INTERVISTA DI ROBERTA DORICCHI A STEFANO MONTANARI – 29 FEBBRAIO 2020 | SOTTOTITOLI DI VV
P.S. del 3 marzo 2020 – Se il regime, chiudendo il sito di Vita al Microscopio e assalendo il mio, s’illudeva d’impedire la diffusione dell’intervista, si è tirato la classica zappata sui piedi. Il testo è stato ripreso da altri siti e letto decine di migliaia di volte. Ora ricevo una telefonata dalla Svizzera con cui mi si chiede il permesso di tradurla in francese. Grazie Regime
SONO FUORI MODA: QUELLO CHE SO NON HA NULLA A CHE FARE CON QUANTO OGGI VIENE SPACCIATO COME SCIENZA
Roberta Doricchi – In questo periodo che fa tanto peste manzoniana credo sia impossibile non parlare del Coronavirus.
Stefano Montanari – Io non sono un virologo…
RD – Ma qualcosa sa.
SM – Vede, io sono fuori moda. Lo sono perché ciò che so fa parte della conoscenza basata sulla fisica, sulla chimica, sulla fisiologia, sulla farmacologia, sulla biologia… In più, so quello che ho imparato da quasi mezzo secolo di ricerca personale. Niente a che fare con quello che oggi viene spacciato come scienza.
QUESTO CORONAVIRUS È UNO DEI NON POCHI VIRUS CREATI IN LABORATORIO
RD – Mi dia un’opinione su questa epidemia.
SM – Non solo non sono un virologo, ma non sono neppure uno psicologo né un esperto di sociologia. Meno che mai sono uno psichiatra, e ancora meno sono un magistrato, perché è la magistratura che dovrebbe indagare su certi comportamenti. Ciò che posso dirle è che il Coronavirus battezzato SARS-CoV-2 dopo aver portato per un po’ un nome provvisorio è uno dei non pochi virus fatti in laboratorio.
MICA TE LO VENGONO A DIRE, IL COME IL DOVE E IL PERCHÉ
RD – Fatto apposta?
SM – Questo proprio non lo so e, nel caso specifico, a saperlo non sono in tanti. Ma mica glie lo vengono a raccontare. Ci sono virus che nascono senza volerlo, li classifichi tra gli incidenti, e altri che sono creati da modificazioni messe in atto per motivi di ricerca o per altri motivi su cui mi lasci evitare di entrare.
Comunque sia nato questo virus, la cosa ha scarsa rilevanza se non dal punto di vista di investigazioni che nulla hanno a che fare con la salute. Sappia, ma è cosa molto nota, che modificare un virus è tutto sommato semplice ed esistono persino brevetti che proteggono certe metodiche per farlo, e, per quello che c’interessa ora, proprio lavorando anche sui Coronavirus.
I CORONAVIRUS NATURALI O ANCHE ATTENUATI CAUSANO COMUNI RAFFREDDORI E POLMONITI NON GRAVI
RD – I Coronavirus: lei usa il plurale…
SM – Sì, certo. Si tratta di un genere di virus appartenenti alla famiglia Coronaviridae e alla sottofamiglia Orthocoronavirinae, per quello che può interessare chi legge questa intervista. Se ne conoscono diversi ceppi, alcuni dei quali possono provocare patologie negli esseri umani, da un volgare raffreddore a polmoniti, e il nuovo virus cinese condivide tantissime caratteristiche con i suoi fratelli.
RD – La domanda di cui credo chi ci legge aspetta la risposta è: si muore?
SM – Bisogna impegnarsi parecchio.
I POCHISSIMI MORTI NON SONO MORTI PER IL CORONAVIRUS MA CON IL CORONAVIRUS, COSA MOLTO DIVERSA
RD – Che cosa significa?
SM – Premesso che di quel virus in particolare sappiamo poco stante la novità della sua comparsa, non esistono dati che indichino una mortalità significativamente diversa da quella di una qualunque influenza. È indispensabile aggiungere che i pochissimi che sono morti ad oggi non sono morti di Coronavirus ma con il Coronavirus, il che è molto diverso.
MACABRA COMICITÀ NELL’ATTRIBUIRE QUESTI MORTI AL VIRUS
RD – Cioè?
SM – Si trattava di pochissimi casi di persone molto avanti negli anni e già affette da patologie gravi. Per loro sarebbe bastato un normale raffreddore per il tracollo. Indicare come responsabile della loro morte il Coronavirus ha lo stesso grado di comicità che aveva incolpare il morbillo della manciata di morti sopravvenute in pazienti terminali.
MEGLIO SCHIVARE PER ORA IPOTESI DI IGNORANZA E DI TRUFFA
RD – È solo comicità?
SM – Se non fosse comicità, dovremmo tirare in ballo condizioni come l’ignoranza e la truffa che non vogliamo tirare in ballo. E, allora, fermiamoci alla comicità.
RD – Una comicità piuttosto costosa, mi pare.
COME MAI TRUPPE AMERICANE OSPITATE A WUHAN, COME MAI STRANE IRRORAZIONI AL WUHAN AIRPORT?
SM – Questo è uno degli aspetti curiosi su cui ho solo domande e nessuna risposta.
RD – Quali domande?
SM – Cominciamo dall’inizio, e sono certo di dimenticare qualche passaggio. Almeno da mesi io sto vedendo delle strane forme influenzali con polmoniti che faticano a rispondere non solo ai farmaci ma all’omeostasi, cioè alla capacità di autoguarigione che, in maggiore o minor misura, abbiamo tutti. Piano piano quei pazienti sono guariti e diventano difficilmente indagabili, anche perché non sono rintracciabili. Dunque, nessuna prova che si tratti del virus cinese.
Mi chiedo come mai qualche mese fa si mise in atto una simulazione centrata su un’epidemia teorica, guarda caso da Coronavirus, che avrebbe fatto sessanta milioni di morti nel mondo. Poi mi chiedo come mai qualche centinaio di soldati americani siano stati ospitati proprio a Wuhan, appena prima del manifestarsi della malattia.
Altra domanda: perché i passeggeri dell’aeroporto di quella città venivano irrorati con un aerosol della cui natura niente è stato detto, e questo settimane prima che venisse denunciata l’esistenza del virus? Ma è di fronte alla reazione dei governi che resto ancora più perplesso.
49.000 MORTI/ANNO IN ITALIA PER INFEZIONI CONTRATTE NEGLI OSPEDALI E NESSUNO NE PARLA !
RD – A che reazioni si riferisce?
SM – Oggettivamente ci troviamo di fronte a ben poco: un virus, non importa il suo stato di famiglia, che ha un grado di patogenicità bassissimo e una mortalità irrilevante. Di patogeni infinitamente più diffusi e infinitamente più aggressivi ne abbiamo a iosa e nessuno si agita. Anzi, la stragrande maggioranza di loro è perfettamente sconosciuta alla massa e nessuno ne parla né, tanto meno, se ne preoccupa.
Restando all’Italia, in termini di popolazione lo 0,8% del Pianeta, abbiamo 49.000 morti l’anno per infezioni contratte in ospedale e lei lo ha mai visto riportato a titoli cubitali? O ha mai visto ospedali chiusi per questo?
BATTERI E VIRUS STRISCIANO E SALTELLANO NELLE CORSIE OSPEDALIERE
RD – Spieghi meglio.
SM – Ogni giorno più di 130 persone muoiono nella sola Italia per malattie infettive, e spesso si tratta di affezioni respiratorie, contratte nel corso di un ricovero in ospedale. Insomma, lei va a farsi togliere l’appendice ed esce con la polmonite, una malattia che, ovviamente, nulla ha a che fare con l’infiammazione dell’appendice ileo-ciecale. Questo semplicemente perché il grado d’igiene dei nostri ospedali è largamente insufficiente e i batteri e i virus strisciano e saltellano allegramente, per usare un’informazione scientifica che ci regalò la ex ministra Lorenzin.
E, se a morire sono in 130 al giorno o pochi di più, pensi a quanti si ammalano e guariscono. E pensi a quanti muoiono a distanza dal ricovero e la loro morte non rientra nel calcolo. Di questo non si parla e tutti vivono felici.
SU ALCUNI DETTAGLI PREFERISCO NON ESPRIMERMI
RD – Perché non se ne parla?
SM – Io la risposta ce l’ho, ma, essendo suddito di un regime molto attento a non correre rischi sulla propria sopravvivenza, me la tengo. Le dico solo che tenere pulito un ospedale non garantisce vantaggi sulla cui natura mi lasci sorvolare.
A CHI CONVIENE MASSACRARE LA NOSTRA ECONOMIA GIÀ RIDOTTA IN STATO COMATOSO ?
RD – Ma, tornando al Coronavirus, perché si sta paralizzando l’Italia se quello che dice lei è vero?
SM – Ecco: è a questo che non trovo una risposta. Insomma, a chi giova? I numeri sono impietosi anche se si finge che chi è morto con il Coronavirus sia morto a causa del Coronavirus. Comunque si guardi la cosa, siamo di fronte all’irrilevanza. E, allora, a chi conviene massacrare la nostra economia già comatosa?
A CHI CONVIENE DIPINGERE L’ITALIA COME SECONDO PAESE APPESTATORE DEL MONDO ?
A chi conviene dare al mondo l’immagine di un paese di appestati? Proprio ieri sera mi telefonava mio figlio da Tenerife dove abita da anni, e mi diceva che una signora incontrata per caso alla cassa del supermercato, sentendo l’accento, gli ha chiesto se fosse italiano e, ricevuta la ferale conferma, è inorridita. Del resto, è la reazione che non pochi italiani hanno verso i cinesi che incrociano per strada, come se il virus prediligesse un’etnia. Il fatto è che la percezione che rischiamo di dare è quella dei lebbrosi o degli appestati.
NEGARE CIRCOLAZIONE, AGGRGAZIONE E SCUOLE HA DELLO SCHIZOFRENICO OLTRE CHE AUTOLESIVO
RD – Ma, insomma, ci dobbiamo proteggere contro il virus?
SM – Ognuno deve essere libero di comportarsi come crede meglio. Io posso dire che chiudere dei territori e dei luoghi di aggregazione, scuole comprese, è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Vedere gente che fa a botte per comprare a qualunque prezzo le mascherine di carta è tristemente ridicolo, se non altro perché molte di quelle proteggono dai virus come un’inferriata protegge dalle zanzare. E pure l’Amuchina… La gente è convinta che basti bagnarsi le mani con l’Amuchina, di fatto quello che chiamiamo commercialmente varechina insieme con alcool etilico, per essere al riparo da virus e batteri.
TOTALE INUTILITÀ E DANNOSITÀ DEI VACCINI, CON PROVE INOPPUGNABILI
RD – La gente aspetta con ansia il vaccino.
SM – Dei vaccini e della loro totale inutilità ho parlato molte volte portando prove inoppugnabili e certificate. In questo caso è possibile che ci troviamo nelle condizioni del vaccino contro il tetano.
I CORONAVIRUS E RELATIVI VACCINI NON CONFERISCONO COMUNQUE IMMUNITÀ, PER CUI TI AMMALI E TI CONTINUI AD AMMALARE ANCORA
RD – Cioè?
SM – Il tetano è una malattia decisamente rara non trasmissibile da uomo a uomo e che non dà immunità. Il che significa che, a differenza di quanto accade con malattie come il morbillo, la varicella, la pertosse e non poche altre, chi si è ammalato può ammalarsi di nuovo. Insomma, non si acquisisce immunità.
Non è affatto improbabile che il virus cinese sia nella stessa condizione, esattamente come i tanti virus influenzali con i quali condivide affinità: lei sia ammala d’influenza e si può ammalare di nuovo all’infinito perché la malattia non induce alcuna immunità.
Quindi, come è il caso dell’influenza, quel vaccino potrebbe essere assurdo fin dalle basi teoriche. Insomma, la solita illusione a spese di chi ci casca, e un’illusione con gli effetti collaterali inevitabili per qualunque farmaco ma senza alcuna contropartita vantaggiosa.
RD – E, allora, che fare?
SM – Niente.
TENERE IN ORDINE L’INTESTINO E IL MICROBIOTA
RD – Niente?
SM – Niente di più di quello che lei fa normalmente per evitare di prendersi il raffreddore o l’influenza. Posso aggiungere che un’alimentazione razionale senza tante delle porcherie che mangiamo e che, ancora peggio, rifiliamo ai nostri bambini, fa miracoli. Con quella non si guarisce: si previene.
Tenere in ordine l’intestino, tenere equilibrato il chilo e mezzo di batteri, funghi e virus che ci abitano e che costituiscono il microbiota è fondamentale. Le riserve armate del nostro sistema immunitario, quello che ci difende dalle malattie infettive, stanno in grande maggioranza proprio lì.
Poi, se l’infezione arriva, è indispensabile non cercare di eliminare la febbre. Il rialzo della temperatura ha due effetti fondamentali complementari: migliora le nostre difese e indebolisce i patogeni.
LA FEBBRE È PREZIOSA E PERTANTO NIENTE TACHIPIRINA E NIENTE PARACETAMOLO
RD – Dunque, la Tachipirina…
SM – La Tachipirina è solo uno dei tantissimi farmaci che contengono paracetamolo, un principio attivo che abbassa la temperatura corporea e che, quando è male utilizzato come, purtroppo, è nella stragrande maggioranza dei casi, fa danni.
Forse per togliersi di torno le mamme fastidiose che non hanno voglia di accudire i bambini con la febbre, i pediatri propinano paracetamolo a piene mani, infischiandosi del fatto che, così facendo, annientano la prima e più efficace difesa di cui disponiamo. E poi c’è l’abuso degli antibiotici, troppo spesso somministrati a casaccio.
NIENTE ANTIBIOTICI E ANTIVIRALI PRESCRITTI A CASACCIO
RD – A casaccio?
SM – Gli antibiotici sono farmaci mirati. Il che vuol dire che ognuno di loro è efficace nei confronti di certi batteri e non di altri. Quando non si è certi di quale sia il batterio che ha provocato la malattia, si ricorre quasi di regola agli antibiotici chiamati ad ampio spettro, vale a dire farmaci che si spera arrivino dove il medico non è arrivato con la sua diagnosi. Ma peggio ancora si fa quando si somministrano antibiotici per una malattia virale.
Qui c’è l’assoluta certezza che il farmaco sarà inutile e in medicina ciò che è inutile è invariabilmente dannoso, non esistendo nessun medicinale privo di effetti dannosi. Aggiungo che l’abuso di antibiotici ha creato ceppi batterici sempre più resistenti, con questo indebolendo fino,non di rado, ad annullare l’efficacia di quella classe di farmaci formidabili. A margine, le dico che anche la chirurgia soffre di questo problema.
NON ESISTONO RIMEDI CHIMICI REALI AL CORONAVIRUS
RD – Perché?
SM – Perché quando il chirurgo lavora espone il suo paziente al mondo esterno e il corpo non è preparato a questa interferenza. Di qui l’indispensabilità di una copertura antibiotica. Ma se l’antibiotico funziona poco…
RD – Quindi, se ho capito bene, non ci sono antibiotici contro il Coronavirus.
SM – No di certo, come non ci sono per i virus in generale, compresa la varietà di Coronavirus responsabile di tanti raffreddori. Di fatto, i farmaci antivirali di cui disponiamo hanno un’efficacia modesta e per il Coronavirus non c’è niente che abbia un’efficacia provata.
VITAMINE NATURALI, VERDURE A FOGLIA, CRAUTI E KEFIR, E ALLA LARGA DAL FUMO ATTIVO E PASSIVO
RD – E le vitamine?
SM – Le vitamine A, E, D e C sono utili nella prevenzione, così come sono utili certi alimenti.
RD – Per esempio?
SM – Per esempio lo zenzero, la curcuma (sempre presa con il pepe nero, altrimenti perde efficacia), l’echinacea… Poi gli alimenti fermentati come i crauti o il kefir. E, ancora, le verdure, specie quelle in foglia. Insomma, se si mangia correttamente, se si fa una vita sana evitando, ad esempio, il fumo, si mantiene l’organismo capace di difendersi.
BRONCHI E POLMONI VANNO RISPETTATI
RD – Lei ha citato il fumo.
SM – Se vogliamo restare al Coronavirus che tanto terrorizza la gente, la difesa più immediata è quella che riguarda l’efficienza dei polmoni. Di qualunque cosa s’illudano i fumatori, i loro polmoni non sono in condizioni ideali e uno dei problemi è quello dello strato eccessivo di muco, spesso con caratteristiche non proprio sane, che ricopre i bronchi e che fa scivolare profondamente i patogeni entrati per inalazione.
In aggiunta, le ciglia vibratili, specie di fruste che sono presenti sulla parete interna dei bronchi, sono paralizzate dal fumo e non sono più capaci di spingere fuori dei polmoni gli aggressori. E, allora, anche il Coronavirus trova una bella porta aperta. Ma la cosa vale per qualunque patogeno che passi attraverso il sistema respiratorio, comprese le particelle di cui mi occupo da decenni.
NON ESISTE ALTERNATIVA AL COMPORTARSI BENE E CON BUON SENSO
RD – Insomma, per stare bene bisogna comportarsi bene.
SM – Sì, è così. E tenga anche conto che, se la paura è utile perché ci fa essere pronti a difenderci, la paura indebolisce le difese. Dunque, è utile solo se è motivata e se è contenuta nei limiti della razionalità. Qui, invece, siamo al cospetto di una manifestazione d’isteria collettiva indotta per motivi che ignoro da chi approfitta dell’ignoranza e della fragilità intellettuale della gente.
RD – Un consiglio?
SM – Usate la ragione e non date credito a chi vi usa come animali da reddito. Spesso l’imperatore è nudo.
COMMENTO DI VALDO VACCARO
NON CI SONO CONFRONTI MA SOLO UN BARATRO INCOLMABILE
Ironico e prudente nel contempo, portato a misurare e centellinare i termini, ma non per questo meno dissacrante del solito. Ascoltare Montanari e ascoltare le relazioni di governo e stato, di premier e presidente, si comprende il baratro di preparazione e di competenza, e il baratro di trasparenza, esistente tra quanto si blatera negli ambienti ufficiali delle istituzioni e quanto espone con grande semplicità e con proprietà di linguaggio il dr Stefano Montanari.
NON È FACILE STABILIRE CON SICUREZZA I DANNI PRODOTTI DAGLI ADIUVANTI E DALLE COSIDDETTE ATTENUAZIONI
Ovvio che condivido ogni passo delle sue posizioni. Sulla importante questione del virus fabbricato. Ho scritto stamane un articolo dal titolo “Una singola verità individuale vale ben oltre un miliardo di belati da gregge”, esprimendo gli stessi suoi concetti.
Onestamente non ho una mia risposta chiara e sicura sui virus naturali e innaturali messi a confronto, nel senso che servirebbe altro che una buona preparazione igienistica, servirebbero pure una laurea in ingegnerizzazione batteriologica-virale e una specializzazione in giornalismo investigativo d’avanguardia, stile Julian Assange.
L’INNOCENZA BATTERICO-VIRALE NATURALE NON È IN DISCUSSIONE
Nessuno pensi dunque che le mie posizioni sull’innocenza batterico-virali perdano valore e attualità di fronte a quanto sta accadendo. Il mio articolo “20 regole d’oro della scienza igienistica” pubblicato ieri rimane straordinariamente valido ed efficace per tutti.
Come abbiamo distinto le vitamine naturali da quelle sintetiche, nonché i minerali organici da quelli inattivi, così differenziamo i virus naturali soprattutto endogeni ed auto-prodotti da quelli inventati-creati-attenuati-manipolati dai laboratori segreti del Regime Sanitario-Militare mondiale, o dai tanti laboratori privati come il Pirbright britannico finanziato da Bill Gates e dall’OMS, dove ti dicono solo quello che gli conviene e quello che gli comoda.
TENERSI IN FORMA, IN EQUILIBRIO E IN SERENITÀ È L’UNICA CONTROMISURA EFFICACE
Vale sempre il principio che il corpo umano, se tenuto in ordine, è attrezzato a liberarsi di ogni materiale estraneo. Ma non conosciamo sempre e in dettaglio gli adiuvanti, le porcherie e le colle che certi poteri criminali usano per invischiare e agganciare i loro veleni attenuati e sperimentali al corpo umano rallentando il potere emuntorio ed escretivo di ciascun individuo e trasformando le persone in eventuali portatori-disseminatori delle loro dannate invenzioni alchemiche.
In questo senso il concetto di peste e di trasmissione potrebbe aver senso, ma si tratterebbe non di contagio biologico naturale, ma di intaccamento chimico vero e proprio. Un motivo in più per smascherare al più presto i manigoldi e i burattinai che tirano le fila.
ACQUA ACQUA FUOCO FUOCO: TUTTI ALLA RICERCA DI RISOLVERE L’ENIGMA VIRALE IN CORSO
Quando eravamo bambini negli anni ’50, i giochi più in voga che ricordo erano le bigliette (palline di vetro messe in fila sulla terra battuta), la cavalletta (con alcuni ragazzi che stavano sotto a schiena piegata e l’altra squadra che in velocità li sormontava) e la nascondarella o nascondino.
Nel nascondino, chi era sotto, cioè chi diceva scoprire i nascosti e i nascondigli, lo poteva fare in modo diretto e concreto, o anche a voce. “Paolo so che sei tu e so che stai dietro l’albero delle ciliegie, ti ho visto”. A quel punto il gioco finiva e ricominciava, con il Paolo destinato a stare sotto e a sorbirsi l’incombenza della ricerca.
Alla fine i più furbi e i più bravi se la cavavano sempre, mentre i più ingenui continuavano a stare sotto e a dover scovare gli altri. C’era di mezzo pure un arbitro che commentava la ricerca e faceva da aiuto e da spia: “Acqua-acqua” significava che stava perdendo tempo inutilmente, mentre “Fuoco-Fuoco” voleva dire obiettivo vicino.
UN INAFFERRABILE FANTASMA CHE SI PRENDE GIOCO DI CHI LO INSEGUE
Nel coronavirus è in corso un gigantesco gioco similare, dove a nascondersi è proprio lui il Coronavirus, issato a inafferrabile protagonista di questa baraonda planetaria che sta sconvolgendo tutto e tutti. Il compito di definirlo e di scovarlo spetta ugualmente a ogni persona, dal momento che non esiste lo scienziato e l’esperto ma solo gente che si proclama e si auto-definisce tale grazie a diplomi fasulli o a comode referenze acquisite.
MEGLIO IL CONTADINO DEL VIROLOGO
Nessuna differenza scientifica tra il virologo di fama che dice “Lavati le mani, indossa la mascherina e stai a 2 metri di distanza”, e il contadino che gli obietta “Come si fa a chiavare a 2 metri di distanza?”. L’ho sentita ieri in piazza a Tavagnacco. Direi addirittura che il contadino dimostra più scienza e più saggezza del virologo.
Nessuno ha poi spiegato come si fa a pagare la sparuta spesa al supermercato o dovunque sia. Ogni volta che tocchi la banconota o la moneta, ogni volta che la consegni o la ricevi come resto, e te la metti in tasca o nel portafoglio, ci vorrebbe un lavaggio di mano. Ma ci rendiamo conto di quale livello di imbecillità e di allucinazione abbiamo raggiunto?
FINALMENTE L’INSPERATA SUBLIMAZIONE OBBLIGATORIA DEI SENSI
Stare a 2 metri di distanza. Sai che bello. Finalmente che riusciamo a pararci dall’invadenza del prossimo. Finalmente l’amore e l’attrazione tipici del dolce stil novo, che si manifesta sul magnifico piano poetico e spirituale. Finalmente si chiava telepaticamente senza dispersione di preziose energie spermatiche. Finalmente la sublimazione dei sensi democratica e a portata di mano.
Finalmente posso andare da Mirco Bindi in Thailandia e mettermi un saio da monaco buddhista e ciotola vuota in mano, camminando scalzo e schivando cobra e scorpioni, diventando pure bersaglio preferito di scimmiette dispettose e brave nel tirare sassi con tanto di mira.
NIENTE PIÙ VIAGRA E NIENTE PIÙ VASODILATAZIONI
Ma come la mettiamo poi con i super-alimenti che occupano sempre più un posto di rilievo negli scaffali dei supermercati? Perché doversi accontentare di comuni asparagi di Tavagnacco quando circolano gli asparagi afrodisiaci dell’Himalaya? Le sostanze che migliorano la circolazione sanguigna e la fluidità del sangue creano vasodilatazione e durature erezioni. Non si vorrà mica estromettere il Viagra e il Cialis, salvatori delle residue pulsioni amorose di noi maschi italici?
NIENTE PIÙ VIAGRA E NIENTE PIÙ LEPTOSPERMUM-SCOPARIUM
Io che mi illudevo di essere a posto col germe di grano, fetta di avocado, manciata di pinoli e germogli di ortica, mentre dall’India arriva l’erba Shatavari, chiamata anche l’erba dei 1000 mariti, esaltando le smisurate ambizioni sessuali delle donne soggette al Kamasutra.
Io che mi limitavo a qualche cucchiaino di pappa reale e di miele di acacia, e che scopro oggi l’esistenza del Manuka Honey dalla Nuova Zelanda, a base di Leptospermum-Scoparium che è tutto un programma. Ma dico, poi, non è che ha ragione Montanari anche nel ridicolizzare mascherine e scafandri, capaci di isolare i virus non più di quanto una inferriata di ferro protegga dalle comuni zanzare?
ACQUA-ACQUA PRESIDENTE MATTARELLA
Il 5 marzo in Italia c’è stata una data importante secondo i bollettini informativi televisivi, essendo andata in circolo a reti unificate la voce della massima autorità il Presidente, colui il quale dovrebbe parlare a nome di tutti e non come portavoce di chi gli sta dettando le proprie indicazioni.
Con la solita voce roca, pacata, scialba e scontata ha detto niente e meno di niente. Nessuna emozione, nessun errore, nessuna virgola fuori posto, nessuna discrepanza, nessuna genuinità, nessun moto dell’anima. Piattezza istituzionale assoluta.
“Stiamo tutti uniti senza paure e senza panico. Verremo fuori da queste difficoltà. Siamo un grande paese. I provvedimenti restrittivi avviati dal governo sono all’altezza e sono approvati da scienziati affidabili e di valore (Burioni). Lavatevi le mani usando saponi e mascherine, statevene a casa tranquilli, evitate assembramenti, indossate le mascherine, mantenete le distanze”.
Più ascoltavo le parole ipnotiche e sedative del presidente e più mi addormentavo, e più mi chiedevo da chi mai fosse andato a pescare e ad ispirarsi, e quali mai fossero gli sprovveduti consiglieri e uomini di scienza che lo attorniano. Acqua-Acqua. Affidabilità e arguzia sotto-zero.
ACQUA-ACQUA CONTE E ZINGARETTI
Non voglio nemmeno commentare le patetiche apparizioni del premier Giuseppe Conte, costantemente fuoriposto, costantemente provvisorio, costantemente disposto a tutto fuorché a lasciare la sua poltrona. Acqua-acqua e sotto-zero.
I destini del paese e del mondo intero si giocano sul binomio salute-economia. Chi non è in grado di portare chiarezza, equilibrio concreto e serenità spirituale in un mondo messo sottosopra ed impaurito a morte, si metta semplicemente da parte e concluda una volta per tutte le sue arrampicate e le sue incredibili acrobazie politiche.
Ci fu un periodo storico dove si dovevano sopportare governi diretti da Piccoli Preti Storti e Malfatti. Ma quelli, a confronto di oggi, se la cavavano molto meglio.
ANCHE LE OPPOSIZIONI STENTANO
Purtroppo nemmeno le opposizioni più qualificate soddisfano veramente in questa circostanza e mi riferisco in particolare al piano scientifico-salutistico. Giorgia Meloni e Matteo Salvini sono fatti di una pasta diversa e meritano sicuramente di governare, non fosse altro che per rispetto verso il vasto pubblico che li sostiene.
Affilano giustamente le armi sul piano economico-finanziario e parlano non di 3 o 7 miliardi, briciole ed elemosine proposte dai conti e dagli zingaretti del governo, ma di almeno 50 miliardi, o forse addirittura di 300 miliardi, per venire a capo di una emergenza nazionale mai prima sperimentata. Del resto sappiamo benissimo che le banche creano danaro dal niente.
Un’Italia sovrana e indipendente potrebbe benissimo creare le risorse che gli servono creandole dal niente, e basandole comunque sulla credibilità derivante dai suoi musei, dalle sue opere d’arte e dalla sua indiscutibile genialità industriale, culturale e turistica.
Parliamo di un’Italia capace di liberarsi dal condizionamento degli spread italo-tedeschi e dalle infide classificazioni delle agenzie di rating, manovrate dai grandi banchieri americani e francesi.
OCCORRE DISPORRE DI UNA ZECCA ATTIVA E DI UNA CREDIBILITÀ INTERNAZIONALE
Sbloccare le grandi opere senza ostacoli-orpelli-intoppi burocratici e ripartire a pieno vapore, con o senza l’Europa, con o senza l’America, con o senza la Russia, con o senza la Cina che si è auto-crocifissa al pari di noi.
C’è solo da chiedersi chi sborsa i soldi, chi li riceve e chi li spende, e quale zecca clandestina provvederà a stampare euro a sufficienza o nuove lire a sufficienza, a copertura di un fabbisogno smisurato di contante.
ITALIA PAESE-GUIDA DEL MEDITERRANEO
Come sostiene da anni lo scrittore israeliano Abraham Yehoshua, l’Italia è un grande paese ma non sa di esserlo.
Vi sentite deboli ma non lo siete affatto. L’Italia deve porsi a guida di una Unione Mediterranea e stampare le proprie Nuove Lire. Gli USA non risolveranno i vostri problemi ma li aggraveranno. Dopo l’uccisione di Gheddafy e dopo le varie tragedie in mare nel Canale di Sicilia, l’idea di una Italia leader del Mediterraneo che prende in mano l’intera situazione proponendosi con decisione e autorevolezza non è una utopia o qualcosa di fantascientifico e di fantapolitico.
Il paese è al centro del Mare Nostrum non solo in senso geografico. La Sicilia contiene le memorie dei fenici, degli egizi, dei greci, dei romani, dei cartaginesi, dei musulmani, dei cristiani e degli ebrei. La Sicilia sta davanti al Nord Africa e all’immenso Sahara. Può diventare la vera Bruxelles del Mediterraneo.
Il vostro compito non è raccogliere passivamente i flussi migratori dei disgraziati africani ed asiatici. I problemi vanno risolti nei paesi d’origine. Avete una responsabilità verso Etiopia-Somalia-Eritrea e in particolare verso la Libia, perché le avete colonizzate.
SERVIVA UNA SCROLLATA E UNA SVEGLIA DA UN ECCELLENTE STORICO ISRAELIANO?
L’Italia deve prendere una audace iniziativa e creare una Identità Mediterranea con relativo Mercato Comune Mediterraneo di ampio respiro. Di fronte a improprie interferenze di Francia e Regno Unito dovete imporre la vostra missione.
Siete il Centro del Mediterraneo e non la periferia. Grecia, Turchia, Israele e Libano stanno lavorando per la pace con i palestinesi. L’Egitto sta superando le sue primavere arabe. Tunisia e Marocco sono paesi stabili. L’Algeria sta superando la sua guerra civile. Lasciate stare l’America che non risolve i problemi di nessuno, vedi Vietnam, vedi Afghanistan, vedi Iraq. Non siate scialbi e mosci. Non siate privi di personalità e di iniziativa!”.
Una lezione autentica e una sfida per chi opera sul piano dei rapporti internazionali.
FUOCHINO-FUOCHETTO PER GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI
Tornando alla Meloni e a Salvini, non mi pare che se la cavino molto meglio degli altri in fatto di virus e di contagi. Dicono pressappoco le stesse cose, hanno le stesse paure e si pongono gli stessi obiettivi, come tanti bravi scolaretti pronti a svolgere il solito compitino di lavarsi le manine, di pulirsi e stelirizzarsi esternamente, di indossare mascherine e scafandri, di praticare obbedienza e servilismo nei riguardi della Deus Ex-Machina Neo-Monatta Mondiale (OMS) e dei suoi padroni Bancari e Farmaceutici, orchestrati a bacchetta dai vari burattinai, come Bill and Melinda Gates, Soros, Rockefeller e Rothschild.
In questo contesto l’Igiene rimane confinata al piano esteriore. Poco e nulla importa la pulizia del di dentro, dato che nessuno bada seriamente all’interno degli organi e del tubo gastrointestinale, figurarsi poi all’interno dei Chakra e dei Nadi. Acqua-Acqua o fuoco-fuoco? Direi fuochetto-fuochino, ma con molti margini di miglioramento.
SERVE GENTE DALLE MANI CALLOSE
Servirebbero nuove ispirazioni e consulenze di alto livello, ascoltando non più i soliti burattini telecomandati delle cosiddette alte sfere ufficiali, ma fonti più affidabili. Come barbieri, prostitute, massaggiatrici, panettieri stralunati, pendolari stanchi, venditori ambulanti, contadini vanga e rastrello, boscaioli, raccoglitori di pomodori, macchinisti, carpentieri, pizzaioli, falegnami, ovvero di gente abituata a sporcarsi le mani e a farsi dei calli.
L’ISPIRAZIONE VENGA PURE DAL GRANDE PARACELSO
Servirebbe gente del calibro di Philippus Aureolus Theoprastus Bombastus, Barone von Hohenheim, detto Paracelso (1493-1541), capace di dichiarare in conferenza universitaria che i migliori insegnamenti e i concetti che più contano nella vita li aveva appresi non dalle auliche cattedre universitarie, ma nei bordelli e nei lupanari.
Paracelso significa “vicino a Celso”, ovvero vicino ad Aulo Cornelio Celso (14 a.C-37 d.C), il più profondo e completo scrittore latino di cose mediche. Celso derivante da Kello=Eccelso. Come dire che Paracelso non si faceva mettere facilmente sotto i piedi. Uno grande davvero, non solo per il coraggio e la franchezza, ma anche per lo spirito umoristico che lo contraddistingue.
Non è un caso che Paracelso si erga tra i personaggi più straordinari della storia. Uno capace di dire cose fuori dall’ordinario, come “Distrutto questo corpo se ne crea un altro con proprietà simili o superiori”, “Colui che non sa niente non ama niente. Chi crede che tutti i frutti maturino contemporaneamente, non conosce l’uva tardiva”, “La Natura è causa e cura di tutte le malattie”. “Non sia di altri chi può essere di sé stesso”.
LE PAROLE DI MONTANARI TRASUDANO SAGGEZZA E AFFIDABILITÀ
Torniamo ora a Stefano Montanari. Nel discorso Acqua-Acqua Fuoco-Fuoco è senz’altro quello che fa la figura più rilevante, rispettabile, affidabile e scientifica. Non per niente il suo discorso ha causato la censura del sito vitalmicroscopio.net.
Sprovveduti e collusi hanno accesso indisturbato e sistemico ai media. Nessuno si sogna e si permette di interromperli e di toglierli dallo schermo. Chi invece mantiene decoro, dignità, fermezza e coerenza, viene censurato, imbavagliato e silenziato il più delle volte.
COSA È IL CORONAVIRUS, OLTRE CHE UNA BUFFONATA PAZZESCA?
Pochi hanno la capacità di dare un nome semplice e soddisfacente a fenomeni complessi. La definizione del fenomeno Coronavirus data da Montanari è stupenda: UNA MANIFESTAZIONE DI ISTERIA COLLETTIVA INDOTTA, PER MOTIVI CHE IGNORO, DA CHI APPROFITTA DELL’IGNORANZA E DELLA FRAGILITÀ INTELLETTUALE DELLA GENTE.
CORONAVIRUS E VACCINI RELATIVI NON CONFERISCONO IMMUNITÀ
C’è un passaggio di fondamentale rilevanza che merita essere sottolineato. Morbillo, varicella, pertosse e non poche altre malattie esantematiche sono malattie comuni che conferiscono immunità, per cui una volta colpiti non si ripetono. Il tetano invece è decisamente raro, non trasmissibile da uomo a uomo, e non conferente immunità, esattamente come i coronavirus.
Non è affatto improbabile che il virus versione Wuhan o versione Lodi siano come i tanti virus influenzali che non inducono immunità, ti ammali e ti riammali in continuazione ogniqualvolta il tuo corpo si indebolisce per la stagione, l’indigestione, lo stress e quant’altro.
Il vaccino in preparazione, quello invocato da tutti, potrebbe risultare assurdo e deleterio. La solita illusione a spese di chi ci casca, pagando pure effetti collaterali senza vantaggi e contropartite.
IMPAREGGIABILE INSEGNANTE DI BENESSERE
D’accordo che Stefano è un super-scienziato italiano che il mondo ci invidia, d’accordo che può contare su Antonietta Gatti, una compagna scienziata trasparente almeno quanto lui con la quale misurarsi e discutere in continuazione, ma messo a confronto col livello infimo dimostrato dalla intellighenzia nazionale in queste ultime vicende sembra davvero di un altro pianeta, con un vantaggio di 200 anni almeno.
CERCHIAMO DI RICOSTITUIRE LE BASI PER UNA NUOVA SCIENZA TRASPARENTE E INNOVATIVA
Dov’è finita la perspicacia e la genialità della scienza italiana? Siamo sicuri che Leonardo sia nato a Vinci e non altrove? È mai possibile che dobbiamo sopportare tutti i giorni in televisione le esposizioni penose e boccheggianti di un agglomerato di scamorze o di esperti addomesticati al soldo del Regime.
Se non si avviano urgentemente dei corsi di rieducazione e riorientamento scientifico, al posto di tanta immondizia culturale che sta circolando in questo paese, c’è ben poco da fare e da sperare. Non basterannoo 30, 300 o 3000 miliardi di Euro, poiché i valori e i talenti non si comprano confezionati al supermarket.
UN MAESTRO DOTATO DI ECCEZIONALE SPIRITO IGIENISTA
Quanto al cosa fare, Stefano insegna il mangiare sano e vitale, le verdure fresche a foglia verde, oltre che una gamma di pensieri e azioni positive. L’importanza di assumere giornalmente 2 tazze di spremuta d’arancia al risveglio e 2 tazze di succo di carote-sedano-ananas tra tarda mattinata e tardo pomeriggio, oltre che un abbondante piatto di verdure crude a foglia ben masticate com inizio a pranzo e cena, tipo radicchio-rucola-lattuga-valeriana-tarassaco-ravanelli è punto fisso e centrale dell’alimentazione virtuosa a vantaggio della funzionalità intestinale, del microbiota e del benessere bronco-polmonare.
Non è un dettaglio periferico e di poco conto ma un insegnamento di stratosferica rilevanza che solo uno scienziato vero, attento e responsabile può sottolineare. Stefano Montanari lo fa e merita di essere collocato ai vertici della pubblica educazione.
RISPETTO PER MADRE NATURA E MOLTO MENO PER L’IMPERATRICE NUDA
Per star bene occorre comportarsi bene, non c’è via di scampo. Essenziale evitare il fumo e respirare al meglio, a difesa di bronchi e polmoni ricoperti da inopportuni ed eccessivi strati di muco. Evitare la tachipirina e il paracetamolo, rispettando il prezioso ruolo della febbre. Evitare antibiotici e antivirali prescritti spesso a casaccio. In medicina, ciò che è inutile è inevitabilmente dannoso.
Usare sempre la ragione e non dare credito a chi vi tratta come animali da reddito e da esperimento. Hans Ruesch definiva la Medicina Moderna come Imperatrice Nuda. La situazione non è affatto cambiata e la foglia di fico non copre quello che c’è sotto.
Valdo Vaccaro
Commenti
0 commenti