LE DOMANDE CHE CONTANO RIVOLTE AL GRANDE MAESTRO GURUDEV
Un gruppo di Yogi indiani composto da donne e uomini illuminati e felici, pone a questo grande maestro alcune domande chiave. Questo è un documento di straordinaria rilevanza. In Occidente domina il materialismo e il disinteresse per la questione dell’anima. In Occidente domina quella Stupidità Manifesta che Giordano Bruno ha denunciato con grande determinazione. La situazione non è affatto migliorata oggigiorno, vale a dire 500 anni dopo. Chi ha mandato al rogo Giordano Bruno ha continuato a svolgere il suo ruolo perverso e materialistico, diseducando la popolazione, impedendo liberi dibattiti e imponendo dogmi su dogmi.
I PROBLEMI DI BASE NON POSSONO ESSERE SCHIVATI IMPENEMENTE
Si riservano pochissime attenzioni all’anima, allo spirito, alla reincarnazione, alla nascita, alla morte, al tempo che trascorre tra la morte del corpo e la rinascita dello spirito sotto forma di un nuovo corpo adatto alla prosecuzione del lungo viaggio e alla evoluzione dell’anima individuale. Questa imperdonabile trascuratezza alla fine si paga molto cara. Sottostimare la conoscenza interiore comporta infatti incertezze e paure che ci limitano e ci rendono vulnerabili e che mantengono il livello della nostra esistenza su livelli precari.
LA MORTE INDICA CHE SIAMO ETERNI
Gurudev, cosa prova uno che muore durante la morte?
Perché vuoi sapere ogni cosa immediatamente? Un giorno saprai ogni cosa. Tuttavia, questa tua curiosità è positiva. La curiosità sulla morte porta a curiosare pure sulla vita. Per conoscere la morte occorre conoscere la vita. La morte indica che siamo eterni. È come cambiare abito, come passare da una stanza all’altra. Le esperienze post-mortem non sono affatto una cosa rara. Ci sono molte prove scientifiche. Milioni di persone sono andate ai confini della vita, hanno avuto la loro esperienza di quasi-morte e sono poi rientrate, e hanno rivelato al mondo quanto gli è successo.
LA CURIOSITÀ PORTA AD ESTENDERE LA CONSAPEVOLEZZA
Dicevo che è utile coltivare queste curiosità. Le domande che mi ponete e che nel contempo ponete a voi medesimi danno una dimensione e una consapevolezza più vasta alla vostra esistenza, espandono la vostra conoscenza. Esse fanno in modo di pensare ben oltre gli eventi del vivere giorno-per-giorno e delle circostanze che fronteggiamo nella quotidianità.
COS’È L’ANIMA, DOVE STA E QUANTO GRANDE È?
Gurudev, puoi riparlarci dell’anima, un argomento che trattiamo spesso. Cos’è l’anima? È forse una funzione ondulatoria? Una Tattwa? Dove sta? Quanto grande è?
La coscienza che tutto pervade è un po’ simile alle onde radio che si irradiano dovunque. Essa possiede in sé gli attributi per diventare spirito. Ichcha rappresenta i desideri, Dwesh spiacevolezze e avversioni, Sukha la felicità. Ogni spirito sperimenta la felicità. Ed esiste pure il Dukha, l’infelicità, e ci sono altri stati spirituali come il Sanghkata, ovvero l’amore per l’incontrare e stare tra le persone. Il Chetan invece corrisponde alla coscienza, e poi c’è il Druthi, un concetto indiano non traducibile in inglese o altre lingue occidentali che indica la forza che tiene assieme la coscienza.
LA FORZA VITALE DELLO SPIRITO SI APPLICA SIA ALL’ELEFANTE CHE ALLA FORMICA
Questi 7 aspetti che ho citato vengono chiamati spirito o forza vitale, e sono applicabili sia all’elefante che alla formica. Qui il misuramento fallisce. Non si può affermare che lo spirito dell’elefante sia più grande di quello della formica e viceversa. Si tratta di espressioni che indicano uno sbocciamento. Quello che avviene in una formica sboccia pure nell’elefante, e sboccia ancor di più nell’essere umano.
LA NOSTRA CAPACITÀ PERCETTIVA È MOLTO LIMITATA
Gurudev, esistono altri reami che lo spirito ama visitare, oltre al reame fisico?
Ovviamente ci sono molti reami. Il nostro cervello è sintonizzato a una particolare lunghezza d’onda, ed è per questo che possiamo percepire solo certe vibrazioni dell’intero range dell’esistenza. I nostri occhi possono vedere fino a un certo punto. In effetti siamo miopi, ciechi e vediamo assai poco. Un gatto vede molte più cose di noi. Gufi e barbagianni vedono molto di più del gatto. Per non dire dell’aquila. In questi casi la lunghezza d’onda è più alta. La nostra cognizione, la nostra abilità di percepire e di distinguere è assai limitata. Quanto non riusciamo a percepire con i nostri 5 sensi tuttavia esiste, e si tratta di reami. Terminata la vita in terra il self lascia il corpo e diventa Pretathma, e da pretathma diventa Pithru. Poi si prosegue a reami ancora più elevati.
L’ANIMA CONTINUA A LAVORARE E AD EVOLVERE
Gurudev, l’anima continua ad evolvere persino nel tempo che trascorre tra una vita e l’altra? Continua a raccogliere impressioni, oppure ha bisogno di una nuova nascita per fare questo?
Deve per forza utilizzare una nuova nascita. Se una persona ride tutta la giornata, continua a ridere anche nei suoi sogni. Ognuno di noi può sperimentare questo. Se invece uno piange da sveglio, finisce per piangere pure nei sogni. Ed è proprio per questo motivo che la ri-nascita umana è così importante. Questo accade quando l’anima ha il corpo in diversi reami. Ma per svincolarsi deve per forza fare un ritorno.
LA ORDFA D’ARGENTO CI COLLEGA CON L’UNIVERSO
Gurudev, quali sono i diversi modi nei quali lo spirito lascia il corpo? Ci sono dei modi migliori degli altri? E abbiamo la possibilità di fare una scelta sui modi in cui desideriamo lasciare?
L’anima lascia il corpo a volte tramite gli occhi, a volte tramite la bocca, e persino tramite gli alluci dei piedi. A volte esala attraverso le orecchie. Per gli Yogi Dhyamis essa passa attraverso il Brahmarandhra, che è la sommità del capo (da cui diparte la Silver Cord o la corda d’argento che ci collega con l’Universo).
SE ABBIAMO LA MENTE LIBERA TUTTO RIESCE PIÙ FACILE
Gurudev, possiamo scegliere?
Sì, a patto di mantenere la mente libera da voglie sbagliate, da avversità, da agitazioni e da rabbie interne. Solo allora andiamo più Satwik e ci eleviamo. Rajasik si muove verso l’alto in diversi modi, mentre Tamasik si muove usando la regione anale.
IMPORTANZA ASSOLUTA DEL RESPIRO
Gurudev, il modo in cui respiriamo ha un impatto sulla nostra vita. Ha pure un impatto sulla nostra morte? E cosa succede dopo?
Il respiro assume i suoi ritmi e i suoi cicli quando l’anima lascia il corpo. Così, in linea con il proprio karma le narici cominciano a lavorare. L’anima esce tramite la narice destra, in modo libero, e se ne va portando con sé la conoscenza e la saggezza accumulata. Quando ci lascia tramite la narice sinistra invece porta con sé intenzioni ed emozioni, per cui è destinata a tornare presto, a reincarnarsi presto, per cui rimane più connessa alla vita, rimane più consapevole e logica, rimane in allerta. Ci sono di mezzo dei piani. Quando ci sono dei piani da continuare o completare l’anima viene spinta a rientrare in breve sotto altra forma corporale. Quando l’anima esce da entrambe le narici, in modalità di Sushumna Nadi lo fa in stato meditativo, senza spinte od obbligazioni a tornare indietro, e tende a mescolarsi con l’infinito, con l’anima universale. Qualora torni presto, lo farà nell’ambito di un grande piano concepito per il bene degli altri e non tanto per se stessi.
LA SCELTA SUL QUANDO MORIRE
Gurudev, Bhishma scelse quando morire. È possibile per tutti scegliere il momento della morte corporale?
Se sei un buon Yogi, sì.
E la conoscenza del tempo della morte porta delle conseguenze sulla prossima vita?
Tutto è connesso al karma. È per questo che il tempo della nascita è importante, e permette una visuale di assieme su come sarà la propria vita. Anche il tempo della morte ha la sua importanza. Le ultime 5 stelle dello Zodiaco sono Danishta, Satabisha, Poorvabadha e Rebadi. Quando l’anima ci lascia in quel particolare momento in presenza di tali 5 stelle, si dice che l’anima è tuttora legata alle vicende terrene, per cui non si muove veloce. È un po’ come il tempo di semina che, se fatto nella stagione giusta, produce buoni risultati. L’anima in questo caso rimane legata alla terra per 6 mesi e ballonzola intorno ai posti frequentati in vita.
L’ETÀ NON ‘ENTRA COI MOVIMENTI DELL’ANIMA
Gurudev c’è della gente che pensa che se vivrà oltre l’età di 84 anni non si reincarnerà più.
No, l’età non ha nulla a che fare con tutto questo. Qualcuno rimane frustrato anche oltre i 90 anni, e rimane triste portando con sé desideri insoddisfatti, avversioni, tristezze, e altre sensazioni negative nella propria mente. La mente non inveccchia, mentre il corpo sì.
OCORRE SAPER VIVERE IN UNA ATMOSFERA VIBRANTE
Occorre creare le giuste vibrazioni. Fede, gratitudine, riconoscimento verso chi si dimostra saggio, comportano armonia tra corpo e anima. Importante alimentare spiritualmente la gente che ha bisogno, la gente che è affamata di spiritualità. Quando riesci a soddisfare tali esigenze ti ritrovi immerso in una atmosfera speciale. Se invece vai a interessarti di coloro che hanno già troppo, che sono per così dire sovrappeso e sovralimentati, è una perdita di tempo.
CON UN BUON GURU LA TUA ANIMA SI MUOVE ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE
Gurudev, il Garud Purana descrive vivamente alcuni spaventevoli eventi che accadono dopo la morte. Rientra questo nella normalità o dipende dal fatto di essere o non essere accompagnati da un guru?
Quando sei accompagnato da un guru il viaggio è molto diverso, e la tua anima si muove alla velocità della luce. Nelle antiche scritture viene detto che 3 cose sono molto difficili da ottenere e sono la Ri-nascita Umana, il Percorso Spirituale e la Compagnia di un Maestro, ovvero la Grazia. Quando ottieni queste 3 cose significa che hai già meriti a sufficienza. Il filamento sta già nel bulbo della lampada. Gli serve solo l’elettricità per illuminare. Ogni germoglio ha comunque bisogno di essere alimentato. Gli serve dell’acqua e del sole per svilupparsi. Senza elettricità il bulbo non ha alcun valore. Il bulbo non è eterno, mentre l’elettricità al suo interno è la sostanza decisiva. Pertanto devi immaginare che tu sei l’elettricità. Tu sei in corsa per migliorare te stesso.
MIGLIORARE È UNA BUONA COSA, MA IN REALTÀ SIAMO GIÀ CARICHI DI TALENTI NASCOSTI E INUTILIZZATI
Tutti vogliosi di migliorare se stessi. Perché non accettate di essere quello che già siete? Così avrete accesso ai molti talenti che stanno già nascosti nel vostro corpo. Perché volete sempre competere ed essere migliori degli altri? Dopotutto appartenete alla stessa anima universale. Questo indica scarsa conoscenza. Venendo al punto fondamentale, se allargate e approfondite la vostra visuale, capirete che qualcosa di speciale accade in voi, e che vi state trovando in una situazione di totale contentezza dove i vostri talenti nascosti cominciano a manifestarsi. Persino se non si manifestano voi ne fate un problema. Chi ha raggiunto l’apice della felicità non cerca altro, non ha bisogno di altro.
Traduzione, sintesi e rielaborazione di Valdes Sepich Vaccaro
Ho semplicemente letto alcuni post e visto due interviste. Sono state sufficienti a farmi comprare il tuo manuale sulla alimentazione naturale. Alimentazione che già mi
Sforzo di seguire. Migliorare si può sempre, sono sempre più convinto che la scelta degli alimenti condizioni la nostra salute .