LETTERA
AFFEZIONATO LETTORE DA VENEZIA
Ciao Valdo, Gabriele è un tuo affezionato lettore di Venezia, che ci scrive raccontandoci la sua storia di diabetico di tipo 2 e chiedendoci un consiglio. Ha 72 anni e fa molta attività fisica. Ti alleghiamo la sua mail di fan felice di ricevere una tua risposta. Grazie per tutto quello che continui a fare,
Elena e Lina, Editors di HygeaEdizioni
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TESTO DELLA LETTERA ALLE EDITORS DEL TESTO DIABETE
ELIMINATA LA METFORMINA CON BUONI RISULTATI
Gentile Lina, Sono diabetico di tipo 2 da 4 anni. Da circa 5 mesi ho eliminato le compresse da 500mg di metformina suggerita dal diabetologo poiché mi causavano una poliuria intensa. Ho intrapreso nel contempo la strada vegetariana-vegana e noto che sto meglio, anche se ancora persiste la poliuria.
QUALCHE BUON CONSIGLIO È SICURAMENTE GRADITO
Premetto che ho 72 anni, faccio molta attività fisica attualmente ho una glicemia che si aggira tra i 140 e i 110 a digiuno. Se avete qualche consiglio sarei felice di riceverlo.
Gabriele da Venezia
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RISPOSTA
AUMENTO ZUCCHERI MA NON SOLTANTO QUELLO
Ciao Gabriele. Mantieniti con pazienza e determinazione sulla strada intrapresa e non potrai che ottenere ulteriori miglioramenti. Il diabete è una delle malattie più diffuse nei paesi industrializzati. Trattasi di una patologia caratterizzata da iperglicemia e pertanto di aumento zuccheri nel sangue.
DIABETOLOGIA UFFICIALE FISSATA SOLO SU ZUCCHERI E GLICEMIA
Patologia causata non tanto da ridotta secrezione insulinica del pancreas, come ritiene la sviante diabetologia ufficiale, ma dal sangue grasso che impedisce la pronta curcolazione dell’insulina stessa. Tant’è vero che la stragrande maggioranza dei diabetici ha un pancreas iperattivo che produce paradossalmente il doppio e il triplo di insulina delle persone non diabetiche.
SINTOMI
Il diabete è manifesto, ed in tal caso si parla di diabete mellito, quando la glicemia a digiuno supera i 126 mg/dl, mentre tra 101 e 125 mg/dl la condizione è nota come alterata glicemia a digiuno. La sintomatoloogia diabetica si riassume in 1) Poliuria, o necessità di urinare più volte rispetto alla norma, 2) Polifagia, o fame eccessiva, quindi desiderio di nutrirsi in maniera esagerata, 3) Polidipsia, o sete eccessiva, con bisogno di bere superiore alla norma, 4) Glicosuria, o presenza di zuccheri nelle urine.
DIVERSE FORME DI DIABETE SECONDO I CRITERI MEDICI
1) Diabete mellito tipo 1 o diabete insulinico giovanile, con distruzione delle cellule Beta del pancreas, produttrici di insulina. Distruzione su base autoimmune, ove gli anticorpi riconoscono come non-self (non poprie) le cellule pancreatiche secernenti insulina, oppure su base idiopatica (esistente di per sé), cioè non correlabile a un’eziologia certa escludendo comunque quella autoimmune. Questo quadro diabetico, essendo insulino-dipendente, ed avendo una comparsa in età giovanile, è più grave rispetto alle altre forme. 2) Diabete mellito tipo 2, da iperglicemia dovuta ad un’alterata secrezione insulinica da parte del pancreas e dallo sviluppo di insulino-resistenza (produzione insulinica normale con deficit dei recettori specifici per questo ormone). Il diabete tipo 2 ha una comparsa prevalente in età adulta, può essere favorito da un’alimentazione sregolata e da una vita sedentaria e da obesità.
DIFFERENZE TRA DIABETE 1 E DIABETE 2
Sia pure con modalità differenti nei vari tipi di diabete, l’effetto principale delle alterazioni metaboliche presenti nel diabete è sempre lo stesso: troppo glucosio nel sangue (iperglicemia).
Il diabete 1, pur insorgendo ad ogni età, colpisce prevalentemente bambini e adolescenti. È caratterizzato da picchi tra l’età prescolare e quella della pubertà. In genere, ha un esordio rapido, brusco, con variazioni stagionali e differenze geografiche. Le ideologie mediche indicano che si tratti di una malattia autoimmunitaria (l’organismo distruggerebbe parte delle sue stesse cellule). I fattori di rischio non sono conosciuti con certezza.
DIABETE 2 AI VERTICI DELLA DIFFUSIONE
Il diabete 2 è la forma più frequente di diabete (90-95%). Insorge tendenzialmente in età adulta e il rischio di comparsa aumenta con l’età. È più alto nel sesso femminile. Ha solitamente un esordio più lento e progressivo rispetto al diabete di tipo 1. Tra i fattori di rischio accertati vi sono: sovrappeso, obesità, dieta sbilanciata, vita sedentaria, ipertensione, valori alti di colesterolo e trigliceridi nel sangue, familiarità, e altri. Nell’80% dei soggetti affetti si osserva obesità e nella quasi totalità dei casi resistenza all’insulina.
I DATI STATISTICI SONO DAVVERO RAGGELANTI
Il diabete rappresenta un vero è proprio dramma per la salute, poiché a lungo termine può portare a gravi complicanze a livello di circolazione, aterosclerosi, glomerulopatia diabetica (rene), retinopatia diabetica, neuropatia diabetica, ulcera diabetica, amputazioni arti. I dati sulla crescita del diabete sono letteralmente spaventosi. 285 milioni di diabete nel mondo, e 430 previsti per il 2030. 3 milioni di diabetici in Italia1 nel 2011. Diabete giovanile insulinico in Italia? Il nostro paese ha addirittura una delle incidenze più alte al mondo! Ed è per questo che ho scritto uno dei testi più avanzati in circolazione, dal titolo Diabete, ottenibile in modo rapido soltanto chiamando le Editors Elena e Lina al tel 340-0617833, info@hygeaedizioni.com
RIMEDI NATURALI E NUOVE VIE RIMEDIALI CHE PORTANO A GUARIGIONI SICURE E SBALORDITIVE
Negli ultimi anni c’è stata una autentica rivoluzione nei concetti, per cui si sono capiti meglio i meccanismi che prevalgono, come l’indice insulinico, assai più determinante del tasso glicemico. I rimedi naturali stanno nella assunzione di dieta vitalistica tendenzialmente cruda, basata su spremute, estratti vegetali, apporto di acqua biologica da frutta di stagione, mele, uva, melagrana, ciliegie, pesche, manghi, papaie, kiwi, pompelmi, limoni, asparag, avena, carciofo, catalogna, cavolo, cicoria, crescione, fragola, finocchio, lattuga, tisane, zuppe di verdura, succhi di sedano, topinambur, tarassaco, frutti di bosco, mirtilli, nocciole, noci, olive, patata, riso integrale, lupini (abbassatori specifici del colesterolo e dei trigliceridi), rape rosse e spinacino (riduttori specifici dell’omocisteina), esposizione solare, attività fisica intensa.
Valdo Vaccaro
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