IL CIBO CONTA MOLTO MA NON È TUTTO
Rispondo all’amico Gianni che mi ha telefonato sollevando questo argomento. È un problema assai diffuso e pertanto questa mia risposta potrà interessare molti altri come lui. Vedrò di fare alcune considerazioni basilari. Se uno, anche con una certa preparazione igienista, pensa di risolvere queste sue paure ricorrendo ad alimenti speciali è già sulla strada sbagliata. Il cibo è della massima importanza, tuttavia non è tutto.
SISTEMA ALIMENTARE VEGAN-CRUDISTA TENDENZIALE-SOSTENIBILE-PERSONALIZZATO E CIBO ASSIMILABILE
Ricordarsi che nel mio Vitto Valdiano il sistema vegan-crudista è TENDENZIALE (flessibile), SOSTENIBILE (gradito nel lungo periodo), PERSONALIZZATO (visto che ognuno di noi è un caso unico e diverso da tutti gli altri). In pratica, il cibo deve essere semplice, sobrio, digeribile (se è di digestione complessa si ha permanenza prolungata nel tratto intestinale e putrefazione rovinosa di quanto si è mangiato), fresco, vitale, e innocente, cioè con il minimo impatto sull’ambiente che ci circonda.
RITMI FULMINEI E RITMI LENTI SI ALTERNANO ALL’INTERNO DEL NOSTRO ORGANISMO
La natura, dal punto di vista del funzionamento interno, marcia per certi aspetti a velocità fulminea ed istantanea. Se non fosse così cadrebbe nel metabolismo impigrito e questo porterebbe a pessima assimilazione di quanto si assume come alimento. Essa marcia peraltro lentamente quando si tratta di recuperare e di rimediare alle anomalie, alle disfunzioni e alle carenze.
DEPURAZIONE E INCREMENTO DELL’APPETITO
Occorre pertanto affrontare questo tema sotto l’aspetto globale. Detto in sintesi serve per prima cosa depurare l’organismo con abbondante acqua biologica da frutta acquosa, da prendersi nella mattinata che corrisponde al 1° ciclo circadiano, rigorosamente a stomaco vuoto, e a sazietà. In pratica, nel 1° ciclo alimentare che va dalle 4 a.m. alle 12, è richiesto che tutti -sani e meno sani, sottopeso o sovrappeso- si comportino da fruttariani per metà giornata, così che il ciclo mattiniero possa permetter un buon appetito per il 2° ciclo alimentare che va dalle 12 alle 20, e che è prevalentemente verduriano.
FONDAMENTALE ASSIMILARE QUANTO SI MANGIA
Va tenuto presente che per la questione del peso occorre tenere in considerazione l’assimilazione, prima ancora che l’assunzione. Per assimilare serve mangiare lentamente e mai di fretta, serve masticare in modo perfetto e accurato, serve aver veramente fame.
Il 2° ciclo include pranzo alle 13, merenda fruttariana alle 17 e cena verduriana cruda al 30% circa verso le 19, sempre che si abbia la voglia e l’appetito, altrimenti è meglio saltare la cena e fare un piccolo digiuno parziale.
Chiaro che il pranzo è basilare e deve iniziare con una bella terrina di verdure crude equivalenti a circa il 70% dell’intero pasto, condite con olio di oliva e limone, o aceto-madre di melagrana o mela o vino o aceto balsamico di Modena, senza fare troppe mescole (troppi ingredienti diversi) e accompagnate volendo da due fette di pane integrale. Il restante 30% cibo cotto (ma non stracotto) da scegliersi a piacere, concludendo con mezza manciata di frutta secca come pinoli, mandorle, noci, datteri, fichi secchi.
Queste sono comunque linee guida indicative, che vanno adattate alle esigenze e preferenze di ognuno. Per esempio il pranzo potrebbe anche essere ritardato a metà pomeriggio, per concludere alle 20-21 con un pasto a base di sola frutta, favorendo così la digestione e quindi il sonno.
CICLO CIRCADIANO NOTTURNO-ASSIMILATIVO
Il 3° ciclo, che è notturno e va dalle 20 alle 4 a.m. è di speciale rilevanza, e non a caso viene definito ciclo assimilativo. Qui serve dormire bene e riposare bene, serve mantenere carica la ghiandola pineale e serve rimboccarla di serotonina attraverso un meccanismo che abbiamo a disposizione e che fa autentici miracoli, ma soltanto a certe condizioni di metabolismo efficiente, con sangue fluido e microbiota in salute.
STILI DI VITA DI CONTORNO
Per quanto tutto questo lavoro conti molto, non basta ad assicurare il mantenimento del peso forma o il recupero di chili da una condizione di sottopeso. Cos’altro serve ancora? Serve molta esposizione al sole, serve respirazione profonda ed esercizi respiratori, serve camminata giornaliera di almeno 1-2 ore e attività fisica, serve traspirazione e serve meditazione.
RISPETTARE I GRANDI SISTEMI DEL NOSTRO CORPO AUTOGUARENTE
Occorre in particolare fare buon uso dei nostri grandi sistemi interni che sono il sistema nervoso, il sistema immunitario, il sistema endoteliale, il sistema endocrino-ormonale e il sistema più importante di tutti che è il sistema emuntorio o escretivo, quello che include fegato, pancreas, milza, apparato urinario e renale nonché apparato cutaneo, quello che più conta per catturare energia e per espellere le tossine che i reni non riescono a mandar fuori. La faccenda dell’energia è fondamentale. Dato che il costo più salato è rappresentato dalla fase digestiva, dove il corpo, specie davanti a cibi cotti e lavorati, è costretto a pescare enzimi dal pancreas e dal fegato, occorre fare ampio uso dell’aria e del sole come fattori alimentari.
NON MANCHI MAI IL BUON SENSO
Quanto ai cibi, inserire la massima varietà della frutta e delle verdure a disposizione, ben distribuiti e non nello stesso pasto (quindi sempre senza troppe mescole). Oltre alle varie specie vegetali comuni, non manchino avocado, papaia, mango, ananas, banane, ortiche, germe di grano, germogli, alghe, patate, patate dolci, topinambur, rape, bietole, ravanelli, semini vari, zucche, farine di manioca e di castagne, qualche ovetto dalle proprie galline per chi trova difficoltà col veganismo assoluto. Condire il tutto con una indispensabile dose di buon senso.
Valdo Vaccaro
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