LETTERA
FERMIAMO IL PANICO E L’ALLARMISMO DEI MONATTI E DEGLI UNTORI
Egregio dr Vaccaro, mi complimento con lei per le sue tesine e per i coraggiosi articoli di denuncia che pubblica costantemente sul suo blog, in particolare quelli che riguardano le malattie cosiddette infettive e sessualmente trasmissibili. E’ una vera vergogna che la gente al giorno d’oggi venga ancora terrorizzata su questi argomenti da dei criminali travestiti da medici che diffondono solo panico e inutili allarmismi su queste malattie. E’ ormai risaputo e documentato che il cosiddetto AIDS è una malattia non contagiosa e descritta in medicina più di un secolo fa. Quindi niente di nuovo sotto il sole. Il cosiddetto HIV è un virus inventato e mai isolato in laboratorio, per cui tutto si traduce in una gigantesca montatura ordita dai soliti noti per scopi di lucro con vergognose complicità.
COME L’AIDS, ANCHE LA SIFILIDE VIENE TENUTA IN PIEDI COME SPAVENTA-PASSERI E SPAVENTA-ALLOCCHI
Per quanto riguarda la sifilide anche qui si è voluto diffondere un grande terrore che perdura a tutt’oggi, per una malattia benigna, come sta a dimostrare il RAPPORTO DI OSLO, uno studio condotto negli anni ’50 che dimostra il paziente, purché non intossicato da veleni tipo mercurio, antimonio e altre prelibatezze, sopravviva tranquillamente e senza conseguenze a questa malattia. Lo studio di Oslo dimostrò che il cosiddetto terzo stadio della sifilide (tabe dorsale e problemi di demenza), era provocato dalla cura medica (saturazione tossica di mercurio), e non dalla malattia, un pò come succede oggi con l’Aids. Naturalmente queste cose vengono tenute nascoste al grande pubblico, perchè bisogna far credere che il sesso è una cosa sporca che porta alla morte.
IL SESSO È FONTE DI VITA, DI COMUNICAZIONE E DI CONOSCENZA
Invece il sesso è fonte di vita, l’unica che conosciamo e che permette la continuazione della specie umana e animale. E’ deprimente vedere come ancora oggi i nostri giovani siano così terrorizzati da queste malattie. Basta girare su qualche sito internet per rendersene conto, per capire come la cosiddetta informazione in realtà disinformi, rendendoli ancora più insicuri di quel che sono. Un giorno, spero non lontano, quando la verità avrà il sopravvento, qualcuno dovrà pur rispondere di questi crimini contro l’umanità. Speriamo che le pene siano particolarmente severe.
MAI USATO PROTEZIONI E MAI CONTRATTO MALATTIE, NÉ SESSUALI NÉ STAGIONALI
Non sono un medico né uno scienziato, ma un uomo comune che ha sperimentato sulla propria pelle quanto truffaldine e menzognere siano le informazioni che tv, organi di stampa scuole e tutto il resto, ci hanno propinato in questi anni. Per dirla tutta, ho scopato come un riccio con tutte le donne gradite che mi sono capitate a tiro, senza preservativi e protezioni. A 45 anni godo di ottima salute in barba alle più funeste previsioni di questi medici corrotti. Non ho buscato nemmeno un raffreddore per questo. Non mi si venga a dire che è solo fortuna perché, in base ai loro teoremi, “basta un solo rapporto non protetto con uno sconosciuto per rischiare l’aids o la sifilide”. A quest’ora avrei dovuto essere già morto. Invece sono qui senza aids e senza sifilide o altre malattie simili.
QUELLO CHE CONTA È STARE LONTANO DALLE DROGHE, DAL FUMO E DAL VIVERE STRAMBO
Sono qui a dimostrare che tutto quanto ci è stato propinato in questi anni di decrepito bacchettonismo è clamorosamente privo di fondamento. Per contro non ho mai fatto uso di droghe, mi sono nutrito sempre bene, ho riposato e condotto una vita sana. Queste sono le cose importanti da fare per non ammalarsi. Il vecchio medico del mio paese, che era una persona davvero seria e preparata, diceva sempre di rinforzare il sistema immunitario e usava questa frase: ” Un sistema immunitario sano impedisce qualsiasi malattia”, parole sante.
NON SONO IL SOLO A PENSARLA IN QUESTO MODO
In quanto a lei dr Vaccaro, sono contento di aver scoperto il suo blog. Da oggi in poi mi consideri un suo ammiratore. La esorto a continuare nelle sue giuste battaglie a difesa della verità scientifica, a nome di tutte le persone oneste. Se lo ritiene opportuno pubblichi pure questa mia testimonianza. Cordialità. Luigi
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RISPOSTA
UN INNO AL VIVERE SANO NON PUÒ CHE TROVARE APPROVAZIONE
Ciao Luigi, Non mi sorprende affatto la tua salute. Il tuo messaggio non è affatto un inno al peccato o al libertinismo, come potrebbe apparire. Non penso nemmeno che queste siano le tue intenzioni. E’ piuttosto un inno al vivere sano, al mantenersi in forma, al non drogarsi e al non doparsi, e al ritrovarsi alla fine carichi di energia radiante e di energia di scambio. Energia radiante con cui affrontare al meglio la vita, chi studiando di più, chi canalizzando le proprie energie verso lo studio e la ricerca scientifica, chi verso il lavoro e la professione, chi verso le prestazioni sportive, chi verso la famiglia, chi sublimandola verso la spiritualità, l’ascetismo e la castità, chi esplicandola verso l’erotismo e la sensualità. Tutti rispettabili e tutti sullo stesso piano etico, estetico e morale, nella misura in cui non esista violenza, non esista sopraffazione fisica, psicologica, religiosa e sociale nella esplicazione di quanto si pensa e si fa.
L’EROS, L’INTERESSE SESSUALE PER UNA CONTROPARTE, È UN REGALO DEL SIGNORE E NON DEL DIAVOLO
Esaltare l’eros (istinto di vita) o persino dimostrare tolleranza e comprensione verso di esso, può ingenerare reazioni irrazionali in una società carica più che mai di sessuofobia, di tanathos (istinto di morte), di pregiudizi e di falsa pudicizia. Pornografia sì, licenziosità culturale sì, ammiccamenti sì, pubblicità capziose sì, violenze religiose sui minori sì, pedofilia e prostituzione sì, tutte cose combattute a parole ma accettate di fatto o confinate ai margini, ma niente disturbante sesso per carità, quasi che il padreterno avesse preso un granchio e si fosse sbagliato, dotandoci di un ennesimo organo inutile da asportare o da inibire, da nascondere e disabituare. Ma è la funzione che fa l’organo. Continuando su questa strada della demonizzazione, ci ritroveremo ben presto con una popolazione di maschi impotenti e devitalizzati da un lato, e di donne demotivate e sterili dall’altro. Nel linguaggio dei nonni in Friuli, non si usavano termini tipo finocchio e lesbica. Parlando di un maschio perso nel bere e nel disinteresse sessuale, si diceva che “al è lât in penàcul” (è andato in pinnacolo), come il mais privo di pannocchia, che cresce più alto degli altri ma nulla produce, sullo stesso stile dei capponi e degli eunuchi.
RISPETTARE SEMPRE E NON GIUDICARE MAI COI NOSTRI METRI LIMITATI, MEDIOCRI E SOGGETTIVI
La battuta sul riccio o il dato statistico sul riccio è solo un fatto intimistico e personale che hai voluto regalare con franchezza ai lettori, a scopo probatorio. C’è gente che sta bene con se stessa, con gli spiriti, con persone in carne ed ossa, con una persona, con 10 o 100 o 1000 persone, limitandosi a parlare, andando oltre, e non disdegnando il rapporto sessuale quando c’è corrispondenza di feeling e di intenti nella controparte. Rispetto, comprensione e tolleranza nei riguardi di tutti. Rispetto per chi punta alla castità e rispetto per chi invece ambisce alla cosiddetta peccaminosità. Questa è la filosofia che ci contraddistingue in una società multi-etnica, multi-religiosa e multi-ideologica, a prevalenza cristiana. Nessuna differenza e nessuna discriminazione tra sacro e profano. I giudizi li lasciamo ai livelli superiori.
OGNUNO COME GLI VA, DICEVA LUCIO DALLA
Ho fatto questa premessa perché questa tesina non venga travisata, interpretata male. Il blog viene letto da tutti ed è giusto essere chiari e trasparenti. Anche sulle scelte di partner, e di sistemi di protezione o di supposta protezione, prendo la frase di Lucio Dalla (da L’Anno che verrà) “Si farà l’amore ognuno come gli va”. L’importante è che si faccia amore e non odio, amore e non sfruttamento, amore e non prostituzione, amore e non discriminazione, amore e non guerra, amore e non isterica gelosia, amore e non possesso. Affinché le cose belle siano belle non solo nelle parole ma anche nei fatti, c’è una cosa che occorre debellare, ed è la pessima abitudine di ergersi a padroni di cose e soprattutto di persone, pretendendo sudditanza e diritti di vita e di morte su mogli e mariti, figli e animali, confondendo compiti istruttivi, educativi, sociali, con atteggiamenti schiavistici e padronali.
MAI FARE DI OGNI ERBA UN FASCIO
Non sono d’accordo invece sul criminalizzare i medici in modo indiscriminato. Non tutti la pensano come Robert Gallo o come Franco Aiuti. Non tutti sono monatti e untori. Non tutti si prestano al terrorismo di Big Pharma, con Pfizer e GlaxoSmithKline in testa, su aids, herpes vaginale, sifilide e papilloma virus. Sappiamo benissimo che una rilevante quota di essi non vaccina i propri figli. Stare zitti e non tirarsi fuori dal gruppo è colpevole, ed è ai limiti della complice omertà, su questo posso essere d’accordo. Ma non possiamo dire che facciano da palo ai furfanti. E’ piuttosto un discorso di debolezza individuale nei riguardi del loro Ordine. Dobbiamo imparare a fare critiche mirate e precise alle idee balorde e non scientifiche. Dobbiamo far sì che i monatti veri si espongano con chiarezza nelle loro abominevoli argomentazioni, prive di testa, di senso e di logica. Dobbiamo lasciare che si cuociano nella propria orribile e maleodorante salsa. Mandare poi la gente in carcere e ai lavori forzati non è cosa facile. Vendicare i milioni di morti per le mal-cure da immunodeficienza, nonché per l’ansia, la paura, la schizzinosità e i sospetti ingenerati nei riguardi del prossimo, a livello mondiale, sarà probabile compito di Domineddio.
ITALIANI DIVERTITEVI, TOLLERANDO E AMANDO IL PROSSIMO A 360 GRADI
La cosa più saggia mai detta agli italiani da una grossa autorità religiosa, venne dalla bocca del Dalai Lama, all’ultimo grande meeting del compianto Luciano Pavarotti. Prese il microfono, respirò profondo, e scandì due sole incisive ed indimenticabili parole: “Italiani, divertitevi!”, sottinteso “chi in un modo chi nell’altro”, in ottemperanza al principio romano del “Panem et circenses”. Quando l’uomo imparerà ad alleggerirsi delle proprie miserie, tare e drammatizzazioni, quando imparerà l’arte di auto-deridersi, quando imparerà ad apprezzare l’aria, il sole, l’acqua, la terra e la creazione, quando saprà amare il prossimo suo come se stesso, liberandosi dei propri mugugni, delle proprie elucubrazioni e delle proprie miserie, quello sarà un grande giorno davvero.
Valdo Vaccaro
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