LETTERA
Buongiorno Dott. Vaccaro, ho visto i suoi video su youtube e letto informazioni sul suo sito; credo molto in quello che dice; le racconto in breve la mia vicenda personale. Mi chiamo Antonio, ho 50 anni, sono alto 1,70 e peso 54 kg, fumatore, nella vita faccio l’impiegato e svolgo un’attività semi sedentaria.
Nel 2006 soffrivo di coliche addominali e dopo aver speso circa 800 euro in accertamenti sanitari mi hanno diagnosticato la bile densa, curata per 6 mesi con Deursil. Da allora non ho più avuto coliche ma ho iniziato ad aprire gli occhi e a seguire una dieta più sana evitando cibi raffinati/industriali, eliminando insaccati, carni rosse, formaggi, latte, zuccheri/dolci in genere etc. seguendo all’80% la dieta del gruppo sanguigno A di Peter D’Adamo e i consigli del Dott. Franco Berrino.
La dieta che seguo tuttora è a base di cereali integrali, pesce, qualche volta carni bianche, legumi, semi oleosi e tanta frutta e verdura. In alcune occasioni (forse una volta al mese) mi concedo uno sfizio mangiando del cioccolato fondente/una fettina di torta, una pizza e un bicchiere di vino rosso.
A luglio dello scorso anno mi hanno diagnosticato il diabete mellito di tipo II e sono finito nel “FAMOSO PROTOCOLLO” dei centri diabetologici con assunzione di metformina 500mg quattro volte al dì, misurazione della glicemia etc.
I medici che mi hanno visitato hanno detto che seguendo queste diete “fai da te” ho mandato in tilt il metabolismo e di conseguenza il pancreas, ma pur prendendo la metformina il glucosio a digiuno supera sempre i 140/160 così mi hanno prescritto un’altra serie di esami del sangue ed un’ecografia dell’addome superiore.
Sono assai scoraggiato e vorrei, se possibile, un suo consiglio. La ringrazio per l’attenzione e le porgo cordiali saluti.
Antonio
RISPOSTA
È da anni che metto in guardia i lettori sulle diete commerciali di matrice americana a partire dalla Atkins, alla Zona, ai Gruppi Sanguigni, e sulle diete da esse derivate (tipo Montignac, Dukan, Lemme e simili), spiegando in dettaglio le incongruenze e i pericoli che esse rappresentano, e la grande diseducazione che esse ingenerano, ma evidentemente la gente ha bisogno di scottarsi di persona prima di capire che il fuoco brucia.
STIAMO ALLA LARGA DAI GRUPPI SANGUIGNI
In linea generale, per quanto ci siano alcune diversità di vedute, trovo il dr Franco Berrino persona preparata, competente e soprattutto dotata di buon senso, uno che sa mangiare e che pratica sobrietà e salute, otre che divulgarle al pubblico.
Quanto invece alla dieta dei gruppi sanguigni non ho proprio nulla da spartire, e trovo disdicevole che essa trovi tuttora spazio e followers in Italia, dopo essere stata pesantemente bocciata da anni in tutti i paesi asiatici e nella stessa America da cui proviene il suo autore Peter D’Adamo.
Questo singolare e strano interesse per la Dieta a Gruppi Sanguigni deriva probabilmente non tanto da scelte logiche e scientifiche, quanto dal fatto che molti italiani amano consultare l’oroscopo e ci credono pure.
NON CREDO ALLE SCORCIATOIE FARMACOLOGICHE
Anche l’idea di curare la bile addensata e le coliche epatiche con un farmaco ursodesossicolico, cioè con un sintomo-soppressore, non mi pare il massimo per risolvere le proprie disfunzioni digestive, ma solo una mediocre scorciatoia farmacologica per tacitare un sintomo, lasciando intoccati al loro posto i fattori causanti.
TROPPE COSE NON QUADRANO
Fattori causanti che a volte travalicano l’aspetto alimentare e che andrebbero studiati e analizzati uno per uno passando al setaccio pensieri, parole ed azioni di una persona da quando si alza a quando ritorna a letto al termine della giornata.
Ma in questo caso già lo stile alimentare citato nella mail rivela che non ci siamo affatto. Citare nell’ordine cereali integrali, pesce, qualche volta carni bianche, legumi, semi oleosi, e tanta frutta e verdura alla fine, senza nemmeno citare se cruda o cotta mi fa intuire che sotto sotto ci sono alcuni concetti svianti. Essere poi fumatore e semi-sedentario complica di certo la situazione.
Qualche piccola trasgressione come una volta al mese la pizza, la cioccolata e il bicchiere di vino rosso può essere capita e concessa a chi sta andando per così dire a gonfie vele, ma se uno già procede annaspando, ogni ulteriore infrazione alle regole non fa che aggravare la situazione.
Alla fine si finisce nel famoso protocollo dei centri diabetologici, con assunzione di metformina 4 volte al dì, con continue ed ossessionanti misurazioni della glicemia, con esami del sangue, ecografie dell’addome e non so che altro ancora. Non penso affatto si tratti di un vivere sereno e divertente.
NON ESISTONO DIVINITÀ COL CAMICE
Non serve nemmeno demonizzare i medici. Sono uomini e non divini. In questo caso, e direi nella maggioranza dei casi, non sono nemmeno aggiornati sulle proprie cose. Tante attenzioni rivolte alla glicemia e nessuna invece ai punteggi insulinici che hanno addirittura una importanza prevalente.
Sappiamo del resto che le inveterate abitudini ed il vecchiume ideologico, il conservatorismo e la muffa dei metodi sanitari, funzionano per forza d’inerzia e richiedono non anni ma decenni per acquisire aggiornamenti e correzioni.
PRENDIAMOCI LE NOSTRE RESPONSABILITÀ SULLA SALUTE
Su questo blog ci sono diversi articoli su calcoli biliari, sul fegato e sul diabete. In ogni caso la gente dovrebbe smettere di delegare la propria salute a terzi e pretendere che i terzi le tolgano le castagne dal fuoco e facciano dei miracoli, per poi lamentarsi di questa e quella conseguenza, e demonizzare i medici stessi in un crescendo di di ipocondria e di vittimismo.
La salute è troppo importante per non darle il meglio delle nostre attenzioni. Ognuno deve diventare medico di se stesso, come insegna il dr Bruno Nacci, salvo che non subentrino cose gravi ed emergenze da pronto soccorso.
IMPARIAMO L’ARTE DELLA BUONA DIGESTIONE
Il cibo che mangiamo, l’acqua e i vari liquidi che sorseggiamo, l’aria che respiriamo e il sole che assorbiamo, oltre naturalmente ai residui che eliminiamo e al sudore che traspiriamo, sono qualcosa di fondamentale che ci condiziona, ci caratterizza e ci forma. Non sostanze qualsiasi ma il carburante speciale per il nostro motore specialissimo.
La buona digestione è un’arte oltre che una scienza. Una necessità e un obbligo assoluto. Lo aveva ben capito Orazio, per il quale uno stomaco e un intestino che digeriscono bene valgono di più di qualsiasi regalo dell’Imperatore.
PER VIVERE BENE TUTTO DEVE FUNZIONARE A PUNTINO
Ribadisco alcuni dati di base. L’intestino elimina le sostanze solide inutilizzabili, sempre con l’aiuto formidabile di un microbiota umano di carattere e preferenza saprofita-aerobica-simbiotica-fibrosa-vegetalcrudista.
I reni, minuscoli organi di 11-12 cm, filtrano ogni giorno 1500 litri di sangue, ossia la nostra intera dotazione di 6-7 litri per 200 volte al giorno. Stomaco, duodeno, pancreas, fegato e cistifellea formano una unità funzionale. Il pancreas è organo di vitale importanza.
Oltre 150 milioni di persone nel mondo soffrono di errata distribuzione di insulina. Sono i diabetici dove c’è mancanza di energia per il fatto che il glucosio non arriva ai muscoli.
COME LIBERARSI DAI CALCOLI BILIARI
Nel caso di coliti biliari, esistono strategie naturali efficaci, come quella di mettersi a letto e far lavorare il corpo senza interferenze e intralci di alcun tipo, senza costi digestivi, senza mangiare nulla. In particolare niente grassi, uova e latticini.
Sorseggiare inizialmente dell’acqua e poi passare gradualmente al succo di limone o d’arancia, puri o diluiti con acqua, oppure sorseggiare della camomilla con del miele grezzo.
Ottimo pure il succo di rafano o di rape piccanti o di ravanelli. Passare per gradi da mezza tazza a 2 tazze al giorno. Questo succo libera non solo dai calcoli, ma anche da pruriti, eczemi e psoriasi.
Rape piccanti, ravanelli, daikon come del resto il crescione e la rucola, sono ottimi anche come insalata saporita. Altri cibi amici del fegato sono ribes, fragole, pomodori, carciofi, finocchi, asparagi.
LA BILE SERVE A SGRASSARE IL CORPO
La bile è importantissima nella digestione. Prodotta dal fegato in una delle oltre 500 funzioni epatiche, serve a digerire i grassi. Oltre a quanto appena detto, gli infusi di genziana, menta e semi di lino favoriscono il deflusso della bile. Stessa cosa per curcuma, melanzana, kaki, scarola, carciofi e tarassaco.
ZUCCHERO RAFFINATO E DOLCIUMI DISTRUTTORI DI VITAMINA B
Stando fermi a lungo, in ufficio, davanti al volante, al computer o al televisore, il fegato si riempie e si congestiona di sangue. Se si respira profondo si spreme il fegato liberandolo del sangue paludoso e addormentato, trattenuto nei suoi meandri.
Il complesso vitaminico B al naturale è una sostanza di straordinaria importanza, ma viene distrutta dallo zucchero raffinato, dai dolciumi, dall’aspartame a zero zucchero, dagli amidi stracotti. In questi casi il fegato si ingrossa, la bile ristagna e il deflusso si arresta. Ricordarsi che la sostanza epatoprotettiva per eccellenza è il glutatione.
PREZIOSE CONTRAZIONI ANULARI CHIAMATE PERISTALSI
La vita consiste nell’arte di conservare l’equilibrio tra entrate e uscite. L’evacuazione è infatti il barometro della digestione. La buona digestione dipende più dalla perfetta funzionalità del duodeno che dallo stomaco. Senza stomaco l’uomo può vivere, ma non senza succo pancreatico e non senza bile.
Le condizioni ottimali per il processo digestivo si hanno quando il corpo riposa. Il boccone cibario deglutito avanza, ovvero discende, mediante contrazioni anulari chiamate peristalsi. La carne bianca o rossa non facilita la peristalsi ma tende a inibirla e sopprimerla. Il moto, l’esercizio aerobico con traspirazione favoriscono invece la peristalsi.
GASTRITE E DISPEPSIA
Gastrite significa infiammazione stomacale. Dispepsia deriva dal greco dys=difficile o contrario, e pepsis=digestione. In concreto i sintomi di gastrite comportano mancanza di appetito, alito cattivo, dolori e pesantezza di stomaco, vomito, coliche, dissenteria, escrementi fetidi, odore corporale, mal di testa, fiacchezza, irritabilità.
La dispepsia non è conseguenza della eccessiva acidità della mucosa gastrica come affermano i gastroenterologi, e ancor meno dell’azione dell’Helicobacter Pylori, presente sì ma solo come effetto di fermentazioni malsane, indicazione a sua volta di alimentazione innaturale e irrazionale, mancanza di esercizio, mancanza aria pura, mancanza di vita tranquilla, mancanza di sole, scarsa circolazione. Le ulcere si sviluppano sempre in assenza cronica di vitamina C naturale.
IN AMERICA SI GUARDA AL DIABETE COME ALLA PESTE BUBBONICA
Quanto al diabete ne ho parlato anche troppo. Ho pure un importante libro in circolazione dal titolo “Diabete” (lo potete trovare alla pagina Libri di Valdo Vaccaro).
Per non ripetermi troppo, faccio una sintesi di quanto scrive Michael Greger, medico americano affidabile ed aggiornato, nel suo best-seller “How not to die”, al quale avevo anche dedicato questo articolo.
Il diabete mellito è caratterizzato da livelli cronicamente alti di zucchero nel sangue. Mentre il diabete 1 è chiamato insulino-deficiente, il diabete 2 viene definito come insulino-resistente, in quanto il corpo resiste all’azione dell’insulina. Nessun medico però si azzarda a chiamare il diabete col suo vero nome di insulino-lipobloccante (aggiunta mia personale).
Quando non esistevano laboratori di analisi, si usava assaggiare l’urina. Se era dolce si trattava di diabete. Il diabete 2 viene chiamato Morte Nera del 21° secolo, per la sua tendenza ad estendersi nel mondo e a portare con sé un impatto devastante sulla salute.
La differenza con la Peste Bubbonica è che al posto di mosche e ratti le cause stanno delle diete alto-grasse ed alto-caloriche supportate e indotte dalla pubblicità diseducativa e deviante che porta a stili di vita precari e mediocri.
LE CIFRE SUL DIABETE
Oltre un milione di nuovi casi diagnosticati annualmente. Più di 20 milioni di diagnosticati totali in USA, tre volte di più che nel 1990. Per il 2050 un americano su tre sarà diabetico.
Attualmente negli Stati Uniti il diabete causa ogni anno 50 mila casi di fallimento renale, 75 mila casi di amputazione arti, 650 mila casi di cecità e 75000 casi di morte.
Ogni volta che si consuma un pasto, l’insulina viene secreta e rilasciata dal pancreas per portare il glucosio alle nostre cellule. Senza insulina le cellule non possono accettare il glucosio e, in questo caso, il glucosio rimasto fuori si accumula nel sangue.
Continuando tale anomalia lo zucchero in eccesso può danneggiare i vasi sanguigni. È così che il diabete porta a cecità, blocco renale, attacchi cardiaci e infarti. Un sangue che danneggia pure i nervi causando neuropatie e danni alla circolazione, con perdita di sensibilità a gambe e piedi.
L’INSULINA APRE LA SERRATURA CELLULARE MENTRE IL GRASSO LA CHIUDE
L’accumulo di grasso nelle cellule dei muscoli e del fegato (fegato grasso) interferiscono con l’azione dell’insulina. Se l’insulina è la chiave che apre la porta cellulare, il grasso saturo è la gomma appiccicosa che blocca la serratura. Chiaro a questo punto che la causa del diabete 2 dipende totalmente da dieta e da stile di vita.
DIABETE MIGLIORABILE E DIABETE REVERSIBILE IN TEMPI BREVI
Vale forse dire altro? Ce n’è a sufficienza per spaventare chiunque. Eppure non manca la bella notizia. Ed è che il diabete2 è quasi sempre prevenibile, spesso trattabile, e a volte persino reversibile del tutto cambiando radicalmente dieta e stili di vita, visto che esso è una diretta conseguenza delle scelte dietetiche di ciascuno.
Si può ottenere una completa remissione del diabete2 persino quando si è sofferto di diabete per decine di anni. Passando a una dieta sana, a una plant-based diet vitale e digeribile, ognuno può iniziare un percorso migliorativo della salute già in una questione di ore.
LA METFORMINA NON È AFFATTO UN FARMACO INNOCENTE
Quanto alla metformina si tratta di un farmaco dopante che causa assuefazione ed è inoltre carico di effetti collaterali. Prima ce ne liberiamo e meglio è. Alcuni titoli su internet sono espliciti, come “Maledetta, maledettissima metformina”.
Si parla di effetti gastrointestinali, di effetti epatici e di effetti renali in particolare. Disturbi addominali, secchezza di bocca, distorsioni del gusto, vampate di calore, palpitazioni, sapore metallico in bocca. Il suo uso prolungato altera la funzionalità degli organi.
PIÙ CROMO NATURALE NELLA DIETA
Da molte parti si auspica di incrementare l’apporto di cromo organico naturale nella misura di 200 mcg al giorno. Se l’insulina è l’ormone anabolico (costruttivo) per eccellenza, il cromo potenzia l’effetto dell’insulina con effetti positivi sull’anabolismo proteico a livello muscolare.
Il cromo è amico del pancreas. Lo troviamo in succo d’arancia, fragole, peperoni verdi, cannella (utilizzabile sulla crema di avena o sul riso integrale), datteri, funghi, pomodori, broccoli, noci, pinoli, germogli, germe grano, alghe, bietole, cipolle, prugne, patate, timo, pepe nero, fibre vegetali.
ALIMENTI AMICI DEL DIABETICO
Per concludere, ricordo che una tazza di riso integrale al giorno riduce il rischio diabete del 60%. Altre sostanze da non tralasciare per i diabetici sono le susine di ogni tipo, fresche e secche, i lupini che abbassano la glicemia, le bietole rosse, tutte le rape, il mirtillo, i litchi, il crescione e il topinambur.
FONTI PREZIOSE DI GLUTATIONE E DI ZOLFO ORGANICO
Raccomandazione finale per il superprotettore dell’organismo, ovvero il Glutatione contenente glicine, glutammato e cisteina, prezioso alleato del sistema immunitario, antistress, antiradiazioni, anti-invecchiamento, antiossidante per eccellenza, rimuove i radicali liberi e le sostanze nocive. Prodotto dal fegato se il fegato è in buona forma.
Lo troviamo in abbondanza nel mangostin e nel guava (frutti tropicali), nelle bacche Açai e nelle bacche di Goji, nelle fragole, e in tutti gli alimenti ricchi di zolfo, tipo aglio, porro, cipolla, ravanelli, rucola, crescione, legumi, asparagi, germe grano, cavolini Bruxelles, cavoli, acetosa, spinaci, cetrioli, sedano, avocado.
SERVE UN ATTO DI CORAGGIO
Ma Antonio ha espresso il suo grande scoraggiamento e vorrebbe il mio consiglio. Occorre fare un respiro profondo e mettersi davanti ai due piatti della bilancia per soppesare le due soluzioni esperibili.
Continuando così con la metformina siamo al sicuro e abbiamo i medici dalla nostra parte a garantirci che andremo sempre peggio, senza troppi sbalzi, e senza troppe speranze. Non occorre fare niente e ci pensano tutto loro.
Se invece non ce la fai più e vuoi tentare una via d’uscita, essa esiste. Liberarsi di ogni timore e intraprendere la nuova strada con fermezza e determinazione. Rivedere le proprie convinzioni e fare i passi necessari a cambiare, dandosi pure una solida preparazione di tipo igienistico-naturale. Nessuno è condannato a vivere prigioniero delle cure mediche per sempre.
In tal caso si fa un atto di coraggio, si prende il toro per le corna e ci si stacca dalla metformina e da chi te l’ha prescritta, applicando nel contempo tutti gli strumenti alternativi a disposizione. Non ci sono altre strade.
Valdo Vaccaro
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