegando che gli alimenti superiori, vivi, tipo frutta e verdura cruda segnano frequenze altissime da 8000-10000 Angstrom, colorate vivacemente all’infrarosso, mentre i cibi morti, le carni, le proteine animali, i cibi zuccherati e salati, i pani bianchi stracotti, le vitamine sintetiche e gli integratori, stanno tutti sui livelli bassi dei 3000 Angstrom e al di sotto, coi colori del grigio e dei raggi X, ovvero coi colori della malattia e della morte.
UN CORPO SANO EMETTE AURA ROSSASTRA E NON MENO DI 6500 ANGSTROM
Lo stesso corpo mano, se è in condizioni di salute e di buona forma psicofisica, emette radiazioni positive ed arricchenti dai 6500 Angstrom in avanti, corrispondenti a un’aura rossastra e rivitalizzante, mentre emette onde negative ed un’aura grigia debilitante ed assorbente quando è in condizioni di debito energetico e biodinamico. I sensitivi, come lo era Antonio Grassi da Udine, l’inventore delle famose solette terapeutiche Grassi distribuite anni addietro nelle farmacie di mezza Italia, riescono a percepire i colori dell’aura, a condizione di essere in ottimo stato di forma. Tutti noi siamo comunque in grado di verificare se una persona che ci sta vicino è una stella che illumina e che irradia energia, o se invece è un buco nero che assorbe e ci debilita. Un malato di cancro emette radiazioni scure e 1500 Angstrom, gli stessi valori del pane bianco commerciale.
70 ANNI PERSI PERSI A NASCONDERE LE VERITÀ
Ora, viene da porci una domanda precisa. Sono passati 70 anni da queste importantissime scoperte. Come mai si continua a fare di tutto per insabbiarle, per non divulgarle, per contrastarle, per irriderle? Come mai non si trova posto per questi autori sui testi universitari, sui programmi televisivi, sulle commemorazioni dei geni e dei benefattori dell’umanità?
LE MULTINAZIONALI DEL CIBO COTTO E DEL CIBO MACELLATO
La risposta è semplicissima. I criteri di valutazione delle scoperte scientifiche e degli scienziati che le realizzano sono profondamente cambiati. Si premia chi fa comodo e si boicotta chi dà fastidio. Il silenziamento di queste scoperte sta premiando le multinazionali del cibo macellato, del cibo precotto, del cibo sintetico, del cibo inscatolato, delle bevande imbottigliate, tetrapackate e in lattina. Il boicottamento di queste scoperte sta pilotando altresì il mondo intero verso l’autodistruzione e verso la diabetizzazione generalizzata del popolo.
DIABETE 1 INSULINODIPENDENTE
Non ripeteremo qui tutti i concetti già espressi sul diabete nelle tesine precedenti. Il diabete tipo 1 colpisce a qualsiasi età. Arriva all’improvviso e costringe a iniezioni multiple di insulina tutti i santi giorni. La scusa che i medici apportano è che il pancreas non produce più insulina. Il che racchiude tre inganni.
I TRE INGANNI DEL DIABETE 1
Primo inganno, non sempre è vero che il pancreas è atrofizzato. Il più delle volte il pancreas funziona, ma l’insulina non circola rapidamente come dovrebbe, e non riesce a contrastare i picchi glicemici, impedita da un sangue denso e lipidico che è la vera causa della patologia. Secondo inganno, ci si limita a trattare il sintomo iniettando insulina, e nessuno si interessa di chiedersi perché viene prodotta meno insulina, visto che la responsabilità ricadrebbe sulle carni, sui latticini, sui cibi cotti e devitalizzati. Terzo inganno, l’insulina e le altre sostanze chimiche di contorno, provocano alla lunga infiammazioni e cancro alla vescica, all’apparato urinario, all’apparato genitale.
UNA VITA D’INFERNO
Il diabetico “insulinodipendente” di tipo 1 è costretto a testare lo zucchero del suo sangue sforellando le dita 6 o più volte al giorno! È costretto a vivere sul chi va là non solo per le crisi di iperglicemia, ma anche per le insidiose crisi ipoglicemiche, entrambe life-threatening ovvero micidiali. Tre milioni di americani hanno il diabete 1, e ogni anno più di 15000 nuovi bambini e 15000 nuovi adulti vanno ad aggiungersi alla lista come nuovi diagnosticati. Un dramma che cambia la vita alla persone. Un vero e proprio inferno in terra.
COME EVITARE IL DIABETE 1
Esiste un metodo per stare lontano da questa maledizione chiamata diabete 1? Certo che esiste. Stare lontanissimi dai cibi animali, dalla carne e dal latte, dai formaggi, dalle besciamelle, dalle cremine, dai dolciumi al latte, dai gelati al latte, dalle cioccolate al latte, dal grana e dalle mozzarelle, dai farmaci e dai vaccini. Questo discorso non vale solo per il diabete 1 e 2 ma anche per tutte le cosiddette malattie auto-immuni, per le artriti, le coliti, le nefriti, il lupus e molte altre.
UN CONTRIBUTO DALL’UNIVERSITÀ DI SASSARI
Un team di ricercatori dell’Università di Sassari ha individuato di recente un batterio chiamato MAP (microbacterium avium paratubercolosis) capace di favorire il morbo di Chron, ovvero la sindrome dell’intestino irritabile, ma anche, in alcuni casi, il diabete tipo 1. Chiaramente restiamo dell’opinione che i batteri, più che causare, accompagnano le patologie in qualità di spazzini del materiale guasto che si crea in tali circostanze. In ogni caso, esistono non colline ma montagne di prove sulle responsabilità patologiche delle proteine animali della carne, del pesce, delle uova e dei latticini, in riferimento al diabete 1 e 2, e a tutte le peggiori malattie catalogate dalle strutture sanitarie.
IL CASO DEL DIABETE TIPO 2
Cosa dire poi del diabete 2. Qui il pancreas e l’insulina non c’entrano nel modo più assoluto. Se c’è qualcosa che non funziona è il fegato intasato dai grassi che non riesce più a metabolizzare, per cui essi vanno a depositarsi sulle pareti dei vasi sanguigni, e sui capillari, impedendo il passaggio degli zuccheri dal sangue alle cellule, che diventano affamate. In tale circostanza il pancreas diminuisce intelligentemente la produzione di insulina per evitare l’aumento di concentrazione zuccherina nel sangue.
IN POCHE SETTIMANE SI PUÒ SCONFIGGERE QUESTA PATOLOGIA
Dare ai diabetici 2 delle sostanze che abbassino il tasso di glucosio è a quel punto una grande idiozia, fatale per milioni di persone. Tutto questo quando in poche settimane, o al massimo in pochi mesi, con una semplice dieta crudista, qualsiasi diabetico può guarire agevolmente senza insulina, senza farmaci e senza tanti ansiogeni e stressanti test. Via le carni, via i grassi animali ed ittici, via il burro e le margarine, via i formaggi e i latticini, via i prodotti industriali con grassi (vedi cracker e grissini), via il caffè, il fumo, gli alcolici, ottimi invece gli oli estratti a crudo, i semini, le mandorle e l’avocado, ottima la frutta acquosa e acidognola, ottimi tutti i tuberi e le verdure crude.
LA DIETA SOTTOCALORICA DELL’UNIVERSITÀ DI NEWCASTLE
Porta la data di ieri 24/6 una notizia londinese ANSA, dal titolo “Dieta estrema può curare il diabete”. “Nessun medicinale, nessuna insulina, soltanto una dieta durissima per 2 mesi. È così che un’equipe di ricercatori dell’Università di Newcastle ha curato alcuni volontari affetti da diabete 2, dimostrando che non è affatto una malattia incurabile, come qualcuno vuol far credere. I volontari hanno seguito una dieta di soltanto 600 calorie per 8 settimane e, 3 mesi dopo, 7 su 11 erano guariti. Il diabete 2 è caratterizzato da troppo glucosio nel sangue e, a differenza del tipo 1, ha uno stretto legame con l’obesità”.
CHI SONO I PILOTI DELLA PESTE?
A questo punto appare chiaro come ci siano delle precise responsabilità. Chi è che pilota la peste diabetica in espansione? La risposta è troppo facile. Sono le stesse persone che manovrano le pesti bubboniche, l’Aids, il Papilloma Virus, le pandemie inventate e quelle ingegnerizzate. Sono quei manigoldi che sventolano giornalmente i 100 morti dell’Escherichia Coli tedesco-francese, e che ignorano i milioni di morti prodotti dal diabete.
GALLEGGIAMO SU UN SU UN MARE DI IMMONDIZIA E DI FALSITÀ
La gente si scandalizza perché le stiamo aprendo gli occhi sulla farsa Aids? Ma se viviamo sommersi dalle balle e dalle prese per i fondelli. Ma se stiamo galleggiamo su un mare colmo non solo di rifiuti pericolosi, ma pieno zeppo di bugie, di brogli e di farse. La farsa del raffreddore, la farsa del virus, del batterio, dell’appendice, delle tonsille, delle epatiti, del colesterolo, delle tiroiditi, del cancro e del diabete.
GLI APPESTATORI DELL’AIDS E I DIABETIZZATORI SONO TARGATI ROCKEFELLER
Chi sono i filibustieri che succhiano sangue e pompano insulina? I presidenti e i ministri di tutti gli stati, i rettori e i baroni delle università mediche, i giornalisti televisivi vergognosamente schierati con le multinazionali, i cuochi televisivi specializzati a diabetizzare ed avvelenare gli utenti, i macellai televisivi osannati ed onorati come salvatori della patria, una marea di galoppini e di servitori. Chi rema contro la verità, se non quei medici che sanno come stanno le cose e che ciononostante rimangono collusi col sistema marcio e putrescente? Se non quei manager ospedalieri e quei responsabili ministeriali e regionali che continuano a piazzare sulle bacheche delle ASL le solite diseducative piramidi alimentari della FDA?
NON MI RISULTA DI AVER DATO NOMIGLIOLI A NESSUNO
C’è un sito internet che si chiama “diabetando” e che mi manda a quel paese perché ho affermato che “Somministrare insulina non significa affatto salvare una persona, ma condannarla a un’esistenza penosa”. “Essere trattati come stupidi caproni non ci va”, è la lamentela di questi anonimi. Preciso che non ho mai dato dello stupido, del caprone, dell’asino o del maiale a nessuno, anche se gli animali citati valgono sicuramente di più di tanti esseri umani che sono bravissimi ad offendersi e a reagire impropriamente, pur avendo magari la coda di paglia.
CHI STA PILOTANDO IL MONDO VERSO IL DIABETE? OGNUNO SI FACCIA L’ESAME DI COSCIENZA.
Non ho mai visto un maiale imprigionare un uomo e portarlo al macello. E non ho mai visto un maiale diabetizzarne un altro, né l’ho mai sentito diffamare i suoi simili. Non mi piace fare di ogni erba un fascio. Qui parliamo di fatti circostanziati e di responsabilità precise. Qui si parla di un mondo che va dritto verso il precipizio e verso la rovina. Chi lo sta pilotando verso il cibo proteico, verso la carne, verso il cotto, verso il latticino, verso il farmaco, verso il vaccino, verso il mercurio, verso l’insulina, verso il diabete? Ognuno si faccia un esame di coscienza.
Valdo Vaccaro
Sono in vacanza, quando tornerò manderò un piccolo contributo xche veramente interessante il suo contributo, che divulgherò, cordialmente, Piera